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Il coraggio di cambiare?

Torna l'hack and slash targato Gameloft, che sconvolge una formula rodata a favore di qualcosa radicalmente diverso: intuizione o azzardo?

RECENSIONE di Umberto Moioli   —   28/12/2011

Versione testata: iPad

La mente dell'uomo a volte è strana. Puoi vantare a catalogo uno dei migliori esponenti del genere hack and slash per iOS, un brand che con le due uscite precedenti è riuscito a raccogliere parecchi consensi pur non inventando nulla; semplicemente svolgendo bene i dettami imposti dai grandi classici.

Il coraggio di cambiare?

E tu che fai? Per il terzo capitolo ti impegni per migliorare la componente grafica, i controlli e in generale la resa tecnica, e poi rovini tutto quanto, snaturandone la formula a favore di qualcosa di nuovo, certo, ma implementato maluccio. Dungeon Hunter III è tutto questo: l'ultima svirgolata della mattana free to play che ha contagiato Gameloft, un'occasione sprecata ma - e qui sta il bicchiere mezzo pieno - anche un'esperienza da cui non sarà difficile tornare indietro dopo aver imparato un paio di utili lezioni.

Micro transazioni, maxi disastri

Lo scarto tra Dungeon Hunter III e gli altri capitoli della serie è poderoso. La struttura esplorativa a dungeon, con la solita storia di maniera a fare da blando ma efficace collante, è stata sostituita da un mosaico di arene a obiettivi, raccolte in un totale di quattro mondi. Altrettante sono le classi giocabili che ricoprono ruoli tradizionali, dal guerriero esperto negli scontri melee fino a maghi e arcieri più abili dalla distanza, anche se la progressione è stata snaturata rispetto a quanto visto in precedenza. Anziché acquisire nuovi oggetti sul terreno di gioco, infatti, l'uccisione degli avversari propizia l'accumulo di denaro da spendere tra un'arena e l'altra per migliorare personaggio ed equipaggiamento: come risultato si ha la perdita della meccanica di raccolta casuale, il principale carrot dangling nei vari Diablo & co, sacrificata sull'altare delle micro transazioni. Il modello freemium di per sé va benissimo, ma in questo caso dover pagare per acquisire crediti o velocizzare l'upgrade di armi e armature già in nostro possesso, ha finito per mettere a repentaglio il senso di progressione che qui dovrebbe invece essere la vera fonte di divertimento. Si compra tutto: armi, pozioni e armature, ma anche le abilità e le chiavi per aprire gli scrigni. A poco in tal senso serve la varietà di obiettivi, piuttosto alta, e interessanti iniziative come le quest giornaliere che stimolano a lanciare il gioco con regolarità. Al momento manca anche qualunque forma di multiplayer, problema a cui Gameloft dovrebbe comunque mettere una pezza nel breve. Giocando Dungeon Hunter III sono diversi gli aspetti sbagliati, ad esempio l'eccessiva quantità di sistemi valutari che complicano inutilmente le cose, ma è chiaro come in questo periodo il publisher francese sia in vena di sperimentazioni ed è inutile negare la presenza di spunti anche interessanti per il futuro.

Il coraggio di cambiare?

Sarebbe stato più sensato mantenere la struttura di sempre e provare a vendere pacchetti di quest, pet, animazioni extra e così via. Con la mobilità e la velocità di fruizione permessa dai dispositivi Apple, una casa d'aste come quella in lavorazione per Diablo III sarebbe perfetta; tanto per dire un'altra via di monetizzazione extra. Come accennato, però, non è tutto da buttare. Anzi a voler ben vedere gli aspetti positivi sono anche quelli di cui si potrà più facilmente fare tesoro in futuro: l'upgrade grafico rispetto a Dungeon Hunter II è notevole sia in termini di effetti che di animazioni e complessità degli ambienti, mentre il bestiario conta molti ritorni ma anche delle novità che aumentano la varietà delle battaglie. I controlli risultano più reattivi e immediati, messi in difficoltà su iPad 2 solo da alcuni rallentamenti che occorrono nelle situazioni più concitate. C'è del buono sotto il cofano, in definitiva, ora bisogna attendere di capire quali risultati otterrà questo spin off travestito da seguito, e sperare che si faccia un passo indietro oppure che la formula venga sensibilmente migliorata.

La versione testata 1.0.0
Prezzo: freemium
Link AppStore

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori (13)
3.5
Il tuo voto

Così com'è, Dungeon Hunter III merita di essere scaricato per provare gratuitamente la bella grafica e i ritocchi a una giocabilità che unisce ancora una volta immediatezza e un valido combat system. Purtroppo i lati positivi si concludono qui, dato che la nuova struttura ad arene non convince, il sistema di crescita viene stuprato da micro transazioni mal studiate e l'assenza della modalità multigiocatore lo rende al momento veramente poco invitante. Un passo falso da cui andranno imparate importanti lezioni.

PRO

  • Tecnicamente molto buono
  • Si prova gratuitamente

CONTRO

  • Modello freemium mal interpretato
  • Progressione ad arene poco efficace
  • Niente multiplayer (per ora)