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Chocobo’s Mystery Dungeon EVERY BUDDY, la recensione

Un vecchio spin-off di Final Fantasy è tornato in versione riveduta e corretta: lo abbiamo giocato su Nintendo Switch.

RECENSIONE di Christian Colli   —   30/03/2019

Non tutte le ciambelle riescono col buco: è un proverbio più che mai azzeccato quando si parla di spin-off, ma fortunatamente non è questo il caso. Un tempo sviluppare costava meno e richiedeva anche meno tempo: qualche anno fa, Square Enix si dilettava a sfornare gli spin-off di Final Fantasy a ritmo sostenuto, qualche volta affidandoli a terze parti come h.a.n.d. Era il 2007 quando la piccola compagnia nipponica in questione realizzò per Wii la terza e ultima avventura, in ordine cronologico, dell'indiscutibile mascotte pennuta, un titolo che fu successivamente convertito per Nintendo DS e che oggi arriva in versione riveduta e corretta anche su PlayStation 4 e Switch. Originariamente Final Fantasy Fables: Chocobo's Dungeon, oggi si intitola Chocobo's Mystery Dungeon EVERY BUDDY! e rappresenta un tuffo nel passato cui dovrebbero dare un'occhiata soprattutto gli amanti dei roguelike e dei dungeon crawler.

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La missione del Chocobo

C'è una ragione che spinge il nostro giallo pennuto a esplorare i labirinti generati casualmente di Chocobo's Mystery Dungeon EVERY BUDDY! ma non aspettatevi una trama intricata degna dei migliori Final Fantasy: è in realtà una specie di pretesto, seppur presentato con una deliziosa pomposità che cerca di farlo sembrare la sceneggiatura di un gioco di ruolo vero e proprio. Cid e il suo Chocobo, in cerca di un potente manufatto, si ritrovano nella città di Lostime, dove un terribile maleficio sta lentamente cancellando i ricordi degli abitanti. Quando anche Cid cade vittima del sortilegio, che sembrerebbe essere legato ai rintocchi del campanile, il Chocobo decide di entrare in azione e di esplorare i labirinti formati dai ricordi per aiutare gli abitanti e scoprire chi o cosa li sta minacciando.

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La storia è raccontata attraverso deliziose cinematiche e dialoghi fin troppo prolissi: come dicevamo, è quasi una favola, semplice e prevedibile nella sua risoluzione, che si appoggia a una regia piuttosto maldestra. Non saranno certo le sorti degli abitanti a spingervi a intraprendere le missioni che vi affideranno, ma bisogna dire che il gioco fa di tutto per farvi innamorare del Chocobo, improbabile eroe senza una vera caratterizzazione che affida tutto il suo carisma al contesto e al fascino della mitologia di Final Fantasy. Le citazioni si sprecano - siano nemici, nomi, musiche o incantesimi - e sotto questo punto di vista Chocobo's Mystery Dungeon EVERY BUDDY! è fanservice puro, ma non fine a se stesso come succede in tanti spin-off. Una volta superato il lunghissimo tutorial, infatti, il titolo h.a.n.d. assume un'identità propria e si infila lo stivale chiodato per prendervi a calci nelle chiappe.

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Nei labirinti misteriosi

La struttura del gioco alterna liberamente le fasi di preparazione in città all'esplorazione dei vari dungeon. Questi ultimi si generano casualmente a ogni ingresso, rappresentando di fatto un'incognita in termini di difficoltà e bilanciamento della stessa: a volte potreste comparire proprio accanto alle scale per il piano successivo, a volte in una stanza piena di nemici pronti a farvi a pezzi. È dunque importante prepararsi bene allo scontro, magari andando prima in avanscoperta per imparare le abilità dei nemici e i loro punti deboli. La componente roguelike di Chocobo's Mystery Dungeon EVERY BUDDY!, in questo senso, è prepotente. Ogni morte decurta i gil in nostro possesso - meglio depositarli in banca, prima di avventurarci in un dungeon - e svuota il nostro inventario; inoltre non è casuale soltanto la planimetria e la disposizione dei nemici, ma persino il numero di oggetti distribuiti nel dungeon e la loro utilità, che deve essere prima verificata, salvo spiacevoli sorprese.

