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Terra Nil, la recensione di uno strategico a sfondo ambientalista

Abbiamo recensito Terra Nil, un manageriale per PC e dispositivi mobile nel quale bisogna salvare la Terra dalla sua più grande minaccia: l'uomo.

Terra Nil, la recensione di uno strategico a sfondo ambientalista
RECENSIONE di Luca Forte   —   27/03/2023

In un'epoca nella quale le problematiche ambientali sono all'ordine del giorno, dalla siccità all'inquinamento, passando per frane, bombe d'acqua e chi più ne ha più ne metta, era solo questione di tempo prima che qualcuno tornasse a esplorare queste tematiche anche nei videogiochi.

Terra Nil, l'ultima fatica del team di sviluppo indipendente Free Lives, lo studio con sede a Città del Capo che ha creato Broforce e Genital Jousting, fa proprio questo, dato che ci mette a capo di una futuristica spedizione scientifica che ha come obiettivo quello di ripristinare l'ecosistema terrestre non tanto per consentire all'uomo di tornare sul pianeta, come succede in Wall-E per esempio, quanto per nascondere sotto il tappeto il suo passaggio e restituire alla natura i suoi spazi vitali.

Il gioco, pubblicato dalla poliedrica Devolver Digital, l'editore americano famoso per Hotline Miami, Enter the Gungeon, Katana ZERO, ma anche per le sue folli conferenze durante gli E3 (o quello che ne resta), arriverà su PC e mobile, grazie a Netflix, il 28 marzo 2023.

Nella recensione Terra Nil vi diremo se siamo riusciti a salvare la Terra dalla sua più grande minaccia: l'uomo.

Terra Nil, più puzzle che strategico?

All'inizio di ogni scenario di Terra Nil bisognerà bonificare la Terra devastata dall'inquinamento
All'inizio di ogni scenario di Terra Nil bisognerà bonificare la Terra devastata dall'inquinamento

Come dicevamo, lo scopo di Terra Nil è quello di ripristinare l'equilibrio ecologico in quattro parti del pianeta pesantemente rovinate dall'inquinamento e dalla presenza dell'uomo. Il recupero dell'ambiente deve passare sempre attraverso tre fasi ben distinte che richiedono di raggiungere determinati prerequisiti per sbloccare il momento successivo e le nuove opzioni che vengono messe a disposizione con esso.

Si partirà sempre con la bonifica del livello, una fase nella quale Terra Nil offre solo gli strumenti per generare energia e le strutture necessarie per ripulire il terreno e le acque inquinate. Una volta liberata una parte significativa della mappa, si sbloccano gli edifici e i macchinari coi quali creare i nuovi biomi che ripristineranno la biodiversità sul pianeta. Una volta che si sono raggiunte le condizioni necessarie per sostenere la vita, arriva il momento di cercare gli habitat perfetti per reintrodurre le 6 specie native di quella regione. Dopodiché non rimane che levare le tende, riciclando tutti i macchinari utilizzati fino a quel momento e abbandonando la zona per sempre.

Dopo la bonifica, in Terra Nil bisogna creare i biomi necessaria sostenere la vita
Dopo la bonifica, in Terra Nil bisogna creare i biomi necessaria sostenere la vita

A differenza di esperienze similari nelle quali al giocatore viene chiesto di gestire un ecosistema complesso dagli equilibri quasi impossibili da bilanciare, cosicché ogni mappa possa durare pressoché all'infinito, in Terra Nil gli obiettivi sono chiari e, una volta raggiunti, non c'è più molto da fare. Anche perché non si può tornare indietro: tranne che per alcuni parametri, come l'umidità o la temperatura, l'ecosistema non è dinamico e risponde solo alle sollecitazioni del giocatore.

Per questo motivo l'opera di Free Lives ci ha ricordato più un puzzle game di uno strategico/manageriale classico, dato che le risorse limitate, la stretta correlazione tra gli edifici e l'obbligo di utilizzare determinate strutture spingono il giocatore a capire come "risolvere" lo scenario, più che gestirlo attraverso le costruzioni. Anzi, la parte da city builder è quella più debole, dato che talvolta costringe a cercare soluzioni poco eleganti per aggirare le limitazioni imposte a tavolino, come quando bisogna creare dei canali solo per riciclare delle strutture posizionate fuori dal raggio d'azione del drone acquatico, nonostante in altri livelli si sia utilizzato quello che si sposta sulla monorotaia o addirittura la variante volante.

