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Evil Dead: The Game, la recensione del gioco multiplayer asimmetrico basato su La Casa

A qualche giorno dal lancio, è arrivato il momento della recensione di Evil Dead: The Game: il multiplayer asimmetrico basato sulla saga de La Casa ci ha convinto?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   18/05/2022

Quello dei multiplayer asimmetrici è un filone ormai consolidato, che si adatta particolarmente bene alle dinamiche di un horror, come hanno dimostrato brillantemente Dead by Daylight e Friday the 13th: The Game. I ragazzi di Saber Interactive hanno pensato di realizzare un prodotto dello stesso genere, basandosi però sulla celebre saga de La Casa.

Creato dal regista visionario Sam Raimi alla fine degli anni '70, Evil Dead mette insieme possessioni demoniache ed elementi lovecraftiani, sangue e cazzotti, orrore e umorismo all'interno di una trilogia iconica per gli appassionati, con un protagonista davvero fuori dalle righe interpretato da Bruce Campbell, che qualche anno fa è tornato a vestire i panni di Ash Williams per un'ultima avventura nella serie Ash Vs. Evil Dead.

Il gioco si pone fin dalle prime battute come una vera e propria lettera d'amore nei confronti della serie, attingendo a piene mani da tutti i capitoli cinematografici e dall'appena citata serie televisiva per consegnarci un'esperienza davvero fedele e piena di riferimenti, ma al contempo capace di reggere la formula asimmetrica di partenza? Ve lo riveliamo nella recensione di Evil Dead: The Game.

Struttura

Evil Dead: The Game, Ash Williams in uno degli artwork inclusi nelle missioni single player
Evil Dead: The Game, Ash Williams in uno degli artwork inclusi nelle missioni single player

Come abbiamo scritto nel provato di Evil Dead: The Game, il fulcro dell'esperienza è rappresentato ovviamente dalle sue modalità multiplayer, giocabili in cross-play sia contro avversari umani che contro l'intelligenza artificiale, accompagnati da utenti reali oppure da bot. Un quattro-contro-uno di stampo però tutt'altro che classico, visto che avremo a che fare con una mappa (in due varianti) piuttosto grande e il cattivo di turno potrà restare al nostro fianco senza essere visto per poi sferrare il proprio assalto al momento giusto.

I Sopravvissuti, suddivisi in quattro classi (Leader, Guerriero, Cacciatore, Supporto), ognuna con le proprie abilità speciali e un sistema di potenziamento dinamico durante la partita, vantano una rosa composta da tre versioni di Ash, Annie Knowby, Lord Arthur, Scotty, Enrico il Rosso, Ed Getley, Kelly Maxwell, Amanda Fisher, Cheryl Williams e Pablo Simon Bolivar. Il Demone Kandariano può invece optare per tre classi (Necromancer, Puppeteer e Warlord) e altrettanti boss, ovverosia Evil Ash, Eligos e Henrietta.

Il match, caratterizzato da una durata di trenta minuti, vede i Sopravvissuti esplorare lo scenario alla ricerca di armi (da fuoco e per il corpo a corpo), munizioni ed equipaggiamento, come in un battle royale, quindi recarsi nelle zone indicate di volta in volta per raccogliere tre frammenti della mappa grazie a cui potranno individuare le pagine perdute del Necronomicon e il Pugnale Kandariano, un'arma magica che gli consentirà di distruggere l'origine del male e completare il rituale difendendo il libro dei morti dall'attacco di un'orda finale di nemici.

Le variabili in campo sono parecchie: oltre alla barra della salute, i "buoni" dispongono di un indicatore della paura che sale man mano che si espongono al terrore o si muovono da soli e al buio, e che può essere svuotato solo usando dei fiammiferi per accendere un fuoco. Laddove infatti lo spavento dovesse superare una certa soglia, il Demone Kandariano potrà entrare in possesso del nostro corpo per alcuni lunghi secondi e ferire gli altri giocatori.

