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Google Pixel Tablet, la recensione del tablet Android che arriva in Italia con un anno di ritardo

Dopo anni dall'ultimo tentativo, Google torna a produrre un tablet cercando di dare uno slancio definitivo a questo genere di dispositivi Android. Ci sarà riuscita?

Google Pixel Tablet, la recensione del tablet Android che arriva in Italia con un anno di ritardo
RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   07/05/2024

Poco meno di un anno fa, nel giugno 2023, Google ha lanciato in diversi Paesi il suo Pixel Tablet, che di fatto ha rappresentato il ritorno dei tablet marchiati dalla casa di Mountain View dopo i vecchi Nexus e i successivi Pixel C del 2015 e Pixel Slate del 2018. Il periodo di pausa, piuttosto lungo, è stato figlio della generale difficoltà da parte dei tablet Android di trovare una formula realmente convincente e capace di guadagnare quote di mercato a discapito del monopolio di iPad.

Se infatti nel campo degli smartphone il sistema operativo del robottino verde ha un enorme riscontro su buona parte dei mercati di tutto il mondo, coi tablet c'è sempre stata una certa difficoltà nel creare un'esperienza realmente cucita attorno alle capacità e alle caratteristiche di questo tipo di dispositivi e ottimizzata anche in maniera profonda.

Il rinnovato impegno di Google in questo campo sembrava quindi poter dare un nuovo slancio a questo filone di prodotti, e sebbene l'introduzione di Pixel Tablet non abbia probabilmente avuto caratteristiche rivoluzionarie, è stato comunque un punto di "ripartenza" che sarà interessante vedere dove porterà in futuro.

Se il momento di Pixel Tablet 2 non è quindi ancora arrivato, al contrario il colosso americano ha scelto adesso di proporre lo stesso prodotto dell'anno scorso, praticamente senza differenze, andando a coinvolgere un maggior numero di mercati internazionali. L'Italia, che era stata esclusa dal primo "giro", può ora contare sulla distribuzione ufficiale. Ecco quindi che possiamo finalmente proporvi la nostra recensione, anche su queste pagine, di Google Pixel Tablet.

Caratteristiche tecniche

Il Google Pixel Tablet è esattamente lo stesso uscito un anno fa su diversi mercati, Italia esclusa
Il Google Pixel Tablet è esattamente lo stesso uscito un anno fa su diversi mercati, Italia esclusa

Dal punto di vista hardware era chiaro già un anno fa come Google non avesse voluto spingere troppo l'acceleratore sulle caratteristiche tecniche e la forza bruta, cercando un compromesso e un punto di equilibrio che si traducesse anche in un prezzo di vendita quanto più accessibile. La scelta del cuore pulsante, ovvero del SoC, è caduta quindi sul Tensor G2, il chip con tecnologia a 5 nm già adottato sulla serie di smartphone Pixel 7, accompagnato da 8 GB di RAM LPDDR5.

Per quanto riguarda invece la memoria di archiviazione, esistono due opzioni: 128 o 256 GB UFS 3.1 non espandibili. La presenza di due tagli offre la possibilità di risparmiare qualche decina di euro per chi non ha bisogno di mantenere in locale file o grandi quantità di dati, magari preferendo i servizi in cloud o per la scelta di sfruttare il tablet per usi che appunto non richiedono molta memoria.

La connettività passa attraverso il supporto a Wi-Fi 6, Bluetooth 5.3 e ultrawideband. Da sottolineare come non esista alcuna versione con supporto cellular, per cui lontano dalla rete casalinga sarà necessario sfruttare altre reti o condividere quella del proprio smartphone.

Il connettore è un USB Type-C 3.2, ma la ricarica può avvenire anche attraverso il dock, di cui parleremo più nel dettaglio successivamente.

Scheda tecnica Google Pixel Tablet

  • Dimensioni: 258 x 169 x 8.1 mm
  • Peso: 493 grammi
  • Display:
    • IPS LCD da 10,95"
    • Risoluzione 1600 x 2560
    • Refresh rate a 60 Hz
    • Luminosità massima 500 nit
    • Aspect Ratio 16:10
  • SoC: Google Tensor G2
  • RAM: 8 GB di tipo LPDDR5
  • Storage: 128 o 256 GB di tipo UFS 3.1
  • Fotocamere posteriori:
    • Principale 8 MP, f/2.0, 24mm
  • Fotocamera frontale:
    • Principale 8 MP, f/2.0, 24mm
  • Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6
  • Bluetooth: 5.3
  • Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
  • Colori:
    • Grigio Creta
    • Grigio Verde
  • Batteria: 7020 mAh
  • Prezzo:
    • 8 GB RAM + 128 GB | 499€
    • 8 GB RAM + 256 GB | 619€
    • 8 GB RAM + 128 GB + base di ricarica | 599€
    • 8 GB RAM + 256 GB + base di ricarica | 719€