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Insomma, nonostante il suo aspetto carinissimo e la grafica cartoonesca, Chocobo's Mystery Dungeon EVERY BUDDY! è un titolo ostico, a tratti frustrante, e purtroppo non sempre per scelte di design ma più che altro per pura fatalità. In nostro soccorso ci sono una serie di meccaniche che devono essere necessariamente assimilate se si vuole proseguire nell'avventura nel modo più sereno possibile. La prima di esse è il Job System, ispirato ai Final Fantasy più classici e soprattutto a Final Fantasy Tactics. Procedendo nella campagna principale, il nostro Chocobo apprenderà la capacità di cambiare Job o classe a piacimento in città e qualche volta nei dungeon stessi: trasformandoci in Mago Nero, Mago Bianco, Dragoon e così via, impareremo incantesimi e abilità speciali che non solo renderanno i combattimenti più vari, ma che garantiranno anche un vantaggio in certi scontri. Purtroppo non tutti i nemici ci faranno guadagnare i Job Point necessari ad aumentare il livello di ogni Job, perciò sarà necessario un certo grind per sbloccare ogni repertorio.

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I Job tornano utili soprattutto nei dungeon soggetti a regole specifiche che, per esempio, potrebbero vietarci di usare determinati oggetti o ci costringeranno a esplorare ogni mappa con qualche condizione anomala tipo l'avvelenamento. Sotto questo punto di vista, Chocobo's Mystery Dungeon EVERY BUDDY! è un titolo estremamente strategico: seguendo la tradizione dei "mystery dungeon", anche in questo caso i nemici si sposteranno o agiranno ogni volta che lo faremo noi, quindi sarà importante valutare ogni casella percorsa e ogni Punto Magia speso per combattere. L'inedito sistema Buddy, congegnato per questa specifica conversione del gioco e assente nell'edizione originale, bilancia l'equazione della difficoltà consentendoci di reclutare i nemici in modo che ci accompagnino nei dungeon, magari controllati da un secondo giocatore. Purtroppo anche questo sistema è soggetto alla casualità, perché non tutti i nemici sconfitti garantiscono i punti necessari a reclutarli, e quindi se volete a tutti i costi la compagnia di un Tonberry o di un Cactuar potreste dover grindare non poco.

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C'è da dire che il grind è una parte integrante di questo tipo di esperienza e il titolo Square Enix riesce a renderlo più interessante - seppur monotono, alla lunga - grazie a una nutrita serie di incarichi secondari e minigiochi, come la pesca o il giardinaggio, che offrono una discreta varietà di contenuti e ricompense molto utili. Inoltre, accumulare gil e accessori diventa sempre più importante, poiché potremo combinare l'equipaggiamento presso il fabbro di Lostime per spostare i bonus da un pezzo all'altro, configurando vere e proprie "build" con cui affrontare i dungeon di turno. In questo senso, la modalità handheld ci è apparsa proprio una manna dal cielo, perché permette di sbocconcellare i dungeon a poco a poco, sospendendo la partita quando necessario: tecnicamente parliamo di un titolo che risale comunque a oltre dieci anni fa e che in modalità portatile non perde un colpo.

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Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 39,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (4)
7.8
Il tuo voto

Chocobo's Mystery Dungeon EVERY BUDDY! ovviamente non è un gioco per tutti. Per apprezzarlo veramente dovreste rientrare in due precise categorie: prima di tutto dovete amare Final Fantasy e la sua mitologia, e poi dovreste quantomeno apprezzare i roguelike e i mystery dungeon. Il titolo sviluppato da h.a.n.d. può diventare frustrante, soprattutto perché fa un po' troppo leva sulla casualità, ma resta comunque un gioco di ruolo particolare, capace di dare grandi soddisfazioni, e realizzato con una discreta cura, sebbene il comparto tecnico mostri inevitabilmente i suoi anni. Se rientrate nelle categorie suddette, dovreste decisamente dargli un'occhiata.

PRO

  • È un RPG molto strategico
  • Il sistema Buddy
  • Il fanservice e le musiche di Final Fantasy

CONTRO

  • La trama non è niente di che
  • Molti fattori completamente casuali incidono sullo sbilanciamento della difficoltà