Mentre il diretto concorrente ROG Phone ha deciso di prendere un'altra strada, cercando di configurarsi più come un flagship a tutto tondo che come un gaming phone in senso stretto, REDMAGIC non accenna a cambiare rotta, continuando a puntare forte su prestazioni e feature dedicate ai videogiochi: in questa recensione del REDMAGIC 10 Pro andremo dunque a vedere come si comporta l'ultimo nato della gamma Nubia, ben consci che la rivoluzione non è un obiettivo (perlomeno a breve termine) del produttore cinese.
Che REDMAGIC 10 Pro sia fedele alla linea tracciata dai predecessori lo si capisce da subito anche solo osservandone il posizionamento sul mercato: il dispositivo esce infatti ad un prezzo di listino di 649€ per la versione 12/256 GB, 799€ per quella da 16/512 GB e 999€ per il taglio da 24 GB di RAM e 1 TB di spazio di archiviazione, una novità assoluta per il mercato europeo. Cifre non solo identiche a quelle della scorsa generazione di device, ma molto simili addirittura a quelle di due anni fa, un mezzo miracolo in questi tempi di aumenti generalizzati.
Caratteristiche tecniche del REDMAGIC 10 Pro
Ogni anno Nubia cambia il motore del proprio gaming phone per inseguire il top delle performance, e REDMAGIC 10 Pro non fa ovviamente eccezione: il dispositivo si presenta dunque allestito con un fiammante chipset Qualcomm Snapdragon 8 Elite, lo stesso del suo diretto rivale ROG Phone 9 Pro.
Per chi non lo sapesse, si tratta del processore più avanzato attualmente disponibile sul mercato, basato su una nuova architettura Oryon a otto core e con un occhio di riguardo per i processi legati all'intelligenza artificiale generativa: tutto ciò si traduce in prestazioni che sulla carta dovrebbero garantire un incremento rispetto alla scorsa generazione nell'ordine del 45% nella potenza di calcolo, abbinato oltretutto a un'efficienza energetica migliorata del 44%.
Nuova è anche la GPU Adreno 830, ma una mano di vernice fresca è stata data anche alle memorie: ai consueti tagli da 12/16 GB per la RAM e 256/512 per lo spazio di archiviazione si aggiunge una poderosa versione da 24 GB/1 TB, e sono stati aggiornati i formati che ora sono rispettivamente LPDDR5X Ultra e UFS 4.1 Pro e promettono velocità aumentate del 13% e del 36%.
Una caratteristica peculiare della gamma REDMAGIC è il chip proprietario Red Core, che qui troviamo in un'inedita versione 3: oltre ad alleggerire il processore da alcuni compiti secondari, questo nuovo componente si occupa degli effetti personalizzabili per i vari giochi, di gestire la super risoluzione 2K e di ottimizzare la batteria, dando una mano anche a contenere le temperature.
Passi avanti anche per il sistema di raffreddamento proprietario, ora denominato ICE-X, che introduce la novità assoluta del metallo liquido come materiale di dissipazione: un elemento che si aggiunge a 11 strati di materiali, a una camera di vapore migliorata e all'immancabile ventola integrata nella scocca, dotata di luci RGB e capace di raggiungere i 23.000 RPM mantenendo una rumorosità massima di 40 dB.
Tornano invece senza sostanziali modifiche lato hardware i tasti dorsali capacitivi presenti sul lato destro del dispositivo, caratterizzati dal consueto touch sampling a 520 Hz e da luci RGB personalizzabili.
Sotto il profilo della connettività l'offerta è come al solito piuttosto completa, comprendendo il supporto a 5G, Wi-Fi 7, GPS, NFC e Bluetooth 5.4, senza dimenticare il jack audio da 3.5 mm per le cuffie cablate che si mantiene saldamente al suo posto. Assente invece la compatibilità con le eSIM, anche se l'alloggiamento dedicato può ospitare comunque un massimo di due nanoSIM fisiche.
