Esistono vari modi con i quali un produttore hardware può realizzare un dispositivo in grado di ritagliarsi uno spazio nel vasto mercato degli accessori da gaming. Alcuni optano a introdurre una nuova funzionalità tecnologicamente all'avanguardia, altri invece migliorano verticalmente una delle caratteristiche chiave del prodotto. HyperX ha deciso di percorrere una strada diversa ancora, cercando di proporre un dispositivo con delle caratteristiche di connettività avanzate in una fascia di prezzo molto accessibile.
L'headset da gaming HyperX Cloud Jet nasce con un'idea ben chiara: offrire un dispositivo in grado di supportare la duplice connettività wireless senza eccedere con il costo. Con un prezzo poco superiore ai 50 euro, potrebbe diventare una valida opzione d'acquisto per chi è alla ricerca di un prodotto senza troppe pretese. Nella seguente recensione vi daremo una panoramica completa su pregi e difetti di queste cuffie da gaming, spiegandovi nel dettaglio quali sono stati i compromessi necessari in fase di progettazione per mantenere il prezzo così basso.
Caratteristiche tecniche delle HyperX Cloud Jet
Le HyperX Cloud Jet sono delle cuffie wireless over-ear con dei driver da 40 millimetri in grado di riprodurre lo spettro delle frequenze dai 20 Hz ai 20 kHz. Tra le opzioni di connettività offrono un duplice collegamento wireless, dove la riproduzione delle due fonti non può essere simultanea. Si tratta di una caratteristica veramente rara in un headset di questa fascia di prezzo, infatti è stata implementata con alcune limitazioni anche piuttosto evidenti. Partendo subito dall'elefante nella stanza, l'headset non è compatibile con le console Xbox, ma questo in realtà accade con molti altri prodotti wireless per via delle limitazioni imposte da Microsoft.
Utilizzando invece Nintendo Switch, dovremo per forza utilizzare il collegamento Bluetooth, il quale introduce una latenza del segnale sonoro decisamente elevata. Il dongle wireless è infatti dotato di una presa USB-A e quindi non può essere inserito nella console portatile Nintendo o in altri dispositivi come lo Steam Deck.
Il microfono unidirezionale non rimovibile ha una frequenza di campionamento di tutto rispetto con i suoi 48 kHz a 16 bit di profondità. Sul fronte dell'autonomia troviamo invece un tetto massimo di 25 ore di utilizzo continuo. Si tratta di una cifra sicuramente sufficiente, ma ben lontana da quello che altri prodotti più costosi riescono ad offrire in questo campo.
Scheda tecnica HyperX Cloud Jet
- Tipologia: cuffie wireless over-ear
- Driver: 40 millimetri
- Risposta in frequenza: 20 Hz - 20 kHz
- Impedenza: 32 Ohm
- Connettività:
- Wireless 2,4 GHz tramite dongle USB-A
- Bluetooth 5.3
- Cancellazione attiva del rumore: assente
- Compatibilità:
- PlayStation 5
- PlayStation 4
- PC
- Mac
- Dispositivi dotati di Bluetooth
- Microfono:
- unidirezionale
- frequenza campionamento 48 kHz/16 bit
- Peso: 298 grammi
- Autonomia: fino a 25 ore
- Prezzo: 59,99€
Design
L'headset si presenta con un design molto semplice e minimale. Le linee pulite e l'assenza di elementi vistosi lo rendono perfettamente adattabile a qualsiasi contesto: dalle scrivanie da gaming fino all'utilizzo in ufficio. I materiali plastici presenti praticamente ovunque non trasmettono particolari sensazioni alla vista o al tatto. Non ci sono dettagli, finiture, particolari linee aggressive. Tutto è composto da una plastica opaca leggermente ruvida molto poco attraente. La natura da dispositivo economico viene quindi messa subito in risalto non appena lo solleviamo dalla confezione. Complessivamente l'headset non trasmette nemmeno una particolare robustezza, anche per via del peso piuttosto leggero inferiore ai 300 grammi.
Non vogliamo però sminuire troppo il design e le scelte del produttore sotto questo punto di vista, perché in questa fascia di prezzo difficilmente si vedono prodotti migliori. Probabilmente per implementare le caratteristiche tecniche menzionate in precedenza, si è dovuto fare questo sacrificio sul fronte del design per rientrare nel budget previsto.
