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Star Wars: Andor, analisi dell'episodio 1x08

Torniamo a parlare di Andor: la serie TV dedicata all'universo di Star Wars continua su Disney+ con l'episodio 1x08, che farà parecchio riflettere.

RECENSIONE di Christian Colli   —   26/10/2022

Ci sono dei momenti, mentre si guarda Andor, in cui non ci si può fare a meno di chiedere: "Ma questo è veramente Star Wars?". Sarà per il taglio di Toby Haynes alla regia, o per la sceneggiatura di Beau Willimon - che ha appena appena creato e scritto la serie TV House of Cards, oltre a film del calibro di Maria regina di Scozia e Le idi di marzo - fatto sta che anche l'episodio 1x08 di Andor ci porta in una galassia lontana lontana che non avevamo mai visto sul grande schermo, e che forse solo i fan di Guerre Stellari più accaniti, quelli che leggono i fumetti e i romanzi, per intenderci, hanno assaggiato negli anni. E ne hanno sentito il sapore amaro, perché se le trilogie ci hanno insegnato che gli imperiali erano brutti e cattivi perché distruggevano mondi con roboanti effetti speciali, si vestivano di nero e facevano il verso al fascismo, Andor ci sta mostrando il vero lato oscuro di quell'era galattica.

Nella nostra analisi dell'episodio 1x08 di Star Wars: Andor vi spiegheremo perché questa settimana la serie TV ci ha colpito più del solito, ma state attenti agli invitabili spoiler nelle prossime righe.

Andor va in prigione

Andy Serkis interpreta il capoturno Kino Loy in Star Wars: Andor
Andy Serkis interpreta il capoturno Kino Loy in Star Wars: Andor

Ci teniamo a precisare che non è tutto oro quel che luccica, nel senso che Andor 1x08 è stato un'ora - quasi, 57 minuti, ma comunque l'episodio più lungo finora - di fantastica televisione, ma ha anche rallentato enormemente lo svolgimento della storia, che già la settimana scorsa si stava riprendendo dallo sfolgorante finale del secondo arco narrativo. Ma se l'episodio 7 aveva comunque gettato le basi per il futuro, concentrandosi sulle diverse sottotrame alla luce di quanto accaduto su Aldhani, questo ottavo appuntamento con Andor smuove la trama di poco, quasi come fosse un "filler", cioè un riempitivo. Tuttavia siamo di fronte al primo episodio di un nuovo trittico, e a questo punto abbiamo imparato che ogni arco narrativo di Andor ribolle lentamente fino a esplodere nell'atto conclusivo. E di carne al fuoco ne è stata messa tanta.

Ironicamente, non per il protagonista, che passa gran parte del copione ad ambientarsi nella prigione di Narkina 5, che poi dà il titolo all'episodio. Se sarà questa esperienza a fargli capire l'importanza del gioco di squadra, o comunque a spostarlo ancora di più nella direzione della Ribellione, lo vedremo nelle prossime settimane.

La prigione imperiale, così com'è stata rappresentata, è un vero incubo, ma un incubo di quelli realistici perché non è difficile immaginare che il regista Toby Haynes e il creatore della serie, Tony Gilroy, l'abbiano concepita ispirandosi alle tristi storie di Guantanamo o Xinjiang. Il contrasto creato dall'ambiente bianco e scintillante con le uniformi imperiali - praticamente l'unico sprazzo di colore - e le condizioni di vita miserabili è una delle più grandi vittorie di questo episodio, così come la colonna sonora synth che contribuisce a creare un senso di crescente inquietudine, che culmina nel suicidio di un prigioniero.

È roba forte per Star Wars e alcune scene lasciano abbastanza di stucco per il taglio adulto e sottilmente crudele. A metterci il carico da cento troviamo Andy Serkis, alla sua seconda comparsata nell'universo di Star Wars (era Snoke nella trilogia sequel) e che interpreta il capoturno Kino Loy, un uomo che fomenta la competizione tra le "stanze" dei prigionieri in puro stile Squid Game. È tutto terribile e profondamente credibile, e se questo è quello che capita agli umani nel mirino dell'Impero... meglio non pensare alle specie aliene.

