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Hitchhiker, la recensione: un walking simulator a base di autostop

Mad About Pandas e Versus Evil portano su Apple Arcade un walking simulator in cui si cammina ben poco, anzi si fa l'autostop: la recensione di Hitchhiker.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   01/04/2021

Ci siamo avvicinati alla recensione di Hitchhiker con un po' di perplessità, del resto l'ormai ben noto genere dei cosiddetti walking simulator non è esattamente popolarissimo su mobile. Il perché è presto detto: parliamo di esperienze per lo più narrative, dal gameplay molto limitato, che richiedono una fruizione generalmente distante rispetto a quella che si può avere in mobilità.

Dubbi che ci hanno accompagnati per le circa due ore e mezza necessarie al completamento dell'avventura, che può senz'altro contare su tratti di originalità da non sottovalutare e sulla possibilità di effettuare scelte differenti per sbloccare almeno un paio di finali alternativi, ma anche su ritmi che molti utenti potrebbero ritenere eccessivamente lenti e costrittivi.

Storia

Hitchhiker, il primo personaggio con cui avremo a che fare nella campagna.
Hitchhiker, il primo personaggio con cui avremo a che fare nella campagna.

La storia di Hitchhiker si svolge all'interno di cinque capitoli, narrata attraverso i dialoghi che il protagonista intrattiene con le persone che gli hanno dato un passaggio. Misteriosamente privato della sua memoria, inconsapevole di dove stia andando e perché, l'autostoppista di cui vestiamo i panni ascolterà le vicende che gli vengono raccontate di volta in volta, interagendo laddove possibile.

Quella che ci viene offerta è insomma un'esperienza diversa dal solito, caratterizzata da un'atmosfera in stile road movie ma anche e soprattutto da variazioni sul tema che hanno tutto l'aspetto di un esercizio di stile, un curioso mix fra scrittura creativa e fumetto in cui la progressione viene scandita unicamente dai dialoghi, molto ben interpretati, dei suoi personaggi.

Gameplay

Hitchhiker, un semplice puzzle durante la nostra seconda 'corsa'.
Hitchhiker, un semplice puzzle durante la nostra seconda "corsa".

Come da aspettative, c'è tanto da ascoltare in Hitchhiker e tanto anche da vedere, nella forma delle bizzarre suggestioni evocate di volta in volta dai nostri accompagnatori, ma ben poco da giocare. Il gameplay, in linea con il genere dei walking simulator, è ridotto all'osso e in questo caso non avremo neppure modo di esplorare liberamente gli scenari, limitandoci a osservarli dal parabrezza dell'auto che ci trasporta.

Potremo muovere la visuale come desideriamo, utilizzando i comandi touch (occhio ad aumentare la sensibilità, però: quella di default è davvero troppo bassa) oppure un controller Bluetooth per selezionare le eventuali risposte da dare al nostro interlocutore, nonché esaminare alcuni oggetti presenti nella vettura oppure fuori, sparsi nel paesaggio che ci circonda.

Hitchhiker, una delle sequenze 'alternative' a cui assisteremo nel gioco.
Hitchhiker, una delle sequenze "alternative" a cui assisteremo nel gioco.

Sono due gli inconvenienti che saltano all'occhio. Il primo è che i tempi della narrazione sono obbligati: non è possibile velocizzare i dialoghi in alcun modo, il che significa che per giocare con Hitchhiker bisognerà dedicare una certa quantità di tempo e di attenzione a ciò che accade sullo schermo, come detto senza la possibilità di fare granché.

Il secondo è che l'interazione con gli oggetti viene innescata quasi in automatico, semplicemente mentre cerchiamo di muovere la telecamera nella direzione desiderata, e ciò dà vita a tantissimi input sbagliati. Quando questi ultimi si traducono nella selezione di risposte errate rispetto a quelle che volevamo fornire, ovviamente viene a crearsi un po' di frustrazione.

Realizzazione tecnica

Sebbene sul fronte della costruzione poligonale il mondo rappresentato in Hitchhiker sia piuttosto semplice, con qualche fenomeno di pop-up di troppo e animazioni che tendono a ripetersi, stilisticamente il gioco possiede senz'altro una sua personalità e la manifesta in particolare in alcuni momenti del racconto.

La parte più pregevole della produzione risiede però nel comparto sonoro e nei tantissimi dialoghi presenti, parlati in inglese ma sottotitolati in italiano (non sempre benissimo, si notano alcuni strafalcioni), molto ben interpretati da un cast di attori capaci che aggiungono valore al progetto.

Conclusioni

Versione testata iPad
Digital Delivery App Store
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori (1)
8.0
Il tuo voto

Hitchhiker è un titolo molto particolare, a maggior ragione nel momento in cui lo si va a collocare in ambito mobile. Parliamo infatti di un walking simulator, un'esperienza prettamente narrativa in cui gameplay e interazione sono ridotti al minimo, e che in questo caso non presenta facilitazioni o scorciatoie: i dialoghi vanno ascoltati nella loro interezza e non sempre è possibile garantire l'attenzione che una trama così originale meriterebbe. Se siete abbonati ad Apple Arcade, tuttavia, il titolo di Mad About Pandas un'occhiata la merita senz'altro.

PRO

  • Trama decisamente originale
  • Dialoghi molto ben interpretati
  • Le scelte conducono a epiloghi differenti

CONTRO

  • Ritmi volutamente lenti
  • Gameplay ridotto all'osso
  • Qualche incertezza con i controlli