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John Wick Hex, la recensione per PS4

Il personaggio interpretato da Keanu Reeves torna in un gioco divertente e poco più, ora anche su PlayStation 4. Ecco la nostra recensione di John Wick Hex

RECENSIONE di Tommaso Valentini   —   10/05/2020

Quando pensi a John Wick visualizzi unicamente sparatorie, pugni che volano nell'aria aggrovigliati a calci rotanti e prese da Ju Jitsu, vedi schizzi di sangue sulle pareti e nasi rotti, vetrine in frantumi ed esplosioni. Tutto ti aspetteresti insomma tranne che un ritmo compassato, con mosse da calcolare al decimo di secondo e l'uso indispensabile della materia grigia. Dover anche solo legare qualcosa del genere a John Wick causa un corto circuito delle sinapsi tale da restare storditi qualche istante quasi fosse un ossimoro troppo complesso da digerire. A qualcuno però questo contatto mentale si è acceso e il risultato finale, come vedremo in questa recensione, non è poi del tutto da buttare via, anzi. La recensione di John Wick Hex tratta la versione PS4, dopo aver saggiato il terreno su PC, in un'edizione sostanzialmente identica alla sua controparte originale.

Dalla pellicola alle console

Quando ci si avvicina ad un titolo su licenza come questo ci si va sempre estremamente cauti. In passato le trasposizioni videoludiche delle pellicole più famose hanno lacerato e distrutto i cuori di milioni di appassionati, con produzioni mediocri la cui volontà era solo quella di racimolare qualche spicciolo facile facendo leva sull'amore incondizionato dei fan. Eppure qualche mosca bianca c'è stata sicuramente, come la serie di videogiochi dei Transformers pubblicata da Activision o X-Men Origins Wolverine o ancora il più recente Spider-Man.

John Wick si piazza tranquillamente tra i titoli più apprezzabili di questa categoria, proponendo un prequel della pellicola in cui compaiono i personaggi più iconici del primo film con tanto di doppiaggio originale. Il nostro Babayaga sarà dunque impegnato a salvare Winston e Charon calcando i soffici tappeti del Continental e di altre location urbane. Come dicevamo inizialmente però, John Wick Hex non è affatto un action puro, quanto un gioco di strategia con una meccanica di base che non può non ricordare l'active battle system di Final Fantasy. Inizieremo i livelli armati solamente della nostra pistola e in pochi istanti ci troveremo a dover calcolare ogni nostro singolo passo, per cercare di arrivare alla fine dei lineari corridoi che ci attendono senza essere sopraffatti dai nemici. Ogni azione costerà del tempo prezioso e anche solo accovacciarsi per ridurre le possibilità di venir colpiti o ricaricare munizioni, diventeranno scelte cruciali nelle situazioni più complesse.

Immaginatevi dunque di trovarvi da soli contro una manciata di nemici, di dover individuare mentre siete in stop motion, le minacce principali, di dover scegliere velocemente se sparare o atterrare silenziosamente il bersaglio che vi volta le spalle o se correre verso l'uscita prima che arrivi una nuova ondata di nemici perchè questa è l'essenza di quello che vi aspetta. Pianificare in anticipo i livelli tuttavia non è possibile, visto che sarà l'improvvisazione ad essere l'elemento cardine di tutta la produzione. Mentre avanzate per i livelli infatti, nuovi avversari compariranno in maniera inaspettata dai tanti accessi e, anche se l'IA non è delle migliori, i pochi colpi che saranno necessari per mettervi ko vi richiederanno sempre di agire nella maniera più efficace e con il minor dispendio di tempo.

John Wick Hex 15

L’interfaccia è tutto

Se dovessimo scegliere la cosa più apprezzabile della produzione non potremmo non citare l'interfaccia, sempre chiara nella sua esposizione e capace di comunicare perfettamente tutto ciò che accade intorno a noi. Le azioni dei nemici possono essere così lette in largo anticipo e si può valutare con calma la mossa che ci salverà la vita prendendo in considerazione le varie percentuali per mettere a segno i colpi. Un avversario è pronto a sferrare un pugno? Forse potremmo anticiparlo con una parata e contrattaccare, o magari fare un passo indietro e sparargli due colpi nel petto o ancora scivolargli dietro e atterrarlo senza che nessun altro se ne accorga.

Il ventaglio di scelte, purtroppo, non si allarga con la progressione del gioco lasciandoci la sensazione di un titolo sempre pronto a esplodere, sull'orlo del poterci regalare qualcosa in più ma poi frenato dai limiti di budget e, probabilmente, anche di idee. È l'appiattimento del gameplay a cui si assiste dopo la prima mezz'ora a tenere ancorato il prodotto e impedirgli di fare il salto di qualità che avrebbe meritato visto che in quanto a originalità questo John Wick Hex non le manda certo a dire. Anche la componente tecnica non fa gridare al miracolo: lo stile grafico è decisamente azzeccato e i personaggi ben caratterizzati, nonostante la completa immobilità durante gli intermezzi in stile fumetto, laddove a spiccare sono le movenze di John che ricalcano in maniera perfetta il modo di muoversi e sparare del nostro Uomo Nero su grande schermo. È un peccato allora che questi punti di forza non riescano proprio ad amalgamarsi tra loro durante i vari spostamenti, traducendosi in un'azione robotica che poco ha a che vedere con la fluidità dei combattimenti che gli amanti della pellicola di aspetterebbero lecitamente.

John Wick Hex 10

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
7.0
Lettori (7)
7.9
Il tuo voto

Non ci troviamo davanti a un prodotto capace di riscrivere la storia dei tie in ma non possiamo negare che le ore spese su questo John Wick Hex siano state decisamente positive. Ci sono limiti evidenti nella progressione del gameplay e in alcuni dettagli tecnici ma ci si può passare sopra a fronte di un sistema di gioco in fin dei conti ben congegnato e coerente con l'idea del prodotto. Su PlayStation non spiccano differenze considerevoli rispetto alla versione PC, grazie a un sistema di controllo pratico e comunque intuitivo seppur strutturato attorno al solo uso del DualShock.

PRO

  • Ottima idea di base
  • La trasposizione su PlayStation è avvenuta senza problemi

CONTRO

  • Nessuna evoluzione del sistema di gioco durante l'avventura
  • Generazione dei nemici non sempre ben calcolata e AI deficitaria
  • Manca di pulizia generale