OnePlus Nord CE 3 Lite 5G: la recensione dello smartphone economico che fa troppo poco

Abbiamo avuto recentemente modo di parlare di OnePlus in maniera positiva nella recensione del nuovo OnePlus 11, il top di gamma dell'azienda cinese che ha dimostrato come il marchio sia ancora in grado di dare vita a prodotti interessanti, equilibrati e dal convincente rapporto qualità prezzo. Chiaramente il flagship di cui sopra è solo uno dei tanti smartphone destinati a comporre l'offerta di OnePlus durante quest'anno e, scendendo praticamente al lato opposto del listino, ci troviamo oggi a parlare del nuovissimo OnePlus Nord CE 3 Lite 5G, appena presentato e destinato appunto ad occupare la casella della fascia medio/bassa del produttore.

All'interno della serie Nord infatti, esiste l'omonimo modello seguito poi dal Nord CE e infine dal Nord CE Lite, il più economico in assoluto. Sappiamo bene che si tratta di una fascia di mercato davvero molto competitiva, e non è facile trovare l'alchimia giusta per dare vita a un telefono con caratteristiche tecniche coerenti che possa convincere rispetto all'alternativa di optare per uno smartphone di fascia superiore con qualche mese di vita sulle spalle a prezzo analogo. Sarà riuscita OnePlus a trovare l'alchimia perfetta? Scopriamolo insieme in questa recensione di OnePlus Nord CE 3 Lite 5G.

Caratteristiche tecniche

Fatta questa ampia premessa, è chiaro che da uno smartphone di questa fascia non è corretto attendersi una scheda tecnica particolarmente spinta: bisogna mantenere saldi dei punti di riferimento in tal senso e comparare in maniera coerente l'offerta al prezzo di vendita.

Ciò nonostante, è inevitabile trattenere una certa delusione nel vedere che questo smartphone monta lo stesso identico SoC del suo predecessore Nord CE 2 Lite uscito un anno fa, ovvero il rodatissimo ma non certo stupefacente Snapdragon 695, accompagnato dalla GPU Adreno 619. Si tratta di un processore octa-core con processo produttivo a 6 nm rilasciato a fine 2021 per smartphone di fascia medio bassa, dalle prestazioni sufficienti e che punta soprattutto su un'ottima gestione del consumo energetico.

A suo sostegno ci sono 8 GB di memoria RAM LPDDR4x, incrementabili con altri 8 GB di RAM virtuale da sottrarre allo spazio di archiviazione, che è di 128 GB UFS 2.2. Anche qui siamo abbastanza ai minimi termini e non è complicato trovarsi ad arrivare vicini all'occupazione completa dello storage soprattutto togliendo lo spazio destinato al sistema operativo e ai processi. In ogni caso, di buono c'è il supporto alle schede di espansione di memoria fino a 1 TB.

Il display è un LCD IPS a 120 Hz FHD e risoluzione 2400 x 1080 con dimensioni da 6,72", purtroppo non quindi un AMOLED che ormai non è da considerarsi più tecnologia ad appannaggio degli smartphone più costosi.

Una curiosità infine: il telefono è praticamente gemello del Realme 10 Pro sia nelle caratteristiche tecniche che nell'estetica, oltre ad avere una personalizzazione Android quasi sovrapponibile. Entrambi i brand sono parte del gruppo BBK e il rebranding di smartphone identici è pratica abbastanza comune soprattutto negli ultimi tempi e nella fascia bassa.

Scheda tecnica OnePlus Nord CE 3 Lite 5G

• Dimensioni:165.5 x 76 x 8.3 mm
• Peso: 195 grammi
• Display:
  • IPS LCD da 6,72"
  • Risoluzione Full HD+ 1080 x 2400
  • Refresh rate a 120 Hz
  • Luminosità tipica 550 nit, di picco 680 nit
  • Aspect Ratio 20:9
• System on Chip: Qualcomm Snapdragon 695
• GPU: Adreno 619
• RAM: 8 GB
• Fotocamere posteriori:
  • Principale Wide 108 MP, f/1.8
  • Macro 2 MP, f/2.4
  • Profondità 2 MP, f/2.4
• Fotocamera frontale:
  • Principale Wide 16 MP, f/2.4
• Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6
• Bluetooth: 5.1 con A2DP, LE
• Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
• Colori:
  • Pastel Lime
  • Chromatic Gray
• Batteria: 5000 mAh
• Memoria e prezzo:
  • 8 GB RAM + 128 GB | 329€