Evil Dead: The Game, un non-morto controllato dal Demone Kandariano
Evil Dead: The Game, un non-morto controllato dal Demone Kandariano

Si tratta però solo di una delle tante opzioni a disposizione del "cattivo", che può navigare la mappa rapidamente, restando completamente invisibile e muovendosi come le celebri riprese in prima persona di Sam Raimi proprio nella saga de La Casa, raccogliendo energia magica e spendendola di volta in volta per controllare mostri, veicoli o addirittura alberi, potenziare le proprie capacità e arrivare a evocare gruppi di non-morti oppure un potente boss con cui affrontare direttamente i Sopravvissuti.

Oltre alle modalità multiplayer sono tuttavia presenti anche cinque missioni in single player, a cui se ne aggiungeranno di nuove nei prossimi mesi, che riprendono momenti iconici dei film e della serie per farci fare pratica, chiedendoci di raccogliere determinati oggetti e sconfiggere specifiche creature. Parliamo di sfide dal grado di difficoltà tutt'altro che banale e che in caso di game over vanno rigiocate da capo, ma che consentono di sbloccare alcuni fra i personaggi del roster.

Gameplay

Evil Dead: The Game, la schermata di selezione del personaggio prima di entrare in partita: sì, sono tutti Ash
Evil Dead: The Game, la schermata di selezione del personaggio prima di entrare in partita: sì, sono tutti Ash

Considerate le dimensioni della mappa, i diversi obiettivi da portare a termine, le dinamiche cooperative o la strategia necessaria per vestire i panni del emico di turno, il gameplay di Evil Dead: The Game richiede un po' di tempo per essere compreso e un po' di pazienza extra quando si decide di controllare il Demone Kandariano, visto che passeremo gran parte del tempo a osservare silenziosamente i nostri avversari prima di lanciare un'offensiva che sia in qualche modo efficace.

Come già detto, il sistema di combattimento funziona bene ma già dopo alcune ore rivela dei limiti ben precisi: si tende a far fuori i nemici utilizzando sempre le stesse combinazioni di colpi e le finisher, che cambiano a seconda dell'arma impiegata, spesso e volentieri non sono risolutive. L'azione diventa dunque molto ripetitiva e non regge quando si lotta in gruppo, innescando sequenze davvero confusionarie.

Evil Dead: The Game, l'Ash attempato della serie televisiva in una delle missioni single player
Evil Dead: The Game, l'Ash attempato della serie televisiva in una delle missioni single player

Rispetto al lancio la situazione dei server e del matchmaking sembra leggermente migliorata e finalmente ci si ritrova in partita con persone che hanno una minima idea di cosa bisogna fare per arrivare alla fine del match, ma rimane valida la solita regola delle esperienze online di tipo cooperativo: se vi organizzate con qualche amico potrete trarre il massimo dal gioco, diversamente andrete un po' a fortuna e potranno capitarvi gruppi completamente negati o in cui ognuno fa quel che gli pare.

La collaborazione è infatti un ingrediente essenziale di Evil Dead: The Game quando si gioca con i Sopravvissuti: da soli i personaggi vedono salire la barra del terrore, possono rimanere vittime di sortite da parte del Demone Kandariano e restare a terra in attesa che qualcuno li rianimi, cosa che però potrebbe non accadere mai perché magari si trovano dal lato opposto dello scenario, le distanze sono lunghe e anche i veicoli disponibili non sono dei fulmini.

Evil Dead: The Game, uno dei mostri a disposizione del Demone Kandariano
Evil Dead: The Game, uno dei mostri a disposizione del Demone Kandariano

Più complesso il ruolo del cattivo, perché come detto si passa gran parte del tempo a racimolare energia e ad acquistare potenziamenti che consentano di evocare non-morti o il boss di turno, aspettando quindi il momento giusto per portare il proprio attacco anziché attivare portali in continuazione vedendo gli eroi sbaragliare le nostre unità senza grossi problemi. Be', almeno però gli avremo fatto perdere un po' di tempo.

La presenza di un sistema di potenziamenti separato e definitivo per i personaggi, a cui accedere fra una partita e l'altra, rappresenta un'idea interessante e dubitiamo possa avere dei risvolti in stile pay-to-win, anche perché non ci sono microtransazioni ed è dunque al limite l'esperienza a premiare gli utenti che macinano il maggior numero di ore, consentendo loro di diventare progressivamente più forti. Tuttavia è chiaro già da ora che servirà qualche nuovo contenuto per mantenere vivo l'interesse.

