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Everybody 1-2-Switch!, la recensione

Inizia l'estate 2023 ed ecco la recensione di Everybody 1-2-Switch!, il secchio d'acqua fresca che da Kyoto promette di allietare i possessori di Nintendo Switch.

RECENSIONE di Marco Perri   —   05/07/2023
Everybody 1-2-Switch!, la recensione
Everybody 1-2-Switch!
Everybody 1-2-Switch!
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Curiosissimo come Nintendo, ogni manciata di anni, scelga in autonomia di vivere due vite parallele: una affezionata al Metacritic spudorato, un raggio di luce che senza timidezza conquista il globo videoludico di nome Zelda, l'altra diametralmente opposta, che se infischia delle recensioni e desidera solo esistere durante qualche serata tra amici. Accadde nel 2017, con Breath of the Wild e 1-2 Switch al lancio; accade di nuovo nel 2023, con Tears of the Kingdom ed Everybody 1-2-Switch! a poco più di un mese di distanza. Siamo di fronte a uno dei prodotti più a prezzo budget mai esistito nella storia di Kyoto, lanciato quasi in sordina, spizzicato nel Direct e messo lì, praticamente in un angolo, a parlare a un tipo di pubblico al quale Nintendo non si rivolgeva da un po': quello completamente casual.

Everybody 1-2-Switch! riprende la sua stessa eredità da day-one e la arricchisce con una nitrita schiera di nuovi espedienti per penetrare fra chi i videogiochi li guarda anche da lontano. Abbiamo scritto nitrita? Poco male, il protagonista e mattatore del titolo è un cavallo, Horace, che cerca di fare quello che Buzz fa - o perlomeno faceva - su console Sony.

Seguiteci nella recensione di Everybody 1-2-Switch! per vedere se il colosso di Kyoto consegna un prodotto sufficientemente fresco per la torrida estate in arrivo.

Foto e colori

Prendere a spadate gli shuriken fa tornare tantissimo ai tempi di Red Steel per Nintendo Wii
Prendere a spadate gli shuriken fa tornare tantissimo ai tempi di Red Steel per Nintendo Wii

Descrivere Everybody 1-2-Switch! è relativamente semplice: un party game che richiede un Joy-Con a testa per giocare, ma che per la prima volta si apre allo smartphone. Avete letto bene: lo smartphone. Partiremo proprio da qui perché è la vera novità di questo secondo capitolo. Basta un cellulare e una connessione wi-fi e in un attimo siamo dentro: selezioniamo il nickname, l'immagine e si parte a giocare con gli amici. Purtroppo, il nostro Motorola non ha alcuni sensori quindi certe attività ci erano precluse, ma poco male: si passa da giochi di fotografie nel mondo reale per beccare il colore a schermo, al lancio di shuriken e spadate di Joy-Con dall'altra, l'utilizzo dello smartphone fino a cento giocatori amplifica molto la portata demografica del titolo. Certo, aspettatevi frequenti schermi spenti e conseguenti ripristini della connessione, ma nel complesso, paradossalmente, ci siamo divertiti quasi più con lo smartphone che senza, il che è davvero assurdo visto cosa ne pensa chi scrive degli smartphone stessi.

Avere un secondo schermo a disposizione di ognuno, così perfettamente sincronizzato con il gioco, restituisce in effetti un certo senso di genuino divertimento alla serata in cui siamo tutti padroni del nostro destino videoludico. Oltre alle sfida da 20, 40 e 60 minuti in cui vincere a punti o a squadre, Everybody 1-2-Switch! mette sul piatto anche una sorta di quizzettone molto, molto basilare - forse anche troppo - e un bingo, perfetto per le serate natalizie di tombola in casa. Il problema, in questi casi, non è tanto la totale semplicità e poca profondità dei minigiochi, quanto il tempo che bisogna aspettare tra spiegazioni, tutorial e parole vuote dette dal software che spezzano abbastanza il ritmo. Ci si fa il callo, ma magari avremmo apprezzato più gioco e meno tempo perso.

Un pad a testa

Avete mai sognato di fare a colpi di fondoschiena con il vostro partner? Ora potete
Avete mai sognato di fare a colpi di fondoschiena con il vostro partner? Ora potete

Quanto scritto sopra, ovviamente, si può fare anche con i Joy-Con, con una modalità ad hoc che contiene alcuni giochi esclusivi e costruiti sul particolare accessorio di Nintendo Switch. Che sia una gara di colpi di culo - letteralmente - o un gioco di UFO in cui mimare delle posizioni, che sia un nascondino simpatico in cui a turno si nasconde un Joy-Con e l'altro deve trovarlo facendolo vibrare o dei palloncini da gonfiare senza farli esplodere, Everybody 1-2-Switch! predispone una quarantina di giochi ma alcuni sono versioni differenti dello stesso, il che pone un leggero problema di rigiocabilità reale già alla terza o quarta sessione, quando più o meno li abbiamo provati un po' tutti.

Va detto che ci siamo divertiti molto, abbiamo riso, scherzato, preso in giro e anche litigato nel consueto gioco delle parti: Everybody 1-2-Switch! rimane un valido alleato estemporaneo, capace dal nulla di far prendere in mano qualcosa e divertire. Sta un po' lì il compromesso: Nintendo è consapevole di avere un competitor a prezzo pieno decisamente più accattivante ma meno rapido e immediato come accesso - leggasi Mario Party - e per questo taglia a metà il prezzo di Everybody 1-2-Switch!, rendendolo effettivamente un simpatico compagno di giochi per qualche ora con amici, a patto di accettare minigiochi volutamente minimali nell'offerta ludica.

Nel complesso, ci sono giochi molto carini, come la versione Nintendo di 1-2-3 Stella o il salto della corda, capaci di strappare più di un sorriso, rendendo il respiro dell'esperienza breve ma sincero, genuino, una piccola ventata d'aria che rinfresca per qualche minuto anche l'hardcore gamer più integralista.

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 29.90 €
Multiplayer.it
6.5
Lettori (8)
6.4
Il tuo voto

Everybody 1-2-Switch! arriva a più di sei anni di distanza dal primo episodio, ma il tempo non sembra essere passato granché: complice l'aggiunta del gioco da smartphone, l'offerta ludica è sufficiente a far passare qualche sera in relax. Bisogna solo essere consapevoli della natura abbastanza effimera dei minigiochi e del fatto che la rigiocabilità è quella che è, con un flusso ludico molto asciutto e delineato. Si poteva sicuramente fare di più, ma non ha senso, a quel prezzo, bocciare un sequel di quello che a conti fatti è una delle esperienze casual più peculiari e surreali della libreria Switch.

PRO

  • Alcuni minigiochi sono parecchio simpatici
  • L'aggiunta dello smartphone allarga la platea
  • Prezzo budget

CONTRO

  • Struttura di gioco decisamente minimale
  • Parecchie tempi morti
  • Fatica a superare le tre o quattro sessioni