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Tetris Effect: Connected, la recensione: un atteso ritorno ora anche in multiplayer

A due anni dall'uscita originale, Tetris Effect ritorna con un aggiornamento che aggiunge una robusta modalità multigiocatore

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   17/11/2020

In questa recensione di Tetris Effect: Connected riprendiamo il discorso lasciato in sospeso due anni fa esatti, quando uscì Tetris Connect su PlayStation 4, successivamente approdato anche su PC. Si trattava di un gioco nato da un mix assolutamente esplosivo: la formula di uno dei videogiochi che hanno fatto la storia del medium rivista attraverso gli occhi di Tetsuya Mizuguchi, genio visionario creatore di Space Channel 5, Rez, Child of Eden e Lumines. Il risultato fu una ventata di aria fresca nel genere dei puzzle game, un connubio tra vecchissimo e nuovissimo che riuscì non solo a convincere, ma per certi versi a stupire e, ovviamente, a tenere incollati per ore ed ore milioni di giocatori allo schermo.

Al tempo, tra i pochi difetti che riscontrammo in Tetris Effect, avevamo segnalato come la mancanza di una modalità multiplayer fosse effettivamente un peccato: a posteriori non sembra essersi trattato di una critica del tutto infondata, perché oggi quello stesso prodotto torna sul mercato arricchito proprio di quella componente multigiocatore tanto desiderata. Tetris Effect: Connected, questo il nome della nuova versione, si presenta come gioco di lancio per Xbox Series X/S, incluso anche in Game Pass. In aggiunta, è già disponibile anche su PC e lo sarà per chi possiede già la versione precedente su Epic Game Store, Oculus Quest e PlayStation 4 tramite aggiornamento gratuito che arriverà però solo nel corso della prossima estate.

Tetris, musica e luci

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Tetris Effect: Connected è quindi a tutti gli effetti una esclusiva temporale console su Xbox Series X/S. Probabilmente non si tratta di uno di quei giochi capaci di muovere le vendite dell'hardware, eppure allo stesso tempo rappresenta una delle aggiunte a Game Pass più interessanti delle ultime settimane, specialmente per chi vuole prendersi una pausa dai grandi tripla A o dalle esperienze più impegnative. Ben sapendo però che si può iniziare a giocare a Tetris Effect con l'intenzione di passarci solo qualche minuto e ritrovarsi poi dopo un paio d'ore a voler fare ancora un'ultima partita...

Questa nuova versione replica in buona parte i contenuti della prima edizione, motivo per cui ci sembra opportuno rimandarvi alla nostra recensione originale per approfondire per bene il discorso. Sintetizzando, si tratta di una rispettosa rielaborazione delle meccaniche del puzzle game conosciuto praticamente da chiunque sulla faccia della terra, rinfrescate però soprattutto da una ricerca audiovisiva notevole negli elementi per così dire di contorno. Chi ha giocato in passato a Lumines troverà evidenti le similitudini concettuali nelle due opere, che propongono entrambe una mescolanza tra flusso del gameplay e quello della musica e degli effetti visuali sensazionale. In Tetris Effect è però chiaro come Mizuguchi abbia trovato ulteriore stimolo dalle maggiori capacità tecniche moderne, perché è proprio nella grafica che si ritrova un trip di effetti, forme, colori e luci che trasporta tra ambientazioni e luoghi completamente diversi, accompagnati dal beat di una colonna sonora straordinariamente varia che spazia tra generi diversi con incredibile semplicità. I livelli sono vivi, cambiano e si evolvono durante le partite, e diventa quasi un peccato dover stare concentrati sull'azione e sui tetramini che cadono nel pozzo invece di godersi ciò che appare sullo schermo. Ecco perché giocare a Tetris Effect è un'esperienza unica, un vero viaggio sensoriale che ha il gusto della piena realizzazione dell'idea del game designer giapponese.

Multiplayer, finalmente

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Come detto poc'anzi, Tetris Effect: Connected mantiene intatti i contenuti per giocatore singolo, come la modalità principale Journey e la Challenge, composta da sfide basate su specifiche regole. Rispetto alla prima uscita questa versione aggiunge una robusta modalità multigiocatore suddivisa anch'essa in differenti modalità, ognuna capace di garantire un'esperienza diversa. La "principale" e più articolata è senza dubbio Connected, che è a tutti gli effetti una cooperativa dal taglio però piuttosto originale. In pratica ci si ritrova affiancati da altri 2 giocatori, ognuno col proprio pozzo. L'obiettivo è sconfiggere una serie di boss controllati dalla CPU, raffigurati coi segni dello zodiaco e ciascuno dotato di attacchi unici, attraverso l'eliminazione delle linee di mattoncini. La variazione sul tema sta nel fatto che ogni tanto i tre pozzi si fondono in un unico enorme pozzo, dove ognuno dei giocatori possono collocare i propri tetramini anche nelle aree "di proprietà" dei compagni. Si tratta di una modalità che genera dinamiche interessanti, con gli utenti che debbono mettere da parte la classica "solitudine" nell'evoluzione della partita per considerare in questo caso anche le azioni dei compagni.

Le altre opzioni non sono altrettanto originali ma comunque molto godibili, rivelandosi al contrario meno impegnative dal punto di vista del tempo richiesto per concludere una partita e quindi maggiormente compatibili con brevi sessioni: Zone Battle e Score Attack sono sostanzialmente identiche nelle meccaniche e nello sviluppo delle sfide, ma mentre nella prima i giocatori si ostacolano a vicenda lanciando nel pozzo avversario le proprie linee eliminate e sfruttando la "Zona", nella seconda invece lo scontro è basato puramente sul punteggio finale, garantendo uno sviluppo delle partite più lineare.

L'ultima modalità, chiamata Classic Score Attack, ha uno scopo più didattico visto che poggia sulle regole e le meccaniche del tetris originale: interessante per vedere quali raffinamenti della formula sono stati apportati nel corso del tempo e quanto essi siano veramente importanti nel computo finale, ma probabilmente destinata a risultare in ultima analisi troppo arcaica per i gusti della maggior parte delle persone. Per evitare di far scontrare utenti dalle capacità troppo distanti, nelle partite classificate c'è un punteggio di riferimento che si può aumentare o diminuire a seconda dei risultati ottenuti, e che aiuta a incrociare utenti compatibili. Nella progressione dei vari incontri o effettuando azioni particolari si possono poi sbloccare degli avatar, da associare al proprio nome per godere un piccolo elemento di personalizzazione.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (18)
9.2
Il tuo voto

Tetris Effect: Connected è quello che avrebbe dovuto essere Tetris Effect 2 anni fa: un prodotto spettacolare, un'esplosione audiovisiva in grado di accompagnare in maniera quasi sempre impeccabile una meccanica di gioco immortale, che sa catturare oggi come quasi 40 anni fa. Ma dove Tetris Effect si fermava, non permettendo a più di un giocatore di godere di tanta bellezza, Connected completa l'opera includendo un'ampia offerta multiplayer, attraverso la quale l'opera di Mizuguchi spicca definitivamente il volo.

PRO

  • Tutti i contenuti di Tetris Effect più il multiplayer
  • Un vero trip audiovisivo, uno spettacolo unico
  • Longevità quasi infinita

CONTRO

  • Se non vi piace tetris non cambierete idea
  • Qualche modalità meno riuscita di altre