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Pikmin Bloom, la recensione tra passeggiate e creaturine

Niantic propone una nuova interpretazione dei giochi in AR con Pikmin Bloom, vediamo cos'è venuto fuori in questa nuova recensione.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   10/11/2021

Prima di affrontare la recensione di Pikmin Bloom c'è da fare una doverosa premessa: questo titolo Niantic non può essere trattato come un vero e proprio videogioco, perché si tratta di qualcosa di diverso: una app di fitness o più semplicemente un pedometro particolarmente ricco e ben caratterizzato sono forse classificazioni più calzanti per questo strano prodotto, che comunque riesce in qualche modo a mantenersi fedele allo spirito della serie originale di Nintendo e a presentare alcune caratteristiche propriamente ludiche. L'idea è molto interessante: si tratta di recuperare ancora una volta la base tecnologica sfruttata dal team di sviluppo nei suoi precedenti giochi (Pokémon GO e Harry Potter: Wizards Unite per dirne due) e applicarla ai Pikmin, con un'intuizione veramente molto furba e calzante. Gli esserini in questione possono contare su un notevole carisma e hanno alle spalle una serie apprezzata, rappresentando dei soggetti ideali per un titolo incentrato sulla realtà aumentata e il rapporto diretto con il giocatore.

Pikmin Bloom porta alle estreme conseguenze quello che era considerato un effetto collaterale positivo di Pokémon GO, ovvero il fatto di spingere il giocatore a uscire di casa e camminare, cosa che qui assurge a elemento fondamentale e unico del "gioco".

Tutte le attività previste in questo caso sono semplicemente accessorie al fatto di camminare: l'obiettivo è fare passi, dunque non si tratta tanto di andare in giro alla ricerca di qualcosa e, conseguentemente, muoversi e fare esercizio, qui il rapporto causa-effetto è ribaltato, per così dire. Ne consegue che Pikmin Bloom non è propriamente un gioco ma una vera e propria app che può rientrare nell'ambito del fitness o del benessere in generale, ma sicuramente con una certa accezione ludica e social. Nelle intenzioni di John Hanke, CEO di Niantic, lo scopo del gioco è far uscire le persone di casa e rendere ogni passeggiata una sorta di avventura, stimolando l'esplorazione, l'attività fisica e la connessione interpersonale, con qualche vago riferimento ambientalista nella possibilità di piantare fiori per personalizzare la mappa.

Gameplay: passeggiate e giardinaggio

Pikmin Bloom: schermata principale, una foto in AR e l'interno dello zaino-fioriera
Pikmin Bloom: schermata principale, una foto in AR e l'interno dello zaino-fioriera

Dopo aver personalizzato il nostro avatar secondo il classico sistema dei Mii Nintendo, siamo subito pronti a partire: lo scopo del gioco è far germogliare delle piantine che il protagonista porta all'interno di uno speciale "zaino-fioriera" semplicemente camminando. Ogni piantina richiede una certa quantità di passi, che vengono rilevati connettendo il gioco all'app Salute di iOS o Google Fit su Android, per potersi schiudere e far nascere un pikmin, che a seconda del seme piantato può essere di vario tipo (rosso, giallo, blu o tipologie più rare ancora). Una volta costruita la squadra di pikmin, questi ci accompagnano durante le camminate trovando frutti e ulteriori semi in giro per le mappe: i frutti possono essere trasformati in nettare, il quale può essere lanciato alle creaturine per far sbocciare il fiore che hanno sulla testa e consentirci di raccogliere vari semi di fiori, con colori differenti a seconda della tipologia di nettare. Dai fiori possiamo trarre i petali, i quali possono essere seminati a loro volta mentre camminiamo, in modo da coprire di vegetazione colorata varie parti della mappa. Questo è sostanzialmente il loop di base del gameplay, a cui si aggiungono poi alcuni elementi interessanti.

La semina dei fiori ha il doppio scopo di accelerare la crescita delle piantine nello zaino-fioriera e anche delle mega-piante che si possono trovare in giro per la mappa, fino a farle schiudere.

