Puzzle Bobble Everybubble!, la recensione del coloratissimo ritorno dei draghetti sparabolle

Puzzle Bobble - o Bust-a-Move, com'è anche conosciuto in alcune aree del mondo - ha segnato la storia dei videogiochi. È impossibile che almeno una volta nella vita non vi siate ritrovati davanti un suo cabinato, o che comunque non abbiate visto in qualche fiera del fumetto un gadget dedicato ai due notissimi draghetti Bub e Bob (rispettivamente quello verde e quello blu). Non è neanche da escludere che in tempi più recenti qualcuno tra di voi abbia adocchiato il loro ritorno in tre dimensioni, noto come Puzzle Bobble 3D: Vacation Odyssey.

È però inutile negare quella che possiamo considerare propriamente una banalità: il primo amore, ovvero il primo episodio di una serie di successo, solitamente è anche quello che non si scorda mai, e che a distanza di anni - rifacimenti a parte - dà ancora scacco a tutti gli episodi successivi. Prendete Metal Slug, il primo Super Mario, o anche il Puzzle Bobble del '94, appunto. Ecco perché non abbiamo potuto che esclamare "finalmente!" quando è stato annunciato lo sviluppo di Puzzle Bobble Everybubble!, un videogioco che riporta la serie alle sue origini, ma senza lesinare con le dovute concessioni alla modernità (classifiche, modalità inedite, una storia, e via dicendo). Quella che segue è la recensione di Puzzle Bobble Everybubble!, la quale dimostra fondamentalmente due cose: che Puzzle Bobble è più vivo e divertente che mai e che alla fin fine non c'è davvero mai bisogno di stravolgere la filosofia di base per produrre qualcosa di appetibile per il mercato contemporaneo.

Puzzle Bobble Everybubble!: una modalità storia

La prima novità di Puzzle Bobble Everybubble! consiste nell'introduzione di una modalità storia. Taito ha selezionato quattro protagonisti molto equilibrati, i già citati e noti Bub e Bob, ma anche le controparti femminili Peb e Pab, i quali tutti insieme dovranno salvare la loro isola da una minaccia assai particolare: un'invasione di bolle colorate. I miniroon, infatti - cioè i draghetti più piccoli, che non possono ancora sparare bolle come le controparti adulte - improvvisamente si sono "attivati" tutti insieme, alterando l'equilibrio dell'ecosistema; in realtà si tratta di una minaccia più vasta, ordita da alcuni dei nemici storici della serie, apparsi tra l'altro anche nei vari capitoli di Bubble Bobble, ai quali si fa più volte riferimento con un delicato e apprezzabile citazionismo.

La narrazione fa da necessario collante alle varie aree disseminate per l'isola: mondo dopo mondo, il giocatore completerà tutti i livelli sbloccando l'accesso ai successivi. È interessante il fatto che, al di là dei fondali disegnati a mano che rendono coesi e coerenti le varie aree in sé, cambino anche gli obiettivi dall'una all'altra. Per esempio il primo mondo (il Villaggio arcobaleno dei chuck'n) non richiede neppure la distruzione di tutte le bolle a schermo, ma semplicemente il salvataggio delle creaturine intrappolate. Dal secondo, invece, diventa necessario eliminare tutte le bolle, e più avanti le richieste cambiano ancora.

Ogni singola area ospita una quindicina di livelli, completati i quali si sblocca un livello di difficoltà superiore; e bisogna anche tenere conto del tempo di completamento, perché in base alla rapidità si sbloccheranno da una a tre stelle. I completisti, insomma, andranno a nozze con la struttura di Puzzle Bobble Everybubble!; al tempo stesso, la sfida non si presenta mai davvero proibitiva neppure per i nuovi arrivati o per i giocatori meno abili. Il tutto è stato dosato con estrema intelligenza, tenendo conto di bravura personale, volontà di perfezionismo, rigiocabilità dopo il primo completamento e collezionismo (si sbloccano nuovi aiutanti puntando ai record).

