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Destiny 2: La Regina dei Sussurri, la recensione della migliore espansione di Bungie

Siamo pronti a offrirvi la nostra opinione definitiva sulla nuova grande espansione di Destiny 2, La Regina dei Sussurri, e spiegarvi perché è la migliore di sempre

RECENSIONE di Luca Porro   —   13/03/2022

Alcune volte bastano pochi istanti per capire se quello che si andrà a giocare ha effettivamente del potenziale o meno. Non sempre, badate bene, ma spesso sì. I primi minuti di La Regina dei Sussurri sono un concentrato di emozioni e sensazioni potenti, d'impatto, ammalianti e allo stesso tempo in grado di pietrificarvi se siete appassionati della narrativa dell'universo Bungie. Il momento in cui si realizza il fatto di essere davanti a un personaggio introdotto (in maniera superficiale, con un accenno) ben 12 anni fa, rimane, forse, uno dei momenti che probabilmente rimarrà indelebile nella mente di chi vi scrive. Realizzare di essere parte di un progetto artistico di queste dimensioni, per un giocatore, è una risorsa indispensabile, un sentimento che va preservato in quanto protettore di quel sentirsi fanciullo che permette di vivere in maniera spensierata ciò che si ha di fronte.

Vi abbiamo raccontato le nostre prime considerazioni su La Regina dei Sussurri una volta completata la campagna principale della nuova espansione maggiore di Destiny 2. Ora invece, dopo aver spolpato tutti i contenuti del lancio rilasciati, siamo pronti per dirvi la nostra opinione definitiva nella nostra recensione di Destiny 2: La Regina dei Sussurri.

Una narrativa d'impatto

Destiny 2: La Regina dei Sussurri: il tronomondo di Savathun
Destiny 2: La Regina dei Sussurri: il tronomondo di Savathun

Come detto anche in precedenza su queste pagine, la narrativa di Bungie è decisamente migliorata negli anni. La consapevolezza con la quale vengono proposte gran parte delle dinamiche attuali della trama di Destiny 2 è decisamente di un alto livello. Senza troppi spoiler ovviamente, la figura del Testimone avrà un ruolo centrale nei prossimi anni e l'idea che esso stia venendo trattato in maniera simile a quanto fatto dalla Marvel con Thanos non può che far ben sperare i fan. Questo parallelismo nasce dal fatto che ormai si è visto come Bungie sia in grado di creare quella costruzione dell'hype nei confronti dei villain più importanti, che per anni è stata punto centrale dell'MCU della Marvel.

Quanto fatto con Savathun è in minima parte quello iniziato ora nei confronti del Testimone e a livello di giudizio, vi possiamo dire che è stato magistralmente orchestrato. Narrativa principale, secondaria, ma anche narrativa implicita ed esplicita, raid, assalti, campagna, tutti quanti i contenuti ricchi di lore hanno adempiuto al loro dovere sia nella creazione dell'hype sia nella materializzazione di un nemico, Savathun appunto, che ha rispettato le attese in maniera egregia.

La Megera Regina è a conti fatti un connubio subdolo di acume, eleganza, possanza e anche dolcezza. Savathun mostra ai giocatori, se ancora ce ne fosse bisogno, che è il punto di vista da cui si guarda un evento a cambiare la percezione a proposito di esso. L'inganno è un elemento portante, un pilastro che sorregge tutta la narrativa. L'idea di essere costantemente depistati, fuorviati e manipolati sovrasta il giocatore, lo avvolge e lo tramortisce più volte. Quella che viene raccontata è una storia che racchiude dentro di sé elementi classici della narrativa Bungie, ma che prova anche a variare, a dipingere nuove sfumature attraverso la creazione di casi da risolvere, come se appunto il giocatore fosse un detective che unisce i puntini per arrivare alla conclusione di un indagine.

Una volta però terminata la campagna leggendaria, a emergere è tutto il cuore pulsante, incastonato anche e sopratutto nel Raid. L'attività end-game per eccellenza è a livello narrativo un'anticamera di quanto inizieremo a vedere con maggiore forza nei prossimi mesi in attesa di Lightfall. Quello che possiamo dirvi è che davvero, arrivati a questo punto Bungie ha sfoderato i carichi da novanta andando a colpire il cuore degli appassionati e intrigando i neofiti della serie con tematiche molto cupe.

Un gameplay granitico

Destiny 2: La Regina dei Sussurri: il design di Savathun
Destiny 2: La Regina dei Sussurri: il design di Savathun

Come più volte abbiamo detto, il gunplay di Destiny è forse uno dei più solidi sul mercato. Soddisfacente, variegato e oramai perfettamente oliato nei suoi meccanismi, riesce a conferire ottimo feeling con tutte le armi. Per questo, l'introduzione di un nuovo archetipo di arma è sempre una grande novità in casa Bungie.

