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The Messenger, la recensione ritrovata

La recensione di The Messenger, un capolavoro in due dimensioni che per qualche ragione era sfuggito alle nostre attenzioni, ma valeva la pena recuperare!

RECENSIONE di Multiplayer.it   —   04/02/2022

Articolo riesumato da Simone Tagliaferri.

Un incrocio di destini in una strana storia, di cui nei giorni nostri si è persa la memoria, una storia d'altri tempi, di prima del ray tracing, quando si giocava per rabbia o per passione, ma fra rabbia e passione il distacco già cresce e chi sarà il vincitore già si capisce. Era l'agosto dell'ormai lontano 2018 e in redazione successe un fatto grave, finanche tragico: la sparizione di un articolo. Certo, era svanito nel nulla anche il redattore che l'aveva scritto, ma quello non è che ci colpì moltissimo (oh, uno ha anche altre cose da fare oltre che dare importanza alle urla disumane che vengono dal magazzino). Cioè, era alla sua prima prova e ne ricordavamo appena il nome, quindi perché preoccuparsi? In effetti... come si chiamava? Sarà la scientifica a dircelo nelle prossime ore. Intanto che aspettiamo l'esito delle indagini e cerchiamo di ricordare cosa abbiamo fatto quel giorno, tanto per avere un alibi, rileggiamo la sua recensione di The Messenger, uno dei grandi assenti di queste pagine (ora sapete perché).

Salti temporali

The Messenger devi anche in generi diversi dal metroidvania
The Messenger devi anche in generi diversi dal metroidvania

The Messenger di Sabotage è l'espressione massima della nostalgia videoludica declinata al futuro, capace com'è di raccontare l'evoluzione di un genere attraverso le sue meccaniche, trasformando piano piano quella che sembra una storia banalissima di ninja che combattono contro dei demoni in una meta narrazione avvincente e piena di svolte inattese. Ma parlavamo di storia. Il gioco inizia nel villaggio ninja in cui si allena il protagonista che viene sconvolto dall'attacco di un gigantesco demone. A fermarlo arriva un eroe predestinato che, dopo averlo fatto fuggire, ci consegna una pergamena che dobbiamo portare in cima a un picco innevato. Siamo diventati i messaggeri e abbiamo una missione da compiere, pur senza prenderla troppo sul serio (i toni del gioco sono molto ironici, conscio com'è della sua natura).

The Messenger nelle prime ore si propone come un semplice platform con grafica simil 8-bit, ispirata ad alcuni classici per NES come Ninja Gaiden e Castlevania.

È realizzato molto bene, ma è anche linearissimo, almeno in apparenza. Lungo la strada che si deve percorrere fino alla prima destinazione si trovano aree inaccessibili e accenni a zone segrete che fanno capire come il gameplay nasconda molto di più di ciò che appare. Lo stesso negozio, accessibile attraverso degli strani portali, mostra la presenza di elementi inizialmente misteriosi, che sveleranno la loro funzione solo con il passare delle ore e il raggiungimento di certi obiettivi. Ma torniamo a noi.

L'acquisizione dei primi poteri inizia a rompere la linearità, dandoci maggior controllo sui movimenti del personaggio. Arrivati alla nostra prima destinazione chiave, dopo aver superato piattaforme e nemici in grande quantità, sfruttando i poteri del ninja come l'arrampicata sui muri, il rampino o la possibilità di compiere un ulteriore salto dopo aver colpito un nemico o un qualche oggetto interagibile (ad esempio delle lampade), il gioco si apre trasformandosi in un vero e proprio metroidvania, con tanto di mappa esplorabile liberamente in modo non lineare, per andare alla ricerca di poteri e segreti.

Le meccaniche da platform sono eccellenti
Le meccaniche da platform sono eccellenti

Anche la trama diventa più intricata, con l'inclusione di una seconda linea temporale, che viene rappresentata attraverso uno stratagemma semplice quanto efficace: un'evoluzione dello stile grafico che guarda al Super Nintendo. Quindi il ninja ottiene la possibilità di saltare tra le epoche, una a 8-bit e una a 16-bit. L'effetto è favoloso, complice anche la capacità degli sviluppatori di sfruttare le possibilità date dai salti temporali (i dettagli dei livelli cambiano con il passaggio delle epoche) che creano momenti di gioco molto elaborati, con puzzle non difficilissimi da risolvere, ma nemmeno banali.

Meta videgioco

Il negozio ha diverse funzioni, alcune delle quali si scoprono molto più in là nell'avventura
Il negozio ha diverse funzioni, alcune delle quali si scoprono molto più in là nell'avventura

È proprio in questo suo continuo guardare al passato che The Messenger svela la sua natura moderna: è come se gli sviluppatori ci invitassero a giocare con la storia dei videogiochi (più che altro con un suo frammento), rielaborandola in modo creativo, oltretutto senza renderla pesante. Proprio questa sua consapevolezza di essere un videogioco regala una forza inattesa al suo raccontare, che paradossalmente assume toni sempre più lirici di livello in livello, fino a un finale profondo e davvero eccellente per costruzione drammatica e decostruzione narrativa.

Certo, va detto che non è difficilissimo, nel senso che l'alto numero di checkpoint rende abbastanza facile la progressione. Qualche boss più impegnativo c'è, ma niente che possa bloccare un giocatore mediamente esperto per più di qualche tentativo.

Quanto sei grosso? Andrai giù lo stesso!
Quanto sei grosso? Andrai giù lo stesso!

Diciamo che non è un vero e proprio difetto, visto che comunque ci vogliono molte ore per finirlo (noi ne abbiamo impiegate più di dodici, trovando però tutti i segreti). C'è anche da dire che una volta finito è possibile rigiocarlo in modalità New Game+ (sicuro che al lancio era già disponibile? Ah vero, sei morto e non puoi rispondere Ndr), quindi chi è in cerca di una sfida più ardua troverà pane per i suoi denti. Da segnalare infine l'ottima colonna sonora, davvero bella e piena di brani piacevoli da ascoltare, sempre in linea con lo stile generale del gioco.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, Epic Games Store, GoG, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 16,79 €
Multiplayer.it
8.8
Lettori (27)
8.3
Il tuo voto

Siamo nel 2018, ma se per caso fossimo nel 2022 (anno a caso) e ancora non avessimo giocato a The Messenger, non esiteremmo a farlo nemmeno per un momento. Si tratta di un metroidvania eccellente e pieno di tocchi di classe notevoli, che vale la pena di vivere in tutta la sua interezza, a qualsiasi prezzo venga venduto, anche 80€ (chissà se i videogiochi arriveranno mai a costare tanto... improbabile). Inoltre, vista la simpatia degli sviluppatori, in futuro potrebbe essere arricchito anche da un DLC gratuito, chiamato magari Picnic Panic, che potrebbe aggiungere qualche ora di gameplay al gioco, rendendolo ancora più valido. Da precisare che la nostra è solo un'ipotesi, quindi prendetela come tale. Intanto andate a giocare a The Messenger, che per pensare ai DLC c'è tempo.

PRO

  • Meccaniche rifinite
  • Storia avvincente
  • Un metroidvania moderno e appassionante

CONTRO

  • Abbastanza facile