La fase di riciclo è quella finale di Terra Nil
La fase di riciclo è quella finale di Terra Nil

In questo modo, spesso, la parte più complessa di un livello risulta essere la prima, quella dove bisogna gestire bene le poche risorse a disposizione per costruire i primi generatori elettrici e le strutture con le quali bonificare il terreno inquinato. Una volta ripristinate le prime zone della mappa, infatti, si possono usare le serre per guadagnare nuovi "punti natura" da spendere per le funzionalità più avanzate, che consentono di raggiungere anche dei traguardi ambientali secondari che non solo fanno guadagnare tanti punti, ma che talvolta attivano eventi in grado di modificare il gameplay come la pioggia, un evento che bonifica automaticamente tutto il livello e col quale ottenere risorse praticamente infinite.

Ogni bioma, infatti, è caratterizzato da richieste secondarie che spesso vanno affrontate con strumenti specifici. In Terra Nil, le fasi di gioco più avanzate non corrispondono a quelle nelle quali si può accedere a tutte le strutture e le opzioni incontrate fino a quel momento, ma semplicemente a quelle dove è più complesso bonificare l'ambiente con le poche risorse messe a disposizione. Gli sviluppatori, infatti, hanno creato i livelli come dei piccoli puzzle ambientali che vanno risolti con quello che si ha, trovando un modo per incastrare tra di loro i pochi strumenti disponibili; per questo motivo i limiti imposti sono maggiori rispetto a produzioni similari.

Ogni edificio di Terra Nil ha un ruolo ben specifico nel gioco
Ogni edificio di Terra Nil ha un ruolo ben specifico nel gioco

Alcune strutture, per esempio, possono essere create solo su di altre, così come alcune funzionalità extra possono essere attivate solo in casi molto particolari. Se qualcosa dovesse andare storto bisognerà cercare un modo alternativo per rifare le cose dato che, tranne nella fase finale di "riciclo", non sarà possibile distruggere le proprie strutture. Un aspetto un po' limitante, che costringe spesso a devastare l'ambiente, con nuovi canali o dragando il fondo dei mari, per trovare il modo di salvare il pianeta. Un po' un controsenso.

Un'esperienza rinfrancante

L'aurora è uno dei momenti più poetici di Terra Nil
L'aurora è uno dei momenti più poetici di Terra Nil

L'aspetto nel quale Terra Nil fa sicuramente centro è quello artistico. Il gioco, infatti, per via di livelli di dimensioni contenute, di limitate interazioni tra i vari sistemi e una grafica leggibile, ma non complessa, è in grado di girare agevolmente su PC sprovvisti di scheda grafica dedicata, come il ThinkPad T14 Gen 1 utilizzato per la recensione, e dispositivi mobile.

Questo, però, non deve far sottovalutare l'impatto artistico di un'opera ricca di dettagli da scoprire e di piccoli/grandi momenti che sono capaci di stupire, come la prima volta che riuscirete a far nevicare, o quando l'aurora boreale tornerà a risplendere. Passando il mouse su di una zona si sentiranno i suoni lì prodotti, uno stratagemma pensato per fare in modo che anche l'audio si arricchisca assieme al ritorno della vita. Si tratta di momenti delicati, ma potenti, in grado di far capire che siamo stati in grado di riattivare quei processi che consentono alla natura di curarsi autonomamente. A quel punto basterà eliminare ogni segno umano e la Terra potrà dirsi nuovamente salva.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, Epic Games Store
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (8)
7.3
Il tuo voto

Terra Nil è un'esperienza riuscita, che prova a mettere al centro della scena le tematiche ambientali con un gioco non perfetto, nemmeno lunghissimo (ci vogliono circa 10 ore per completarlo tutto con una bassissima rigiocabilità) e con qualche problema di interfaccia, ma non per questo meno appagante e rilassante. Riportare allo stato naturale porzioni di mondo devastate dall'uomo per qualcuno potrebbe essere un'esperienza catartica, in grado di sensibilizzare su questo tema che negli ultimi tempi è decisamente centrale e delicato.

PRO

  • Tematica decisamente attuale
  • Gameplay intelligente e rilassante
  • Artisticamente riuscito

CONTRO

  • La struttura è un po' limitante
  • Bassa rigiocabilità
  • Interfaccia non sempre pulita