44

Aragami 2, la recensione di un gradito ritorno tra ninja e ombre

La recensione di Aragami 2 ci conferma che lo stealth game per eccellenza è tornato, con oltretutto parecchie migliorie.

RECENSIONE di Simone Pettine   —   15/09/2021

La recensione di Aragami 2 rappresenta un monito per chi ha la coscienza sporca: attenzione ai vostri spostamenti notturni, perché se vi siete macchiati di crimini terribili probabilmente non siete al sicuro. Tra le ombre potrebbe essersi appostato ad attendervi, con la sua katana, l'Aragami, una creatura che non lascia scampo alle sue prede. Impossibile che non abbiate mai sentito neppure di sfuggita questo nome: il titolo originale risale al 2016, e in tempi più recenti abbiamo anche recensito per voi l'edizione definitiva, nota come Aragami: Shadow Edition.

Aragami è nato come stealth game puro e come tale si è fatto amare nei cinque anni successivi: talmente tanto che gli sviluppatori di Lince Works, giustamente, hanno pensato di realizzarne il sequel. Un seguito solo per quanto riguarda il suo gameplay, dato che è stato potenziato in tutto. Narrativamente parlando, infatti, Aragami 2 rappresenta qualcosa di molto diverso da ciò che conoscevate.

Dopo aver passato diverse ore immersi nell'affascinante Rashomon Valley in compagnia di Kurai e dei suoi amici, siamo pronti per il verdetto.

Trama: fermare la maledizione

Scenari notevoli, ma non è nella trama che brilla Aragami 2
Scenari notevoli, ma non è nella trama che brilla Aragami 2

La leggenda dell'Aragami affonda le sue radici nelle profondità del passato. Si tratta di esseri soprannaturali maledetti, creature tornate in vita dopo la morte per assolvere ai compiti più disparati, ma non è tutto: un Aragami è maledetto anche dopo essere risorto. Il suo corpo e la sua mente si corrompono, corrodono, fino alla follia totale, trasformando la creatura in un pericolo anche per i propri simili: infine, dopo un certo periodo di tempo, l'Aragami torna a morire, subendo una sorta di pietrificazione. Non un'esistenza propriamente piacevole, ma forse esiste una cura.

Queste sono le premesse della storia di questo secondo capitolo. Kurai, il protagonista di Aragami 2, torna in vita nella forma di Aragami, e subito incontra un intero mondo abitato dai suoi simili. È la Rashomon Valley, una terra occupata sostanzialmente da un'intera città abitata da creature dell'ombra: il leader del posto incontra nei primi momenti di gioco (dopo il tutorial) il protagonista, e gli spiega che lì i suoi fratelli e le sue sorelle abitano in armonia, senza creare disturbo al mondo esterno. Anzi, semmai è il contrario: l'Impero Akatsuchi, infatti, è intenzionato a radere al suolo tutto quanto e a sterminare gli abitanti. A questa incombente tragedia legata alla politica esterna e all'imperialismo degli Akatsuchi si lega poi la condanna fisiologica degli Aragami: la maledizione che impone prima la corruzione e poi lo sterminio degli individui.

Ma, dicevamo, forse esiste una cura in grado di fermare la maledizione: sarà proprio Kurai a dover indagare su di essa, nel corso delle missioni di gioco principali. A questo proposito, è opportuno notare che è nella densità e qualità narrativa che consiste la principale differenza tra Aragami e Aragami 2: quest'ultimo sacrifica qualsiasi attenzione al racconto sull'altare del gameplay vero e proprio. Non è tanto importante narrare la storia di un individuo particolare, insomma, quanto trovare un pretesto per offrire una serie di livelli all'interno dei quali scatenare le potenzialità dello stealth game di Lince Works. D'altra parte il finale del primo gioco non lasciava molte possibilità, anche se ci sarebbe piaciuto vedere una maggiore integrazione tra la trama e l'offerta ludica in sé.

Gameplay migliorato

Aragami 2, lato gameplay, introduce novità interessanti
Aragami 2, lato gameplay, introduce novità interessanti

Il gameplay della serie è stato migliorato quasi da ogni punto di vista: è chiaramente su questo aspetto che gli sviluppatori hanno insistito maggiormente, e la nostra prova ha confermato quanto intuito dai primi trailer rilasciati. La creatura delle ombre che controlleremo conserva tutte le possibilità offerte già dal primo capitolo, con l'aggiunta di due novità. La prima consiste in una serie di mosse aggiuntive: Kurai può eseguire il doppio salto, aderire e nascondersi dietro a muri e superfici, così da sorprendere i nemici in arrivo, rimanere sospeso su alcune sporgenze per origliare i nemici. In generale è dotato di una mobilità molto maggiore di quanto visto in passato, complice l'abilità di sfruttare la Shadow Essence, cioè il potere dell'ombra.

A questi miglioramenti si aggiungono nuove abilità e un albero delle stesse complessivamente migliorato. In Aragami 2, una volta completate le singole missioni, il protagonista sale di livello, e per ogni livello ottiene un punto da spendere nelle abilità. Il giocatore è libero di scegliere quelle che più si adattano al suo stile di gioco: inutile, ad esempio, sbloccare una migliore parata in combattimento, se si preferisce agire sempre e soltanto nell'ombra senza essere individuati; molto meglio sbloccare il "richiamo dell'ombra", che porta il nemico più vicino verso la posizione dell'Aragami, così da poterlo stordire o assassinare comodamente, senza esporsi alla vista dell'ambiente circostante.

