La passione per i cavalli dev'essere una cosa seria. Lo diciamo in maniera ipotetica, perché sinceramente non abbiamo molto a che fare con tale ambito, ma guardando la quantità di film e videogiochi che si occupano dell'argomento viene da pensare che una fonte d'ispirazione così proficua possa trarre forza solo da sentimenti veramente intensi, che meritano grande rispetto. Ci accingiamo all'argomento con una prospettiva da totali profani, ma è con il pensiero rivolto a un soggetto in grado di smuovere emozioni e sogni che ci troviamo ad affrontare Rival Stars Horse Racing in questa recensione. A dire il vero, il gioco fa veramente un gran lavoro per fare addentrare qualsiasi utente, anche il più lontano dal mondo equino, all'interno della sua complessa struttura mista tra racing, simulazione e gestionale, riuscendo in qualche modo ad essere anche coinvolgente, al di là di quello che si può pensare sulle corse dei cavalli. C'è anche una storia dietro: il protagonista è il discendente di una famiglia di fantini tradizionalmente legata ai cavalli da corsa, chiamato a riprendere in mano le redini dell'azienda familiare caduta in disgrazia per donare nuova gloria alla casa, vittoria dopo vittoria.
Si individuano dunque facilmente le due direttrici principali su cui si incentra l'azione di gioco: da una parte la corsa vera e propria, con la guida diretta del cavallo sulla pista e dall'altra parte tutti i numerosi aspetti da curare per portare avanti il ranch e l'allevamento di cavalli. All'interno di questa struttura ibrida si innestano una grande quantità di azioni possibili ed elementi da tenere sotto controllo per poter ottenere i migliori risultati in corsa, proseguendo nella storia attraverso il conseguimento dei numerosi obiettivi posti da NPC, dipendenti e colleghi della fattoria. Rival Stars Horse Racing si dimostra subito un gioco piuttosto profondo ma ben gestibile, grazie a un esteso tutorial che ci guida in ogni suo singolo aspetto, oltre alle "missioni" della storia che, di fatto, servono per dare un indirizzo alle nostre azioni e funzionano bene anche come introduzione progressiva alle varie sfaccettature sia della gara che dell'espansione e mantenimento del maneggio.
Cavalli e micro-transazioni
Rival Stars Horse Racing si presenta molto bene, per via di un impianto grafico di discreta fattura che non sfigurerebbe nemmeno su piattaforme maggiori e una buona chiarezza in termini di menù e interfaccia, tutti elementi che facilitano l'immersione in un gioco che ha molto di contemplativo e pochi elementi veramente attivi, visto che anche le fasi di corsa richiedono sostanzialmente una gestione strategica delle forze del cavallo, più che una qualche abilità nella "guida". Per il resto, si tratta soprattutto di investire risorse per l'ampliamento delle strutture del ranch, allenare i cavalli, partecipare alle corse ed espandere e gestire l'allevamento attraverso l'acquisto di nuovi esemplari e l'accoppiamento, ovviamente mirato a far nascere soggetti dotati di caratteristiche notevoli e pedigree si alto profilo. Da buon gestionale, insomma, il gioco ci propone di cliccare su icone e pensare controllare vari aspetti economici, anche se le fasi delle corse riescono bene a spezzare un po' la monotonia (pur essendo esse stesse alquanto ripetitive). Tutto questo per dire che un minimo di attrazione per i gestionali classici è necessaria per apprezzare appieno il gioco in questione, il quale comunque riesce ad introdurci piuttosto bene nei suoi meandri, anche senza essere dei grandi fan dei cavalli.
Fin qui tutto bene, dunque, ma l'ingombrante problema delle micro-transazioni emerge dopo le godibili prime ore di gioco. Essendo un free-to-play, tutta la struttura è improntata sulle attese e sul dispendio di valuta per evitarle, in un meccanismo diventa sempre più opprimente addentrandoci nelle fasi più avanzate. Se all'inizio la raccolta di valuta in-game e risorse necessarie per i miglioramenti alla struttura risulta particolarmente semplice, con gli acquisti che risultano sporadici e comunque ben sostenibili con le ricompense che si ottengono semplicemente giocando, il bilanciamento diventa progressivamente sempre più iniquo, con le gare che risultano sempre più selettive e difficili, gli allenamenti che impongono pause di parecchi minuti e le risorse per la costruzione, gestione e allevamento sempre più rare a meno che non si ricorra alla spesa con denaro reale. La presenza costante degli avvisi sui vari "VIP pass" (chiamati in maniera diversa ma con il classico sistema del pacchetto speciale a pagamento) rimandano al concetto di pay to win, anche se la presenza marginale del multiplayer online rende la cosa meno critica del solito.
Conclusioni
Al di là del suo soggetto fortemente di nicchia, Rival Stars Horse Racing riesce ad affascinare un po' tutti con la sua buona integrazione tra elementi di simulazione di corsa e gestionali, attraverso un ingresso graduale e progressivo nelle sue numerose sfaccettature e con una presentazione di ottimo livello. I problemi sorgono sul lungo termine: siamo ormai abituati alle meccaniche dei free-to-play ma in questo caso il gioco non propone alternative, non fa leva su coloro che vogliono usare scorciatoie o ottenere il massimo possibile, costringe praticamente tutti a sottostare alle micro-transazioni o a grinding ed attese che possono essere poco sostenibili.
PRO
- Tra tutorial e storia ci inserisce benissimo nelle sue meccaniche
- Ottima presentazione tra grafica e interfaccia
- Buon misto tra corsa e gestionale, attrae anche chi è poco propenso ai cavalli
CONTRO
- Le micro-transazioni si fanno sentire in maniera pressante
- Ripetitivo alla lunga e tendente al grinding