Il MMORPG mobile ha subito in questi anni una notevole evoluzione tecnica ad opera soprattutto di team e publisher orientali. In questa recensione di Dragon Raja ci troviamo di fronte a quella che può essere considerata una delle punte più avanzate di questa nuova tendenza, visto il livello raggiunto dal team Archosaur Games, con il supporto dietro - manco a dirlo - del colosso Tencent.
Fin dalla prima occhiata, Dragon Raja appare alquanto sbalorditivo, se si pensa che gira su smartphone: interamente basato su Unreal Engine 4, il livello tecnico raggiunto ha ben poco da invidiare alle produzioni per PC e console più blasonate, anche se lo stile adottato è un po' quello dozzinale delle produzioni asiatiche di questo tipo. Sicuramente meno incisivo di Genshin Impact, può però competere con quest'ultimo in termini di estensione e varietà degli scenari, almeno da quanto è possibile vedere fin dalle prime ore e potrebbe diventare qualcosa di veramente grosso in ambito mobile. Sicuramente è uno dei giochi tecnicamente più impressionanti che si siano visti di recente su smartphone e non è cosa da poco.
Storia: tra fantasy e cyberpunk
La storia di Dragon Raja tenta di mettere in scena qualcosa di epico e in alcuni momenti riesce anche ad essere emozionante, ma è piuttosto difficile seguirla con serietà quando ci si trova di fronte a una sorta di fiera del cringe, tra personaggi stereotipati e dialoghi inconsistenti. Tuttavia, si tratta quantomeno di una narrazione movimentata, che ci porta già nel breve volgere delle prime ore di gioco a un totale capovolgimento di prospettiva, riuscendo anche ad essere coinvolgente. Evitiamo di entrare nel dettaglio, ma diciamo che l'inizio zuccheroso in quello che sembra essere un villaggio di Babbo Natale dura poco e presto ci si troverà di fronte a situazioni spinose che porteranno a dover lottare contro una colossale minaccia per l'intera umanità.
Protagonisti della storia sono dei giovani combattenti che sono stati nutriti con dragonblood, essenza di drago che dona loro poteri immensi, ma anche una vita piuttosto breve e pericolosa, ma proprio loro saranno le chiavi per la lotta finale contro i giganteschi draghi che attendono, sopiti nell'ombra, di riprendere il controllo del mondo.
Classi e personaggi
Le 10 classi tra cui scegliere il proprio personaggio rappresentano una buona fonte di varietà per il gameplay, visto che la specializzazione determina stili di combattimento molto differenti: tra queste troviamo gli archetipi classici tipo tank o combattenti a distanza ma sono presenti anche diverse sfumature originali, con ogni classe dotata di abilità speciali piuttosto spettacolari.
C'è anche un editor dei personaggi impressionante per profondità, consentendo numerose modifiche ai modelli 3D, da quelle fisiche più evidenti fino ai dettagli minimi del make-up. Da notare anche la possibilità di avere tre diverse varianti per ogni classe: no, non stiamo parlando di una progressista decisione di mettere personaggi non binari, ma del fatto di affiancare a "maschio" e "femmina" anche la tipologia "ragazza", che dovrebbe soddisfare forse qualche particolare gusto nel pubblico, ma può lasciare piuttosto interdetti.
Gameplay: action RPG automatico
Il gameplay è molto simile a quello visto in diversi altri MMORPG mobile, in particolare nell'accezione più vicina alla tradizione PC che abbiamo visto ad esempio in Lineage 2: Revolution, forse il capostipite di maggior rilievo per questo filone su smartphone. La difficoltà oggettiva è inserire tutte le caratteristiche di un complesso RPG online in uno schermo piccolo, portato alla fruizione in mobilità e per sessioni non troppo prolungate e la soluzione trovata non è certamente per tutti: pur mantenendo gli elementi tipici del MMORPG in termini di quantità e diversità di quest e ambientazioni, anche Dragon Raja demanda buona parte del suo gameplay all'autoplay, che è sì facoltativo, ma diventa praticamente obbligatorio quando risulta difficile capire precisamente dove andare e l'interfaccia non riesce ad essere chiarissima.
Tuttavia, il sistema di combattimento riesce ad essere piuttosto coinvolgente con una buona mediazione tra il controllo diretto del personaggio e i turni di attesa forzati dai soliti cooldown delle mosse speciali, peraltro decisamente spettacolari e soddisfacenti da utilizzare, con buone variazioni in base alla classe del personaggio e alle evoluzioni effettuate.
Progressione, PvP e gacha
L'ideale è probabilmente trovare una soluzione intermedia tra l'automazione e il controllo diretto, in modo da governare la noia che altrimenti arriva sicuramente a coglierci. La progressione tra le quest è sicuramente più confortevole con un po' di movimenti automatici, ma il risvolto della medaglia e è che tutta la costruzione del mondo e delle quest risulta estremamente semplificata dal fatto che il tutto si può giocare praticamente da solo. Il consiglio è magari di utilizzare almeno il sistema di combattimento manuale, considerando che questo risulta comunque piuttosto divertente, puntando piuttosto sull'autoplay totale per effettuare un po' di grinding. Quest'ultimo aspetto è ovviamente presente visto che Dragon Raja punta ampiamente al PvP, che unito alle solite derive free-to-play portano con molta probabilità al pay to win.
Questo rischio è accentuato dalla presenza di elementi gacha nella forma di alleati che possono essere "equipaggiati" in combattimento e si ottengono attraverso i soliti sistemi aleatori che abbiamo visto in tanti altri giochi, oppure spendendo un po' di soldi.
Conclusioni
Dragon Raja potrebbe rappresentare il nuovo paradigma del MMORPG mobile, per quanto riguarda l'accezione più classica e di matrice orientale del genere. Ha una buona storia, un mondo immenso e costruito con grande cura ed è tecnicamente impressionante: il problema è che non riesce a proporre ancora delle meccaniche di gioco veramente convincenti, oltre ad essere gravato dalle solite derive dei free-to-play con elementi gacha e PvP. Interfaccia e sistema di controllo continuano ad essere difficili da leggere e utilizzare, cosa che spinge a usare l'autoplay anche solo per evitare la frustrazione, rischiando di rovinare anche un sistema di combattimento che invece si rivela piuttosto soddisfacente. Il bilancio complessivo non è negativo, anche grazie alla mole grafica davvero notevole (ed esigente, per quanto riguarda l'hardware), ma Dragon Raja non smuoverà di un millimetro coloro che non riescono a farsi prendere da questo tipo di MMORPG su piattaforme mobile.
PRO
- Ha tutte (o quasi) le caratteristiche di un vero MMORPG ma in un contesto mobile
- Grafica veramente impressionante, considerando le piattaforme
- Storia a tratti interessante e tante ambientazioni diverse
- Classi diverse e sistema di combattimento piacevole
CONTRO
- Intrinsecamente scomodo da giocare, tra controlli e interfaccia
- Classiche derive del free-to-play ben presenti, tra gacha e PvP
- L'autoplay è la solita arma a doppio taglio
- Un macigno su dispositivi meno performanti