Harmonix è tornata in campo, questa volta proponendo un titolo differente che strizza l'occhio a quella che è una componente sempre più apprezzata (almeno fino a poco prima della pandemia) dell'ambito musicale: i festival. Il genere EDM (acronimo di Electronic Dance Music) soprattutto nell'ultimo ventennio ha visto l'impennarsi del fenomeno legato ai festival, con la nascita di fenomeni quali Tomorrowland o l'Airbeat-One Festival che ormai ricoprono il ruolo di vere e proprie istituzioni. Harmonix ha quindi deciso con il suo Fuser di cui leggete la recensione, di portare in casa vostra tale fenomeno mettendovi davanti alla gestione del vostro festival sia dal punto di vista musicale che dello stile. In un periodo come quello che stiamo affrontando dunque, quale miglior modo di buttarsi tra le note della vostra musica preferita, su di un parco pieno di gelato in scioglimento con dei Corgi in un titantron e dei fuochi d'artificio a forma di stelle multicolori, comodamente sul divano di casa vostra?
Siamo tutti dj
Fuser non ha tanti aspetti per cui essere giudicato, Il titolo Harmonix è infatti un gioco che non vuole aggiungere orpelli inutili all'esperienza di gioco, perché il suo mantra si basa semplicemente sulla musica, sulla fruizione universale di quest'ultima e sulla creatività che sta alla base di tutto questo sistema. Non aspettatevi dunque niente più di quello che un videogioco del genere può offrire: sessioni di freestyle, un tutorial, e una modalità multiplayer online e locale. Aspettatevi però delle ottime variazioni sul tema, in grado di appagare il giocatore e togliere dalla sua mente la possibile idea di trovarsi davanti a qualcosa di insipido e già visto.
A compiere questo passo infatti ci pensano la campagna che funge da tutorial, andando ad abituarvi ai sistemi di gioco di Fuser in maniera oculata, minuziosa ed efficace (sfruttando al massimo la visione del "trial and error"), la possibilità di effettuare delle esibizioni non solo contro un avversario ma anche assieme a lui, in modo da creare un effetto featuring che si vede spesso in ambito EDM, e infine dalla componente di personalizzazione che punta tantissimo alla più estrema follia.
Lo schema delle modalità è classico, ma la loro attuazione è ispirata e originale, il cuore pulsante dell'esperienza di Fuser viene ricoperto dal gameplay. Il titolo Harmonix vi permetterà di portare nel vostro Dj set quante canzoni vorrete, scelte ovviamente dal pool di 100 brani (75 presenti da subito e 25 appartenenti alla VIP Edition) introdotti nel gioco. Una volta scelto il vostro set da portare nell'esibizione dunque inizierà il divertimento. Sulla vostra console avrete a disposizione quattro dischi sui quali inserire parti specifiche di ognuna delle tracce che avete portato con voi. Ogni canzone avrà un massimo di quattro sezioni (vocals, percussioni, archi, basso, tastiere, base melodica) da cui potrete scegliere e ognuna di essere mixata ad altre avrà ovviamente un effetto differente andando quindi ad aumentare la percentuale di possibilità creative a vostra disposizione.
Una volta entrati nell'esibizione non avrete limiti o obbiettivi (a meno che non siate nella campagna/tutorial ovviamente) se non quello di far divertire al massimo il vostro pubblico, facendolo saltare ed evitando che si spenga e si quieti durante la vostra esibizione. Le possibilità sono dunque molteplici, dal semplice numero di dischi da utilizzare, al mutare uno o più di essi, dall'entrata in fade-in all'uscita in fade-off di una determinata sezione del vostro mix, dalla gestione della scala musicale a quella dei bpm del mashup. Potrete perfino creare voi dei dischi personalizzati scegliendo da un pool di stumenti (batterie, bassi, pianoforte, synth, vocals, ecc.) e creando voi un ritmo interagendo con una schermata simile alla tastiera di un launchpad. Le possibilità dunque sono davvero tantissime e ognuna di esse vi permette davvero di gestire a 360 gradi la componente musicale dell'esibizione andando quindi a stimolare ogni parte della vostra creatività.
Modalità e personalizzazione
Tutto questo ammasso di contenuti ludici può a prima vista risultare soverchiante se lanciati in una esibizione fin da subito. Per questo motivo la campagna pensata da Harmonix serve per prendere dimestichezza in maniera graduale con ogni aspetto presente. Una volta creato il vostro alter ego (di cui parleremo successivamente) dovrete affrontare una sequela di stage (sbloccandoli man mano, anche per poterli utilizzare nelle esibizioni freestyle) corrispondenti ad altrettanti festival e completandone le varie esibizioni. Ciascuno di questi festival, perfettamente caratterizzati e resi unici anche dall'organizzatore che vi accoglierà, vi garantirà anche l'accumulo di punti esperienza (maggiore o minore in base alle stelle guadagnate alla fine di ogni esibizione) e di moneta in-game - non ci sono microtransazioni - utile per acquistare nuovi contenuti stilistici come accessori e/o abbigliamento, ma anche per sbloccare i brani non disponibili all'inizio del gioco.