Assassinare dalle sporgenze? Aragami 2 permette di farlo
Assassinare dalle sporgenze? Aragami 2 permette di farlo

Aragami 2, al pari del predecessore, è stato studiato per essere fruito completamente in modalità stealth. Ma questo non è sempre possibile, vuoi perché alcuni livelli chiaramente sono impossibili da concludere senza entrare in combattimento, vuoi perché un errore capita a chiunque e da lì a ritrovarsi con cinque nemici alle calcagna non ci vuole molto. A questo punto o si fugge o si combatte: il sistema di combattimento non è particolarmente complesso. Con il tasto destro del mouse si para (consumando resistenza), con il sinistro si attacca: un po' alla volta si abbatte così la barra della resistenza nemica e si infliggono danni letali, fino all'assassinio. Finché si tratta di uno contro uno, nessun problema grave: se però sono presenti anche solo due nemici, portare a casa la pelle non è semplice. Anche per via di una telecamera e di una responsività dei comandi non eccezionale durante queste fasi.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema operativo: Windows 10 a 64 bit
  • Processore: Amd Ryzen 5 1600 - 3.2 GHz
  • Scheda video: EVGA GeForce GTX 1070 con 8 GB
  • Memoria: 16 GB di RAM

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: 64-bit Windows 7/8.1/10
  • Processore: AMD FX-6100/Intel i3-3220
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video: AMD Radeon HD 7750, NVIDIA GeForce GTX 650
  • DirectX: Versione 11
  • Memoria: 11 GB di spazio disponibile

Requisiti consigliati

  • Sistema operativo: 64-bit Windows 7/8.1/10
  • Processore: AMD Ryzen 7 1700/Intel i7-6700K
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: AMD RX Vega 56, Nvidia GTX 1070/GTX1660Ti
  • DirectX: Versione 11
  • Memoria: 11 GB di spazio disponibile

Struttura e modalità multigiocatore

Il combattimento corpo a corpo, in Aragami 2, può creare qualche difficoltà
Il combattimento corpo a corpo, in Aragami 2, può creare qualche difficoltà

La struttura di Aragami 2 non è particolarmente fresca, ma del tutto inedita all'interno del franchise. Adesso il protagonista vive fondamentalmente nel villaggio dei suoi simili e si allontana solo attraverso una bacheca delle missioni, con annesso portale dimensionale. Prima si accetta un compito, poi si va nel livello prescelto per il completamento: può trattarsi di assassinare un certo nemico, di recuperare un oggetto, di origliare una conversazione, di tutto e di più. Non mancano segreti e sorprese, come statue d'oro nascoste da trovare, denaro da raccogliere a terra, tutti pretesti per deviare dal solito percorso ed esplorare il più possibile il circondario.

Alla fine di ogni missione, a seconda del risultato, si ottengono più o meno ricompense. Quante volte si è stati scoperti? Quanto tempo si è impiegato? Quanti morti a terra, e quante morti subite da Kurai? Tutto questo influenza un voto che oscilla anche fino ad una pessima D. La struttura è comunque piuttosto semplice e incentiva fino ad un certo punto la rigiocabilità, non fosse che ogni tanto vi sono oggetti proprio imprescindibili da ottenere, come i progetti per il fabbro. La personalizzazione, in effetti, è l'altra grande innovazione di Aragami 2: per fortuna non incide sul gameplay, dato che si risolve in semplici oggetti cosmetici (maschere, mantelli, katane dai diversi colori) con cui equipaggiare la propria creatura oscura.

Cosa c'è di più letale di un Aragami? Beh, tre Aragami
Cosa c'è di più letale di un Aragami? Beh, tre Aragami

Personalizzazione che non è fine a sé stessa: considerando che Aragami 2 può essere fruito dall'inizio alla fine in modalità multigiocatore online, pensate all'imbarazzo di vedere a schermo tre Aragami in tutto e per tutto identici. Grazie al cross-platform, chiunque può unirsi alla vostra partita, a prescindere dalla versione di gioco (PC, PlayStation, Xbox). Anzi, alcuni livelli presentano difficoltà chiaramente pensata per mettere alla prova più amici nello stesso momento; ciò non esclude che possiate completarli da soli, ma insomma, calcolate bene le vostre mosse, perché dopo due morti di seguito bisogna ricominciare da capo.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 34,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (20)
8.0
Il tuo voto

Aragami 2, dal punto di vista delle novità e dei miglioramenti nel gameplay, rappresenta il più che degno successore del franchise di Lince Works. Ciò che viene perso è semmai il fascino dell'intero contesto: più si approfondisce la realtà degli Aragami, mostrandone addirittura l'intera civiltà, più si abbandonano l'evocatività e la forza narrativa (fondamentali nel prequel), maggiormente ci si ritrova tra le mani un gioco che funziona e diverte, ma senza suscitare emozioni profonde. Vedasi le concessioni alla personalizzazione dell'Aragami, necessarie per qualsiasi videogioco online che venga pubblicato nel 2021; vedasi anche l'insistenza sulla cooperativa, laddove il primo capitolo era pensato in buona parte per il giocatore singolo. Sulla carta ad Aragami 2 si può obiettare poco: magari i livelli un po' spogli, la telecamera leggermente fastidiosa in combattimento, la progressione troppo concentrata su missioni singole e fine a sé stesse. Quello che manca è forse un po' di cuore, che non gli consente di raggiungere i fasti e il fascino del primo capitolo.

PRO

  • Gameplay profondo e ulteriormente migliorato
  • Tante possibilità di personalizzazione
  • Buon sistema di progressione; fruibile anche online

CONTRO

  • Trama meno curata e affascinante rispetto al primo capitolo
  • Ambienti di gioco ben studiati, ma spogli e troppo spesso guidati
  • Qualche sbavatura nei combattimenti corpo a corpo