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DotAGE, la recensione di un gestionale minimalista

La recensione di DotAGE, uno strategico gestionale apparentemente leggero, che svela le sue carte mano a mano che si gioca.

DotAGE, la recensione di un gestionale minimalista
RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   25/09/2023

La vita è dura anche per i pips. Chi sono i pips? Gli abitanti di un mondo in pixel art che si sono lasciati convincere da un anziano smemorato a emigrare su di un'isola lontana, alla ricerca di salvezza dall'imminente apocalisse. Qui hanno fondato un nuovo villaggio e hanno iniziato a vivere delle risorse a disposizione, come bacche e animali selvatici, per poi sviluppare una civiltà più complessa basata sull'agricoltura, l'allevamento e sulla produzione artigianale, il tutto sotto l'incombenza di una terribile profezia che l'anziano non ricorda troppo bene, comunque foriera di cataclismi, disastri o doni per i nostri piccoli cittadini, che nel frattempo vanno scoprendo vizi e virtù della vita sociale.

La recensione di DotAGE chiarirà quindi se valga o meno la pena di salvarli dall'apocalisse.

Presagi

Ogni stagione è caratterizzata in modo differente e offre le sue difficoltà
Ogni stagione è caratterizzata in modo differente e offre le sue difficoltà

Che DotAGE non sia un'opera prima te ne accorgi subito, perché dietro l'apparente semplicità nasconde una gameplay stratificato che sboccia dopo diverse ore, mantenendo sempre alta l'attenzione del giocatore con l'introduzione graduale di nuovi sistemi di gioco, legati ai ricordi dell'anziano. Che poi sarebbe bastato guardare il ricco portfolio dell'autore, Michele Pirovano, per rendersi conto che ci troviamo di fronte all'opera di una mente esperta. Ma certe volte vale la pena di comprendere da soli la natura delle cose, così da legare il giudizio a un po' di sana ingenuità, sempre foriera di stupore.

Ma di cosa stiamo parlando? DotAGE è un city builder a turni in cui bisogna costruire e far crescere un villaggio, curando il benessere dei suoi cittadini che, fondamentalmente, devono mangiare, riprodursi e provare a essere il più sereni possibile, sfidando le avversità della natura e del fato. Ogni turno è possibile assegnare un pips a un'attività differente tra quelle disponibili, come raccogliere cibo, estrarre risorse, accoppiarsi, produrre qualcosa o contrastare l'apocalisse. Quando si è soddisfatti, si può passare al turno successivo in cui ridistribuire le risorse a seconda delle necessità.

Portatore unico di sventura è l'anziano stesso che, purtroppo, non può essere dato in pasto ai pesci, ma va ascoltato e assecondato, perché è lui ad annunciare l'arrivo dei presagi, ossia di eventi legati alle stagioni, alla salute dei pips e al destino stesso, chiedendo che vengano presi dei provvedimenti. Di base bisogna riuscire a equilibrare il pericolo, ad esempio costruendo delle pozze per contrastare il caldo estivo o creando delle attività sociali così da combattere la paura, foriera di rovina e della nascita di comportamenti antisociali che alla lunga possono rivelarsi deleteri per l'intera comunità.

Gameplay

Il villaggio può diventare molto complesso da gestire
Il villaggio può diventare molto complesso da gestire

Come dicevamo, DotAGE è un gioco che si svela gradualmente. All'inizio tutto è apparentemente semplice e lineare: gli edifici costruibili sono pochi, i pips anche e bastano le limitate risorse offerte dalla natura per farli sopravvivere. Con il passare dei turni però, si sbloccano nuovi edifici (tramite alcuni alberi legati all'immancabile ricerca scientifica), aumentano le esigenze di cibo e di materie prime, si creano cicli produttivi più virtuosi, ma si è costretti a combattere anche con le mancanze del villaggio, dovute magari alla sottovalutazione da parte del giocatore di alcuni aspetti. In questo senso le prime partite sono un po' una scommessa, nel senso che possono capitare situazioni imprevedibili che costringono letteralmente a ricominciare da zero. Non è difficile rimanere senza cibo, con l'esaurirsi dei cespugli di frutta e la scarsa produzione dei primi edifici legati alla crescita, così come non è raro subire qualche presagio senza poter fare nulla, perché non si dispone nell'immediato di edifici per contrastarlo.

Ops, il nostro villaggio sta andando a fuoco
Ops, il nostro villaggio sta andando a fuoco

Ad esempio ci è capitato che un evento legato alla salute dei pips abbia letteralmente dimezzato la popolazione, lasciandoci in in braghe di tela e costringendoci a riavviare la partita. L'esperienza serve quindi ad anticipare i problemi e a gestire preventivamente tutte le possibili situazioni, ma è indubbio che l'ingresso in gioco ne risulti un po' rallentato e alcune occorrenze arrivino un po' troppo improvvise, tanto che i giocatori meno motivati potrebbero sentirsi respinti. Comunque sia, superato questo piccolo scoglio, si arriva a vedere fiorire la città dei nostri simpatici esserini di pixel, con edifici sempre più ricchi e complessi, cibo in quantità e una maggiore quantità di scelte da compiere a ogni turno. Inoltre l'emergere dei caratteri dei pips, legati agli eventi di gioco, crea una società più sfaccettata in cui ogni singolo abitante può essere portatore di comportamenti interessanti, che creano grossa varietà. La sostanza è che quando DotAGE ingrana, diventa un titolo molto più vasto e complesso di quanto ci si potesse aspettare dalle impressioni iniziali. Oltretutto ci si accorge che sono passate molte ore da quando si è iniziato a giocare... davvero tante. Il che è sempre un buon segno per un prodotto del genere.

Tecnicamente DotAGE è un titolo molto semplice
Tecnicamente DotAGE è un titolo molto semplice

Naturalmente non aspettatevi miracoli dal punto di vista tecnico, perché non ce ne sono. Pirovano in questo senso è stato davvero intelligente, sfruttando al meglio le risorse a sua disposizione per creare qualcosa di semplice, ma allo stesso tempo stiloso, puntando su quelle che alcuni potrebbero considerare delle debolezze per dare a DotAGE uno stile visivo peculiare e, a suo modo, unico. Un plauso a parte meritano le musiche, che sono dei riarrangiamenti del Codice di Montpellier, ossia della vera musica medievale che accompagna l'azione in modo discreto, ma donando all'esperienza una coerenza stilistica notevole.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
8.5
Lettori (5)
8.1
Il tuo voto

DotAGE è il classico gioco cui se dai una possibilità, ti cattura per ore e ore senza lasciarti scappare via. Apparentemente semplice e minimalista, diventa sempre più complesso e articolato mano a mano che si procede, sorprendendo in più occasioni. Ha alcuni momenti in cui sembra ostile al giocatore, costringendolo magari a ricominciare la partita per situazioni imprevedibili, ma con l'esperienza ci si fa il callo e si inizia a ragionare in modo preventivo sul da farsi, cercando di anticipare i possibili scenari. Insomma, è un titolo più che consigliato, cui dedicare i tipici dieci minuti al giorno, che poi diventano un'ora, due ore, tre ore e così via, fino al sorgere del sole.

PRO

  • Meccaniche intriganti
  • Più complesso di ciò che appare a un primo sguardo
  • Tanti eventi da gestire

CONTRO

  • Alcune situazioni impreviste possono vanificare una partita
  • Qualche equilibrio da rivedere
  • Non si può dare il vecchio in pasto ai pesci