Design

Il design è piacevole e segue le linee stilistiche della serie Pixel
Il design è piacevole e segue le linee stilistiche della serie Pixel

L'aspetto del Pixel Tablet non è certamente rivoluzionario, eppure Google è stata brava a mantenere sotto questo punto di vista il "family feeling" con scelte di design che tratteggiano un filo conduttore con gli altri prodotti della linea Pixel.

La scocca è in alluminio, ma il colosso americano ha scelto di coprire il retro con un rivestimento in nano-ceramica, che restituisce una sensazione di morbidezza tale da migliorare il comfort e il piacere d'uso. Impugnato infatti, si avverte un grip superiore rispetto ad una scocca in metallo, e questo lo rende di conseguenza meno scivoloso e meno soggetto a cadute.

Lo spessore di 8,1 mm e il peso che si arresta a 493 grammi lo rendono poco stancante anche sul lungo periodo. Lungo la cornice trovano posto i tasti del volume e, accanto, quello dell'accensione che custodisce anche il sensore di rilevamento delle impronte, molto preciso e rapido. Non è presente il jack audio, motivo per cui si devono necessariamente usare cuffie bluetooth o un adattatore USB-C.

La gamma di colori è infine piuttosto limitata, offrendo solo due scelte, con tinte tenui e comunque gradevoli: Grigio Creta e Grigio Verde.

Display

Il display è buono ma nulla di più: peccato per il refresh a soli 60 Hz
Il display è buono ma nulla di più: peccato per il refresh a soli 60 Hz

Lo schermo del dispositivo di Google non fa certamente gridare al miracolo, rientrando tutto sommato negli standard qualitativi dei prodotti analoghi presenti sul mercato.

La tecnologia alla base è IPS LCD con dimensioni di 10,95 pollici, risoluzione 2560 x 1600 e refresh a 60 Hz: peccato che l'azienda non abbia voluto proporre un display a 120 Hz che avrebbe dato una spinta in più in termini di fluidità, ma ciò nonostante l'uso rimane tutto sommato piacevole e confortevole. La luminosità massima attorno ai 500 nit è adeguata alle condizioni di utilizzo standard a cui viene sottoposto un tablet, quindi non c'è molto di cui lamentarsi in tal senso.

Per chi ha familiarità con altri tablet, vale la pena segnalare come il rapporto delle dimensioni dello schermo in questo caso sia di 16:10, a differenza per esempio dei 4:3 di iPad di Apple: ciò significa che la forma più rettangolare può essere meno piacevole per alcuni nella fruizione di pagine web o nella lettura, non rivelandosi ottimale sia in modalità orizzontale che verticale. Sotto questo aspetto, Pixel Tablet è più a suo agio nella riproduzione di contenuti video, che meglio si adattano a questo formato.

Fotocamera

Le fotocamere, come quasi sempre succede nei tablet, sono soltanto funzionale a videochiamate e scatti di emergenza
Le fotocamere, come quasi sempre succede nei tablet, sono soltanto funzionale a videochiamate e scatti di emergenza

In dotazione con il Pixel Tablet ci sono due fotocamere uguali, con le stesse caratteristiche, sia nella parte frontale che posteriore: si tratta di sensori a 8 MP con apertura f/2.0 e fuoco fisso, che evidentemente hanno una funzione ben specifica, la quale non è certamente quella di scattare foto di alta qualità a persone o paesaggi.

La camera frontale è dedicata alle videochiamate o videoconferenze, e in tal senso il supporto dell'intelligenza artificiale porta con sé tutta una serie di funzioni accessorie più o meno utili, come l'uso di sfondi o la capacità di seguire il soggetto durante gli spostamenti di fronte all'obiettivo. La resa è buona, sia per quanto riguarda i colori che la luminosità e il dettaglio.

La camera posteriore è invece sensata come scanner di documenti o in casi di emergenza, ma poco altro: non possiede infatti la qualità e le caratteristiche sufficienti per comporre scatti di buon livello, soprattutto in condizioni di scarsa luce dove va veramente in sofferenza.