Intaccata anche la dotazione di accessori, che in questi tempi di adesione generalizzata alle normative europee è già una notizia: all'interno della confezione, REDMAGIC 10 Pro è dunque accompagnato da un alimentatore da 80 W, un cavo USB-C e una cover in silicone che protegge il dorso e i lati corti del dispositivo, lasciando scoperti i fianchi.
Scheda tecnica di REDMAGIC 10 Pro
- Dimensioni: 163 x 76 x 9 mm
- Peso: 229 grammi
- Display:
- OLED BOE da 6.85"
- Risoluzione 2688 x 1216
- Refresh rate a 144 Hz
- Touch sampling rate a 960 Hz
- Luminosità di picco 2000 nit
- Aspect Ratio 20:9
- SoC: Qualcomm Snapdragon 8 Elite
- GPU: Adreno 830
- RAM: 12/16/24 GB di tipo LPDDR5X
- Storage: 256/512 GB e 1 TB di tipo UFS 4.1 Pro
- Fotocamere posteriori:
- Principale Wide 50 MP, f/1.9
- Grandangolare Ultra-Wide 50 MP, f/2.2
- Fotocamera frontale:
- Principale Wide 16 MP, f/2.0
- Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6e/7
- Bluetooth: 5.4 con A2DP/LE
- Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
- Resistenza agli elementi: Nessuna
-
Colori:
- Shadow
- Dusk
- Moonlight
- Batteria: 7050 mAh
- Prezzo:
- 12 GB RAM + 256 GB Storage | 649,00€
- 16 GB RAM + 512 GB Storage | 799,00€
- 24 GB RAM + 1 TB Storage | 999,00€
Design
Che sia per mantenere una certa identità o più prosaicamente per risparmiare, REDMAGIC 10 Pro decide di non modificare il design che caratterizza la gamma dalla serie 8, se non per qualche piccolissimo dettaglio: tradotto in altri termini, il nuovo smartphone Nubia è quasi indistinguibile dai modelli usciti nel corso degli ultimi due anni.
Cambiano i nomi delle tre colorazioni disponibili - Shadow, Dusk e Moonlight - ma in buona sostanza si tratta sempre rispettivamente di una versione nera e altre due semi-trasparenti. Il sample Shadow che abbiamo ricevuto in prova si distingueva rispetto al modello dello scorso anno per una diversa trama della scocca in vetro, per un modulo fotocamere modificato in minima parte e per la presenza del simbolo X e del logo REDMAGIC in qualità di led RGB personalizzabili, ma si può dire che le differenze si fermino sostanzialmente qui.
Le dimensioni pari a 163 x 76 x 9 mm per 229 grammi di peso parlano di un dispositivo che, esattamente come i predecessori, non si può certo considerare compatto ma che ritrova nella totale assenza di elementi sporgenti una delle sue caratteristiche distintive: anche se non è più una novità, avere per le mani uno smartphone piatto su ogni lato fa sempre un certo effetto.
La cornice è in alluminio e non presenta novità di sorta: sulla destra c'è il tasto di accensione circolare, uno sfiato per l'aria, lo slider rosso per attivare la modalità gaming e i due tasti dorsali capacitivi, sulla sinistra troviamo un'ulteriore griglia di raffreddamento e il bilanciere per il volume, in alto lo speaker secondario e il jack audio da 3,5 mm e in basso l'altoparlante principale, la porta USB-C e il carrellino per ospitare un massimo di due nanoSIM.
Lo schermo da 6.85", come di consueto per la gamma REDMAGIC, non è interrotto da alcun punch hole, dato che la fotocamera frontale è incastonata sotto il pannello.
A differenza degli anni precedenti però, stavolta il produttore non ha dichiarato quale sia il tipo di vetro che lo ricopre, lasciando un forte dubbio che non si tratti più di Gorilla Glass 5.
Una triste continuità è invece quella rappresentata dall'assenza di qualsivoglia certificazione IP contro le infiltrazioni di acqua e polvere, una brutta abitudine che la serie ha sempre avuto e che però inizia ad assumere contorni davvero imbarazzanti se rapportata con la concorrenza anche di livello molto più basso.
