Counter Terrorist Agency inizia affermando che i fatti narrati in gioco e i nomi dei personaggi coinvolti sono completamente immaginari, eppure leggendo le descrizioni dei vari casi e le mosse dei sospettati non si fatica a riconoscere alcune delle dinamiche e delle tipologie di persone che emergono anche dalla cronaca spicciola del terrorismo reale, quello che nelle sue manifestazioni più clamorose passa anche dai telegiornali. Si tratta di un dettaglio importante da specificare prima di iniziare con la recensione del gioco vera e propria, perché è il nodo su cui si basa il fascino di questo piccolo, ma complessivamente riuscito gioco.
Gameplay strategico
Counter Terrorist Agency (CTA) è il nome di un'agenzia sovranazionale fittizia che si occupa di stanare le cellule terroristiche sparse in tutto il pianeta e, possibilmente, prevenirne le azioni. Il giocatore veste i panni di un operatore dell'agenzia stessa che, di fronte a una cartina del mondo, ingrandibile a piacimento, deve utilizzare gli strumenti a disposizione della CTA per individuare sospetti, definirne il ruolo e muoversi per renderli inoffensivi. Fondamentalmente, la CTA si attiva quando viene intercettata una conversazione sospetta tra due individui, oppure quando una persona compie delle azioni tracciabili che destano preoccupazione, come ad esempio fare numerose ricerche online su delle armi o contattare un altro sospettato. Una volta individuato un soggetto a rischio, bisogna agire entro il tempo dato per scoprire le sue intenzioni e profilarlo. Per farlo si possono intercettare le sue conversazioni, oppure si può accedere alla sua rete social o ancora si possono leggere le sue email e così via.
Ognuno degli individui profilati può essere completamente estraneo oppure attivo in una cellula terroristica.
Nel primo caso si smette di tracciarlo, mentre nel secondo bisogna definire il suo ruolo all'interno dell'organizzazione, sia esso un membro semplice con funzioni non perfettamente definite, oppure un soldato, o ancora uno dei leader, con magari anche mansioni organizzative. Individuato un terrorista lo si può far arrestare, per renderlo inoffensivo e per poter compiere altre azioni, come ad esempio interrogarlo, per arrivare allo svelamento della cellula di cui fa parte. Quando un'operazione è conclusa, ci vengono assegnati punti in base alla precisione con cui abbiamo profilato i vari individui tracciati e alla capacità dimostrata di prevenire atti terroristici, magari arrestando un sospettato che, se lasciato a piede libero, poteva diventare pericoloso.
Gameplay gestionale
I punti ricevuti dalle operazioni servono a uno scopo preciso: dare più strumenti alla CTA. Come in una specie di gioco di ruolo è possibile infatti spenderli su degli alberi delle abilità che aumentano le azioni a nostra disposizione e che migliorano i nostri rapporti con i governi mondiali, questi ultimi unici a poterci fornire le risorse necessarie a trasformare le nostre indagini in azioni sul campo.
Sostanzialmente ogni cosa che facciamo richiede l'utilizzo di risorse, siano esse agenti di polizia, operatori informatici o l'amicizia di intere nazioni (all'inizio abbiamo accesso solo a pochi territori). Avere più risorse è vitale per agire efficacemente nelle situazioni più complesse, quelle che vedono coinvolte un gran numero di persone sparse su diversi territori e le cui indagini richiedono l'utilizzo di molti uomini. Ogni azione infatti ha una percentuale di successo che aumenta o diminuisce in base alle risorse impiegate. Il gameplay di Counter Terrorist Agency è quindi formato in parte dalle indagini e in parte dalla gestione dei rapporti con gli stati: perdere la fiducia di una nazione significa perdere contatti e risorse chiave, rendendoci ciechi in alcune situazioni. Tranquilli, perché le meccaniche di gioco sono molto meno complesse di quello che sembrano e basta il tutorial per comprendere la maggior parte delle dinamiche riprodotte dagli sviluppatori. A rendere il tutto più complicato è l'intrecciarsi dei casi e l'aumento della loro portata. Qui però appare un limite preciso del gioco: alcune semplificazioni si traducono in una certa ripetitività di fondo che, dopo qualche ora, può stancare. Vero che i casi sono moltissimi e, finché non si è sbloccato tutto lo sbloccabile, si gioca con grande piacere, ma Counter Terrorist Agency arriva alle dieci ore di gioco con il fiato un po' corto, ossia avendo mostrato quasi tutto ciò che aveva da sfoggiare.
La sostanza è che quando si diventa infallibili, ossia si riescono a profilare i sospettati con grande precisione, rimangono pochi stimoli a proseguire, come a rigiocare. Il titolo di Play2Chill è comunque un'idea interessante e originale, che ricorda in parte gli Orwell, pur con dei toni meno distopici e più tendenti al realismo. Dal punto di vista tecnico c'è invece poco da dire: Counter Terrorist Agency è formato da una mappa muta del mondo su cui si muovono degli aerei ultrastilizzati e da una serie di finestre pop-up non animate la cui parte più importante sono i testi, non certo i pochi elementi grafici come ritratti e piccole illustrazioni. Complessivamente lo stile da terminale dei servizi segreti non è male, ma è abbastanza classico e non dice molto. Diciamo che il gioco punta ad altro per intrattenere. Qualcosa di più si poteva invece fare a livello di interfaccia, con alcuni pulsanti che non sono proprio evidenti e fanno perdere qualche attimo. Ci si fa l'abitudine, ovviamente, ma si è visto di meglio.
Conclusioni
Counter Terrorist Agency è un buon gioco, anche se con qualche limite di troppo, soprattutto sulla lunga distanza, dove emerge una certa ripetitività e che non dà troppi stimoli a farsi rigiocare. Piacerà sicuramente a chi è alla ricerca di uno strategico dedicato al mondo dell'antiterrorismo che abbia toni seri e che sia calato nella realtà e diciamo anche che è una base di partenza davvero buona per qualcosa di più ampio. Insomma, gli si può dare fiducia, ma senza aspettarsi chissà cosa.
PRO
- La parte delle indagini è la più riuscita
- Curva di apprendimento non troppo ripida
- Casi aderenti alla realtà
CONTRO
- Ripetitivo sulla lunga distanza
- Interfaccia migliorabile
- Pochi stimoli a rigiocarlo