Era forse prevedibile considerando l'altissimo livello qualitativo toccato da Capcom negli ultimi anni, ma il remake di Resident Evil 4 si è rivelato una vera bomba, capace addirittura di superare le altissime aspettative dei fan dell'opera originale migliorandola in quasi ogni singolo aspetto. Ricatturare la magia di un gioco simile non è certo cosa da poco e il team alle redini del progetto ci è riuscito con un mix di grande esperienza e ottimo game design, applicati con tale furbizia da non far rimpiangere i pochissimi tagli contenutistici fatti alla campagna classica (comunque per lo più sostituiti da aggiunte impeccabili).
Solo una mancanza ha fatto storcere il naso: quel Separate Ways che non era presente nell'edizione di Resident Evil 4 per Gamecube, ma ha rappresentato poi in tutte quelle successive un importante pezzo del puzzle, dato che permetteva al giocatore di vestire per una manciata di ore gli ammalianti panni di Ada Wong. Il DLC originale non era particolarmente longevo ed era ben lontano dall'essere un capolavoro narrativo, eppure la sua capacità di incastrarsi alla perfezione nella trama, unita al carisma della protagonista, gli permisero senza troppo sforzo di diventare un piccolo cult, ormai impossibile da separare dalle avventure di Leon.
Ora, che la sua versione "rifatta" sarebbe arrivata era cosa più che ovvia: nella campagna base del remake si notavano vari eventi incentrati su Ada che non venivano sviscerati a dovere e molti fan avevano già teorizzato che i pochi elementi scomparsi sarebbero stati riproposti proprio lì. Considerando i tanti cambiamenti (in meglio) della storia e le modifiche strutturali, però, era difficile capire se l'attuale Capcom sarebbe riuscita a proporre ai giocatori qualcosa di iconico quanto il predecessore e fino a che punto si sarebbe spinta.
La risposta? Esattamente come il remake, il nuovo Separate Ways è una riproposizione eccezionale del contenuto originale, che mostra ancora una volta l'incredibile forza del "nuovo corso" della saga. Oggi, ovviamente, cercheremo di spiegarvi perché, in questa comoda recensione di Resident Evil 4: Separate Ways.
Narrativa e struttura: ti guardo dall'alto in basso
Il concept dell'attuale Separate Ways è rimasto identico: il DLC è a tutti gli effetti una mini campagna dedicata ad Ada Wong che si svolge parallelamente a quella di Leon e mostra nel dettaglio tutto ciò che la femme fatale più famosa di Capcom ha combinato durante le scorribande della sua "fiamma" americana. Laddove l'originale durava però poco più di un paio di ore e si concentrava ben poco sulla storia (al di fuori di qualche scena significativa), qui il lavoro fatto non è dissimile da quello del remake base, dunque si nota da subito un focus nettamente maggiore su trama e personaggi. Insomma, vedrete molte più scene di intermezzo e dialoghi in questa versione di Separate Ways, ma non temete: non spezzano in alcun modo il ritmo e risultano ancora una volta sapientemente inseriti nell'insieme, oltre a migliorare in modo sensibile la narrativa classica.
Inoltre, se l'eliminazione di un po' della sana caciaronaggine della versione di Mikami del gioco vi aveva intristito, sarete lieti di sapere che le vicende di Ada abbracciano ancora una volta le tendenze più eccessive della serie. Ovviamente non vogliamo spoilerarvi in che modo, sappiate solo che tutto ciò che era sparito qui torna con la stessa energia, seppur contestualizzato generalmente molto meglio.
La natura di storia parallela di Separate Ways crea però un problema: costringe Ada inevitabilmente a ripercorrere aree già viste ed esplorate nel dettaglio con Leon, che non possono venir rinnovate più di tanto. Per evitare la ripetitività eccessiva, dunque, gli sviluppatori hanno puntato su due elementi: il design degli scontri, e il rampino. Il primo, peraltro, è uno dei fattori che rende ancora oggi il gioco originale fantastico e ha permesso a Capcom di elevarlo ulteriormente con il suo remake; il gameplay del loro pargolo è pur sempre solidissimo, e l'intelligenza artificiale aggressiva e flessibile dei nemici garantisce, anche solo riposizionandoli o sparigliando alcune delle carte in tavola, di trasformare scontri apparentemente identici in sfide del tutto diverse, sempre fresche anche per via della pluralità di approcci.