Display
Dopo un paio di uscite contraddistinte da soluzioni piuttosto conservative, stavolta la gamma REDMAGIC aggiunge un po' di pepe alla sua dotazione in termini di display, che conta su un OLED BOE da 6.85 pollici con risoluzione FHD+ 2688 x 1216.
Il pannello è leggermente più grande dei precedenti modelli, una cosa resa possibile da cornici ridotte a misure di appena 1.25 mm che portano il rapporto schermo/corpo al notevolissimo valore del 95.3%.
Non è però questa l'unica novità, considerando come la luminosità di picco in HDR passi dai 1600 nits dell'ultimo modello ai 2000 attuali e la frequenza di aggiornamento raggiunga un inedito livello massimo di 144 Hz: le impostazioni consentono come sempre di impostare una soglia fissa a 60, 90, 120 o 144 Hz o di lasciarla gestire al software sulla base del contenuto visualizzato, ma non essendo un pannello LTPO le variazioni sono a step e non granulari fino a un minimo di 1 Hz.
Rimane invece invariato rispetto al recente passato il valore di risposta al tocco pari a 960 Hz, ma si tratta di un'eccellenza assoluta che non si sentiva assolutamente il bisogno di ritoccare: per il gaming è una manna dal cielo, così come lo è poter godere di una superficie di visione completamente pulita grazie all'assenza del punch hole per la fotocamera.
Chiudono la carrellata delle caratteristiche del display di REDMAGIC 10 Pro la profondità di colore a 10-bit, la copertura al 100% dello spettro DCI-P3, il PWM dimming a 2.160 Hz e la certificazione SGS per la salvaguardia del comfort visivo. Mancano invece anche stavolta HDR10+, Dolby Vision e simili, per uno schermo certamente di ottima qualità ma che non è al livello dei top del settore.
Fotocamere
Lo scorso anno, REDMAGIC 9 Pro aveva dato una bella svecchiata ad un comparto fotografico che era rimasto fermo al palo, e fa piacere notare come REDMAGIC 10 Pro prosegua su questa strada, pur senza offrire soluzioni particolarmente innovative. Il modulo posteriore ripropone dunque la coppia costituita da una principale e un'ultra grandangolare entrambe da 50 MP, mentre la selfie cam è nuovamente una 16 MP incastonata sotto lo schermo che mostra qualche timido segnale di miglioramento ma rimane comunque la parte debole del pacchetto.
Basata su un sensore OV50E, la principale da 50 MP è dotata di OIS ed è capace di scattare foto del tutto soddisfacenti di giorno, caratterizzate da un buon livello di dettaglio e una convincente resa dei colori. Non delude neanche l'ultra grandangolare da 50 MP: l'obiettivo è un OV50D che vanta un efficiente algoritmo per correggere le distorsioni, che infatti risultano poco visibili.
Le foto realizzate con le due fotocamere posteriori sono piuttosto coerenti tra di loro, anche in notturna quando l'apposita modalità entra in gioco in maniera più che valida. Rimane inteso che non parliamo di un setup equiparabile a quello dei migliori camera phone in circolazione, ma il livello è comunque apprezzabile a dir poco.
Per quanto riguarda la frontale da 16 MP, la qualità degli scatti è inevitabilmente ancora il prezzo da pagare per poter godere di uno schermo libero da interruzioni: nonostante sia ravvisabile un miglioramento nell'elaborazione software dell'immagine, i selfie appaiono sufficienti solo in condizioni di luce ottimali, mentre in tutti gli altri casi artefatti e gestioni problematiche dei bagliori e dei riflessi sono all'ordine del giorno.
REDMAGIC 10 Pro si comporta bene anche sul fronte video: si possono registrare a un massimo di 8K a 30 FPS, come al solito una soglia utile per i comunicati stampa ma che nella vita reale non ha molto senso. A 4K si può scegliere tra 30 e 60 FPS godendo anche di una convincente stabilizzazione elettronica con entrambi i sensori posteriori, ottenendo filmati di tutto rispetto. Con la frontale bisogna invece accontentarsi di 1080p a 30 FPS e una qualità che lascia parecchio a desiderare.