Design

Il design di OnePlus Nord CE 3 Lite 5G non sconvolge né reinventa nulla, come prevedibile: la parte anteriore ovviamente alloggia l'ampio display con cornici in realtà abbastanza sottili (rapporto screen-to-body del 91%), seppur dallo spessore asimmetrico. Il punch hole, piccolo ma non piccolissimo, è posto al centro in alto. La protezione è garantita dal vetro Gorilla Glass, anche se l'azienda non ha comunicato di quale versione si tratti.

La forma del telefono è quella a mattoncino, tornata in voga negli ultimi mesi, ovviamente con angoli arrotondati. Alla classica domanda che si fa nel caso degli OnePlus, ovvero "c'è l'alert slider?" tocca rispondere in maniera negativa: evidentemente l'azienda cinese ha scelto di limitare questa iconica caratteristica, che da sempre è stata apprezzata dai fan di lunga data, soltanto ai modelli di fascia superiore. Per questo motivo la cornice di plastica opaca ospita soltanto i classici tasti di volume e, sul lato opposto, quello di accensione, con quest'ultimo che alloggia anche un sensore di impronte molto rapido e preciso.

Il lato inferiore invece, accanto alla presa USB Type-C, offre l'ingresso per il jack audio da 3.5 mm, al giorno d'oggi quasi una rarità ma che potrebbe far piacere a qualche utente legato al caro vecchio filo. Il posteriore, anch'esso in plastica, ha invece una lavorazione lucida, sì piacevole ma che è veramente una calamita per ditate e impronte, per cui armatevi di panno se intendete usare lo smartphone senza cover. La parte superiore sinistra alloggia i sensori delle fotocamere all'interno di due grandi "occhi" rotondi, uno sotto l'altro, di identica dimensione e simmetrici: tra di essi, spostato a destra, c'è il led per il flash.

Da segnalare il peso che, grazie all'ampio uso della plastica, si ferma a 195 grammi: non male per un telefono non certo piccolo, motivo per cui l'utilizzo non diventa mai stancante. Tra l'altro il grip è sempre solido e saldo, merito del form factor che restituisce una presa per nulla scivolosa. Molto buono l'assemblaggio, preciso e che trasmette una buona sensazione di solidità e robustezza. I colori disponibili sono soltanto due: il frizzante Pastel Lime e il più sobrio Chromatic Gray.

Display

Dicevamo poco sopra di come OnePlus Nord CE 3 Lite 5G non offra un pannello AMOLED, ma piuttosto si limiti a un IPS LCD dalle generose dimensioni di 6,72", profondità colore a 8-bit e refresh a 120 Hz. La risoluzione HD+ è di 2400 x 1080 pixel con un valore di 391 ppi. Non stiamo parlando ovviamente di uno schermo particolarmente evoluto, e il gap in termini di riproduzione dei neri e resa dei colori rispetto all'AMOLED è visibile anche a un occhio non raffinato. Manca poi il supporto agli standard più avanzati come l'HDR e il Dolby Vision.

OnePlus ha quindi scelto di restare su un LCD come fatto con il CE 2 Lite l'anno scorso, ma il tempo trascorso e il prezzo di listino, per non parlare del confronto con la concorrenza che propone AMOLED anche su telefoni meno costosi di questo, rendono ancor più stridente tale elemento. Ad ogni modo va detto che si tratta di un pannello accettabile, in grado di riprodurre degnamente i contenuti multimediali pur con una calibrazione dei colori tendente troppo al freddo, con un buon angolo di visione e comunque in ultima analisi sufficiente per gli usi dell'utenza non troppo smaliziata a cui è indirizzato questo telefono.

Bisogna però tener conto dei limiti dello Snapdragon 695, che si evidenziano per esempio nelle difficoltà a riprodurre video registrati in 4K. La luminosità tipica di 550 nit e 680 nit di picco è comunque buona, tale da rendere ben leggibile il display anche sotto alla luce diretta del sole.