È l'aggiunta del rampino, tuttavia, la vera star del DLC: questo curioso gadget permette ad Ada di raggiungere zone sopraelevate che Leon poteva solo osservare dalla distanza, e ha permesso ai designer del team di aggiungere un po' di verticalità alle mappe, oltre che opzioni di navigazione semplicemente inutilizzabili dal buon Kennedy. Vi assicuriamo che tale espediente, unito alla rielaborazione delle battaglie, è più che sufficiente per rendere più intense che mai le sparatorie del DLC. Inoltre Capcom ha tarato verso l'alto la difficoltà, calcolando chiaramente Separate Ways come un contenuto da affrontare se si è già completata la campagna primaria; una scelta intelligente che fa crescere la tensione, seppur forse il team abbia un po' esagerato con i punti vita di certi boss (alcuni richiedono di consumare un vero e proprio arsenale di proiettili prima di cadere, specialmente nelle fasi iniziali in cui Ada non si è potenziata ancora a dovere).
Gameplay: agile come una gatta
Già che stiamo parlando dei boss, anch'essi non sono semplici ricicloni di quanto già visto: tolti un paio di "élite" da eliminare in situazioni note, i nemici sono stati ripensati o attraverso il furbo uso di nuove mappe - come un interessante scontro tra i tetti che sfrutta il già citato rampino - o attraverso schemi d'attacco nuovi e inaspettati. In generale, questa versione del DLC è nettamente più piacevole da giocare di quella originale e vanta una varietà che non ci aspettavamo, specialmente considerando il suo costo davvero basso (solo 10 euro). Persino a livello di contenuti Capcom ha superato le aspettative, visto che l'avventura di Ada si finisce tra le 4 e le 6 ore (dura quindi più del doppio rispetto al passato), è rigiocabilissima alle difficoltà maggiori e conta persino armi e chicche esclusive piuttosto uniche.
Il rampino di cui abbiamo parlato finora, per fare l'esempio più lampante, permette alla protagonista anche di completare esecuzioni corpo a corpo dalla distanza, scattando immediatamente verso i nemici colpiti; questa semplice possibilità cambia in modo notevole la gestione del posizionamento e arricchisce ulteriormente il ventaglio di strategie applicabili. La presenza dell'immancabile mercante (oltre che i suoi potenziamenti) e di strumenti come la balestra con dardi esplosivi, poi, non sono che la ciliegina sulla torta.
L'unica critica? Forse si poteva fare qualcosa di più con le "lenti a contatto" di Ada. Durante la campagna è infatti possibile utilizzare una sorta di scansione per vedere le zone interattive a cui aggrapparsi col rampino e delle orme da seguire durante fasi specifiche, ma ben poco altro è stato fatto per utilizzare i gadget ipertecnologici di cui la protagonista è dotata. Restiamo comunque del tutto soddisfatti di quanto realizzato; il fatto che ci fossero ancora un paio di gocce di potenziale da spremere dalla formula non rovina certo uno dei migliori contenuti extra da noi giocati.
Considerando il livello di attuale di Capcom non è certo una sorpresa, ma Separate Ways è il perfetto tassello mancante di Resident Evil 4: un'aggiunta che supera la sua versione originale in tutto, si incastra perfettamente nella narrativa del remake e riesce addirittura ad eliminare del tutto la ripetitività insita nel riutilizzo di molte delle stesse mappe, attraverso il nuovo rampino e la solita brillante gestione degli scontri. Un must buy dal costo irrisorio, che rende il già eccezionale gioco base un pacchetto completo ancor più incredibile. Non possiamo che fare i complimenti a un team che ormai sbaglia davvero di rado.
Conclusioni
PRO
- Migliora l'originale in tutto, e si incastra a meraviglia nella nuova narrativa
- Il solito gran design degli scontri, unito al rampino, mantiene fresche anche mappe già viste
- Costo davvero basso, per contenuti ottimi
CONTRO
- Forse qualcosina in più si poteva fare coi gadget della protagonista