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Agent Intercept, la recensione

La recensione di Agent Intercept dimostra come una bella grafica e uno stile azzeccato non siano sufficienti per fare un buon gioco

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   10/02/2020

La recensione di Agent Intercept non può che iniziare ricordando Spy Hunter, storico arcade del 1983 che diede vita ad una serie di titoli usciti su varie piattaforme nel corso del tempo. In maniera analoga, il protagonista qui è una automobile super accessoriata in stile James Bond in grado non solo di sparare, ma anche di trasformarsi in un motoscafo per affrontare le acque di mari e fiumi. L'atmosfera e l'ambientazione richiamano le tematiche degli agenti segreti delle pellicole anni '70, con uno stile piuttosto gradevole e azzeccato: le missioni hanno come obiettivo quello di risolvere delle crisi o sventare minacce globali nella classica modalità "un eroe contro tutti", cercando magari anche di ottenere il punteggio migliore possibile.

Tecnica e stile

Agent Intercept, disponibile fin dal lancio di Apple Arcade e arricchito nel corso dei mesi con diversi aggiornamenti, è il debutto sulla piattaforma di PikPok, quelli di Into the Dead e Flick Kick Football. La formula è, come anticipato, piuttosto semplice e immediata: ci si ritrova a controllare un'automobile lungo percorsi predefiniti che rappresentano delle vere e proprie missioni con tanto di eventi scriptati, nemici e boss. Il sistema di controllo è estremamente immediato e semplice, studiato appositamente per un utilizzo tramite schermo touch: ecco quindi che se l'accelerazione è automatica e l'assistenza allo sterzo è più che presente, il giocatore può agire muovendo il mezzo a sinistra e destra sulla carreggiata o premere uno dei due bottoni virtuali delegati alla derapata e all'uso delle armi, come missili a ricerca o una mitraglietta posta sul cofano. Agent Intercept non è pertanto di certo un gioco complesso da comprendere, e durante le prime partite si può restare facilmente affascinati dalla spettacolarità dell'azione e della gradevole componente grafica. Soprattutto lo stile di quest'ultima, colorato e ammiccante agli anni '70, denota un particolare lavoro da parte del team di sviluppo, che ha azzeccato una caratterizzazione piuttosto originale e piacevole. La componente action spiccata poi pone di fronte ad un susseguirsi di situazioni a rotta di collo che danno l'impressione di trovarsi all'interno di un film di 007, senza però le belle ragazze e i Martini shakerati. Purtroppo però alcune scelte di game design faticano a convincere appieno, riducendo ben presto l'entusiasmo e ponendo più di qualche dubbio sul risultato finale.

Agent Intercept 2

Difetti pesanti

I problemi di Agent Intercept partono dalla struttura scelta da PikPok: probabilmente per cercare una via più originale o piuttosto nel tentativo di studiare una formula adatta alle brevi sessioni di gioco su piattaforme mobile, è stato scelto di non dotare Agent Intercept di una progressione classica della trama e delle missioni. Al contrario, ogni missione (qui chiamata "crisi") ha una durata fissa di un giorno intero, durante il quale la stessa si può ripetere a diversi livelli di difficoltà per ottenere un punteggio migliore da confrontare nelle classifiche online con gli altri giocatori in giro per il mondo. Lo stimolo però non è granché, ancor meno considerando che rifare da capo le singole crisi non è sempre così piacevole e divertente. Una volta perso l'elemento novità infatti, le successive partite fanno venire a galla i limiti di una meccanica abbastanza superficiale e non molto raffinata. Ecco quindi che la scarsa intelligenza artificiale dei nemici, il modesto spessore del modello di guida, la difficoltà incostante si fanno sentire a stretto giro, rendendo in ultima analisi poco interessante l'offerta di Agent Intercept. Oltre alla modalità principale poi esiste l'area dedicata alle sfide, che si sviluppa in maniera più banale presentando una serie di compiti suddivisi a coppie, con una esercitazione e una prova a tempo. Anche in questo caso però la struttura è davvero fin troppo ripetitiva, rendendo l'azione in ultima analisi sempre uguale a sé stessa e, quindi, noiosa.

Agent Intercept 3

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori
ND
Il tuo voto

È un peccato che PikPok non abbia saputo rendere Agent Intercept un gioco più interessante e divertente di quanto in definitiva sia. Se infatti il concept è azzeccato e lo stile grafico particolarmente riuscito, la struttura delle missioni e il sistema di progressione adottato castrano letteralmente l'esperienza riducendo fortemente l'appeal complessivo. Con scelte più tradizionali sotto questo punto di vista si sarebbe potuto parlare di un prodotto magari non privo di difetti, ma comunque gradevole. Invece Agent Intercept alla prova dei fatti, nonostante gli aggiornamenti che hanno seguito il lancio su Apple Arcade, resta un titolo debole e capace di intrattenere solo per breve tempo. Peccato.

PRO

  • Buona grafica e stile azzeccato
  • Meccanica interessante, almeno inizialmente

CONTRO

  • Struttura delle missioni molto rivedibile
  • Formula estremamente ripetitiva
  • Modello di guida poco profondo