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Mediterranea Inferno, la recensione di una visual novel italiana di grande impatto

La recensione di Mediterranea Inferno, una visual novel italiana conturbante, che oscilla con successo tra il sogno e la realtà.

Mediterranea Inferno, la recensione di una visual novel italiana di grande impatto
RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   24/08/2023

Tre amici gay milanesi, Claudio, Andrea e Mida, si ritrovano dopo la pandemia del 2020 e decidono di organizzare una breve vacanza ferragostana, da passare a casa di uno di loro nel Sud Italia, più precisamente in Puglia. I tre erano inseparabili al punto da essere conosciuti con un nome d'arte collettivo: i Ragazzi del Sole, delle creature notturne anima di ogni festa, quasi mitizzate dai frequentatori delle discoteche del capoluogo lombardo. Il periodo di confinamento li ha però in qualche modo allontanati e isolati, facendo emergere tutte le loro insicurezze e paure.

Da evento riparatore, la vacanza, vissuta tra spiagge, feste popolari e cimiteri, si trasforma velocemente in altro, con conflitti, recriminazioni e sentimenti che fanno irruzione sulla scena in modo forte e drammatico, innestando una reazione a catena apparentemente inarrestabile. La recensione di Mediterranea Inferno cercherà di chiarire se valga la pena o meno di vivere le loro vicende.

Gameplay

Lo stile grafico di Mediterranea Inferno fa la differenza
Lo stile grafico di Mediterranea Inferno fa la differenza

Mediterranea Inferno è una visual novel pura. Quindi si passa molto tempo a leggere, prendendo di tanto in tanto delle decisioni legate a dei dialoghi a scelta multipla e, in particolare, al principale sistema di gioco, quello dei miraggi. All'inizio della vacanza, uno strano e misterioso personaggio, Madama, offrirà ai tre un frutto che sembra causare delle allucinazioni estremamente vivide, che poi sono gli unici momenti interattivi del gioco, come vedremo. Chi ne mangerà tre, uno al giorno, andrà in paradiso. L'unica regola dettata ai ragazzi è quella di sbucciare sempre il frutto prima di mangiarlo, perché non farlo porterebbe a delle conseguenze terribili.

Chi debba mangiarlo è una decisione del giocatore. Sostanzialmente ottiene il frutto, con relativo miraggio, chi viene assecondato nelle sue richieste. I tre personaggi sono molto diversi tra loro e hanno desideri spesso contrastanti: di nobili origini, Claudio è un tipo apparentemente freddo e distaccato, che sta vivendo una grossa crisi d'identità legata alla sua famiglia ed è schiacciato da un opprimente senso di fallimento; Andrea è un festaiolo trasgressivo che vive la sua sessualità in modo irrefrenabile e ama stare sempre al centro della scena, ma non riesce a stare lontano dagli altri; Mida è il più riservato e insicuro dei tre, ma allo stesso tempo è l'unico ad aver avuto successo durante la pandemia, diventando un influencer e un modello. Le loro preferenze su cosa fare durante la vacanza sono determinate dai loro caratteri. Ad esempio Andrea preferisce la spiaggia e la confusione, mentre Mida ama starsene in piscina con i suoi amici. C'è chi preferisce le feste popolari e chi vorrebbe andare in discoteca e così via.

Come accennato, la frivolezza iniziale di alcune situazioni assume via via dei contorni più drammatici, con anche dei risvolti horror. In particolare i miraggi sono delle sequenze particolarmente visionarie e cariche simbolicamente, tra madonne che piangono, prefiche, trasfigurazioni corporee e quant'altro. In un miraggio in particolare c'è anche spazio per celebrare alcuni famosi personaggi della cultura italiana morti negli scorsi anni (Franco Battiato, Monica Vitti e altri ancora). Come accennato, i miraggi sono le uniche sequenze davvero interattive. Niente di troppo complesso, comunque: al giocatore spetta di cliccare su alcuni hot spot per farli avanzare e, magari, per scoprire uno dei santini nascosti, essenziali per sbloccare il vero finale (che non si può raggiungere con la prima partita).

Puglia allucinante

Trovare i santini è essenziale per sbloccare il vero finale
Trovare i santini è essenziale per sbloccare il vero finale

Mediterranea Inferno vive sostanzialmente del suo stile visivo, fatto di conturbanti tratti da fumetto indipendente, brevi animazioni pensate in senso descrittivo e teatrale, cromatismi molto accesi che rendono bene l'atmosfera solare, quasi accecante, dell'ambientazione pugliese, inquadrature che richiamano i dipinti di Giorgio de Chirico, alcune cose di Alejandro Jodorowsky e altri autori e tanta cultura pop e LGBTQ+. In questo senso è estremamente schierato e non si fa problemi a citare fatti della politica italiana, come la bocciatura in parlamento della legge Zan, e a criticare apertamente la società attuale, anche se va detto che molti di questi temi rimangono sullo sfondo delle vicende personali dei tre, immaginiamo in modo da non alienare il pubblico internazionale. I miraggi in particolare sono delle composizioni surreali che offrono diversi spunti visivi interessanti e che si fanno espressione dei personaggi, mettendone a nudo i conflitti interiori, a volte con grande forza espressiva.

Lo stile visivo è estremamente marcato
Lo stile visivo è estremamente marcato

Peccato per il didascalismo esistenzialista di alcuni dialoghi, che crea qualche ridondanza, lì dove la costruzione delle immagini arriva invece dritta al punto, ammaliando il giocatore. Da questo punto di vista possiamo considerare Mediterranea Inferno un'opera riuscita e ben architettata, che esprime una visione del mondo forte e senza sconti per i suoi protagonisti, oltretutto molto meno lineare di ciò che sembra.

Purtroppo la versione che abbiamo avuto modo di provare aveva qualche problema tecnico, che si spera venga risolto con degli aggiornamenti post lancio. Pensiamo in particolare al cursore che tende a scomparire nei miraggi usando un controller, rendendo di fatto impossibile andare avanti (basta passare al mouse, in realtà, ma tant'è), o ad alcuni problemi nel sistema di illuminazione di alcune scene. Niente di drammatico, in realtà e, soprattutto, niente che non sia riparabile, ma è giusto segnalare.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
8.0
Lettori (13)
7.0
Il tuo voto

Mediterranea Inferno è un'opera riuscita e dalla grande forza espressiva, in cui ci si lascia andare con piacere, seguendo le vicende dei tre personaggi principali. C'è attualità, c'è politica, c'è visione dell'arte, c'è psicologia. Insomma, a suo modo è un bell'affresco. Peccato per qualche dialogo un po' troppo didascalico, dettato da una certa ansia espositiva, che stride un po' con tutto il resto, tanto che a volte fa venire voglia di guardare le sole immagini, senza leggere niente. Ci sono anche dei piccoli problemi tecnici, comunque secondari. Provatelo.

PRO

  • Stile visivo
  • La storia è intrigante

CONTRO

  • Qualche dialogo troppo didascalico