"In un mondo pieno di mostri e privo di trasporti pubblici, un uomo sta correndo. Quell'uomo è Barry Steakfries." È questo l'incipit di Monster Dash, un arcade game con molte sfaccettature platform in cui controlliamo appunto un personaggio che corre sempre più veloce e che, utilizzando varie armi, deve liberarsi la strada da mostri di ogni tipo.
Gli elementi tipici dei cosiddetti "ultra arcade" ci sono tutti: la partita "secca", il sistema di controllo terribilmente intuitivo e l'impossibilità di continuare dopo il game over; del resto il nostro obiettivo è quello di percorrere quanta più strada possibile, coadiuvati da un "contachilometri" che ci permette di confrontare i nostri risultati con gli amici via OpenFeint. Il nuovo titolo degli Halfbrick Studios prende dunque le distanze dal pur discreto Fruit Ninja, introducendo alcune interessanti variazioni sul tema alla struttura di tipo "survival" a cui siamo ormai ben abituati. In primo luogo, il movimento di Barry aumenta sì di velocità man mano che percorriamo metri, ma a ogni chilometro si "resetta" mentre un lampo di luce colpisce il personaggio e lo trasferisce in uno scenario differente. A quel punto l'accelerazione ricomincia, trasformando gradualmente la corsa in una vera e propria sfida a base di riflessi, in particolare dopo il quinto chilometro.
Il castello dei Duckula...
Come si diceva poc'anzi, ogni mille metri percorsi l'eroico Barry viene trasportato in un altro scenario. Al momento ce ne sono quattro: i monti della Transilvania, con sullo sfondo il castello di Dracula, in cui si affrontano orde di vampiri; l'Egitto, con tanto di piramidi, in cui dobbiamo vedercela con un esercito di mummie; la muraglia cinese, piena zeppa di diavoli orientali; la grande metropoli, terra dei morti viventi. A parte le sostanziali variazioni estetiche, alla fine dei conti non ci sono vere e proprie differente fra una location e l'altra, ma il cambiamento giova senz'altro alla varietà dell'azione e insieme al "contachilometri" pone dei paletti ben precisi a cui possiamo fare riferimento durante la partita, anche solo per metterci un po' più di impegno e di attenzione in prossimità di un checkpoint.
L'arma di default è un potente fucile a pompa, in grado di spazzare via letteralmente i nemici, ma lungo il tragitto troveremo anche un mitra leggero, un particolare jetpack che spara verso il basso (e si rivela fondamentale quando sbagliamo la misura di un salto), una potente motocicletta, un fucile elettrico e una pistola di grosso calibro. Il sistema di controllo, come questo tipo di prodotti, è straordinariamente semplice: bisogna toccare la parte sinistra del touch screen per saltare e quella destra per sparare. Abbiamo accennato alla presenza di vari elementi platform, e in effetti il buon Barry deve spiccare balzi spesso e volentieri per evitare di ferirsi sulle trappole o di precipitare nei sempre più numerosi baratri che gli renderanno la corsa più difficile (e che si traducono in un istantaneo game over). Insieme al cambio di scenario e al "reset" della velocità, un altro elemento di stacco rispetto ai soliti "ultra arcade" è la presenza di una barra dell'energia, costituita da cuoricini, che può essere persino recuperata strada facendo (raccogliendo appunto un cuore) e che dunque ci permette di misurarci con la sfida in modo più tranquillo rispetto a un approccio "tocca e muori". Grafica e sonoro sono di ottima fattura: la prima si distingue per il simpatico design dei personaggi, nonché per la bellezza degli sfondi, mentre il secondo si muove fra buone musiche ed effetti convincenti.
La versione testata è la 1.10
Prezzo: 0,79€
Link App Store
Conclusioni
È senz'altro vero che di "ultra arcade" su App Store ce ne sono fin troppi, ed è altrettanto risaputo che tali prodotti sono il più delle volte caratterizzati da un gameplay limitato, che stufa abbastanza rapidamente. In quest'ottica, Monster Dash riesce a uscire dal mucchio grazie a una serie di intuizioni simpatiche e azzeccate; e nonostante mantenga la classica struttura "survival", strizza l'occhio in più di un'occasione alla progressione e alla varietà. Rimane pur sempre un gioco da tirare fuori quando si hanno cinque minuti liberi, un'esperienza intensa ma breve, ma è davvero ben realizzato e pone chiare indicazioni su come il filone dovrebbe evolversi. A un certo punto la partita sfocia sempre nella più assurda confusione, e a ben vedere è questo il più grosso limite del nuovo prodotto targato Halfbrick Studios. Se vi piace il genere, comunque, non fatevelo scappare!
PRO
- Immediato e divertente
- Grafica davvero carina e colorata
- Piuttosto vario per essere un "ultra arcade"...
CONTRO
- ...ma i limiti del genere persistono
- A un certo punto diventa molto confusionario
- Controlli non sempre affidabilissimi