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Corri ragazzo laggiù!

Pubblicato inizialmente su PSN, il colorato e frenetico running game di Grip Games corre e spara anche su App Store e Android Marketplace

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   23/02/2012

Versione testata: iPhone

È notevole come un piccolo gioco in Flash, nato come semplice esercizio e realizzato nell'arco di soli cinque giorni, sia riuscito a dar vita a un nuovo genere di successo, involontariamente rivelatosi così adatto all'interfaccia touchscreen da diventare tra i più inflazionati nel mercato mobile.

Corri ragazzo laggiù!

È infatti proprio da Canabalt che hanno trovato ispirazione alcuni dei giochi più famosi su App Store, e se anche Electronic Arts decide di trasformare Mirror's Edge in un running game 2D appare chiaro l'impatto che ha avuto il one-button game dello sviluppatore texano Adam Saltsman. Pubblicato originariamente su PSN nel formato Mini e infine approdato su iPhone, iPod Touch e dispositivi Android, One Epic Game è la dimostrazione di quanto la formula vincente dietro Canabalt sia molto più difficile da replicare di quanto possa sembrare inizialmente.

Epic Fail?

Chi ha giocato Monster Dash di Halfbrick Studio si ritrova davanti a una formula ben conosciuta: in One Epic Game il protagonista corre autonomamente da sinistra verso destra, e l'interazione del giocatore si limita da una parte a saltare gli ostacoli e i burroni lungo il percorso, dall'altra a sparare a tutti i nemici che di tanto in tanto gli si presentano davanti. Lo scopo, almeno nella campagna principale, è ovviamente quello di raggiungere la fine di ciascun livello senza cadere nei precipizi né perdere tutta l'energia a propria disposizione, ma mentre Monster Dash riuscì a proporre una formula bilanciata (la stessa che è stata poi raffinata e arricchita nell'ottimo Jetpack Joyride), gli sviluppatori del team ceco Grip Games sono inciampati goffamente in una lunga serie di errori di design, primo tra tutti la casualità con cui appaiono gli ostacoli su schermo. Molti quasi trascurano il perfetto lavoro di bilanciamento che si nasconde dietro un gioco apparentemente semplice come Canabalt, in cui la grandezza dei burroni è costantemente in equilibrio con la velocità del giocatore, mentre alcuni ostacoli sono addirittura anticipati da un effetto sonoro in modo che si abbia sempre una possibilità di evitare la morte. Questo concetto manca completamente in One Epic Game, e già dai primi minuti ci si ritrova a imprecare contro la quasi totale casualità delle trappole e dei salti: non è raro che si perda un livello per un precipizio troppo grande o troppo piccolo, mentre più volte ci siamo trovati a dover scegliere se schiantarci contro un muro o saltarlo per finire dritti tra le braccia di uno zombie. Un sistema di checkpoint fa sì che i livelli più lunghi non diventino impossibili da superare, ma ormai la frittata è fatta e il running game di Grip Games viene rovinato a causa di momenti eccessivamente frustranti e un'enorme superficialità.

Corri ragazzo laggiù!

Ed è un vero peccato, poiché se non altro il gioco può vantare di una discreta varietà, sia grazie a numerose armi e power-up, sia per le differenti opzioni a disposizione del giocatore: in particolare, la Modalità Storia offre una serie di livelli ambientati in quattro differenti mondi, ciascuno caratterizzato da scenari, nemici e trappole tratte direttamente dai più noti cliché dei videogiochi, partendo da un'invasione di alieni fino ad arrivare all'antico medioevo, passando per l'immancabile apocalisse di zombie. C'è da dire che gli sviluppatori si sono davvero impegnati nel condire l'intera campagna di humour e, nonostante le battute e le freddure non siano sempre riuscite, chi troverà la forza e la pazienza di andare avanti sarà premiato con qualche sorriso divertito. Il nerboruto protagonista e i personaggi comprimari sono i primi a non prendersi mai sul serio, tant'è che i dialoghi di One Epic Game sono un continuo ironizzare sui videogiochi e sulla cultura nerd. Oltre a una modalità Endless, nella quale si continua a giocare finché non si viene uccisi, il gioco offre una serie di interessanti alternative che vanno sbloccate via via nella Campagna: nella modalità Acrobat, ad esempio, bisogna eliminare quanti più nemici saltandogli sulla testa, mentre l'opzione Pacifist sfida ad arrivare il più lontano possibile senza ucciderne nessuno, laddove in Time Loop bisogna evitare qualsiasi ostacolo in modo da aumentare il più possibile la propria velocità.

La versione testata è la 1.01
Prezzo: 0,79€ (iOS) Gratis (Android)
Link App Store
Link Android Marketplace

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori (5)
6.8
Il tuo voto

Non bastano le armi e i power-up, le modalità aggiuntive e le sette sfide da sbloccare e rigiocare, né una grafica vivace e tutto sommato gradevole: con la totale assenza di controllo e la casualità quasi frustrante con cui appaiono gli ostacoli, One Epic Game è la dimostrazione di come un genere all'apparenza semplice e ormai abbondantemente sdoganato come quello dei running game necessiti di una serie di attenzioni nel design sulle quali non si può chiudere un occhio. E dire che, dall'uscita della versione per PSN, di tempo per bilanciare il gioco Grip Games ne ha avuto in abbondanza.

PRO

  • Buona varietà di armi, modalità e livelli
  • Graficamente gradevole

CONTRO

  • Ostacoli tanto casuali da portare a frustrazione
  • Senso dell'umorismo spesso sottotono
  • Nessun supporto ad iPad