Nel mondo dei monitor ultra-wide il formato più gettonato e supportato è quello 21:9, ma c'è chi si spinge fino ai 32:9 in cerca di orizzonti mozzafiato nei giochi e di una superficie di lavoro a dir poco generosa. Parliamo infatti di un'area di visualizzazione che equivale a due 16:9 affiancati che in questo specifico caso mettono in campo un totale di 5120 x 1440 pixel spinti fino a 120Hz di refresh. Il tutto condito dal contrasto marcato della tecnologia VA, da una curvatura 1800R, da una connettività ricca e da un paio di altoparlanti da 5W piuttosto potenti, parte di un arsenale che abbiamo ovviamente messo alla prova nella nostra recensione del monitor AOC Agon AG493UCX.
Caratteristiche
Com'è ovvio che sia il ruolo di protagonista tocca al particolare pannello, un lungo orizzonte digitale da 32:9 che offre un'ampia superficie di lavoro, ma è equipaggiato per il gaming grazie a FreeSync Premium Pro con intervallo 48-144, compatibilità G-Sync, 120Hz di refresh e tempi di risposta dichiarati di 4 millisecondi GtG e di 1 millisecondo MPRT. Tra le specifiche, inoltre, troviamo 550 nit, una curvatura di 1800R che risulta piuttosto efficace con un pannello di questo tipo e l'HDR, anche se la certifica DisplayHDR 400 ci dice in anticipo di non puntare troppo su questa caratteristica. Buone invece le caratteristiche dichiarate in relazione ai colori che arrivano, su carta, al 121% di copertura dello spazio sRGB e al 90% per quanto riguarda la gamma DCI-P3. Il tutto condito da un refresh di 120 Hz che non è certo da record, ma per molti è sufficiente anche nel caso dei titoli competitivi.
A questo punto manca solo la connettività che, partendo dagli extra, include anche una doppia porta USB 3.1 accompagnata dal classico connettore audio da 3.5mm. Passando invece alle entrate video troviamo due porte HDMI 2.0, che limitano il refresh in 5120 x 1440 a 60 Hz, affiancate da due DisplayPort 1.4, che invece permettono di sfruttare a fondo il pannello come la porta USB-C. Questa infatti funziona anche da DisplayPort alternativa e porta il totale delle connessioni video a 5 di cui due, tra l'altro, possono essere usate in contemporanea grazie alla modalità Picture by Picture del monitor AOC che può mostrare due immagini prese da sorgenti differenti. Può quindi dividersi effettivamente in due schermi da 2560x1440 pixel, entrambi con il medesimo refresh massimo di 120Hz.
Quanto sopra è facilmente gestibile attraverso il software G-Menu di AOC che include anche profili e taratura del colore oltre a filtro Blue Light, FlickerFree, overdrive, contatore del framerate, mirini e contrasto dinamico. Purtroppo la decisione di AOC di usare dei tasti, come nei monitor di qualche anno fa, rende la navigazione nei menù macchinosa, ma a salvarci dal rischio di frustrazione c'è un piccolo ma efficiente telecomando, fondamentale anche per regolare il volume dei due altoparlanti da 5W che godono di un sonoro decisamente pulito e di una potenza discreta, ma sono purtroppo castrati, come capita spesso, da bassi quasi inesistenti. In ogni caso non si tratta certo di una delle caratteristiche di punta di un monitor che funziona al meglio con una cuffia, essenziale per immergersi nell'immagine coinvolgente che solo un 32:9 curvo può offrire.
Design
Con una diagonale da 49 pollici, il monitor AOC Agon AG493UCX si estende per ben 124 centimetri, ma risulta stabile grazie all'ottima qualità costruttiva del sostegno e grazie al massiccio treppiede in alluminio che sfrutta uno spesso tacco e due lunghi piedi per garantire fermezza e solidità al tutto. Incorpora inoltre il meccanismo per offrire in sicurezza la rotazione orizzontale del monitor e per questo è già fissato al sostegno. Servono invece quattro viti per agganciarci uno schermo molto lungo e inevitabilmente ingombrante che arriva a un peso totale di 14.4 Kg. Ma se non altro nel peso sono inclusi anche l'alimentazione interna, decisamente più comoda di quella esterna, e la dotazione ergonomica che come abbiamo detto include la rotazione orizzontale, che va da -15.5 gradi a +15.5°, oltre all'inclinazione verticale da -3 gradi a +13.5 gradi e alla possibilità di alzare e abbassare lo schermo di 10 centimetri.
Lo spazio che si apre al di sotto del monitor alzandolo al massimo, tra l'altro, è sufficientemente ampio da permettere di infilarci la testa sotto, in modo da inserire e gestire i cavi senza troppi problemi. Le porte sono posizionate sulla sinistra, cosa che può complicare un minimo le cose avendo il PC posizionato sulla destra come nelle configurazioni tipiche, ma si tratta di un problema di importanza relativa.