Batteria

La batteria ha una buona capienza, ma il Tensor G2 non eccelle in efficienza energetica, per cui si scarica rapidamente
La batteria ha una buona capienza, ma il Tensor G2 non eccelle in efficienza energetica, per cui si scarica rapidamente

La batteria del Google Pixel Tablet può contare su una capacità di 7020 mAh, un valore più che discreto che secondo Google permette fino a 12 ore di streaming video; la nostra esperienza non è stata in realtà tanto positiva, perché guardando contenuti in 4K o giocando abbiamo osservato un consumo di batteria decisamente notevole e tale da non permettere di lanciarsi in maniera spensierata in sessioni intensive se non si ha una fonte d'energia a disposizione.

Il Tensor G2 non è certamente uno dei SoC più efficienti sotto questo punto di vista, poco ma sicuro, e sotto stress le temperature aumentano in maniera sostanziale. La natura stessa del Pixel Tablet però, o meglio la sua coesistenza con il dock, rende qualsiasi discorso relativo all'autonomia piuttosto relativo: se dopo l'utilizzo lo si aggancia abitualmente alla base infatti di fatto si può sempre contare su un tablet carico, in maniera molto più agevole rispetto all'operazione di collegamento ad un cavo (che ovviamente rimane possibile, sebbene nella confezione non sia incluso né un cavo standard né un caricabatterie).

Certamente se invece avete intenzione di usare il tablet molto fuori casa, l'autonomia non eccezionale è un fattore da tenere in considerazione. La velocità massima di ricarica è di 15 W, non certo particolarmente rapida: ma, di nuovo, considerando la condizione di utilizzo per cui il prodotto è stato pensato, è difficile considerarla una vera mancanza rilevante.

Il tempo di ricarica completa da 0 a 100% è di poco inferiore alle 3 ore.

Prestazioni e videogiochi

I videogiochi sono possibili su Pixel Tablet, e l'esperienza è tutto sommato valida, sebbene non sia perfettamente il suo campo ideale
I videogiochi sono possibili su Pixel Tablet, e l'esperienza è tutto sommato valida, sebbene non sia perfettamente il suo campo ideale

Pixel Tablet, lo abbiamo già detto, sfrutta come SoC un Google Tensor G2: come ben sappiamo, i chip Tensor non hanno mai spiccato per forza bruta o per i risultati nei benchmark, quanto piuttosto per le funzioni di sicurezza e di intelligenza artificiale.

Ovviamente oggi, con il Tensor G3 già da tempo disponibile sulla linea di smartphone Pixel 8, il G2 soffre ulteriormente il confronto con i SoC più potenti presenti sul mercato, ma d'altra parte non sarebbe certo opportuno acquistare un Pixel Tablet se si ha bisogno di prestazioni di fascia alta.

L'esperienza resta fluida, piacevole e convincente in buona parte delle situazioni d'uso, e si possono anche usare due app contemporaneamente dividendo lo schermo a metà. Anche il gaming è assolutamente consentito, a patto di non pretendere di impostare i settaggi grafici più alti nei titoli maggiormente complessi tecnicamente.

Esperienza d'uso

Il software è quasi sempre eccellente e privo di bug grazie alla presenza di Android 14 stock
Il software è quasi sempre eccellente e privo di bug grazie alla presenza di Android 14 stock

Non si dice certamente una bestemmia affermando che l'esperienza d'uso dei tablet Android ha sempre sofferto di un certo gap rispetto a quella degli iPad: tra i tanti piccoli e grandi motivi, uno dei più rilevanti è la non impeccabile coerenza dovuta in larga parte alla inconsistente ottimizzazione delle singole applicazioni alla fruizione su uno schermo più grande.

Il tempo passato e il maggiore impegno da parte dei vari sviluppatori, oltre ovviamente che di Google stessa, ha portato ad un certo miglioramento che si riesce a percepire durante l'utilizzo del Pixel Tablet: in maniera poco sorprendente, buona parte delle app della stessa Google sono perfettamente ottimizzate per l'uso su un'area più ampia, ma anche diverse altre di terze parti hanno goduto di un analogo trattamento. Google parla di oltre 50 applicazioni, comprese Spotify, Netflix e Disney+, che è una cifra tutto sommato abbastanza consistente: non ci vorrà però molto per uscire da questa "situazione ideale" e trovarsi ad installare app ancora pensate per schermi piccoli, con l'effetto allungamento che davvero dà parecchio fastidio.