I Pikmin ci seguono ovunque andiamo
I Pikmin ci seguono ovunque andiamo

Quest'ultime rappresentano un po' il corrispettivo dei PokéStop in Pokémon GO, funzionando in maniera simile: sono disposte sulla mappa in corrispondenza di punti d'interesse reali e garantiscono una distribuzione extra di frutti e semi per ottenere nuovi pikmin. La piantumazione di fiori è un'azione cooperativa: chiunque può vedere i fiori piantati dagli altri sulla mappa e, collaborando, è possibile incrementare la quantità di fiori in alcuni punti specifici accelerando la fioritura anche delle mega-piante, che altrimenti richiedono un po' di lavoro per entrare in attività (circa 300 fiori da piazzare nelle vicinanze, ovvero un sacco di passi da effettuare in una stessa zona).

Collezionali tutti

Pikmin Bloom: il nettare da gettare alle creature, le personalizzazioni e la semina dei fiori
Pikmin Bloom: il nettare da gettare alle creature, le personalizzazioni e la semina dei fiori

Scoprendo nuove zone sulla mappa, è possibile anche inviare squadre di Pikmin verso alcuni obiettivi specifici che comprendono la raccolta di frutti o piante oppure la rimozione di giganteschi funghi, che richiedono spesso l'azione cooperativa viste le loro dimensioni. È probabile che ulteriori missioni possano essere inserite in seguito, ma non dovrebbero discostarsi più di tanto dai meccanismi attualmente presenti. Com'è facile notare non c'è alcun elemento di sfida o competizione, né ovviamente una storia o un vero senso di progressione effettivo al di là della raccolta di badge e medaglie, perché il collezionare Pikmin non ha chiaramente gli stessi risvolti che può avere la costruzione di una squadra di Pokémon, risultando soprattutto in una raccolta dal valore estetico e affettivo. Su questo elemento insistono anche le micro-transazioni, che sono presenti, ma per nulla invasive, favorendo l'acquisto di power-up e customizzazioni che non modificano l'esperienza di gioco vera e propria.

Facendo leva su questi aspetti, andando avanti è possibile sbloccare alcune personalizzazioni per le creature o tipologie più rare, tutti elementi che tornano utili per scattare foto alla propria squadra e sfruttare in questo modo l'immancabile tecnologia AR che fa scorrazzare i Pikmin nella realtà. Gli esserini Nintendo sono sicuramente carismatici ed è impossibile non farsi strappare un sorriso vedendoli camminare indaffarati intorno al proprio Mii, mostrare orgogliosi i frutti raccolti in giro oppure correre in gruppo emettendo versi per ritmare la comminata quando vengono inviati in missione. Da questo punto di vista, l'idea di sfruttarli per un'app del genere è stata davvero geniale, anche se può facilmente alimentare l'attesa per un Pikmin 4, ormai è dato ampiamente per disperso. D'altra parte, un ritorno del brand sotto i riflettori con questa operazione potrebbe anche avere influssi positivi, preparando la strada per un vero e proprio nuovo capitolo.

Conclusioni

Versione testata Android 33.4
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
6.8
Lettori (2)
5.8
Il tuo voto

Proprio in questi giorni il CEO di Niantic ha parlato della sua visione del metaverso come immersione nel mondo esterno con innesti in realtà aumentata e contatto diretto con le altre persone: Pikmin Bloom sembra andare precisamente in quella direzione, essendo una sorta di "gioco" sociale che funziona da stimolo per uscire di casa, camminare all'aria aperta e possibilmente avvicinarsi ad altri utenti. Sono tutte cose estremamente positive e bisogna lodare questo bizzarro progetto per riuscire a metterle insieme in maniera piuttosto elegante e recuperando anche un brand amato, sfruttandone a dovere il carisma dei protagonisti. Resta il fatto, fondamentale, che non si tratta di un gioco quanto piuttosto di una companion app che punta al benessere, un vero e proprio podometro arricchito, a dire il vero nemmeno preciso e tecnico come altri più specializzati ma sicuramente più divertente e stimolante. Anche solo sapere che i nostri Pikmin restano attivi in background accompagnandoci a ogni passo, senza dover guardare continuamente lo schermo, è piacevole e dona un senso di compiutezza alle semplici passeggiate quotidiane, con il solo inconveniente di un consumo veramente eccessivo della batteria.

PRO

  • Leggero e piacevole, anche semplicemente da tenere in background
  • Arricchisce in qualche modo l'esperienza della camminata, spingendo a muoversi
  • Il carisma dei pikmin è innegabile

CONTRO

  • È semplicemente un podometro arricchito, peraltro non precisissimo
  • Consuma la batteria in maniera impressionante