Batteria
Aumentandone la densità del 25%, gli ingegneri di Nubia sono riusciti a portare la capienza della batteria di REDMAGIC 10 Pro a 7050 mAh senza andare a inficiare le dimensioni del dispositivo. Un risultato davvero notevole che segna un bell'incremento rispetto al già ragguardevole valore di 6500 mAh registrato dai precedenti modelli. I dati del produttore parlano di un'autonomia di 52 ore di standby e di oltre 6 ore di gaming continuativo: numeri che rispecchiano la nostra esperienza, per un dispositivo che quindi non teme le sessioni più intense e si dimostra particolarmente duraturo lontano dall'alimentazione.
Va letta positivamente sempre in ottica videoludica il supporto alla tecnologia di separazione della ricarica, che consente di utilizzare lo smartphone collegato alla corrente senza che la batteria venga stressata, preservandone così la durata sul lungo periodo. Per quanto concerne invece la velocità di ricarica, l'alimentatore proprietario da 80 W incluso nella confezione supporta il protocollo Qualcomm Quick Charge 5 e consente di passare da 0 a 100 nell'arco di 40 minuti circa, un risultato di tutto rispetto. È consentita la ricarica inversa mentre risulta ancora assente quella wireless.
Videogiochi e prestazioni
Quando si ha a che fare con processori di primissimo livello come quello alla base di REDMAGIC 10 Pro, la resa grafica dei videogiochi è scontata: i vari Zenless Zone Zero, Call of Duty: Warzone Mobile, Honkai: Star Rail, Diablo Immortal e compagnia bella girano al massimo della qualità e del frame rate e non c'è molto altro da dire a riguardo. Come sempre quando si tratta di gaming phone, a fare la differenza sono le feature dedicate e le componenti hardware che più sono legate a questo ambito.
Il refresh rate dello schermo a 144 Hz è attualmente supportato da pochi titoli, quindi la sua incidenza effettiva è piuttosto contenuta. Più corposi (in tutti i sensi) i ruoli del potente impianto audio stereo con certificazione DTS-X ed equalizzazione Snapdragon Sound e il motore lineare per le vibrazioni che fornisce un feedback davvero solido.
Un grosso contributo arriva poi ovviamente dai tasti dorsali capacitivi con risposta al tocco da 520 Hz, tecnicamente identici a quelli degli scorsi modelli ma ora dotati di sette diverse modalità di personalizzazione lato software che ne aumentano ancora le potenzialità.
Note particolarmente liete arrivano poi dal nuovo sistema di raffreddamento a metallo liquido, soprattutto dopo i problemi di surriscaldamento di cui soffriva il precedente REDMAGIC 9S Pro: qui tutto funziona a meraviglia, con il dispositivo che (grazie anche all'ausilio della ventola integrata) si mantiene fresco persino in condizioni di sfruttamento estremo, come vedremo più avanti parlando di benchmark.
Una delle caratteristiche più iconiche della gamma REDMAGIC è lo slider rosso che attiva la modalità Gioco e che conduce a un hub dal quale accedere a tutti i titoli installati e soprattutto mettere le mani sull'autentica pletora di feature software a sostegno dell'attività videoludica: ci sono filtri grafici, plugin che semplificano certi processi, strumenti per connettere facilmente periferiche esterne o per eseguire un mirroring del display su uno schermo esterno e chi più ne ha più ne metta. L'offerta è come al solito molto completa, peccato solo per un'interfaccia che avrebbe bisogno di una svecchiata e le solite traduzioni sballate che complicano un po' la vita.
Un discorso che vale anche per il menu rapido Game Space, utilissimo per apportare modifiche senza interrompere il gioco ma che con un po' di lavoro potrebbe essere ancora più chiaro e intuitivo.
In termini di prestazioni pure, montando il top di gamma assoluto del momento come lo Snapdragon 8 Elite, REDMAGIC 10 Pro non può che ambire alla cima delle classifiche dei benchmark, cosa che puntualmente si verifica anche se non in maniera davvero dirompente: il diretto concorrente ROG Phone 9 Pro appare superiore praticamente in tutto, anche se parliamo di sfumature praticamente impossibili da percepire con un utilizzo normale.
