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The Book of Boba Fett, la recensione del season finale

The Book of Boba Fett chiude la prima stagione su Dusney+ con un finale adrenalinico ma sicuramente divisivo.

RECENSIONE di Christian Colli   —   09/02/2022

Attenzione, spoiler!

Dopo gli ultimi due straordinari episodi, praticamente del tutto incentrati sui protagonisti di The Mandalorian, e diretti da Bryce Dallas Howard e Kevin Tancharoen, il ritorno alla regia di Robert Rodriguez, già dietro la macchina presa nelle peggiori settimane di The Book of Boba Fett, non lasciava ben sperare. Specialmente perché l'episodio 1x07 chiude effettivamente questa seconda serie live action di Star Wars che tanto ha diviso pubblico e critica, nonostante avesse per protagonista uno dei personaggi più iconici della saga, l'ex cacciatore di taglie Boba Fett. Invece il season finale si è rivelato avvincente e davvero molto spettacolare, ma ci ha anche lasciato l'amaro in bocca a più riprese, come scoprirete nelle prossime righe della nostra recensione di The Book of Boba Fett 1x07, il season finale.

La battaglia di Mos Espa

The Book of Boba Fett, Cad Bane e Boba hanno una lunga storia in comune
The Book of Boba Fett, Cad Bane e Boba hanno una lunga storia in comune

Come anticipato da almeno un paio di settimane, siamo arrivati alla resa dei conti tra Boba Fett e il sindacato dei Pyke che ha puntato gli occhi su Mos Espa e tutta Tatooine. L'episodio finale della stagione - se poi Disney intenda produrne una seconda è ancora tutto da vedere, ma non metteremmo la mano sul fuoco - è dedicato praticamente per intero a questa grande battaglia, che però si svolge nei ristretti vicoli della città, e in particolare nei pressi della cantina di Garsa Fwip. Diciamo che la tattica e la strategia non sono proprio solidissime, e che molte decisioni prese nell'episodio appaiono abbastanza discutibili: mettendo da parte la sospensione dell'incredulità, è chiaro che Jon Favreau scrive pensando alla spettacolarità e al fanservice, una parolina che usiamo spesso ma che andrebbe contestualizzata meglio.

Il fanservice becero non piace a nessuno, ma Favreau lo sfrutta in modo intelligente perché, del resto, l'intero immaginario di Star Wars è fatto di fanservice: continui rimandi e richiami da un medium all'altro che formano un mosaico più grande.

E questo, in un certo senso, può diventare un limite importante. Alcuni momenti chiave di questo season finale perdono infatti significato agli occhi di è che meno erudito in materia di Star Wars: in particolare, l'incontro tra Boba Fett e Cad Bane, comparso per la prima volta in live action la scorsa settimana, ha radici antichissime che risalgono alle serie animate create da Dave Filoni, e cioè The Clone Wars e Star Wars Rebels. I loro dialoghi e lo scontro a fine episodio chiudono un cerchio cominciato quando Boba Fett era ancora un ragazzino - e rispecchiano, per certi versi, un altro importante duello finale: quello tra Obi-Wan e Darth Maul in Rebels - ma i rimandi sono fin troppo criptici e non sottintendono così bene la relazione pregressa tra i due. Fermo restando che dubitiamo sia la fine per il cacciatore di taglie, sarebbe stato bello vederlo interagire anche con Fennec Shand, con la quale ha un conto in sospeso dai tempi di Star Wars: The Bad Batch.

The Book of Boba Fett, il mini esercito di Boba Fett
The Book of Boba Fett, il mini esercito di Boba Fett

Invece, il personaggio interpretato da Ming-Na Wen scompare all'inizio dell'episodio per tornare solo alla fine. Meglio così, per certi versi. L'assassina continuava a rubare la scena al protagonista e a tutti i comprimari nelle principali scene d'azione, perciò la sua assenza ha concesso a ogni personaggio il proprio momento di brillare, da Krrsantan a Peli Motto, passando persino per i cyber-bulletti, parzialmente redenti in questo season finale da alcuni momenti eroici e un pelo introspettivi che finalmente danno loro una dimensione... sebbene restino del tutto intercambiabili e si fatichi persino a ricordarne i nomi.

Il season finale, insomma, mette tantissima carne al fuoco e lavora sullo sbiadito e dispersivo intreccio che abbiamo seguito per sette settimane - escludendo l'excursus nella nuova stagione di The Mandalorian - incrociando praticamente tutto il cast in una vera e propria battaglia su più fronti.

The Book of the Mandalorian?

