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I titani ti aspettano

Il titolo più atteso dell'anno su iOS è arrivato, lucidate le vostre armature...

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   06/12/2011

Versioni testate: iPad e iPhone

Oltre ad essere stato un gioco estremamente piacevole, Infinity Blade ha avuto soprattutto il ruolo di segnare una specie di spartiacque su iOS, offrendo un titolo esclusivo prodotto da una grandissima software house come Epic e costruito attorno alle reali capacità reali del sistema di input touch screen dei device Apple. L'uscita del secondo capitolo della serie di Chair Entertainment era però atteso al varco con particolare interesse, soprattutto per la curiosità nel vedere se i programmatori fossero stati in grado di irrobustire una formula del gameplay immediata, interessante ma un po' leggera.

Immortali o no?

E' evidente come il successo commerciale del primo capitolo abbia suggerito in maniera piuttosto chiara che la strada da percorrere era più legata al perfezionamento e alla evoluzione rispetto che alla rivoluzione. E infatti già dagli istanti iniziali di Infinity Blade II, che non si perde tanto in preamboli e chiacchiere lanciando direttamente il giocatore nel mezzo dell'azione, chi ha avuto modo di provare il predecessore può riconoscere la familiarità del modello di gioco studiato dal team americano; in estrema sintesi, si tratta infatti di affrontare una serie di duelli contro inquietanti creature, i titani, fino a raggiungere un boss finale, salvo poi ricominciare dall'inizio il processo in maniera ciclica. Una, due, dieci, venti, cinquanta e più volte.

I titani ti aspettano

Sulla carta un sistema particolarmente ripetitivo, cosa che in effetti è, ma all'atto pratico trasformato in un percorso di crescita continuo, grazie a tutta una serie di elementi di contorno che stimolano continuamente il giocatore. Componenti che di fatto vanno tutti a confluire fondamentalmente nello sviluppo del proprio eroe, impavido cavaliere senza macchia che sviluppa capacità e rafforza le proprie caratteristiche livello dopo livello. Ogni combattimento vinto determina infatti la raccolta di un certo numero di punti esperienza, che in ultima analisi danno la possibilità di migliorare energia, forza, scudo e magia; allo stesso tempo l'accumulo di denaro consente di acquistare un equipaggiamento migliore, e la somma di queste componenti delinea l'elemento gestionale da blando rpg che in buona sostanza dà fiato e garantisce longevità alla produzione di Epic Games. Eppure tutto quanto appena descritto era già presente nel predecessore; le novità stanno in dettagli più o meno importanti, che contribuiscono però a mettere più carne al fuoco. Per esempio, ora tra le caratteristiche dei componenti del proprio equipaggiamento c'è anche la possibilità di incastonare pietre magiche, ovviamente da raccogliere anch'esse nel corso dell'avventura, per aggiungere poteri magici o abilità di attacco o difesa. Una soluzione che favorisce un ulteriore livello di personalizzazione del proprio personaggio, e che stimola la ricerca delle pietre più rare ed efficaci.

I titani ti aspettano

Allo stesso modo anche il sistema di combattimento ha subito uno sviluppo, in questo caso anche più marcato; se infatti la formula di base "alla Punch-Out" poggia sulla necessità di schivare o bloccare gli attacchi dei nemici per poi scatenare il contrattacco al momento opportuno tramite "swipe" sullo schermo, con Infinity Blade II Chair Entertainment ha scelto di ampliare le possibilità di scelta offerte al giocatore dividendo le armi in tre classi: leggere, pesanti e doppie. Le prime funzionano esattamente nella stessa maniera del primo capitolo, con il sostegno quindi di uno scudo da impiegare per bloccare i fendenti avversari. Quelle appartenenti al secondo gruppo obbligano invece ad una impugnatura a due mani, e favoriscono la potenza a discapito della mobilità impedendo le schivate laterali. Le doppie infine valorizzano rapidità e frequenza dei colpi, ma privando dello scudo che viene invece rimpiazzato dalla facoltà di abbassarsi. Si tratta di differenze che incidono nel gameplay stesso, e la possibilità di avere sempre a disposizione il proprio intero equipaggiamento offrono all'utente la scelta tra modificare la propria arma in base al nemico da affrontare, o piuttosto perfezionare la fedeltà ad un singolo stile di combattimento. Più in generale gli scontri con gli avversari risultano più gratificanti e piacevoli, a fronte del grande lavoro fatto nel versante delle animazioni unito alla varietà sia di nemici che di tecniche di attacco degli stessi.

La lunga strada verso la vittoria

Dove Infinity Blade peccava era soprattutto nella linearità del percorso da compiere con ogni discendente, che di fatto imponeva di ripetere le stesse stanze del castello senza reali possibilità di deviare o variare il cammino verso il Re Dio.

I titani ti aspettano

Con questo seguito sono stati compiuti passi avanti tangibili, e sebbene sia necessario comunque attraversare determinate zone ad ogni passaggio, la presenza di bivi allevia perlomeno parzialmente il senso di ripetitività; la torre protagonista di Infinity Blade II si scopre man mano offrendo alternative reali, stanze e aree differenti che addirittura conducono a boss diversi. Abbiamo lasciato volutamente in fondo il discorso legato alla tecnica, perchè è indubbio che rappresenti la principale e più evidente qualità all'interno dell'intero pacchetto; se già Infinity Blade costituiva un eccellente showcase delle capacità dei dispositivi Apple, con questo seguito è evidente come l'asticella sia stata sollevata ancora più in alto, ad un livello in questo momento irraggiungibile da qualsiasi console portatile. Sui sistemi che si basano sul chip A5 poi, Infinity Blade II può mostrare letteralmente i muscoli offrendo texture eccellenti e tutta una serie di effetti grafici e di illuminazione che offrono una splendida testimonianza delle incredibili progressi della attuale tecnologia mobile. L'ambientazione fantasy poi si sposa meravigliosamente con la forza bruta poligonale del motore grafico, risolvendosi in personaggi incredibilmente ricchi di dettagli e ambientazioni con architetture complesse piene di elementi da ammirare, seppur invero in larga parte statiche. Su iPad si nota un po' di aliasing che scompare invece sul retina display degli ultimi iPhone; da segnalare inoltre che, grazie ad un buon lavoro di ottimizzazione, il gioco gira su tutti i dispositivi su cui girava il primo episodio, quindi da iPhone 3GS, iPad 1 e iPod Touch 4a generazione in su. Due parole in conclusione per la trama, molto leggera e appena accennata unicamente col fine di dare un minimo senso al percorso dell'eroe.

Versione testata: 1.0.1
Prezzo: 5,49€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
9.2
Lettori (66)
8.1
Il tuo voto

Infinity Blade II ha il gusto del progetto completo e maturo, laddove il primo capitolo rappresentava invece una specie di prototipo sorretto in gran parte dalla maestosa componente tecnica. La ripetitività della formula di gioco, pur ancora evidente, diventa molto meno influente nella valutazione complessiva del prodotto, a fronte della quantità di contenuti, della piacevolezza del gameplay e non per ultima, della incredibile qualità grafica. Di certo non un prodotto destinato a far cambiare idea ai detrattori del predecessore, ma altrettanto sicuramente in grado di farsi estremamente apprezzare da chi invece aveva trovato interessante l'esordio del franchise.

PRO

  • Tecnicamente mostruoso
  • Grande sviluppo dei contenuti rispetto al predecessore
  • Divertente e stimolante

CONTRO

  • La meccanica di base è grossomodo la stessa, prendere o lasciare
  • Collocazione dei tasti molto più comoda su iPhone che iPad