Per quanto riguarda poi la base di ricarica, questo è l'elemento principale su cui Pixel Tablet è stato sviluppato, cercando quindi di trovare attraverso di essa una chiave di lettura e una modalità di utilizzo tale da distinguerlo dagli altri prodotti analoghi in commercio. L'idea è tutto sommato semplice, ma intrigante: attraverso dei magneti piuttosto forti, basta avvicinare il dispositivo alla base perché le due componenti si aggancino in maniera stabile. Da quel momento il tablet passa sotto carica, ed inoltre la base stessa integra uno speaker capace di restituire un audio molto più convincente rispetto a quello invero piuttosto deludente e particolarmente scarico sui bassi del tablet usato in maniera autonoma, nonostante i 4 speaker. Sia chiaro, non aspettatevi miracoli: non è che magicamente vi troverete un sistema audio ad alta fedeltà, ma per riprodurre musica e video va più che bene.

La base di ricarica è ciò che rende particolare l'esperienza di Pixel Tablet
La base di ricarica è ciò che rende particolare l'esperienza di Pixel Tablet

È un peccato che la base di ricarica non abbia alcuna funzione se il tablet non è collegato ad essa: già se soltanto fosse stata in grado di riprodurre l'audio in streaming dai vari dispositivi sarebbe stata un plus apprezzabile.

Ad ogni modo, probabilmente la maggiore utilità in questa periferica la troverà chi ha una casa che poggia molto sui servizi smart compatibili con l'ecosistema Google Home: una volta connesso al dock infatti, Pixel Tablet replica sostanzialmente uso e funzionamento del Nest Hub, permettendo di controllare appunto le funzioni di domotica e accedere a tutta una serie di strumenti. Lo schermo in modalità dock può essere personalizzato scegliendo tra foto, galleria d'arte, meteo o un orologio.

Chiaramente è presente il Google Assistant in modalità sempre attiva.

Google Pixel Tablet ha debuttato l'anno scorso con Android 13 installato, e il modello che ci è stato inviato per il test aveva questa stessa versione alla prima accensione; ciò nonostante, fin da subito è stato possibile aggiornare il dispositivo ad Android 14, godendo delle novità e ottimizzazioni del più recente sistema operativo.

In Italia il Pixel Tablet è disponibile sia con che senza base di ricarica
In Italia il Pixel Tablet è disponibile sia con che senza base di ricarica

Per quanto riguarda i prezzi, in Italia sarà possibile acquistare il nuovo Pixel Tablet da solo, scegliendo tra la versione da 128 GB a 499€ o quella da 256 GB a 619€ oppure insieme alla sua base di ricarica con altoparlante a 599€ per 128 GB o 719€ per 256 GB, in pratica 100€ in più rispetto alla controparte priva di base. È probabilmente proprio questo il fattore che limita il potenziale del prodotto, perché quelle che già erano sembrate cifre piuttosto alte al debutto restano a distanza di un anno sostanzialmente invariate: Pixel Tablet non ha caratteristiche hardware di particolare spicco o elementi tanto rilevanti da farlo preferire a un tablet di Samsung, per restare in ambito Android, o un iPad. L'unico fattore resta quello della base di ricarica quindi, che però una volta scemato l'interesse iniziale trova reale interesse soltanto per chi è fortemente legato all'ecosistema smart di Google.

Conclusioni

Prezzo 499 € / 719 €

Multiplayer.it

7.0

Google Pixel Tablet arriva anche in Italia a distanza di quasi un anno, e senza praticamente nessuna differenza o novità rispetto al debutto. Il tempo non ha portato nemmeno un taglio di prezzo, che al contrario mantiene il prodotto in una posizione piuttosto complicata nel confronto dei concorrenti sia in ambito Android che con gli iPad più economici. Certamente c'è il vantaggio di un sistema operativo stock ottimizzato e pulito, e la funzione di utilizzo tramite la base di ricarica garantisce una doppia natura al dispositivo che si trasforma così in una sorta di Nest Hub potenziato, interessante per chi ha una certa affinità con la domotica tramite Google Home. Ma resta una condizione piuttosto di nicchia che fatica a dare un particolare slancio al prodotto, che non riesce nel complesso a lasciare un segno rilevante sul mercato.

PRO

  • Buona qualità costruttiva
  • Esperienza d'uso piacevole
  • La base di ricarica è utile per chi ha una casa smart nell'ecosistema Google

CONTRO

  • Il prezzo, già alto, non è calato a un anno di distanza
  • L'hardware ha diversi punti deboli
  • Tolta la base, è solo un discreto tablet Android