Il livello di difficoltà è crescente per ogni stage, ma se cercate la classica definizione di difficoltà rimarrete delusi. Fuser vuole essere un percorso e Harmonix ha pensato ad un sistema che aumenterà l'esigenza del pubblico durante i festival ma che si concentrerà tutto sul vostro grado di abilità. Più saprete gestire i vari aspetti imparati, più il vostro mashup sarà d'impatto e più i festival saranno una passeggiata.
Così come l'aspetto ludico anche l'aspetto di personalizzazione è onnicomprensivo di qualsivoglia follia possibile e immaginabile. A livello tecnico però, questo elemento si divide in personalizzazione dello stile e personalizzazione del palco. Il primo tipo riguarda l'alter ego citato poc'anzi, potrete persone di ogni genere, razza, sesso e religione e modificare il loro stile in ogni maniera: partendo da maschere samurai, finendo a teste di gorilla, passando per pantaloni zebrati e finendo con capigliature dal dubbio gusto. L'altra faccia della personalizzazione riguarda il palco sul quale vi esibirete. Qui potrete gestire le immagini dei titantron, i fuochi d'artificio, il colore delle luci, gli effetti del palco da far uscire nei momenti di drop delle canzoni e gli oggetti che il pubblico potrebbe lanciare nei momenti di massimo apprezzamento. Insomma anche da questo punto di vista Fuser offre svariate possibilità in termini di creatività andando ad adempiere ai suoi obiettivi.
Una track list poco efficace
É tutto oro quello che luccica? Assolutamente no, Fuser non è infatti esente da difetti. In primo luogo troviamo una leggera approssimazione dei modelli dei personaggi che nonostante non siano terribili, chiaramente dimostrano la non centralità all'interno dell'ecosistema ludico del titolo. Fuser non è un gioco da vedere ma da sentire e percepire oltre che da modellare secondo la propria creatività. L'altro neo che troviamo al titolo riguarda la scelta delle canzoni. Non ce ne vorranno gli amanti di genere musicali quali il Rock, il Country o il Rap old school, ma il genere di musica che di norma viene suonato durante i festival EDM si discosta completamente da certi generi musicali, salvo alcuni singoli casi in cui all'interno di un DJ Set viene inserita una citazione estemporanea completamente remixata in forma di omaggio. Le 100 canzoni proposte finora (la track list sarà soggetta ad una espansione probabilmente) infatti offrono sì un discreto numero di tracce adeguate al contesto proposto, ma in moltissimi altri casi ci hanno lasciato molto straniti. Escludere completamente dalla lista gran parte degli artisti che hanno reso celebre il fenomeno di Tomorrowland - a cui Fuser strizza in modo netto gli occhi - negli ultimi 10 anni (Avicii, Martin Garrix, Alan Walker, David Guetta, Carl Cox, ecc.) per inserire gli Evanescence o Dolly Parton, piuttosto che gli a-ha, ci sono sembrate scelte piuttosto discutibili soprattutto nell'ottica in cui non si tratta di una manciata di casi, ma di poco meno della metà della track list.
Conclusioni
Fuser è dunque un titolo ludicamente molto divertente e valido, in grado di stimolare la creatività degli appassionati di festival EDM ma non solo. La scelta oculata di inserire una campagna sostanziosa come grande tutorial ci trova pienamente concordi vista l'eccelsa efficacia mostrata nella nostra esperienza di approccio al titolo Harmonix. Le ampie possibilità di personalizzazione e la possibilità di sfruttare anche in coop le esibizioni in freestyle completano il pacchetto degli aspetti positivi. Purtroppo però a nostro avviso molte delle canzoni inserite risultano delle voci fuori dal coro che riducono la possibilità di scelta del giocatore nel momento della selezione del set da esibizione, a quelle tracce che si prestano maggiormente ad essere mixate. Infine da segnalare vi è una poca cura dei dettagli nei modelli del pubblico, di alcuni accessori e degli avatar.
PRO
- Ludicamente appagante e divertente
- La campagna è un ottimo tutorial
- Personalizzazione folle e ilare
CONTRO
- Alcuni dettagli poco rifiniti e approssimativi
- Track list non sempre funzionale e poco aderente al fenomeno dei festival