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Blade of God: Vargr Souls, la recensione

Mitologia norrena e meccaniche ispirate ai classici del genere action si incontrano nel nuovo mobile game di PG Souls: la recensione di Blade of God: Vargr Souls

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   11/06/2020

La recensione di Blade of God: Vargr Souls arriva al termine di un lungo periodo di sviluppo per il titolo realizzato dal team cinese PG Souls Games, che ha fatto la propria comparsa in vari eventi negli scorsi anni, ricevendo sempre lodi e importanti riconoscimenti.

I motivi di questo successo diventano chiari fin da subito: dietro le contaminazioni narrative di una trama ispirata alla mitologia norrena, che racconta di uno scontro fra divinità che rischia di distruggere il mondo, si nasconde un hack & slash molto ambizioso, fortemente ispirato a classici come God of War e Devil May Cry.

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Nel gioco vestiamo i panni di Chaos, un guerriero che interviene nello scontro divino per riportare, uh, l'ordine ma viene inizialmente sconfitto e deve ricominciare il proprio cammino da capo, nell'ambito di una campagna composta da sei capitoli man mano più complessi.

Il download del gioco può essere effettuato gratis e consente di completare i primi stage, dopodiché con un acquisto in-app minimo di 4,49 euro si può sbloccare l'esperienza completa: un approccio che riteniamo sicuramente indovinato e che dà modo di provare bene il titolo prima di decidere se investire o meno il proprio denaro.

Gameplay

Senza dubbio il termine "derivativo" calza molto bene al gameplay di Blade of God: Vargr Souls, visto che le meccaniche che il gioco mette in campo risultano tutt'altro che originali e rappresentano nei fatti il tentativo di dimostrare che anche sui dispositivi mobile è possibile offrire un'esperienza action di spessore, frenetica e spettacolare come i titoli a cui questa produzione si ispira in maniera tanto evidente.

Il controller non è purtroppo supportato, ma c'è un motivo dietro tale scelta: gli sviluppatori hanno bilanciato tutti gli elementi proprio sulla base dei comandi touch, inserendo anche qualche assistenza e lock automatico per rendere i combattimenti più agevoli, insieme però a un gran numero di pulsanti virtuali che talvolta creano un po' di confusione.

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Un sacrificio necessario per rendere più vario il repertorio del protagonista, che in effetti fin dalle prime battute può contare su colpi di base ma anche e soprattutto su di una serie di manovre speciali con relativi tempi di cooldown. Potenziandole e sbloccandone di nuove nel corso della campagna potremo ottenere davvero risultati sorprendenti, invadendo lo schermo di scie mortali, proiezioni astrali gigantesche e quant'altro.

Da buon action RPG, Blade of God: Vargr Souls rappresenta puntualmente i punti ferita che sottraiamo con ogni fendente, enfatizzando l'uso della schivata in stile Bayonetta: eseguendola con un timing perfetto potremo ottenere un'apertura che ci consentirà di infliggere ancora più danni all'avversario di turno, che si tratti di nemici di basso rango o dei grossi boss che chiudono ogni singolo stage, e che vanno "studiati" un minimo per poter reagire alle loro routine di attacco.

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Il feeling è sorprendentemente buono se consideriamo appunto i comandi touch e la grande frenesia di alcune sequenze, con tanto di quick time event quando si tratta di chiudere gli scontri e fare letteralmente a pezzi gli avversari, ma la telecamera automatica di tanto in tanto prende qualche cantonata e rende arduo seguire decentemente l'azione, con tutte le conseguenze del caso.

Fra una spedizione e l'altra ci si può muovere all'interno di differenti hub cittadini, interagendo con gli immancabili mercanti per l'acquisto di nuovi oggetti e organizzando il proprio inventario al fine di equipaggiare le armi e le corazzature più efficaci. In questa sede non mancano ovviamente le microtransazioni per accelerare la progressione, ma si può tranquillamente farne a meno.

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Realizzazione tecnica

Da un progetto ambizioso come Blade of God: Vargr Souls ci si aspetta determinate cose, specie sul fronte della direzione artistica, e da questo punto di vista gli sviluppatori non hanno deluso; sebbene il gioco sia ancora afflitto da una certa quantità di glitch, anche e soprattutto grafici, fra compenetrazioni e bande nere che non finiscono dove dovrebbero, lasciando intravedere uno sgradevole "dietro le quinte" che indica scarsa ottimizzazione effettuata sui tablet.

La quantità di asset e di animazioni messa in campo è tuttavia sorprendente e rappresenta senza alcun dubbio il punto di forza del gioco, nonché il motivo principale per cui ci sentiamo di nutrire un grande rispetto per il progetto, che partendo da budget probabilmente modesti prova a portare su iOS e Android un'esperienza vicina a quella di cui è possibile fruire su console.

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Tutto però ha un prezzo, e non ci riferiamo ovviamente ai 4,49 euro necessari per sbloccare la versione completa del gioco, a nostro avviso più che meritati considerando il lavoro che c'è dietro. No, è una questione prettamente tecnica: per qualche motivo i modelli poligonali sembrano renderizzati a risoluzioni più basse rispetto a quella reale, e ciò contribuisce a creare una sensazione di sporco e approssimativo che purtroppo non ci abbandona mai nel corso della campagna.

Un vero peccato, perché con un adeguato lavoro di rifinitura Blade of God: Vargr Souls potrebbe davvero fare quel salto di qualità che gli consentirebbe di spiccare senza alcun dubbio fra gli action RPG attualmente disponibili su App Store e Google Play Store. Chissà, magari i futuri aggiornamenti dell'applicazione la avvicineranno alla nostra idea di vero e proprio prodotto premium.

Conclusioni

Versione testata iPad (1.1.0)
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo 4,49 €
Multiplayer.it
7.8
Lettori (1)
7.2
Il tuo voto

Blade of God: Vargr Souls è un hack & slash molto ambizioso, che prova a portare sui dispositivi iOS e Android un'esperienza in grado di rivaleggiare per spettacolarità e frenesia con alcuni classici del genere action come God of War e Devil May Cry. Al di là del comparto narrativo, interessante ma un po' fuori fuoco, il gioco fatica a esprimere la propria personalità, perdendosi fra citazioni e omaggi più o meno spregiudicati. Tuttavia tiene botta quando si tratta di gameplay, al netto di comandi touch talvolta confusionari e di una telecamera virtuale che in alcune occasioni fa i capricci. Il prezzo d'acquisto, infine, è assolutamente adeguato alla corposità di una campagna che vi terrà impegnati per diverse ore.

PRO

  • Spettacolare, frenetico, ambizioso
  • Campagna corposa e duratura
  • Si combatte bene e ci sono tanti elementi di contorno...

CONTRO

  • ...organizzati in maniera un po' confusionaria
  • Grafica ricca ma ben poco rifinita
  • Qualche problema con la telecamera