La recensione di Skate City ci mette di fronte a quello che si pone come un titolo di rottura rispetto alla tradizione dei moderni videogiochi di skateboard. Sin dal seminale Tony Hawk's Pro Skater, gli elementi comuni a praticamente tutti gli appartenenti al genere sono sempre stati gli ambienti tridimensionali, l'esecuzione frenetica di trick sempre più complessi, il look sgargiante e una colonna sonora di stampo rock. Ebbene, niente di tutto ciò trova spazio in Skate City, che dona al catalogo di Apple Arcade un'esperienza decisamente disimpegnata nel gameplay e quasi crepuscolare nei toni.
Sullo skate in relax
Sviluppato da Agens e pubblicato da Snowman (il team responsabile di Alto's Adventure e del recente Where Cards Fall), Skate City si pone come un gioco da godersi a piccole dosi e senza troppo impegno, a differenza di prodotti analoghi che invece richiedono pazienza e applicazione per poter padroneggiare al meglio le acrobazie. L'azione si sviluppa su un piano bidimensionale, sfruttando un sistema di controllo che punta il più possibile alla semplicità. L'unico tasto virtuale visibile serve a spingere in avanti lo skate col piede, mentre per eseguire i trick di base è necessario strisciare il dito sulla parte destra o sinistra del display, ottenendo risultati diversi a seconda della direzione scelta: le evoluzioni più complesse richiedono di aggiungere a questo anche dei tocchi agli angoli dello schermo, per un meccanismo che risulta fluido e intuitivo, ma non esente da difetti. La rilevazione degli swipe non è impeccabile, e capita spesso che il software non recepisca l'input desiderato dall'utente, un'eventualità che si dimostra particolarmente fastidiosa negli eventi che richiedono di eseguire specifici trick. Utilizzare un controller fisico risolve il problema ma ne crea un altro, dato che la maggior precisione si ottiene sacrificando molta dell'immediatezza dei controlli touch.
Come dicevamo in apertura, però, Skate City non è uno di quei titoli che richiede particolare dedizione, anzi i contenuti offerti sono assolutamente alla portata anche dei meno esperti in materia. Il gioco consente di scorrazzare in tre diverse città (Los Angeles, Oslo e Barcellona, con solo la prima inizialmente disponibile e le altre da sbloccare) affrontando delle sfide ben definite oppure bighellonando in modalità endless. Nel primo caso parliamo di eventi generalmente piuttosto brevi che richiedono il completamento di determinati obiettivi con la classica valutazione finale a tre stelle: si tratta di segmenti piacevoli e anche abbastanza variegati (si va dalla semplice esecuzione di trick a missioni più particolari come fare slalom tra i passanti o fuggire dalla polizia), che però denotano un livello di sfida fin troppo arrendevole e non garantiscono una grandissima longevità, esaurendosi piuttosto in fretta.
La modalità endless svolge la sua evidente funzione senza fornire stimoli eccezionali, con l'unico elemento di rilievo rappresentato da alcuni obiettivi che si possono completare per ottenere crediti extra da spendere nell'apposito negozio. Questo mette in vendita tutta una serie di orpelli estetici (abiti e accessori per il personaggio ma anche parti dello skateboard) e consente anche di migliorare le statistiche del proprio alter ego digitale, ma niente che costituisca uno straordinario stimolo ad accumulare quattrini virtuali.
In generale, si può dire che l'attitudine "rilassata" di Skate City rappresenti al tempo stesso il suo miglior pregio e il suo più grande limite: il titolo Agens può essere goduto letteralmente da chiunque per qualche partita nei ritagli di tempo, ma fatica a coinvolgere al 100% proprio per la sua mancanza di mordente. D'altronde questa vocazione ai toni soft è veicolata efficacemente anche dall'ottimo comparto audiovisivo del gioco: colori pastello, luci soffuse ed effetti di sfocatura fanno da sfondo a modelli 3D leggermente stilizzati ma contraddistinti da animazioni fluide e ben realizzate, a cui si sposa perfettamente una colonna sonora di chiara matrice chill.
Conclusioni
Skate City ha il merito di offrire una chiave di lettura diversa dalla tradizione dei titoli di skateboard, proponendo un gameplay semplice ed immediato inserito in un contesto che privilegia il gioco rilassato rispetto alla ricerca spasmodica del trick perfetto e del punteggio massimo. Un intento lodevole che però mostra il fianco anche ad una certa mancanza di mordente, che finisce inevitabilmente per rendere il gioco meno interessante sul lungo periodo.
PRO
- Immediato e apprezzabile da chiunque
- Comparto audiovisivo ottimo
- Ideale come passatempo
CONTRO
- Contenuti e livello di sfida lasciano a desiderare
- Sistema di controllo non perfetto
- Pochi stimoli ad andare avanti a lungo