La formula Unchained messa a punto dalla divisione gaming di Red Bull negli ultimi anni è caratterizzata da un grande impatto visivo e da controlli estremamente semplici, che richiedono l'uso di un solo dito ma che, proprio per questo, finiscono spesso per offrire un'esperienza più vicina a quella dei classici endless runner che non ai giochi di guida veri e propri.
Ebbene, nella recensione di Offroad Unchained vi spieghiamo come tale approccio, applicato al mondo delle corse su quattro ruote, risulti parecchio limitante. Ci troviamo infatti di fronte a un titolo dotato di una grafica di grande impatto, ma che nelle meccaniche di base si rivela problematico e inconsistente.
Gameplay e automatismi
I primi minuti di Offroad Unchained sono dedicati a un tutorial che illustra il funzionamento del gameplay: alla guida di uno fra i tanti fuoristrada sbloccabili, dovremo completare gare man mano più difficili cercando di tagliare il traguardo per primi. La chiave per la vittoria sta nella pulizia della guida, ma il concetto stesso appare fin da subito reso in maniera bizzarra.
Si gioca infatti con lo schermo in verticale, in modalità ritratto e usando unicamente un pollice per far sterzare l'auto, sebbene tale input non venga recepito come ci si aspetterebbe. Con l'acceleratore automatico e senza la possibilità di frenare, alla fine dei conti le meccaniche ruotano unicamente attorno agli slide che bisogna effettuare per affrontare le curve in derapata controllata, al tempismo dei salti e al doppio tocco per l'attivazione del classico boost.
Gestire queste azioni nella maniera migliore, cercando di evitare gli ostacoli lungo il tracciato, consente di ottenere lo spunto necessario per superare gli avversari, che si tratti di eventi semplici o in multiplayer online. Tuttavia le meccaniche free-to-play entrano in azione con i loro paywall abbastanza in fretta, e così agire sui potenziamenti diventa praticamente obbligatorio per poter essere competitivi.
L'impianto che viene fuori è insomma quello dei più classici mobile game freemium di vecchio stampo, con un bilanciamento della difficoltà tarato per spingerci verso le microtransazioni ma al tempo stesso un gameplay quasi automatizzato, ideale per giocatori pigri che hanno poca voglia di impegnarsi: un target che in ambito mobile è senz'altro ampio, ma questa non è un giustificazione.
Struttura: modalità e contenuti
È un peccato che Offroad Unchained si dimostri poco consistente e coinvolgente, visto che i contenuti non gli mancano. Dalla schermata di partenza è infatti possibile cimentarsi con una gara veloce in multiplayer, per un massimo di quattro partecipanti, oppure accedere a una modalità carriera composta da ben cento corse.
Il tradizionale indicatore dell'energia d'azione permette di affrontare solo cinque sfide di seguito, per poi fermarsi ad attenderne la (lenta) ricarica. Come già accennato, però, è soprattutto il bilanciamento della difficoltà a creare dei grattacapi, visto che i potenziamenti acquistabili con valuta virtuale si esauriscono abbastanza in fretta e bisogna dunque ripetere le gare già completate o mettere mano al portafogli per poter avanzare nella carriera.
Realizzazione tecnica: bello ma pesante
Dicevamo in apertura di un grande impatto visivo, ma sarebbe meglio dire che nei primi istanti pensavamo di trovarci di fronte a una sequenza di intermezzo piuttosto che alla grafica in-game, non tanto per la qualità degli asset ma per l'effettistica. Gli sviluppatori di Offroad Unchained hanno letteralmente infarcito il gioco di effetti visivi molto sofisticati e vederlo in movimento è davvero uno spettacolo, che tuttavia si paga a caro prezzo.
Non ci era infatti mai capitato di imbatterci in un titolo che facesse surriscaldare l'iPhone 12 Pro in maniera così repentina, dopo appena pochi secondi con le impostazioni al massimo e i 60 fps. Bisogna dunque scalare la qualità e il frame rate per poter giocare, il che rappresenta un limite di non poco conto. Poco da dire invece sul sonoro, caratterizzato da brani rock abbastanza generici.
Conclusioni
Offroad Unchained è un curioso mix fra un gioco di guida e un endless runner, caratterizzato da una visuale in stile ritratto che poco si presta alle meccaniche tradizionali dei racer e infatti finisce per limitare di molto il gameplay, in combinazione con un sistema di controllo generalmente poco reattivo e pieno di fastidiosi automatismi. I contenuti non mancano al titolo sviluppato da Kuuasema, ma l'impostazione free-to-play si rivela fin da subito problematica, con paywall che si manifestano già dopo le prime gare della carriera.
PRO
- Visivamente di grande impatto
- Carriera corposa e multiplayer online
- Gameplay estremamente immediato
CONTRO
- Meccaniche troppo limitate e inconsistenti
- La struttura free-to-play si fa sentire parecchio
- Grafica troppo pesante da gestire su iPhone 12 Pro