La struttura portante è caratterizzata da un doppio archetto. Si tratta di una soluzione buona, in grado di offrire al contempo la comodità e la stabilità sulla nostra testa. La fascia elastica è regolabile tramite degli appositi ganci per adattarsi alle dimensioni del cranio ed in generale la forza stringente è piuttosto debole per trasmettere una sensazione di massima comodità e leggerezza.
I gradi di mobilità dei padiglioni rispetto all'archetto sono piuttosto limitati, cosa che però non dovrebbe compromettere troppo l'assestamento sulla superficie attorno alle orecchie. I cuscinetti sono ricoperti da un tessuto sintetico ed imbottiti con un materiale in memory foam non particolarmente reattivo e dalla dubbia resistenza al degrado nel tempo. Il foro dei padiglioni è sufficientemente ampio per ospitare le orecchie e anche piuttosto traspirante vista la scelta dei materiali dei cuscinetti.
I comandi e le regolazioni disponibili direttamente sul padiglione sinistro sono in linea con tutto il resto. Si nota infatti come siano stati realizzati investendo il minimo necessario ad esempio con una rotella del volume veramente basilare e poco precisa. Ciò nonostante, i controlli si distinguono molto bene nella forma e nelle modalità d'interazione. Abbiamo infatti uno switch per cambiare la sorgente wireless, la rotella del volume già menzionata e un bottone per l'accensione.
Infine vogliamo fare una piccola menzione anche sul design del microfono. Purtroppo non è possibile rimuoverlo dal padiglione sinistro, cosa che rovina un po' il design se si vuole utilizzare l'headset in mobilità, ad esempio mentre stiamo viaggiando sui mezzi pubblici. L'asta però non stona affatto nel quadro complessivo, anzi, abbiamo visto headset di fascia notevolmente maggiore avere questo componente di una qualità decisamente più scarsa. La sua struttura in plastica flessibile consente di posizionarlo bene di fronte alla bocca per catturare solo ed esclusivamente la nostra voce, senza particolari disturbi. Il meccanismo flip-to-mute funziona a dovere già con una leggerissima pressione verso l'alto per sollevare l'asta.
Esperienza d'uso
Durante la nostra prova la fase di configurazione e primo utilizzo dell'headset è avvenuta senza troppe difficoltà. L'headset si è abbinato automaticamente al dongle USB-A connesso al nostro PC e successivamente alla console PlayStation 5. Passando alla modalità Bluetooth l'headset, se privo di abbinamenti, parte subito alla ricerca dei dispositivi circostanti per essere rilevato dal nostro smartphone o console portatile.
La copertura del segnale wireless è piuttosto buona con un massimo di 15 metri di distanza, che dipendono ovviamente dallo spessore delle pareti tra voi ed il dongle. La latenza del segnale Bluetooth è molto altalenante: con lo smartphone non abbiamo avuto troppi problemi, ma con altri dispositivi come Steam Deck o Switch la differenza è percettibile e fastidiosa.
Comfort
Dal punto di vista del comfort l'headset risulta veramente molto leggero e comodo da indossare. La poca forza stringente non vi darà alcun fastidio, anzi, sarà un vero piacere indossare queste cuffie, a meno che non vogliate scuotere violentemente la testa mentre vi arrabbiate per aver perso nel vostro gioco competitivo. Purtroppo, il materiale sintetico che ricopre i cuscinetti è leggermente ruvido e potrebbe irritare un po' la pelle attorno alle orecchie. In compenso però, i cuscinetti sono molto traspiranti per non surriscaldare il cranio nei mesi più caldi dell'anno.
Come spesso accade, un buon grado di traspirazione si traduce in un isolamento passivo molto scarso. Le HyperX Cloud Jet non riescono ad isolarvi dai rumori esterni; infatti in assenza della riproduzione sonora sentirete bene anche una lieve ventola del PC. Sono quindi da evitare negli ambienti rumorosi come l'ufficio o se state giocando sul divano con un vostro familiare che nel frattempo parla al telefono.
