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Cuphead: The Delicious Last Course, la recensione dell’attesissima espansione

La recensione di Cuphead: The Delicious Last Course, l'attesissima espansione di uno dei giochi più significativi della passata generazione.

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   30/06/2022
Cuphead: The Delicious Last Course
Cuphead: The Delicious Last Course
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Cuphead è meraviglia. Ciò che lo fa giocare volentieri non sono le meccaniche da run and gun, che in un certo senso sono soltanto un pretesto, ma proprio lo stupore di trovarsi di fronte a un'estetica insolita e personale, d'avanguardia e allo stesso tempo profondamente nostalgica, che porta fino alle estreme conseguenze l'idea che l'ha generata (la ripresa dello stile dei cartoon americani degli anni '20/30). La curiosità di vedere tutti i boss e tutte le splendide animazioni disegnate a mano dagli artisti di Studio MDHR è la molla dell'intera esperienza, ossia soddisfarla è il vero, grande piacere che si prova giocando. Va detto che funziona bene anche come gioco in sé, nonostante non presenti chissà quali elementi originali, ma è proprio la bellezza che traspira da ogni frame a ispirare il giocatore e a trattenerlo davanti allo schermo fino alla fine e anche oltre.

La prima e probabilmente unica espansione del gioco, visto il tempo che ci è voluto per produrla, ha gli stessi punti di forza, come scoprirete leggendo la recensione di Cuphead: The Delicious Last Course.

Ms. Chalice

Riusciremo a far diventare Ms. Chalice una tazza in coccio e ossa?
Riusciremo a far diventare Ms. Chalice una tazza in coccio e ossa?

Cuphead: The Delicious Last Course è un more of the same puro e semplice, ma in senso positivo in questo caso. Considerando Cuphead, può essere visto come una nuova stagione di una serie di successo, con tutte le proporzioni del caso. Di base il gioco rimane identico, ma viene ampliato con una nuova isola, che ospita dei boss estremamente difficili. Ma andiamo con ordine. Dopo l'installazione, la quarta isola non è immediatamente accessibile. Ossia, lo è se avete già un salvataggio avanzato, in cui avete superato il primo mausoleo, quello dove si incontra Ms. Chalice. Da quel momento diventa possibile raggiungerla tramite la barca, quella che si è sempre usata per spostarsi velocemente tra le tre isole del gioco base. Ms. Chalice è la vera protagonista dell'avventura, non solo perché diventa un personaggio giocabile, ma anche perché è il motore dell'intera storia.

Attenzione perché nel prossimo paragrafo saremo costretti a dare alcune piccole anticipazioni sulla trama di Cuphead, indispensabili per capire quella del DLC. Quindi, se non ci avete ancora giocato... che aspettate? Su, non state qui a perdere tempo.

Come saprete se avete continuato a leggere fino a qui, Ms. Chalice è uno spettro che abita dei mausolei e che aiuta Cuphead e Mugman dando loro dei potenziamenti. Nella quarta isola vive un famosissimo cuoco, Pinzimonio Salieri, che è riuscito a preparare dei biscotti che consentono ai fantasmi d'incarnarsi. Purtroppo il loro effetto è limitato nel tempo, ma il gentile tricheco afferma di conoscere una ricetta che renderà permanente il ritorno della ragazza nel mondo fisico. Il problema è che gli ingredienti per prepararla sono sparsi per tutta l'isola e sono in possesso di alcuni terribili boss, che faranno di tutto per mettere i bastoni tra i manici ai nostri eroi.

I boss

Alcuni dei nuovi boss sono difficilissimi, come questo
Alcuni dei nuovi boss sono difficilissimi, come questo

Per utilizzare Ms. Chalice bisogna selezionare il biscotto di Salieri, chiamato Frollino astrale, come amuleto. Pur essendo simile ai due protagonisti originali nelle caratteristiche base, l'arzilla ragazza ha delle abilità uniche che la rendono abbastanza diversa da utilizzare. Intanto non esegue la parata con il doppio salto, ma con lo scatto. Inoltre dispone di una rotolata che la rende immortale e di un punto vita supplementare. Questi extra servono per non far sentire la mancanza degli altri amuleti, che ovviamente con lei non sono selezionabili. Oltre a Ms. Chalice, il DLC aggiunge nuove armi e amuleti, che potranno essere utilizzate anche nei vecchi livelli. Si tratta di varianti delle armi originali (un attacco a ricerca più lento ma più potente, un triplo sparo dal raggio più lungo e così via) che, come le altre, sono più o meno utili a seconda del boss. In realtà le armi non sono proprio trascendentali (sono delle varianti delle vecchie) e abbiamo trovato poco utili anche gli amuleti, visto che abbiamo giocato quasi tutto il tempo con Ms. Chalice.