Grafica e sonoro

Evil Dead: The Game, le opzioni della versione PC includono il DLSS ma con i preset più estremi la definizione crolla
Evil Dead: The Game, le opzioni della versione PC includono il DLSS ma con i preset più estremi la definizione crolla

Non sappiamo come Evil Dead: The Game giri su console, ma su PC il gioco ha purtroppo dei problemi tecnici abbastanza rilevanti, che a oggi non sono stati risolti. Il forte stuttering tipico dei titoli in Unreal Engine 4 sembra fortunatamente essere diminuito, o quantomeno lo abbiamo notato poco negli ultimi giorni, ma persiste la magagna relativa alla risoluzione, che sembra ben inferiore ai 2160p dichiarati a giudicare dalla scarsa definizione degli elementi visibili a schermo.

Sulla nostra configurazione abbiamo potuto far girare il gioco a 4K (nominali, quantomeno) e 60 fps con tutti i preset su Ultra senza problemi, immaginiamo proprio per via del fatto che la risoluzione effettiva sia in realtà inferiore, ma chi possiede una componentistica meno veloce potrà contare sul DLSS di NVIDIA per migliorare notevolmente le performance sacrificando però ulteriormente la nitidezza, che come detto già in partenza su di uno schermo Ultra HD lascia molto a desiderare.

Evil Dead: The Game, Lord Arthur ed Enrico il Rosso
Evil Dead: The Game, Lord Arthur ed Enrico il Rosso

In generale la grafica può contare su di un comparto artistico e su di una direzione degni di nota, capaci di riprendere le atmosfere, gli scenari e le suggestioni della saga cinematografica con anche una valanga di simpatici easter egg (vedi le trappole con i mini-Ash o le mani che ti saltano addosso, oppure la botola chiusa da una catena sotto di cui si agita Henrietta nelle missioni single player), ma allo stesso tempo parliamo di una messa in scena old-gen sotto diversi punti di vista, dalle animazioni all'effettistica, e con un bel po' di glitch a corredo.

Nulla da dire invece per il comparto sonoro, che oltre ai divertenti dialoghi interpretati da Bruce Campbell e dagli altri attori (spesso quelli originali) vanta anch'esso una straordinaria aderenza ai materiali di partenza in termini di suoni e musiche, tanto da immergervi nelle atmosfere di Evil Dead fin dalle prime battute: un extra di indubbio valore per i fan del franchise.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 10400
  • Scheda video: NVIDIA RTX 3070
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 10 64 bit

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core i5 4590, AMD FX 8350
  • Scheda video: NVIDIA GTX 960, AMD R9 270
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 10 64 bit

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i7 7700, AMD Ryzen 2600X
  • Scheda video: NVIDIA GTX 1070 Ti, AMD RX 5600 XT
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 10 64 bit

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Epic Games Store, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 39,99 €
Multiplayer.it
7.4
Lettori (20)
7.0
Il tuo voto

Evil Dead: The Game è un multiplayer asimmetrico molto interessante e dall'indubbio potenziale, estremamente fedele alle atmosfere e alle suggestioni della saga horror creata da Sam Raimi, nonché capace di mettere in campo dinamiche cooperative e competitive relativamente fresche grazie a una serie di meccanismi che possono fare la differenza. Giocato insieme agli amici il titolo di Saber Interactive diverte e appassiona (sebbene il ruolo del Demone Kandariano richieda un approccio peculiare), ma la formula potrebbe non reggere molto a lungo per via del sistema di combattimento limitato e confusionario, mentre su PC persistono alcuni fastidiosi problemi tecnici.

PRO

  • Molto fedele all'opera originale
  • Meccaniche cooperative interessanti
  • Ci sono anche cinque missioni in singolo

CONTRO

  • Sistema di combattimento limitato e caotico
  • Il ruolo del nemico richiede pazienza e impegno
  • Alcuni problemi tecnici su PC