Con la Regina dei Sussurri, l'introduzione del Falcione ha chiaramente incuriosito tutti e possiamo dirvi che quanto visto è decisamente ottimo. Il design e il feeling conferito dalla prima arma melee ad essere usata in prima persona (la spada cambia la visuale del gioco in terza), sono ottimi. Non si tratta di un'arma stravolgente nella sua versione leggendaria, ma sicuramente di un'ottima soluzione in quanto ibrido tra media e corta distanza. Per quanto riguarda i falcioni esotici, offrono delle interessanti variabili grazie alla loro abilità unica, ma vanno approfondite maggiormente per capirne la loro effettiva utilità.

Le altre due grandi novità per ciò che concerne il gameplay sono il Crafting e la versione Leggendaria della campagna. Parlando della modalità difficile delle missioni principali della storia, abbiamo avuto modo di esprimerci positivamente in precedenza, elogiando questo sistema in grado di offrire nuove sfide soprattutto ai giocatori più avvezzi al modus operandi di Bungie nella sua epopea videoludica. Resta ottima anche la notizia emersa nella nostra recente intervista con gli sviluppatori, riguardo il ritorno di questa feature anche in Lightfall.

Destiny 2: La Regina dei Sussurri: Lo spettro di Savathun
Destiny 2: La Regina dei Sussurri: Lo spettro di Savathun

Per quanto riguarda il Crafting invece, il discorso è differente. Quanto fatto da Bungie permette ai giocatori di scegliere quale arma forgiare (o riforgiare) e con quali peculiarità farlo. Questo però è ovviamente limitato in due modi per bilanciare tale possibilità: in primis con l'utilizzo di materiali consumabili per l'utilizzo della forgiatura, in secondo luogo restringendo il paniere di armi creabili. Se dal punto di vista del bilanciamento questa è comunque un'ottima scelta, dal lato dei consumabili un po' meno. L'unica pecca trovata a questa espansione è infatti l'eccessiva richiesta di materiali per la forgiatura, data anche dalla gestione un po' fallace del drop di armi della nuova attività a 6 giocatori dell'espansione. Niente che non sia già in fase di limatura, ma comunque allo stato attuale rimane un piccolo neo.

Proprio in termini di attività, se nella precedente occasione abbiamo avuto modo di parlare di quelle normali, in questa sede possiamo celebrare anche l'ottima riuscita dell'attività end-game per eccellenza: il Raid. Promessa del Discepolo, questo il suo nome, è davvero un'ottima istanza. Difficile, stimolante, ricca di nuove meccaniche e ispiratissima a livello artistico. Nonostante gli Infami siano una razza decisamente poco apprezzata, questo Raid ha saputo creare una convincente miscela in grado di esaltare ogni aspetto positivo di tutte le componenti in gioco, culminando con un picco esaltante nello scontro finale con il boss.

Massima Ispirazione Artistica

Destiny 2: La Regina dei Sussurri: Savathun, Oryx e Xivu Arath
Destiny 2: La Regina dei Sussurri: Savathun, Oryx e Xivu Arath

Armi, armature, ambientazione, narrativa, comparto audio e attività. L'insieme magistrale messo in atto da Bungie per La Regina dei Sussurri è davvero in grado di rendere questa espansione la migliore in assoluto. Ognuno degli ambiti appena citati è ricco di arte, e ogni singola parte è collegata perfettamente da un filo rosso coerente e armonioso che esalta tutti i lati positivi di ogni aspetto. Savathun e il suo tronomondo sono una splendida bellezza da esplorare. Un parco giochi orrorifico in cui sguazzare in cerca di segreti e misteri, cercando gli ampi spazi aperti per ricevere una bocca di ossigeno dagli angusti corridoi della fortezza.

Uno stile gotico francese che ricorda Notre-Dame, ma che prende a piene mani anche dalle fortezze medievali del più classico fantasy occidentale. L'epopea fantascientifica di Bungie si è dimostrata ancora una volta un'alcova dell'arte pura, una fucina di design in grado di sovvertire regole e canoni pur rimanendo fedele ai più alti crismi del genere di riferimento.

Anche e soprattutto a livello audio, La Regina dei Sussurri eccelle proponendo sia una colonna sonora di altissimo livello sia un sound design incredibile che accompagna il giocatore nelle discese più oscure con temi orrorifici, ma anche lo incalza nei momenti concitati in spazi aperti con una spinta emozionale notevole.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 39,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (29)
8.5
Il tuo voto

La Regina dei Sussurri è un'espansione magistrale. Una sinfonia quasi perfetta suonata da un'orchestra che sembra aver finalmente trovato una direzione ottimale. I primi passi verso la chiusura della saga di Luce o Oscurità sono stati posti e non è chiaro a quale fine si andrà incontro. Quello che però è certo è che Bungie ha messo tantissima carne al fuoco con la promessa di colpi di scena drammatici e situazioni impensabili da vivere. I fan di Destiny 2 hanno di che gioire, ma soprattutto di che giocare, visto che l'avvicinamento a Lightfall è appena iniziato e non vediamo l'ora di scoprire cosa si nasconderà nelle prossime stagioni in arrivo.

PRO

  • Narrativamente sublime
  • Campagna e Raid ludicamente impeccabili
  • Artisticamente folle e ispirato

CONTRO

  • Il nuovo Crafting va ancora perfezionato