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Luigi's Mansion 3, la recensione

Il fratellone di Mario torna a caccia di fantasmi, e questa volta non è intenzionato a far prigionieri. Che il terzo gioco della serie sia quello perfetto? Scopritelo nella nostra recensione di Luigi's Mansion 3

RECENSIONE di Francesco Serino   —   28/10/2019
Luigi's Mansion 3
Luigi's Mansion 3
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Maledetti fantasmi invitano Luigi e il resto della gang in un bellissimo albergo chiamato Hotel Miramostri. Tutti sembrano felici, Peach più di tutti, ma Luigi sente subito puzza di bruciato. In camera può finalmente rilassarsi ma un urlo squarcia il buio della notte: è l'amata principessa! Con l'aiuto della sua torcia, il nostro inizia ad esplorare il palazzo per scoprire che lusso e comodità sono state sostituite da ragnatele e sinistri scricchiolii. E poi Peach! Mario! I piccoli Toad! Sono tutti scomparsi, anzi sono stati rapiti da un nostro vecchio nemico, imprigionati all'interno di quadri nascosti chissà dove. Per Luigi è l'inizio di un incubo, ma per noi del divertimento e della recensione di Luigi's Mansion 3. E quando tutto sembra perduto, ecco che il pennellone trova all'interno di una macchina quello che sembra essere proprio il suo Poltergust, ma qui utilizzato come motore. Ma certo, è la vettura del Professor Strambic, e anche lui soggiorna nell'albergo Miramostri. Non siamo più soli: che la vendetta di Luigi si compia ora o mai più!

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L'amico in più

Questo nuovo Luigi's Mansion 3 è la quintessenza dei giochi Nintendo di questi ultimi anni. Un titolo dotato di una perfezione assoluta, impressionante nella trasversalità che riesce a mantenere, stoico, lungo tutto lo svolgimento della storia. Si rischia un po' di standardizzazione delle emozioni strettamente ludiche, ma al momento non possiamo lamentarci troppo. Luigi's Mansion 3 è un prodotto estremamente riuscito, che ti tiene ben incollato alla console che nel caso di Switch è un bel problema, visto che puoi averlo con te 24/7. Il gioco diventa così una piacevole via di fuga dal tedio quotidiano, sebbene lavorando molto sui dettagli tende ad essere un po' faticoso da seguire sul piccolo display di serie, mentre prende definitivamente vita una volta risucchiato sul grande schermo di casa. Con un pannello ben settato (per Switch è necessario diminuirne un po' la nitidezza in modo da arrotondare l'immagine) Luigi's Mansion 3 appare così vibrante da finire direttamente nella top 3 dei giochi graficamente più intriganti mai apparsi su questa console. Lo aiuta il fatto di essere ambientato prevalentemente al chiuso, in stanze ben delimitate dalle loro pareti, e va benissimo così.

La particolare struttura dei livelli di Luigi's Mansion 3, che poi sono i diversi piani dell'hotel Miramostri, concede al gioco anche una divertente simulazione fisica su cui Nintendo ha naturalmente costruito il suo perfetto gameplay. Piccola parentesi per chi non ha mai giocato un Luigi's Mansion: qui si esplora, si risolvono enigmi e si catturano mostri, tutto utilizzando un aspirapolvere modificato in grado di soffiare, aspirare e lanciare in aria Luigi per spazzare via oggetti e nemici nelle vicinanze. Funziona proprio perché è semplice. In questo nuovo gioco sono state però aggiunte due interessanti funzioni: la prima è la possibilità di sparare ventose munite di una corda che, se aspirata, ci permetterà di sollevare oggetti particolarmente pesanti, o di stappare armadietti e altri elementi legati allo svolgimento del gioco. La seconda è Gooigi! In italiano è stato tradotto "Gommiluigi" anche se noi continuiamo a preferire il nome originale, ed è la versione "slime" di Luigi, in grado di passare attraverso grate, essere risucchiato dalle tubature, ma guai a fargli toccare l'acqua.

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Aspira, stordisci e sbatacchia

Come facilmente prevedibile, ciascuna di queste abilità, tra cui anche la possibilità di usare la torcia - elettrica e spiritica - si riveleranno presto o tardi fondamentali per battere i diversi nemici che il gioco ci metterà davanti. Va detto che di combattimenti non ce ne sono poi moltissimi, forse proprio per limitare la noia che si veniva a creare nel secondo episodio, dove gli scontri erano tanti e i fantasmi piuttosto anonimi. In Luigi's Mansion 3, al contrario, abbiamo scontri meno frequenti, ma il più delle volte contro entità caratterizzate nel minimo dettaglio, legate molto spesso al tema della stanza che li ospita, e sono anche un bel po' questi spettri speciali, quindi più frequenti dei soliti boss. Questo non significa che girare per l'albergo sia un'attività tranquilla: esistono anche fantasmi più generici ma comunque di diverso tipo che faranno di tutto per ostacolare il protagonista, anche vestirsi da inservienti intenti a spolverare i mobili. La novità più grande in questo caso è la possibilità di sbatacchiare i nemici in giro una volta risucchiati, funziona così: inizi ad aspirare il fantasma premendo il pulsante apposito, cerchi di stancarlo muovendo l'analogico nella direzione opposta in cui prova a fuggire, quando è finalmente stanco premendo A e direzionando i colpi puoi usarlo come una sorta di clava contro il mobilio, utile per raccogliere qualche salvifico cuore, o contro gli altri fantasmi, togliendogli una buona quantità di energia.

