La recensione di Grindstone per Nintendo Switch rilancia un rapporto, quello fra l'ibrida giapponese e il mondo delle produzioni mobile, che pensavamo inizialmente sarebbe stato sfruttato in maniera molto più convinta, visti anche i numerosi parallelismi hardware fra le due piattaforme.
Come ben noto non è andata così e sono stati generalmente pochi i titoli che hanno fatto il proprio debutto su Switch dopo una pubblicazione su iOS e Android, privati il più delle volte del sistema di controllo touch originale, che non funziona propriamente al meglio sullo schermo della console Nintendo.
Gameplay
Grindstone prova, nel suo piccolo, a cambiare un po' le cose. Disponibile su eShop al prezzo di 16,79 euro, con uno sconto del 25% fino al 29 dicembre 2020, il puzzle game di Capybara Games, gli autori di Below, può essere giocato in modalità docked sul televisore oppure in portabilità, ma in quest'ultimo caso consente anche di utilizzare il touch screen per i comandi.
Una soluzione che, lo diciamo subito, funziona a metà: l'originale per i dispositivi Apple vantava un'azione molto fluida e intuitiva grazie alla possibilità di poter "disegnare" con un dito le traiettorie del nostro guerriero sul tabellone, ma il già citato touch screen di Nintendo Switch non si presta bene a tale pratica, ripiegando su singoli tocchi di casella in casella che risultano più immediati rispetto agli stick analogici, certo, ma tolgono fluidità e reattività all'esperienza.
Per fortuna il valore del gameplay originale, con i suoi tanti risvolti strategici, non viene eccessivamente influenzato da tali mancanze. Utilizzando un approccio senza dubbio ispirato al classico Puzzle Quest, Grindstone ci mette al comando di un potente vichingo alle prese con dungeon pieni di creature pericolose ma anche di prezioso loot.
Il personaggio si muove sul tabellone inanellando violente eliminazioni a colpi di spada sulla base del colore dei nemici, con la possibilità di effettuare spettacolari combo e produrre in questo modo gemme che servono per allungare la killstreak passando a nemici di tonalità differente e ottenere così ricompense ancora più ricche.
Struttura
In termini di contenuti, il fulcro di Grindstone è rappresentato da una campagna in single player parecchio corposa, composta da qualcosa come 150 livelli man mano più complessi, in cui vengono continuamente introdotti elementi inediti al fine di aumentare la varietà delle meccaniche. Ci sono ad esempio mostri che rispondono agli attacchi, mini boss dotati di una grande resistenza, oggetti da distruggere e forzieri da aprire.
Questi ultimi consentono di ottenere progetti per armi e abilità, da sbloccare fra una missione e l'altra, aggiungendo così ulteriore spessore all'esperienza. Ci sono infatti scudi per proteggersi dagli attacchi dei nemici, frecce per eliminare un singolo bersaglio, manovre ad area che ripuliscono le caselle intorno al nostro personaggio, pozioni per teletrasportarsi in una zona precisa del tabellone e naturalmente la possibilità di ripristinare l'energia persa in battaglia.
Tornando alla campagna, il classico percorso su cui compaiono i livelli ci porta a esplorare scenari differenti, che culminano con un divertente boss fight in cui le meccaniche di Grinstone vengono un po' modificate, chiedendoci ad esempio di spingere delle bombe verso l'antagonista principale al termine di una combo. In tal senso valgono anche i principi di completamento: non si può accedere a nuove zone senza le corone necessarie.
Non è finita qui: dalla schermata principale è anche possibile accedere a una modalità speciale pensata per chi ama le sfide, con stage particolarmente complicati, dotati anche di elementi mobili e di trappole che non esiteranno a prosciugare la salute del possente vichingo che controlliamo: il modo migliore per mettere alla prova le proprie capacità, ma solo dopo aver preso dimestichezza con il gioco e le sue sfumature.
Realizzazione tecnica
Tecnicamente Grindstone non esce dai confini del genere puzzle in stile match-3, presentandosi su Nintendo Switch con un'interfaccia modificata al fine di estendersi in orizzontale anziché in verticale, come accadeva invece con la versione mobile originale. Stilisticamente, però, il discorso è completamente diverso e i ragazzi di Capybara Games hanno fatto un ottimo lavoro.
A partire dalla breve ma toccante sequenza introduttiva, che vede il guerriero vichingo protagonista del gioco uscire nottetempo dalla sua baita di montagna per affrontare i dungeon in cambio di un compenso che possa mantenere la sua famiglia, e magari regalarle la tanto agognata vacanza, gli autori hanno inserito tanti piccoli tocchi di classe in grado di caratterizzare molto bene l'esperienza.
Non ci sono ovviamente differenze grafiche fra l'edizione iOS e quella per Nintendo Switch, entrambe girano molto bene e senza mai un'incertezza a prescindere dalla frenesia e dalla spettacolarità delle combo effettuate, ma sulla console ibrida siamo riusciti ad apprezzare molto di più l'ottimo sonoro, caratterizzato da musiche piuttosto azzeccate e da simpatici effetti.
Dopodiché, ovviamente, c'è il discorso dei controlli. Oltre al touch screen è possibile giocare con i comandi fisici tradizionali, è chiaro, ma le manovre di ritorno effettuate con gli stick analogici dei Joy-Con risultano un po' troppo spesso approssimative, costringendo a usare invece il pulsante B per annullare l'ultima "tappa" e ridisegnare il percorso del personaggio.
Conclusioni
Grindstone si conferma anche su Nintendo Switch un eccellente puzzle game, che parte da una formula in stile Puzzle Quest per declinare le meccaniche match-3 in maniera diversa dal solito, con il personaggio sul tabellone e i "percorsi" disegnati di volta in volta per l'eliminazione dei nemici, la raccolta di oggetti preziosi e l'apertura del portone che ci condurrà verso il livello successivo. Stilisticamente pregevole, il titolo di Capybara Games perde qualcosa sul fronte dei controlli, sia fisici che via touch screen, ma l'esperienza rimane molto piacevole.
PRO
- Gameplay semplice ma non banale
- Campagna lunga e variegata
- Grafica e sonoro accattivanti
CONTRO
- Sul fronte dei controlli perde qualcosa