The Book of Boba Fett, i droideka dei Pyke
The Book of Boba Fett, i droideka dei Pyke

Anche Din Djarin viene messe un po' da parte. O meglio, l'episodio dedica diversi minuti e svariate scene d'azione al Mandaloriano, ma la sceneggiatura lo ridimensiona in confronto a Boba Fett, che nei momenti clou ci ricorda di essere ancora il protagonista della miniserie. La sceneggiatura di Favreau e la regia di Rodriguez trovano un buon compromesso, e in una delle migliori sequenze della serie, in cui Boba e Mando combattono fianco a fianco, si ha finalmente la sensazione che il buon Din Djarin sia soltanto un comprimario d'eccezione.

Resta un po' più complicata e discutibile la gestione di Grogu, che spalanca un discorso molto più ampio. Il suo ritorno al fianco del Mandaloriano è stato troppo repentino e ha perciò indebolito il coinvolgente finale della seconda stagione, ma soprattutto si ha la sensazione di una vera e propria forzatura, con buona pace del cammeo di R2-D2.

The Book of Boba Fett, non svegliare il Rancor che dorme
The Book of Boba Fett, non svegliare il Rancor che dorme

Più che altro, Grogu salva la vita a Din con la Forza per ben due volte nel giro di pochi minuti. Più che un colpo di scena, questo sta cominciando a diventare un pericoloso cliché e ci auguriamo che Favreau e Filoni abbiano in cantiere nuove idee per ridefinire il rapporto tra Mando e Baby Yoda prima che diventi stantio.

E quindi abbiamo finalmente un Boba Fett protagonista in controllo della sua stessa storia, al di là di tutte le volte che qualcuno lo contraddice o respinge i suoi piani. Alcune scene in questo season finale sono memorabili, e Temuera Morrison fa del suo meglio per risultare il meno impacciato possibile, ma purtroppo la regia di Robert Rodriguez continua a deludere. Sia chiaro: siamo anni luce avanti rispetto ai maldestri Capitolo 1 e Capitolo 3 delle scorse settimane, ma c'è una continua banalità tecnica che si fatica davvero ad associare al regista di Dal tramonto all'alba e Machete. L'abuso di brevi slow motion e ripetuti primi piani - specie quando Boba cavalca il Rancor - diventa presto stucchevole, ma fortunatamente la regia regge un episodio equilibrato, saltando da un punto di vista all'altro in modo organico.

The Book of Boba Fett,  e vissero felici e contenti a Mos Espa
The Book of Boba Fett, e vissero felici e contenti a Mos Espa

Il plauso va soprattutto agli effetti speciali davvero eccellenti che questa settimana non fanno rimpiangere i budget cinematografici, specie se rapportati al piccolo schermo. La combinazione di trucco, costumi e computer grafica restituisce un episodio senza sbavature che lascia a bocca aperta in più di un momento, specialmente nelle sparatorie a colpi di blaster e, ovvio, nei fantastici scontri tra il Rancor e i giganteschi droideka da battaglia che in certi momenti ricordano il cinema kaiju.

Gli effetti speciali e la pluralità dei punti di vista, che lasciano comunque una buona presenza scenica al protagonista Boba Fett, salvano insomma un episodio monocorde che purtroppo chiude la miniserie Disney+ in maniera frettolosa e approssimativa, con una specie di happy end e un chiaro rimando alla prossima stagione di The Mandalorian. Nonché una scena dopo i titoli di coda che fa ben sperare per il ritorno di un certo sceriffo.

The Book of Boba Fett, Grogu vi dà appuntamento a The Mandalorian 3
The Book of Boba Fett, Grogu vi dà appuntamento a The Mandalorian 3

In ogni caso, conclusa la serie, non possiamo fare a meno di chiederci se fosse questo l'indirizzo giusto per un'icona come Boba Fett. Per certi versi abbiamo apprezzato il rovesciamento delle aspettative - tutti immaginavano una specie di spietato Walter White - ma alla fine della fiera possiamo dire che The Book of Boba Fett è stata una serie piacevole ma tutt'altro che memorabile e, forse, anche un'occasione sprecata.

Conclusioni

Multiplayer.it

7.0

The Book of Boba Fett si conclude con un episodio tutto azione che dedica un po' di spazio a ogni personaggio, ma soprattutto al protagonista che riscatta così la sua infelice rappresentazione negli scorsi episodi. Gli ottimi effetti speciali e il ritmo coinvolgente della battaglia per Mos Espa mettono in secondo piano alcune spigolosità della sceneggiatura, ma il regista Robert Rodriguez, pur facendo meglio rispetto al passato, resta l'anello debole della catena. Un epilogo più significativo e meno frettoloso avrebbe certamente consolidato una miniserie che ha brillato soprattutto della luce riflessa di The Mandalorian e non tanto per meriti propri.

PRO

  • Gli effetti speciali davvero convincenti
  • Ogni personaggio ha il suo momento di spicco, in particolare il protagonista

CONTRO

  • Alcune scene sono poco efficaci se non avete guardato i cartoon di Star Wars
  • La regia di Rodriguez è migliorata ma resta priva di acuti