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Saw - L'Uigmista

Oltre ai combattimenti, l'avanzamento è spesso legato alla risoluzione di enigmi ambientali: sposta il peso, tira il peso, fai girare con il getto del Poltergust una ruota dentata per far salire un ascensore. La maestria del team Nintendo per quel che concerne gli enigmi (per quanto i combattimenti non siano esclusi) è quella di offrire un livello di difficoltà calibrato al millimetro: nel risolverli non ti fanno mai sentire stupido ma nemmeno davvero un genio, praticamente sono concepiti per essere leggibili e risolvibili con gusto da tutti le tipologie di giocatori. Questo è ottimo se rientri nella fascia d'età più consona, mentre rischia di rendere il prodotto un po' piatto se invece hai una certa esperienza alle spalle. I passaggi più complessi sono quelli che includono la presenza di Gooigi , che sebbene in alcune situazioni sia comodo anche in combattimento, serve soprattutto per moltiplicare la tipologia di puzzle su cui andremo a lavorare.

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Gooigi e Luigi si possono infatti guidare quasi contemporaneamente: se per esempio inizi ad aspirare con il primo personaggio e senza smettere passi al secondo (premendo l'analogico destro), sei libero di agire mentre il primo continua ad usare il Poltergust là dove lo hai lasciato. L'albergo di Luigi's Mansion 3 è composto da quindici piani più sorprese, ed è possibile portarlo a termine in circa quindici ore. Non è affatto male se considerate che ogni piano è legato a strategie e temi diversi. Inoltre, e questa è la cosa più importante, rispetto a Luigi's Mansion 2 questo seguito è ambientato in un'unica location, non è spezzettato in livelli, e questo gli permette di offrire un'esperienza più avvolgente.

Esattamente come in Super Mario Odyssey, per vedere il livello di difficoltà alzarsi un bel po' è necessario soffermarsi sul contorno: nella raccolta delle cinque gemme nascoste su ogni piano, o nella cattura di fantasmi speciali a cui non di rado sono legati enigmi che abbiamo trovato piuttosto spinosi. Se ci si mette, si impiega tempo in cambio di una buona dose di soddisfazioni, peccato che c'è una tentazione difficile da tenere a bada: con i soldi che è possibile risucchiare per lungo l'albergo Miramostri ci è permesso fare soltanto una cosa, ed è acquistare consigli su dove trovare gemme e Boo. Sapere la posizione di un segreto a volte non basta per metterselo in tasca in men che non si dica, ma molto spesso sì, e considerando che i soldi servono essenzialmente solo a questo (oltre che ad acquistare l'osso d'oro che riempirà la nostra vita se raggiungerà lo zero), è chiaro che rappresentino l'unico elemento fuori fuoco, che ha poco senso e poco spazio nel gameplay pur rimanendo una costante dell'esplorazione, di Luigi's Mansion 3.

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Spettri per tutti

Come ampiamente pubblicizzato, Luigi's Mansion 3 può trasformarsi anche in un gioco multiplayer. Durante la normale avventura, in qualsiasi momento un altro giocatore potrà prendere controllo di Gooigi, per una coop che seppur limitata alla singole stanze, oltre le quali il secondo personaggio deve ogni volta essere richiamato, sa offrire un'esperienza gomito a gomito decisamente divertente. Inoltre, sempre dedicato al multiplayer locale ma questa volta fino ad otto giocatori, troviamo tre minigiochi diversi, di cui due estremamente divertenti. Queste attività ci inviteranno a dividerci in squadre per catturare il maggior numero di fantasmi, colpire attraverso un cannone dei bersagli mobili mentre si rubano le munizioni all'avversario, e a raccogliere il maggior numero di monete in una piscina spostandoci a bordo di un fragilissima papera gonfiabile.

Fanno ridere, e sono un ottimo extra. Il meglio del meglio è naturalmente la modalità Torre del Caos: qui si può giocare in due sulla stessa console e fino in quattro online, e l'obbiettivo è liberare cinque o dieci piani infestati di un albergo creato proceduralmente. Oltre ai fantasmi da catturare, il più grande nemico è il tempo: non basta essere aggressivi, ma è necessario essere straordinariamente efficaci. La Torre del Caos è davvero tosta, specialmente se il gruppetto che si avventurerà al suo interno non sarà affiatato. La cosa migliore è che ogni volta sarà diversa, quindi non saprete dove si troveranno i fantasmi, o la chiave d'oro che vi darà accesso al piano successivo. Converrete con noi che difficilmente la Torre del Caos saprà tenerci occupati per mesi, infatti è più una modalità da alternare alla storia, quando ci sarà un wifi a tiro, e anche in questo caso va benissimo così.

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Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (138)
8.5
Il tuo voto

Il terzo è quello giusto. Luigi's Mansion 3 si piazza direttamente in testa come miglior gioco della serie, grazie alla perfetta unione tra le meccaniche del capostipite e le intuizioni del popolare ma non così amato secondo gioco. Qui c'è tutto, manca soltanto quel guizzo di difficoltà in più che avrebbe reso certi momenti non tanto più difficili, ma più intensi. Non tutti però siamo degli assi con un pad in mano, e c'è anche chi inizia ora: mai dimenticare che questo gioco è uno dei pochissimi, se non l'unico, horror apprezzabile anche dai più piccoli.

PRO

  • Ottima grafica
  • Musiche di qualità
  • Un meccanismo perfetto
  • Difficoltà calibrata...

CONTRO

  • ... ma senza guizzi
  • A che servono i soldi?