Suono
Il suono riprodotto dai padiglioni delle HyperX Cloud Jet è decisamente standard. Da un headset in questa fascia di prezzo non potevamo pretendere molto ed infatti abbiamo ottenuto una configurazione piuttosto particolare, che potrebbe non essere adatta a tutti. Probabilmente per evitare di realizzare il solito headset con una forte enfasi sui bassi, il produttore ha optato per ridurre queste frequenze. Nelle scene d'azione si sente la mancanza di una forte pressione sonora durante rombi ed esplosioni, che risultano molto attenuati ed in certi casi quasi del tutto smorzati.
Nemmeno le tonalità medie ed alte riescono a reggere il confronto con altri headset di qualità superiore, perché nelle situazioni complesse le frequenze tendono a mischiarsi molto tra di loro rubando spazio l'una all'altra. Questo elemento emerge particolarmente anche durante l'ascolto dei brani musicali, che a seconda del genere selezionato, potrebbero risultare molto piatti e privi di profondità.
In tutto questo c'è però un elemento degno di nota: il senso d'immersione e la percezione dello spazio circostante nei videogiochi. Grazie ad un enfasi particolare di una determinata fascia di frequenze, l'headset riesce ad offrire al videogiocatore un buon senso di posizionamento, soprattutto nei videogiochi FPS competitivi. Capire da dove provengono i passi dei nemici, oppure gli spari in lontananza sarà molto semplice e naturale utilizzando questo headset.
Microfono
Sebbene sulla carta risulti un componente piuttosto promettente, siamo rimasti un po' delusi dalla resa finale del microfono. Considerando il prezzo complessivo del prodotto però non possiamo lamentarci più di tanto. Il microfono resta infatti più che sufficiente per la comunicazione durante il gioco online, anche se, a seconda della tonalità della voce, potrebbe renderla più o meno ovattata. Si nota parecchio l'assenza di un filtro antipop sulla capsula del microfono, sia per la pronuncia di alcune lettere come la "P" che per l'eventuale rumore dell'aria di un ventilatore che viene campionata insieme alla nostra voce.
Per dei giocatori casual che giocano occasionalmente online basterà il microfono delle HyperX Cloud Jet. Se invece che gli altri vi sentano bene nelle vostre lunghe avventure online con il gruppo di amici, allora è meglio puntare su qualcosa di qualità più elevata.
Autonomia
Rispetto alle specifiche tecniche analizzate in precedenza, durante la nostra prova abbiamo raggiunto circa 20 ore di utilizzo continuo con un volume attorno al 50%. Non si tratta di un traguardo particolarmente rilevante. La cosa che però ci ha lasciato ancora più stupiti è la necessità di dover caricare queste cuffie per quasi 5 ore per poter raggiungere di nuovo il 100%. Si tratta di un tempo veramente biblico se consideriamo che alcuni prodotti si ricaricano completamente anche in soli 20 minuti. L'assenza della ricarica rapida è quindi un elemento determinante in fase di giudizio, soprattutto in casi come questi dove l'autonomia complessiva non è elevata.
Conclusioni
Multiplayer.it
7.0
Le HyperX Cloud Jet sono delle cuffie rivolte a una specifica fetta di utenza. Se siete alla ricerca di un headset economico dotato di una duplice connettività wireless, allora questo prodotto potrebbe essere la vostra migliore scelta. Dovete però accettare tutti gli altri compromessi in termini di resa sonora, qualità del microfono e design non eccelso, come abbiamo ben spiegato nella recensione. Evitate di comprare questo headset se volete ascoltare musica o guardare film, perché il sonoro non risplende affatto in queste modalità d'uso. Se invece amate giocare online agli sparatutto competitivi, vi regalerà delle belle soddisfazioni anche grazie all'ottimo senso di posizionamento nello spazio virtuale.
PRO
- Sono molto leggere e tutto sommato comode da utilizzare
- Il suono è dotato di una buona direzionalità e un ottimo senso d'immersione
- La duplice connettività wireless in questa fascia di prezzo è un bel vantaggio
CONTRO
- L'autonomia non raggiunge gli standard odierni e la ricarica rapida assente non aiuta in tal senso
- Il suono non risplende affatto nell'ascolto musicale o nella visione di film e serie TV
- Il microfono cattura tutti i rumori di fondo e altera troppo la voce