Ms. Chalice è la protagonista del DLC
Ms. Chalice è la protagonista del DLC

Parlando di boss, il DLC ne aggiunge cinque in totale, più uno scontro finale e, come già detto, sono tutti molto difficili. In effetti già a livello di difficoltà Normale la sfida è così alta che appare abbastanza ovvio di come i nuovi contenuti siano stati concepiti per giocatori esperti. Ogni boss ha più stage, tutti con animazioni diverse, cosa che costringe a studiare più tattiche all'interno dello stesso scontro, cambiandole a seconda della situazione. La varietà è altissima, tra giganti che vivono su delle montagne innevate, maghi di ghiaccio e altri ancora. Oltre ai boss regolari, quelli che fruttano gli ingredienti, c'è anche una sfida speciale, contro dei boss ispirati agli scacchi, che serve invece a ottenere delle utilissime monete d'oro, con cui si comprano gli oggetti (in modo identico al gioco base).

In questa, che possiamo considerare una fase bonus, si devono battere quattro boss usando solo le parate, cercando di capire quando utilizzarle e come evitare gli attacchi del nemico di turno. Infine, non manca un boss da sfidare in un livello da sparatutto classico: una simpatica mucca che fa letteralmente sputare sangue. Come al solito, battuti i boss è possibile sfidarli al livello di difficoltà più elevato, così da prolungare il tempo di gioco.

Bellezza

Cuphead: The Delicious Last Course ha delle animazioni splendide come quelle del gioco base
Cuphead: The Delicious Last Course ha delle animazioni splendide come quelle del gioco base

Rimanere stupiti di fronte a Cuphead, e di riflesso anche con i contenuti di Cuphead: The Delicious Last Course, non è una questione di potenza grafica, quando di consapevolezza che qualcosa del genere è letteralmente irripetibile. La definiremmo un'esperienza artigianale, in cui guardando le immagini in movimento è possibile scorgere chiaramente anche l'estro, la fatica e la gioia di chi le ha realizzate, frame dopo frame. È una sensazione impossibile da provare di fronte a titoli pur tecnicamente più avanzati, perché è epidermica e proviene dall'esperienza del bello stessa, che in Cuphead raggiunge picchi altissimi. In questo senso The Delicious Last Course è semplicemente un'ottima aggiunta a un già ricco quadro, che mostra ancora una volta le capacità degli artisti di Studio MDHR e di come il loro rifiuto di piegarsi a logiche produttive più fruttuose abbia portato alla creazione di un pacchetto aggiuntivo perfetto per il gioco che va a espandere.

Mai come in questo caso l'esperienza viene arricchita nella sua essenza, perché i nuovi contenuti nascono dalla stessa passione che ha portato alla realizzazione dell'intero progetto. Cosa volere di più?

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop, Windows Store
Prezzo 7,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (51)
8.2
Il tuo voto

Cuphead: The Delicious Last Course va preso a occhi chiusi da chiunque abbia amato Cuphead. È semplicemente un'espansione ideale: poco costosa e qualitativamente in linea con il gioco base. Non dura moltissimo, è vero (diciamo che bastano poche ore per vedere tutto, a seconda oltretutto della vostra abilità e della voglia di rigiocarsi i boss a livello più difficile), ma fa quello che deve fare e lascia con l'insopprimibile sensazione che sia valsa la pena di attendere, per tornare di nuovo nel folle mondo di Cuphead.

PRO

  • I nuovi boss sono molto belli
  • E molto difficili (ma c'è anche il livello facile)
  • Ms. Chalice è un'ottima aggiunta
  • Costa davvero poco

CONTRO

  • Le nuove armi non fanno molto la differenza