REDMAGIC 10 Pro rimane uno smartphone Android tra i più potenti attualmente in circolazione, un dato che in questo caso va letto anche attraverso la lente del prezzo, considerando come la versione base che abbiamo usato per i nostri test ha un cartellino più vicino a quelli di molti dispositivi di gamma media che ai flagship veri e propri.
Abbiamo accennato in precedenza alle notevoli capacità di REDMAGIC 10 Pro di mantenere sotto controllo le temperature, e gli stress test ne danno una dimostrazione plastica: alla fine del benchmark il dispositivo arrivava a stento ai 40°, con il diretto predecessore che aveva toccato vette record addirittura di 57°. Tutto questo avviene però a discapito della stabilità che è meno rocciosa del solito, evidentemente per la necessità di tenere il processore con il guinzaglio un po' più corto.
Esperienza d’uso
Mantenendo inalterata la tradizione della gamma, REDMAGIC 10 Pro è uno smartphone che si focalizza molto sul gaming, lasciando il fianco un po' scoperto su altri aspetti, come abbiamo visto nel corso della recensione: inevitabile dunque che l'esperienza d'uso ne risenta in qualche modo, soprattutto per ciò che concerne un software che fatica a tenere il passo della concorrenza di più alto profilo.
L'interfaccia utente proprietaria REDMAGIC OS giunge alla versione 10 basata su Android 15, ma le differenze rispetto al poco illustre passato sono davvero minime. È vero, c'è una maggiore propensione allo sfruttamento dell'IA grazie all'integrazione di Google Gemini, ma si tratta di un qualcosa che oramai si trova su ogni latitudine del panorama Android e che di conseguenza non fa più notizia.
Quello che colpisce di più è notare come per l'ennesima volta il software manchi l'occasione di migliorarsi in aspetti fermi al palo da troppo tempo, su tutti un look a metà strada tra lo spartano e il tamarro e una qualità della traduzione in italiano che lascia molto a desiderare.
In un periodo storico nel quale i flagship (e non solo) sbandierano programmi di supporto sempre più estesi, poi, fa specie trovarsi di fronte a un dispositivo del quale non si conoscono assolutamente le garanzie per ciò che concerne i major update e le patch di sicurezza, e l'esperienza ci insegna che in situazioni simili non è lecito farsi grandi illusioni.
Tornando su un terreno meno accidentato, dal punto di vista telefonico REDMAGIC 10 Pro fa tutto quello che deve, garantendo una ricezione sempre affidabile e una buona qualità audio in chiamata, sia in capsula auricolare sia in vivavoce. Buona anche la performance dei sensori biometrici, specialmente per quel che riguarda il lettore per le impronte digitali incastonato sotto lo schermo, mentre il riconoscimento del volto 2D denota efficacia e affidabilità solo sufficienti.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
Nel contesto della nicchia dei gaming phone, REDMAGIC 10 Pro si dimostra a conti fatti la migliore soluzione per rapporto qualità/prezzo: a cifre sensibilmente inferiori rispetto a quelle dei flagship ci si porta a casa un dispositivo che offre semplicemente il top della tecnologia attuale e tante feature per trarre il meglio dalle proprie sessioni di gioco. Certo, i compromessi ci sono e si manifestano soprattutto in un software non all'altezza e in dettagli sui quali il risparmio appare addirittura eccessivo (la certificazione IP68 ce l'hanno anche smartphone di fascia bassa ormai), ma chi vuole prevalentemente giocare ad alti livelli troverà in REDMAGIC 10 Pro tutto ciò che serve senza doversi per forza svenare.
PRO
- Il top della tecnologia attuale, Snapdragon 8 Elite in primis
- Batteria ancora più capiente e sistema di raffreddamento strepitoso
- Tante feature per il gaming a un prezzo aggressivo
CONTRO
- Software e supporto sono sempre due grossi punti deboli
- Mancano IP68, eSIM, LTPO e altre caratteristiche di pregio
- La fotocamera frontale sotto lo schermo fa davvero fatica