Destructive Creations è uno studio di sviluppo noto più per le polemiche che hanno accompagnato i lanci dei suoi giochi, che per la qualità degli stessi. Dopo il truce baldazziano e adolescenziale "Hatred" e il noioso sparatutto su binari "IS Defense", finalmente con lo strategico in tempo reale Ancestors Legacy i ragazzi polacchi sembrano essere riusciti a concepire un progetto dal respiro più ampio e dalle ottime potenzialità. Recentemente è stata pubblicata su Steam l'open beta del gioco. Incuriositi dal materiale pubblicato negli scorsi mesi, abbiamo deciso di provarla per scoprire cosa aspettarci dalla versione finale, prevista per il 22 maggio 2018, che avrà dei numeri di tutto rispetto, stando al materiale promozionale: quattro campagne narrative basate su eventi storici, quaranta missioni single player, quattro nazioni giocabili e nove mappe multiplayer. Non male come progetto per un team formato da meno di venti persone. Ora non ci resta che entrare in gioco.
L’open beta
In termini di gameplay vero e proprio il titolo di Destructive Creations appare decisamente solido, per quanto tradizionalista, almeno per ciò che abbiamo potuto provare con l'open beta. Purtroppo si tratta soltanto di una frazione del gioco completo, quindi è difficile trarne delle indicazioni definitive. La fonte di ispirazione principale è evidente: Company of Heroes, soprattutto nell'interazione con lo scenario. Più in generale comunque, Ancestors Legacy non si discosta dalla formula standard degli strategici in tempo reale, almeno nelle due modalità multiplayer che abbiamo avuto modo di testare su tre mappe: Annihilation, in cui bisogna distruggere completamente gli avversari; Domination in cui lo scopo è di catturare dei villaggi e mantenerli il più a lungo possibile per accumulare punti. Nonostante l'assenza di tutorial, iniziare a giocare non è stato difficile. La prima cosa da fare è raccogliere risorse nei villaggi per sfamare l'esercito e la popolazione e per costruire nuovi edifici che sbloccano tecnologie e truppe.
In multiplayer (non sappiamo come funzionerà in single player) il sistema di raccolta e costruzione è quasi completamente automatico, con il giocatore che deve scegliere solo come spendere le risorse da una comoda interfaccia a icone. Messo insieme un esercito decente si può partire alla ricerca dei nemici. Le unità appartengono sostanzialmente a delle macrocategorie ben conosciute dagli appassionati di strategia: offensive (es. guerrieri), difensive (es. lancieri), da distanza (es. arcieri) e da assedio (es. balliste). È il classico sistema a "carte, sasso, forbice" in cui le varie unità hanno degli avversari contro cui sono particolarmente efficaci e altri contro cui sono quasi indifese. Molto dipende anche dalle circostanze e dal grado dell'unità, oltre che dalla capacità di utilizzarne le abilità speciali, ma in generale vale la regola che vince chi punta sulla quantità e sulla varietà e riesce a coordinare al meglio lo sviluppo tecnologico con la gestione dell'esercito. Le nuove scoperte consentono infatti di dotare le truppe di equipaggiamento migliore e di aumentarne l'efficienza. In generale, le unità delle quattro nazioni utilizzabili nella beta, che dovrebbero essere le stesse della versione finale, ci sono sembrate abbastanza equilibrate, a parte quelle iniziali degli anglosassoni che sono inspiegabilmente più deboli di quelle degli altri. La sostanza è che selezionandoli si subiscono moltissimo i rush nemici. Comunque, le dinamiche di gioco dovrebbero esservi ben note se negli ultimi vent'anni avete passato del tempo con un qualsiasi strategico in tempo reale.
Per conquistare un avamposto nemico bisogna distruggerne il centro di comando. I villaggi catturati danno accesso a risorse aggiuntive e possono essere rinforzati, in modo renderli più difficili da catturare. Comunque rimangono sempre molto più deboli di un esercito ben nutrito. Quindi, in caso di attacco, bisogna far convergere le proprie unità, altrimenti la sconfitta è certa. La base principale si può proteggere meglio, costruendo torrette e pozzi (per spegnere più velocemente gli incendi), ma anch'essa non è certo indistruttibile. Dal punto di vista stilistico Ancestors Legacy si segnala per come sottolinea in modo quasi ossessivo la sua brutalità, a partire dalle musiche, cupe e minacciose, passando per gli scontri, in cui gli effetti delle battaglie rimangono a lungo ben visibili nello scenario, tra corpi ammucchiati e sangue a iosa. Destructive Creations ha scelto una rappresentazione il più possibile realistica nel tratto e asciutta nelle digressioni, in modo da tentare di rendere al meglio la storicità dello scenario. Ovviamente, essendo come già detto la versione beta una frazione minima del gioco completo, non è possibile affermare se le campagne single player e le altre modalità multiplayer si manterranno sugli stessi toni, anche se dal materiale visionabile siamo pronti a scommettere che sarà così. Comunque, cercheremo di capirne di più quando sarà lanciata la versione finale del gioco, che merita attenzione da parte di tutti gli appassionati del genere orfani di titoli classici.
Ancestors Legacy è un titolo che, almeno per il poco che ne abbiamo potuto provare, non vuole rivoluzionare il genere degli strategici in tempo reale, almeno in multiplayer. Ciò che abbiamo provato c'è piaciuto, ma non ci ha sconvolti. Certo, le dinamiche di gioco sono solide, l'interfaccia è ben studiata, per quanto tipica e lo scenario è interessante, ma le due modalità disponibili sono davvero straviste. Del resto siamo molto curiosi di provare le campagne single player, che pare offriranno degli spunti originali inserendo nel gameplay elementi tratti da altri generi.
CERTEZZE
- Gameplay solido
- Brutale come un vichingo
DUBBI
- Per ora sa di stravisto