La frequenza di aggiornamento a 120 Hz fa sembrare il telefono più fluido e reattivo di quanto in realtà sia, il che è certamente da aggiungere alla lista dei pro; purtroppo però la gestione dinamica del refresh, che in automatico passa a 30/48/50/60/90/120 Hz, tende a preferire spessissimo i 60 o i 90, vanificando in parte le potenzialità del pannello.
Da segnalare infine la velocità di risposta al tocco di 240 Hz.

Fotocamere

OnePlus Nord CE 3 Lite 5G offre una componente fotografica che urla "fascia bassa" in maniera piuttosto forte e chiara: sul retro sono infatti 3 gli obiettivi, per una configurazione 108+2+2 piuttosto difficile da digerire nel 2023 per quanto riguarda i sensori secondari.

Il principale è quindi chiaramente l'unico che vale la pena tenere in considerazione nella stragrande maggioranza delle situazioni: si tratta di un Samsung HM6 con f/1.75 che attraverso la tecnologia Nonapixel di Samsung per il pixel binning unisce 9 pixel in uno, restituendo quindi come risultato immagini da 12 MP. È purtroppo assente la stabilizzazione ottica, quindi il lavoro è totalmente a carico dell'elettronica. Le prestazioni sono discrete in condizioni di luce ottimale, comunque in linea con la fascia di prezzo, con un buon livello di dettaglio e una riproduzione dei colori tutto sommato convincente.

Non essendoci un teleobiettivo, OnePlus ha scelto di proporre uno zoom 3x battezzato Lossless Zoom, che ovviamente è soltanto un crop della parte centrale dell'immagine inquadrata dalla lente principale. Scattando con questa configurazione i risultati sono piuttosto altalenanti, quindi va usata solo in stretta necessità.

Quasi inutile, per non dire improponibile, la macro da 2 MP con fuoco bloccato a 4 centimetri: gli scatti sono veramente scuri, poveri di dettagli e scarsi sotto ogni punto di vista, rendendo questo obiettivo quasi da dimenticare se non in casi eccezionali. La necessità di gestire il fuoco spostandosi fisicamente più o meno vicino al soggetto è poi un limite davvero anacronistico.

Infine è presente un terzo obiettivo, sempre da 2 MP ma che si limita a gestire la profondità per l'effetto bokeh quando si scattano dei ritratti, quindi non c'è di fatto né una ultra-wide né un teleobiettivo dedicato. Insomma, bisogna sapersi accontentare o comunque non avere la fotografia tra le priorità d'uso di questo telefono.

La Selfie camera da 16 MP è senza infamia e senza lode, diciamo adeguata al suo ambito di utilizzo.

Modeste a dir poco anche le performance in ambito video: esattamente come col predecessore, anche stavolta non si può andare oltre ai 1080p a 30 FPS, a causa dell'adozione dello stesso SoC. Il risultato sono video sufficienti per un uso base ma non molto dettagliati, leggermente sfocati e con una stabilizzazione digitale che lavora all'interno di limiti piuttosto evidenti.

Come nota conclusiva dispiace quindi notare come, anche in questo ambito, l'anno passato tra il OnePlus Nord CE 3 Lite 5G e il predecessore non abbia portato miglioramenti sostanziali al di là del modesto upgrade dell'obiettivo principale: la configurazione è veramente modesta, l'assenza di una ultra-wide è fastidiosa e, anche in questo caso, non serve impegnarsi troppo per trovare proposte di altri produttori molto superiori nella stessa fascia di prezzo (o anche inferiore).

Batteria

Il versante dell'autonomia è senza dubbio uno dei fattori di spicco di questo OnePlus Nord CE 3 Lite 5G, che lo rendono quindi interessante a chi ha come priorità il tempo di utilizzo prima di doversi collegare alla presa di corrente.

Sotto questo punto di vista vanno a braccetto l'ampia batteria da 5000 mAh e il SoC Snapdragon 695, particolarmente parsimonioso nei suoi consumi. Tutto ciò si traduce in una durata complessiva che permette di arrivare molto comodamente al giorno intero di uso intenso, mentre con uno sfruttamento più parsimonioso si può anche puntare alle due giornate.

Per quanto riguarda la ricarica, si fa apprezzare il supporto alla tecnologia SUPERVOOC a 67 W, che permette di ridurre al minimo i tempi attaccati alla presa a muro: per arrivare da 0 a 80% basta mezz'ora, poco di più per la carica completa.

