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I believe I can fly

Inaspettatamente Andreas Illiger ha pubblicato su iPhone e iPod Touch un piccolo e colorato arcade con protagonista un buffo uccello. E intanto, mentre i fan aumentano, il suo gioco ha già spiccato il volo

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   02/03/2011

Una meccanica tanto semplice quanto disarmante, magari non del tutto originale ma accompagnata da un'ottima presentazione, una grafica piacevole e quel pizzico di trama fondamentalmente inutile, eppure in grado di dare una botta di carattere al gioco.

I believe I can fly

La formula magica che ha segnato il successo di Angry Birds sembra riproporsi quasi invariata anche in Tiny Wings, nonostante lo sviluppatore tedesco Andreas Illiger sembri essersi rifatto più a Solipskier che non alla gallina dalle uova d'oro di Rovio. Che poi, manco a farlo apposta, sempre di uccelli si parla. Protagonista del gioco è infatti un piccolo pennuto nato disgraziatamente con le ali troppo piccole, ma che è riuscito a trovare un modo alternativo per realizzare il suo sogno più grande: riuscire volare, toccare il cielo e seguire il sole sorvolando isole e mari.

Volaareee, oooh

Diciamo le cose come stanno: la formula "corri più lontano che puoi e supera gli ostacoli" è ormai ampiamente sdoganata nei giochi arcade per iPhone e iPod Touch, e il più delle volte ci si trova davanti a dei semplici cloni di Canabalt. Tiny Wings riesce però a essere originale grazie a una meccanica basata sulla pressione di un solo dito, ma che con il gioco di Adam Saltsman ha poco a che vedere. Dato il suo handicap, l'unico modo che l'uccello protagonista ha per volare è quello di scivolare lungo le colline e utilizzare i dossi davanti a lui come se fossero delle rampe; una volta in aria basta tenere premuto il dito sul touchscreen per appesantirsi e cadere in picchiata, per poi lasciarlo andare poco prima di affrontare un salto. Il risultato è ovviamente un gioco in cui la coordinazione del giocatore è fondamentale: per conservare la propria velocità è necessario cadere sul lato in discesa, e toccare il touchscreen nel momento sbagliato rischia di far impantanare il pennuto alter-ego su una collina per diversi secondi. In Tiny Wings non è concesso perdere tempo, dal momento che il sole tramonta sempre più velocemente: bisogna così saltare velocemente da un'isola all'altra, evitando di fermarsi per non cadere in un profondo letargo una volta sopraggiunta la notte.

I believe I can fly

Si tratta di un'idea che è palesemente ispirata allo sconosciuto gioco indie Wavespark, ma che Illiger è riuscito ad arricchire grazie ad alcune idee azzeccate e a una realizzazione audiovisiva dal carisma indiscutibile. Ed è proprio il gusto estetico dello sviluppatore tedesco a fare la differenza: la grafica di Tiny Wings in fin dei conti è semplice, ma grazie alla cura negli accostamenti dei colori, ai piacevoli filtri artistici e a chicche come i fondali in parallasse o alle foglie per aria riesce a offrire un'esperienza visiva davvero rara nei giochi su App Store. Per non parlare dei menù, del font scelto o delle illustrazioni del tutorial, dove niente e mai lasciato al caso, tant'è che quasi non ci si accorge della mancanza di supporto a Retina Display. La musica è piacevole, orecchiabile e rilassante, ma sono gli effetti sonori a tracciare una linea nella sabbia, con le esclamazioni, i versetti e le grida del piccolo pennuto che sprizzano un contagioso senso di gioia. La forma delle colline, oltretutto, è generata in maniera procedurale, così come i colori delle varie isole, offrendo ogni volta una partita mai uguale a quella precedente. Inaspettatamente, gli achievement integrati con OpenFeint rappresentano un elemento altrettanto interessante, funzionale e mai scontato. Di volta in volta vengono proposti al giocatore tre diversi obiettivi da portare a termine, il cui completamento lo premia con un nuovo e appariscente nido per il protagonista pennuto: questo piccolo gadget non fa altro che aggiungere un moltiplicatore sempre maggiore al punteggio, rivelandosi fondamentale se si vuole andare a caccia di record. L'utente è così spinto a giocare in maniera alternativa per sbloccare tutti gli obiettivi e ottenere il nido migliore, sebbene una futura aggiunta di nuovi nidi, e quindi di moltiplicatori più elevati, potrebbe vanificare l'impegno dei giocatori che, oggi, hanno sudato sette camicie per raggiungere le vette della classifica. Gli achievement sono comunque piuttosto divertenti e originali: uno di questi sfida a giocare una partita con l'iPhone rivolto al contrario, mentre un altro richiede di toccare le nuvole per un certo numero di volte. A tarpare le ali di Tiny Wings e a non permettergli di volare alto quanto Angry Birds ci pensa però la mancanza di modalità aggiuntive o di opzioni alternative con le quali passare il tempo; come Canabalt, il gioco offre un'esperienza in pillole assai piacevole, perfetta per ingannare il tempo ma carente in quanto a quantità di contenuti offerti.

La versione testata è la 1.0
Prezzo: 0,79€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (24)
8.1
Il tuo voto

Allegro, carismatico e ipnotizzante, Tiny Wings è un piacere da guardare e da giocare: le brevissime sessioni di gioco sono perfette per tenersi occupati nei piccoli momenti di attesa, ma un po' di pratica è comunque necessaria prima di padroneggiare salti e scivoloni. Effetti sonori magnifici e una grafica procedurale che cambia di giorno in giorno esaltano ancora di più la sensazione di libertà e soddisfazione che si respira a ogni salto tra le nuvole, mentre il gioioso protagonista del gioco scivola tra le colline mosso da un sistema di controllo particolare ma intrigante. Tiny Wings è un gioco piccino piccino, colorato e senza grosse pretese, ma che come altre piccole perle su App Store è riuscito a guadagnarsi un posto nel cuore di molti giocatori.

PRO

  • Esteticamente incantevole
  • Meccaniche semplici ma originali e ipnotizzanti
  • Ottima integrazione degli achievement
  • Gli effetti sonori sono tenerissimi

CONTRO

  • Una sola modalità di gioco
  • Qualche dubbio sulla sostanza dei futuri aggiornamenti
  • Con supporto a Retina Display sarebbe stato ancora meglio