Sono standard invece le tre cornici superiori che sono ultrasottili, benché affiancate da uno spessore nero che corre lungo tutto il perimetro, e quella più spessa in basso, resa particolare da un visibile effetto spazzolato che contribuisce, assieme al treppiede metallizzato, a dare un pizzico di identità a uno schermo privo di luci RGB o di dettagli aggressivi. Ma d'altronde si tratta di un monitor che si piazza a metà tra l'ambito gaming e la sfera produttiva, con il solo logo rosso AOC a dare una nota di colore sul retro.
Prestazioni
Per provare lo schermo AOC Agon AG493UCX abbiamo usato un Core i5-11600K abbinato a una GeForce RTX 3070, sufficiente per garantire framerate discreti nonostante la mole di pixel. Certo, con i titoli più pesanti una scheda del genere non è sufficiente per puntare ai 120Hz, ma la cosa non ci sorprende. D'altronde parliamo di 7.372.800 pixel che non sono molti meno degli 8.251.200 pixel del 4K, una risoluzione che pretende ancora schede top di gamma. Ciononostante un monitor del genere può rappresentare un investimento, soprattutto in vista di una generazione futura che promette il 4K a refresh sostenuti in quasi ogni fascia di prezzo, ma proprio per questo rischia di risultare meno appetibile di modelli dal refresh ancora più elevato, seppur più costosi.
A prescindere da prezzo e caratteristiche, comunque, alcuni compromessi sono inevitabili. La visuale panoramica, dove funziona, è spettacolare, ma il formato 32:9 non gode di un supporto universale. Inoltre, anche laddove dove questo c'è, non è sempre perfetto. In un titolo come Apex Legends, per esempio, la telecamera si allarga tanto da compenetrare e attraversare i muri che si trovano al fianco del giocatore, permettendo tra l'altro di vedere al di la di superfici che normalmente ostruirebbero la vista. In Grand Theft Auto 5 invece telefonino e mappa sono piazzati in mezzo allo schermo ed è un qualcosa che pur non impedendo di giocare risulta piuttosto fastidioso.
Da notare, tra l'altro, che i colori, pur essendo piuttosto vividi, si fermano al 100% circa dello spazio sRGB e all'82% di quello DCI-P3, risultando sensibilmente inferiori a quelli dichiarati. L'uniformità comunque è buona e la calibrazione permette di migliorare la situazione. Inoltre, per quanto la taratura di fabbrica sia scarsa pensando all'ambito professionale, garantisce già una discreta resa in gioco, complice il contrasto elevato. Questo risulta infatti ottimo, grazie a una luminosità effettiva buona e alla tecnologia VA, nonostante un livello di nero non eccezionale e un pizzico di backlight bleeding agli angoli del monitor. Ma la situazione complessiva non è niente male considerando la tipologia di questo monitor AOC che tra l'altro gode anche di tecnologie come il DCB che permette di applicare il contrasto dinamico a una sola delle due metà del monitor.
Passando ai tempi di risposta il monitor AOC AGON non punta ad alcun record superando i 4 millisecondi dichiarati, ma si dimostra abbastanza reattivo da ridurre le scie al minimo anche nei test dedicati e da garantire un'immagine in gioco pulita. Va detto che l'input lag complessivo risulta leggermente alto, ma migliora attivando l'ottimo overdrive che a livello medio garantisce un'immagine pulita, mantenendo gli artefatti al minimo. Ma laddove la qualità visiva la fa da padrona, e non sono necessari tempi di risposta fulminei, il consiglio è quello di tornare all'impostazione stock, comunque più che sufficiente per la gran parte dei giochi, godendo della massima qualità possibile dell'immagine, importante con un monitor che in gaming vive della sua capacità di regalarci orizzonti mozzafiato.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.3
L'ultra-wide AOC Agon AG493UCX non è un monitor perfetto e deve fare i conti con pannelli da 32:9 della concorrenza che offrono di più in termini di refresh, HDR e taratura del colore. Ma è versatile ed elegante, può essere calibrato per ottenere di più, gode di una connettività ricca, non manca di opzioni ergonomiche ed è robusto, tanto da potersi permettere 4 anni di garanzia contro i classici 3. Inoltre ha un prezzo consigliato di 1.089€ che risulta interessante, considerando qualità complessiva e pannello, anche se al momento in Italia si trova in sovrapprezzo, più o meno marcato, risultando meno conveniente di quanto dovrebbe essere.
PRO
- Versatile ed elegante
- I 32:9 regalano panorami spettacolari e spazio di lavoro in abbondanza
- Connettività ricca e telecomando comodo
CONTRO
- HDR trascurabile
- Calibrazione dei colori imperfetta
- Sul territorio italiano è difficile da trovare al prezzo consigliato