Mothma beve e Luthen incontra Saw

Mon Mothma cospira, beve e chiacchiera mentre Andor è in prigione
Mon Mothma cospira, beve e chiacchiera mentre Andor è in prigione

La vita di Cassian Andor su Narkina 5 si alterna con le sottotrame che l'episodio porta avanti a più riprese ma che, come abbiamo detto, fanno pochi passi avanti e sembrano più che altro prendere tempo. Quella di Mon Mothma ci è parsa la più debole della settimana: Genevieve O'Reilly è sempre fantastica nei panni della senatrice di Chandrila, ma ci piacerebbe vederle fare qualcosa di più che sorseggiare drink alle sue mille feste mentre cospira alle spalle del marito. La sua sottotrama questa settimana è stata del tutto inconcludente: ci ha mostrato il lato più vanesio della società coruscantiana - e quindi di quella galattica - e dei punti di vista sull'operato dell'Imperatore Palpatine che, in definitiva, sono ciò che lo "autorizza" a schifezze come Narkina 5, ma a parte questo la senatrice si è mossa poco nel grande disegno di Andor.

Lo stesso si potrebbe dire per Vel e Cinta, che credevamo di non vedere più dopo Aldhani, ma che invece sembrerebbero giocare ancora un ruolo rilevante nella serie TV, anche se questa settimana è servita soltanto a separarle di nuovo. Willimon peraltro tratteggia con estrema delicatezza la loro relazione, a dimostrazione che l'inclusività si può rappresentare bene anche con pochi ma potenti dialoghi.

Forest Whitaker torna a interpretare Saw Gerrera in Star Wars: Andor
Forest Whitaker torna a interpretare Saw Gerrera in Star Wars: Andor

I pezzi forti di questa settimana sono senza dubbio Dedra Meero e Luthen Rael. La prima diventa sempre più odiosa e infame: l'attrice Denise Gough sta facendo davvero un ottimo lavoro, anche perché, per assurdo, si finisce a stimare la sua determinazione e fermezza. Specialmente dopo averla vista rimettere al suo posto Syril Karn. Quest'ultimo prometteva grandi cose nei primi episodi, ma la sua sottotrama si è un po' persa col passare del tempo e a questo punto è difficile capire come si svilupperà e se il personaggio rappresenterà una spina nel fianco per Dedra o se le sarà d'aiuto. Non che l'Imperiale ne abbia bisogno, intendiamoci, anche perché la vista del prigioniero torturato, e la promessa che Bix faccia la stessa fine, hanno subito ridimensionato la nostra stima nei confronti della sua professionalità.

Dopodiché, non solo siamo stati contenti di rivedere Forest Whitaker nei panni di Saw Gerrera, ma soprattutto di assistere a quel fantastico battibecco con Luthen Rael. Whitaker e Stellan Skarsgård sono due giganti, c'è poco da fare, e in pochi attimi ci hanno ricordato quante sfumature di grigio ci siano anche nella Ribellione. Per chi non lo sapesse, Saw Gerrera è un personaggio creato da Dave Filoni in The Clone Wars: la sua prima apparizione risale al 2012, e da allora è comparso ripetutamente nelle serie animate e anche nel film Rogue One. Insomma, è più che un semplice elemento di fanservice: per quello basta tenere gli occhi aperti nel negozio d'antiquariato di Luthen.

Conclusioni

Andor continua a essere il miglior Star Wars che abbiamo visto in TV anche soltanto da un punto di vista meramente tecnico, ma l'episodio 1x08 schiaccia il freno e passa ad alimentare la tensione narrativa in un modo completamente diverso dal solito. Più suggestivo e tristemente realistico, questo episodio si sofferma sulle nefandezze dell'Impero e sugli equilibri di potere, ristabilendo i rapporti tra i personaggi in vista dei prossimi sviluppi.

PRO

  • Il ritorno di Saw Gerrera
  • Le scene nella prigione mettono i brividi

CONTRO

  • I festini di Mon Mothma
  • La sottotrama di Syril Karn non decolla