Tante possibilità

La modalità storia è il fiore all'occhiello di Puzzle Bobble Everybubble!, ma non l'unica sorpresa che possa vantare. Dal momento che il gameplay è tornato ad essere quello puro e semplice delle origini, preferiamo approfondire queste tante possibilità, dato che bene o male saprete "come si gioca" a Puzzle Bobble: si sparano bolle colorate cercando di mirare quello dello stesso colore, dato che abbinandone tre o più simili consente di scoppiare tutte quelle collegate della medesima tonalità. Il tutto prima che lo schema si riempia fino ad inondare il giocatore (o che il tempo scada).

Innanzitutto, Puzzle Bobble Everybubble! introduce una modalità cooperativa fino a quattro giocatori in locale, oltre a una modalità competitiva 2 VS 2. Ricorderete come in passato fosse possibile "solo" affrontare livello dopo livello in solitaria, oppure sfidare un amico. Adesso, volendo, si può collaborare: uno schermo gigante viene invaso dalle bolle, e quattro giocatori assieme cercano di farle scoppiare tutte. Ognuno ha la sua freccia e le sue munizioni, quindi non si tratta semplicemente di dare manforte al protagonista che spara: tutti devono garantire il proprio contributo, pena la perdita collettiva del round.

Qualcosa di simile avviene nella modalità competitiva due contro due: in questo caso, la coppia di giocatori gestisce in autonomia il proprio quadrante di bolle, e l'altra coppia fa altrettanto. Ma anche qui ogni singolo presente ha la sua arma e le sue bolle: tutti, nello stesso momento, possiedono le stesse possibilità d'azione. E in fondo la vera novità è proprio questa, l'eliminazione di un ruolo principale ed uno di supporto per l'introduzione dei ruoli paritari.

La Torre Baron e... Space Invaders?

Puzzle Bobble Everybubble! si regge sull'alternanza di due valori specifici: un gameplay estremamente conservativo, ma solido e soprattutto ricco di possibilità frizzanti (bolle inedite, oggetti da distruggere, aiutanti personalizzabili); e poi sulle tante modalità inedite. È come se fosse ripreso di peso il primo capitolo della serie, aggiornandolo (ma fedelmente) nella direzione artistica, e arricchendolo di possibilità. A parte qualche caricamento di troppo, sarà anche l'amore per la serie, stentiamo a trovare difetti significativi e crediamo che vadano valorizzati i momenti in cui gli sviluppatori hanno osato di più.

Per esempio nell'introduzione di una modalità di gioco completamente a sé stante, separate anche nel menù di avvio, in cui Puzzle Bobble incontra Space Invaders. Avete capito bene, e se a parole sembra una follia vi assicuriamo che nella pratica, ripetitività a parte, funziona benissimo. Le astronavi di Space Invaders sono pronte ad invadere la Terra, solo che a fermarle ci sono i draghetti che scorrazzano sullo schermo, lanciando bolle contro gli aggressori. Schiva di qua e spara di là, intere mezzore sono volate via.

Non manca neppure l'online, presente in due diverse offerte. La prima è classica modalità Versus: si viene abbinati a un giocatore casuale e bisogna sconfiggerlo esattamente come fareste con un vostro amico in locale. Nulla di sconvolgente, purché si sia in grado di trovare un avversario del vostro stesso livello.

Indubbia ci è sembrata invece l'efficacia della Torre Baron. Si tratta di un livello infinito, in cui a contare è solo il punteggio accumulato prima di essere sconfitti; punteggio che viene poi inserito in una classifica globale, aggiornata per livelli di difficoltà. Nel momento in cui scriviamo, siamo i quindicesimi al mondo in modalità normale. Peccato che appena Puzzle Bobble Everybubble! sarà disponibile per tutti sul mercato finiremo presumibilmente agli ultimi posti.