East India Company di Nitro Games è uno strategico gestionale che sta riuscendo a conquistare una nicchia di appassionati nonostante l'osticità di fondo che lo caratterizza. Lo scopo delle quattro campagne disponibili è sempre lo stesso: dominare le rotte commerciali con l'India annientando i concorrenti o conquistando tutte le città della nazione di Gandhi; a cambiare sono la difficoltà, le condizioni iniziali e le missioni che di volta in volta vengono assegnate.
Mai come in questo caso è possibile dire che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare (molto mare) e che la gatta continua ad andare al lardo anche se ha perso quattro zampini (fa caldo, cercate di capirci). Così non rimane che imbarcarsi e partire, preparandosi a circumnavigare l'Africa e a salutare i pirati del Madagascar, per arrivare infine a comprare le preziose spezie orientali che tanto piacciono nel vecchio continente.
Prima di iniziare a giocare seriamente è consigliabile seguire il tutorial che spiega per filo e per segno le varie funzioni dell'interfaccia. East India Company è diviso in tre sezioni principali: la vista interna delle città portuali, dove è possibile acquistare e vendere merci e, nel caso di una città controllata dal giocatore, dove si possono costruire altre navi per la flotta e infrastrutture per migliorare le difese e la produttività; la carta geografica tridimensionale del mondo, che va dall'Europa all'India, sulla quale è possibile impostare la rotta delle flotte, vedere i beni peculiari venduti nelle diverse città e osservare le navi in movimento; infine c'è il combattimento navale, con la possibilità di gestire la flotta come in uno strategico in tempo reale, oppure di prendere direttamente il controllo di una delle navi.
L'importanza del canale di Suez
La prima cosa che si apprende giocando a East India Company è la svolta che si è avuta con lo scavo del canale di Suez, visto il tempo che le imbarcazioni impiegano per raggiungere l'India dovendo girare intorno all'Africa. Ma bando alle ciance geo politiche e veniamo al gioco. Gli inizi sono veramente molto lenti, talmente lenti che le prime ore viene voglia di mollare tutto. Con poche navi e pochi soldi a disposizione, ci vuole tempo per iniziare a ottenere qualche soddisfazione monetaria. Le prime missioni che ci vengono assegnate fungono da integrazione al tutorial e permettono di familiarizzare con le azioni fondamentali da compiere per diventare ricchi: commerciare e conquistare. Così, dopo aver portato delle merci in India, ci verrà prestata una flotta per conquistare la prima città extra europea (purtroppo le battaglie contro gli insediamenti sono automatici). Le missioni principali sono tutte molto simili e solitamente richiedono di importare merci esotiche come la seta, le spezie, il tè e così via. Con l'ingrandirsi della compagnia e il crescere della flotta, aumenterà anche la quantità di merci da importare. Accanto alle missioni principali ne verranno assegnate alcune secondarie, che potranno essere accettate o rifiutate. Anche in questo caso esistono dei modelli di missione che si ripetono casualmente e, ad esempio, ci verrà richiesto di affondare una flotta pirata o di portare un messaggio in una data città.
Ricaricate i cannoni!
Ogni flotta può essere formata da una a cinque navi, per un massimo di venti flotte. Ognuna di esse ha il suo comandante, il quale acquisisce punti esperienza combattendo. Ogni livello permette di assegnare una o più abilità che danno diversi vantaggi, come dei bonus in battaglia o dei bonus nel commercio. Le abilità possono essere attive o passive: quelle passive sono sempre in funzione, mentre quelle attive vanno usate durante le battaglie. Per entrare in conflitto con una flotta nemica bisogna attaccare o essere attaccati (fiera dell'ovvio, aiutaci tu) e selezionare il combattimento diretto (è possibile anche lasciare che sia la CPU a determinare il risultato dello scontro).
Gli scontri sono piuttosto lenti e richiedono una certa dose di pratica, ma una volta imparato è meglio dedicarsi personalmente all'arte della guerra perché il sistema automatico ha la tendenza a favorire gli avversari, anche in caso di vantaggio netto (ci è capitato di vedere una flotta di cinque galeoni annichiliti da un singolo galeone).
East India Company è un titolo radicale che non cede a nessun compromesso.
Questo significa che le meccaniche di gioco sono tutte orientate a simulare alla perfezione il sistema dei commerci del 1600, ma anche che, a parte commerciare e combattere, non è stata inserito nessun elemento che possa regalargli un minimo di varietà. Le missioni sono tutte molto simili e richiedono nella maggior parte dei casi di andare da un punto A a un punto B, mentre il dover portare migliaia di tonnellate di merci da un capo all'altro del mondo diventa ben presto routine e rischia di spegnere velocemente l'interesse. I combattimenti stessi, gradevoli nelle prime fasi, possono annoiare, soprattutto per colpa di un intelligenza artificiale deficitaria, che si comporta in modo abbastanza assurdo. Detto questo, possiamo affermare ci troviamo di fronte a un prodotto profondo che non mancherà di appassionare i giocatori più riflessivi e amanti della complessità. East India Company non è per tutti e proprio per questo bisogna valutarne attentamente l'acquisto, tenendo conto della lentezza generale e dell'osticità di fondo che ne è la marca principale.
Conclusioni
Come abbiamo sottolineato nella recensione, East India Company è un gioco pensato per un target preciso che è alla ricerca di uno strategico senza compromessi. Tutti gli altri possono provare la demo per valutarne il valore e decidere se fa per loro. Peccato per qualche difetto francamente evitabile.
PRO
- Meccaniche commerciali ben realizzate
- Se ci si appassiona può durare mesi
- Profondo
CONTRO
- I combattimenti automatici favoriscono troppo la CPU
- Può risultare lento
- Poca varietà nelle missioni
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
- RAM: 4 GB
- Scheda video: GeForce 250 GTS
- Sistema operativo: Windows Vista
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows XP/Vista
- Processore: AMD AthlonXP 1600+ / Intel Pentium 4 1.6Ghz
- RAM: 1 GB
- Scheda video: Scheda video con 128 MB di memoria e compatibile con i pixel shader 2.0
- DirectX: 9.0c
- Hard Disk: 6 GB
Requisiti consigliati
- Processore: AMD AthlonXP 2000+ / Intel Pentium 4 2.0Ghz
- RAM: 2 GB
- Scheda video: Scheda video con 512 MB di memoria e compatibile con i pixel shader 3.0