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Castlevania: Symphony of the Night, la recensione

Castlevania: Symphony of the Night, il classico episodio della serie Konami, fa finalmente il proprio debutto su iOS e Android: ecco la nostra recensione

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   09/03/2020

La recensione di Castlevania: Symphony of the Night arriva a breve distanza dal debutto della terza stagione dell'anime di Castlevania su Netflix, a sottolineare come la gradita operazione nostalgia effettuata da Konami rientri nell'ambito di una strategia precisa.

Risvolti commerciali a parte, è ovviamente un grande piacere poter mettere le mani su di un classico del genere utilizzando un dispositivo iOS e Android, a maggior ragione grazie a un prezzo molto accessibile (appena 3,49 euro) e, non ultimo, al supporto per i controller Bluetooth, che sopperisce ad alcune mancanze abbastanza evidenti dei comandi touch implementati per l'occasione.

Castlevania Symphony Of The Night 5

Esiste infatti una distinzione qualitativa piuttosto netta tra la fruizione del gioco in mobilità, ricorrendo appunto al touch screen, e l'uso dello stesso in un contesto casalingo, magari posizionando un iPad su di un piano d'appoggio e utilizzando un controller per Xbox One per pilotare Alucard, il guerriero sovrannaturale protagonista dell'avventura.

I comandi touch sono, diciamo, di "vecchia generazione": d-pad virtuale fisso e non riposizionabile, pulsanti abbastanza piccoli e ravvicinati nella parte destra dello schermo, il tutto senza alcuna opzione per personalizzare il layout. Il risultato inevitabile è la mancanza della precisione necessaria in diverse fasi, in particolari i combattimenti che richiedono l'esecuzione di colpi a mezz'aria, e dunque la concreta possibilità di incappare in frustranti game over ingiustificati. Diametralmente opposto il discorso qualora si ricorra a un controller: anche in tal caso non ci sono opzioni, ma si gioca in maniera pressoché perfetta. Un elemento da tenere in debita considerazione prima dell'acquisto.

Castlevania Symphony Of The Night 2

Gameplay e struttura

Castlevania: Symphony of the Night ci accoglie con una cutscene che sente decisamente il peso degli anni e che Konami non si è presa la briga di rinfrescare per l'occasione; dopodiché parte subito l'azione, che si apre con il boss fight finale del precedente episodio (doverosamente smussato sotto il profilo della difficoltà) per fornire un recap narrativo e inquadrare meglio ciò che avviene dopo, con il debutto di Alucard e il suo incontro con la Morte nel castello di Dracula, quando il personaggio viene spogliato delle sue abilità e si trova dunque a dover affrontare i mostri infernali ricominciando da capo il proprio percorso di crescita.

Se avete dimestichezza con il termine metroidvania, saprete probabilmente che la parola deriva proprio da quest'opera di Koji Igarashi, che rappresenta l'oscuro maniero del Principe delle Tenebre come un dedalo di corridoi e torri presidiati da scheletri, zombie e altre creature demoniache più o meno minacciose. Lo sblocco di nuove abilità e oggetti da equipaggiare consente di spingersi verso zone in precedenza inaccessibili, affrontando in tal modo nuovi avversari e coprendo a grandi passi la distanza che ci separa dallo scontro finale con la nostra nemesi.

Castlevania Symphony Of The Night 3

Ebbene, queste meccaniche non sono praticamente invecchiate: l'esperienza di Castlevania: Symphony of the Night si conferma anche su mobile solida, avvincente e impegnativa, ma al contempo capace di creare un gradito ponte con le produzioni moderne adottando un approccio più permissivo dal punto di vista dei checkpoint, consentendoci nello specifico di riprendere la partita esattamente da dove l'avevamo interrotta in caso di game over anziché tornare all'ultimo punto di salvataggio e costringerci dunque a ripetere diverse sezioni.

Tiene botta anche il comparto tecnico, caratterizzato da un design ricco di personalità e idee dal grande impatto visivo, pur senza perdere di vista quella che è la tradizione stilistica del franchise, nonché l'utilità pratica di determinate scelte (vedi gli onnipresenti candelabri). Anche qui, tuttavia, si nota un lavoro di adattamento svolto un po' alla buona, vedi la schermata di game over impresentabile (i pixel sono talmente grossi che è difficile leggere le scritte) ma soprattutto la mancanza di opzioni grafiche extra, che sarebbero state apprezzabili sebbene giocare con due bande nere laterali alla fine dei conti non sia un dramma. Ottima invece la localizzazione dei testi in italiano.

Conclusioni

Versione testata iPad (1.0)
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo 3,49 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (4)
8.8
Il tuo voto

Castlevania: Symphony of the Night conferma tutte le proprie qualità anche nella versione mobile: il capolavoro di Koji Igarashi non sente il peso degli anni, complice il nuovo sistema di checkpoint che smussa gli originali spigoli dell'esperienza, coinvolgendo fin dalle prime battute grazie alle eccellenti atmosfere e a un gameplay solidissimo. Il prezzo di vendita, particolarmente allettante, impedisce di criticare più di tanto la qualità della conversione, ma è un dato di fatto che i comandi touch potevano essere realizzati meglio, cosa che crea una differenza sostanziale laddove si giochi utilizzando il touch screen o collegando un controller Bluetooth.

PRO

  • Un gioiello senza tempo
  • Prezzo davvero accessibile
  • Graficamente ancora validissimo...

CONTRO

  • ...ma alcuni aspetti andavano curati di più
  • Controlli touch migliorabili