Prestazioni

Uno dei problemi principali di OnePlus Nord CE 3 Lite 5G sta nella scelta di adottare un SoC semplicemente superato, che è lo stesso identico adottato l'anno scorso col precedente modello. Una decisione figlia del particolare momento economico senza dubbio, ma che penalizza le prestazioni di uno smartphone che fa fatica a garantire una reattività sufficiente una volta messo un po' alla frusta, seppure le ottimizzazioni lato software del sistema operativo facciano tutto il possibile per aiutare in tal senso.

Lo Snapdragon 695 è un chip che è senza dubbio parsimonioso in termini di consumo energetico, ma che mostra i suoi limiti quando gli si chiede qualcosa in più. Per questo motivo i benchmark che siamo soliti effettuare danno il polso di uno smartphone che si colloca nella parte bassa delle classifiche, incapace di rivaleggiare contro buona parte dei concorrenti di questa fascia di prezzo.

Videogiochi

Se avete letto fino a questo punto l'articolo capirete facilmente che OnePlus Nord CE 3 Lite 5G non è certamente lo smartphone da scegliere se siete molto interessati ai videogiochi: i limiti tecnici e il SoC dalla potenza limitata impongono di ridurre le pretese quando si usano titoli particolarmente pesanti dal punto di vista tecnico.

Il nostro solito set di giochi di riferimento ci ha dato dei riscontri ben precisi, e se per esempio Call of Duty Mobile può essere apprezzato ad alta qualità grafica, complice la non recentissima pubblicazione e l'ottimizzazione notevole, con il più impegnativo Diablo Immortal ci si deve accontentare dei 30 FPS e di una risoluzione media.

Ad ogni modo, il software di sistema integra una buona applicazione dedicata al gaming, un hub centrale per raggruppare i propri giochi e che offre tutta una serie di opzioni per l'ottimizzazione delle prestazioni o la riduzione delle distrazioni.

Esperienza d'uso

Nell'esperienza di utilizzo di OnePlus Nord CE 3 Lite 5G si può apprezzare anzitutto il fatto che il telefono venga rilasciato con Android 13 su OxygenOS 13.1, quindi l'ultima versione di casa OPPO/OnePlus: le ottimizzazioni più recenti alla personalizzazione della casa cinese unite alla presenza di 8 GB di RAM rendono l'utilizzo del telefono comunque piacevole e dotato di una certa reattività, forse anche superiore rispetto a quanto sarebbe lecito attendersi da un telefono con nel cuore lo Snapdragon 695. Il nostro parere sull'OxygenOS 13.1, non ne abbiamo mai fatto mistero, è positivo: al di là del volume davvero ridotto di bloatware preinstallato, si tratta di una personalizzazione piuttosto rispettosa dell'esperienza Android stock, con alcune aggiunte gradite e più in generale una coerenza estetica apprezzabile. Nel corso del tempo poi sono stati corretti i bug più rilevanti, motivo per cui al momento non è frequente trovare problemi o inceppi durante l'uso.

Parlando più strettamente del feeling restituito dal telefono, va detto che le dimensioni possono essere piuttosto impegnative per chi ha mani piccole, ciò nonostante lo spessore piuttosto ridotto e il peso contenuto tendono a smussare questo tipo di problematiche.

L'audio è stereo, un passo avanti rispetto al mono del precedente modello: la resa è discreta ma un po' piatta e scarica sui bassi, mentre si fa apprezzare il volume che può arrivare parecchio in alto senza distorsioni.

Per quanto riguarda i piani di supporto, l'azienda intende replicare quanto offerto dal predecessore, ovvero 2 anni di major release e 3 anni di patch di sicurezza. Un programma abbastanza standard per un telefono di questa fascia, per non dire da minimo sindacale.

Infine il prezzo, fissato a 329€ per l'unica versione destinata al nostro mercato, quella da 8/128: una cifra semplicemente troppo alta a fronte del fatto che un'ampia fetta delle componenti, come già detto, sono sovrapponibili a quelle del predecessore che l'anno scorso uscì a 309€. Solo un forte ritocco dello street price, piuttosto inevitabile, potrà rimettere a fuoco il prodotto, che rimane comunque dedicato a un'utenza con pretese ridotte.