Scrivere la recensione di una raccolta di titoli storici come questa SEGA Mega Drive Classics non è mai semplice, soprattutto perché diventa impossibile, e sarebbe tra l'altro illogico provare a farlo, dare giudizi di merito sulla grafica o sul gameplay, facendo magari paragoni diretti tra le meccaniche di gioco dell'epoca e quelle di oggi. Inoltre è innegabile che a condizionare o meno il giudizio e un certo interesse per questi titoli possa essere il classico "fattore nostalgia", fermo restando che alcuni titoli non hanno perso fascino e divertimento nonostante gli anni sul groppone. Pertanto, come abbiamo fatto spesso in passato per produzioni analoghe, valuteremo più l'offerta complessiva che il valore di ogni singolo gioco.
Una raccolta per tutti i gusti
SEGA Mega Drive Classics propone il meglio della produzione dell'epoca d'oro dei 16bit, con oltre cinquanta giochi tra i più interessanti in assoluto pubblicati su SEGA Mega Drive e Genesis. Una volta caricata la raccolta, l'utente si ritrova all'interno di una cameretta arredata in stile anni '80-'90, con tanto di poster, stereo, televisore vecchio stampo e Mega Drive. In questo spazio personalizzabile è possibile accedere alle varie opzioni e, soprattutto, alla libreria dei giochi, ordinati ciascuno nelle loro custodie originali su uno scaffale. Come nel sogno più proibito - rimanendo ovviamente in ambito prettamente ludico - dei ragazzini dell'epoca. Avvicinando l'inquadratura si può quindi scartabellare tra decine di custodie per scegliere i titoli da provare. E da questo punto di vista c'è solo l'imbarazzo della scelta tra vecchi classici (e relativi sequel) prodotti da SEGA come Golden Axe, Sonic, Space Harrier II, Altered Beast, Shinobi 3, Comix Zone, Virtua Fighter 2 o la trilogia di Streets of Rage.
E ancora, giusto per citarne altri, Shining Force, Wonder Boy III: Monster Lair, Wonder Boy in Monster World e Phantasy Star. A conti fatti non ci si può lamentare più di tanto dell'offerta, vista la quantità e qualità, anche se ad una attenta analisi, si nota l'assenza di altri titoli di un certo spessore di cui non comprendiamo la mancanza. Se sul "solito" Moonwalker si può anche soprassedere vista la situazione legata alla figura di Michael Jackson e a possibili problemi legali, lo stesso non si può per capolavori dell'epoca come Out Run, Super Hang On, Mystic Defender e After Burner, giusto per citarne alcuni. Forse, insomma, si poteva fare qualcosa di più per venire incontro agli appassionati di SEGA. Comunque sia, a seconda dei giochi, premendo la levetta analogica sinistra del pad è possibile selezionare la regione, mentre con i tasti dorsali superiori accedere a degli extra o al comando che consente di inserirli tra i propri favoriti.
Buon adattamento
Una volta scelto il gioco con cui ci si vuole divertire, la cartuccia si avvia nel Mega Drive digitale e le immagini iniziano a scorrere sulla televisione nella stanza virtuale. A quel punto si può decidere se giocare a schermo intero o con l'inquadratura sulla vecchia tv. Per rendere i giochi meglio fruibili ai giorni nostri sulle nuove console sono state implementate alcune funzionalità come i Trofei, la possibilità di salvare la partita in qualsiasi momento, andando quindi oltre il limitato numero di "continua" di alcuni giochi, e di configurare a piacimento i comandi del pad. E ancora, è stata inserita la possibilità di giocare online con una modalità multigiocatore con tanto di inviti diretti o matchmaking per selezionare compagni occasionali, e sfide 2Vs2, oltre a una classifica che tiene conto dei progressi in ciascun gioco. Al momento del nostro test non abbiamo registrato grossi problemi di accesso o fruibilità delle modalità.
A queste aggiunte si uniscono poi una serie di opzioni relative alla parte tecnologica. Tutti i giochi sono stati ottimizzati per il formato 1080p, con la possibilità di usare dei bordi laterali selezionabili per adattare il loro aspect ratio 4:3 agli schermi 16:9, e l'aggiunta di alcune utili quanto funzionali opzioni grafiche, così da risultare più "digeribili" ai televisori attuali. Attraverso i settaggi si possono inoltre abilitare la modalità specchio, oppure alterare la grafica impostando una serie di filtri nell'apposito spazio "pixel scaling". A seconda di quanto scelto le immagini abbandonano il loro aspetto quadrettato in favore di colori più impastati, ma perdono anche di brillantezza e, secondo noi, fascino. Ma è questione di gusti. Gli stessi che possono convincere un utente a sborsare o meno i 29,99€ che servono per comprare la raccolta in digitale o su disco.
Conclusioni
SEGA Mega Drive Classics è il tipico compendio pensato principalmente per i videogiocatori più nostalgici e per coloro che, anche per una questione di età, non hanno avuto modo di godersi alcuni grandi classici del passato e vogliono rimediare. Per queste categorie di utenti la raccolta può rappresentare un'occasione interessante per giocare (o rigiocare) a Sonic e altri titoli di spessore a 16bit sulle nuove console, comodamente seduti in salotto. Il tutto ad un prezzo tutto sommato non altissimo per questo genere di compilation. Per gli altri, invece, una produzione evitabile, non tanto per la sua qualità intrinseca, chiaramente, ma per un tipo di contenuto a cui non è fortemente interessato o che magari ha già fruito altrove.
PRO
- Buon adattamento tecnico
- Interessante l'aggiunta di nuove funzioni
- Tanti grandi titoli SEGA dell'era 16bit...
CONTRO
- ... ma mancano alcuni giochi storici
- Il prezzo, seppur non eccessivo, per qualcuno potrebbe risultare egualmente alto