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Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion, la recensione

Adventure Time torna su console con un nuovo gioco di ruolo, ma le avventure di Finn e Jake non sono esattamente divertenti...

RECENSIONE di Tommaso Valentini   —   18/07/2018

Adventure Time è una gran bella produzione, grazie alla quale passare mezz'ora in spensieratezza gustandosi personaggi stravaganti, ambientazioni assurde e storie all'apparenza superficiali ma capaci anche di scavare in profondità nei sentimenti umani. Difficile trovare giochi dedicati alle serie tv, ma più in generale tutti i titoli su licenza, che siano in grado di replicare queste emozioni e forse solo i più recenti South Park ce l'hanno fatta, grazie ad una cura da parte di Ubisoft davvero certosina e ad una volontà di lasciare carta bianca agli scrittori. Anche in quel caso, tra le altre cose, si trattava di un gioco di ruolo, con meccaniche semplici è vero ma indubbiamente interessanti e una buona longevità di fondo. Dopo aver portato a termine completamente Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion, siamo così pronti a tirare una riga e a decretarne il verdetto finale. Varrà i vostri soldi?

Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion, la recensione

Un'avventura lunga una manciata d'ore

Non ci siamo avvicinati con troppe aspettative ad Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion, eppure il titolo Namco Bandai ci ha accolto a braccia aperte nei primi minuti con tutto il feeling della serie tv. La grafica in cel shading, non perfetta in ogni dettaglio, fa comunque il suo lavoro proponendo ai giocatori un universo credibile e, soprattutto, riconoscibile, con personaggi dalla buona mimica e capaci al contempo di far trasparire le loro emozioni. Peccato che durante tutto il corso dell'avventura, che dura poco meno di dieci ore nel caso in cui la voleste completare al cento per cento, non si sentirà mai la sensazione di essere trascinati emozionalmente a causa di una narrazione molto piatta. Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion diventa così una semplice storiella, creata con l'intenzione di buttarci dentro più personaggi possibile in un fan service spropositato, senza soffermarsi invece sulle cose che realmente hanno reso la saga di Pendleton Ward così importante nella cultura nerd. Certamente ci sono Finn e Jake da controllare, c'è il mondo di Ooo sommerso completamente dall'acqua e ci sono pure i nemici canonici della serie con alcune comparse che non possono non fare contenti gli appassionati. Si segue però l'evoluzione della storia senza mai trovarsi realmente coinvolti con colpi di scena telefonati, scontati e piuttosto banali. Il nostro dinamico duo dovrà così navigare in lungo e in largo completando missioni principali e secondarie, cercando di sciogliere il nodo della questione e scoprire la causa di questa inondazione, magari sistemandone anche la problematica. Si viaggia quindi tra le isole disponibili, attraverso un sistema di navigazione estremamente lineare nella sua struttura open world e si sbloccano nuove location da esplorare. Ogni tassello aggiunto permette di scoprire un altro elemento della trama e mentre il mistero si dipana i nostri eroi salgono di livello, acquisiscono nuove abilità e si preparano ad affrontare scontri sempre più difficili. A fare da checkpoint intermedio e a variare leggermente le attività da fare, ci pensano poi dei semplicissimi interrogatori da portare a termine attraverso quattro opzioni, il cui risultato ci faciliterà solo nella ricerca degli obiettivi ma il cui impatto sulla trama sarà sostanzialmente nulla. Adventure Time, come avrete capito, non è un gioco complesso, non lo diventa sostanzialmente mai, soprattutto grazie all'assenza degli scontri casuali e al livello dei nemici sempre in bell'evidenza sopra la loro testa, un indicatore che vi avvisa nel caso in cui stiate per addentrarvi in un'area troppo ardua per la vostra esperienza accumulata. È tuttavia un'eventualità estremamente remota finire bloccati dal muro dell'esperienza dato che ad ogni caricamento tutti i nemici, e anche i tesori, ricompariranno come per magia sulla mappa, permettendovi un farming infinito di esperienza e oro. La valuta presente in Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion è utile per due motivi principali, visto che vi servirà non solo per acquistare preziosi consumabili da usare in battaglia ma anche per potenziare tutti i membri del party attraverso un sistema di crescita purtroppo terribilmente piatto e privo di qualsivoglia idea innovativa.

Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion, la recensione

Trofei PlayStation 4

Non è eccessivamente difficile ottenere tutti i trofei di Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion. La maggior parte degli obiettivi la si può raggiungere semplicemente completando l'avventura principale e portando a termine qualche quest secondaria e, con un po' di farming extra, è possibile raggiungere il CAP dei personaggi senza la necessità di riprendere il gioco dopo averlo concluso. Di sicuro per completare tutte le missioni dovrete esplorare a fondo le isole di Ooo visto che avrete alcuni personaggi da salvare prima di poter abbracciare il vostro agognato platino, unico compito leggermente più impegnativo.

Gameplay e grafica... così così

Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion, come dicevamo, è sostanzialmente un gioco di ruolo con combattimenti a turni dalla struttura semplicissima. Il vostro party da quattro giocatori è composto da Finn, Jake, BMO e Marceline e tutti, sostanzialmente hanno la possibilità di fare un attacco standard o optare per un'abilità speciale che consumi energia a seconda della sua pericolosità. Non c'è molta profondità o strategia, purtroppo nel combattimento e l'intelligenza artificiale dei nemici si assesta su banali scelte lineari prevedibili e dallo scarso senso logico. Non attaccheranno in base a un valore di aggro, né tantomeno il personaggio più vulnerabile, spesso limitandosi a una serie di offensive completamente casuali. Diventa così impensabile scegliere ad esempio se mettersi in guardia per prevenire del danno fatale, un'opzione che mai ci è capitata di scegliere favorendo quasi sempre un semplice attacco. Non esistono poi abilità di cura, relegate invece all'uso degli oggetti e utilizzabili senza limitazione di turno. Un'altra grave mancanza è sicuramente l'assenza totale di un'interfaccia che indichi con chiarezza l'ordine dei turni, lasciando ancora una volta troppi elementi al caso e strappando dal gioco qualsiasi pianificazione. Si poteva fare insomma molto di più. È presente infine anche l'immancabile super mossa da caricare subendo danno, curando gli alleati o uccidendo nemici, ma è un vezzo superfluo incapace anch'esso di aggiungere qualsivoglia qualità al sistema di combattimento. Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion chiude la sua carrellata di difetti con un comparto tecnico deludente ed un frame rate che definire ballerino è poco, soprattutto durante l'esplorazione in mare. Le animazioni sono povere e tutto il gioco nel complesso sembra essere stato spinto verso una chiusura anticipata, lasciando presenti alcune problematiche sin troppo evidenti. Addirittura le quest secondarie non possono essere ricordate con piacere, banali e senza alcuna influenza interessante per un prodotto esclusivamente dedicato ai fan e pensato, forse, per un pubblico molto giovane.

Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion, la recensione

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 39,99 €
Multiplayer.it
6.0
Lettori (6)
8.6
Il tuo voto

Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion non riesce a lasciare il segno in questa stagione videoludica per tutta una serie di problemi più o meno evidenti. Ci siamo trovati per le mani un prodotto piuttosto banale, dalla longevità limitata e dalla rigiocabilità sostanzialmente nulla. È un titolo che può essere giocato e apprezzato forse dai fan più accaniti, a patto che questi sappiano scendere a compromessi con un sistema di combattimento estremamente basilare e qualche difetto tecnico di troppo. L'esborso richiesto solo per vedere sulle console una nuova avventura di Adventure Time, insomma, potrebbe essere un filo troppo eccessivo.

PRO

  • Storiella divertente da seguire
  • Tutti i personaggi più celebri

CONTRO

  • Il gameplay manca di profondità
  • Qualche problema tecnico di troppo
  • Missioni secondarie insulse