Snapbreak è uno studio di sviluppo specializzato in videogiochi di matrice puzzle ed escape, e in questa recensione di Tiny Robots Recharged parliamo della sua ultima produzione, che invero non lo porta fuori dalla sua comfort zone: si tratta infatti sempre di un rompicapo, disponibile in download gratuito su App Store e Google Play. Il fatto che il titolo sia un free to play potrebbe indurre più di qualcuno a voltare pagina, considerata la pessima fama che questa etichetta si è fatta nel corso degli anni: tuttavia sarebbe un errore liquidare Tiny Robots Recharged in questa maniera, perché si tratta di un videogame capace di intrattenere onestamente per tutta la sua durata, richiedendo all'utente solo di guardare qualche spot pubblicitario tra un livello e l'altro.
Tre robot da salvare
La storia in Tiny Robots Recharged non fa mistero di essere un mero pretesto per giustificare i 40 stage che compongono l'avventura, e infatti viene liquidata nei primissimi secondi dall'avvio dell'applicazione con una sequenza che vede tre automi essere rapiti da un cattivo misterioso: sarà compito del piccolo robot protagonista andare a salvarli, superando livelli composti da una serie di puzzle che conducono allo sblocco dell'uscita per lo stage successivo. È evidente come l'intuitività e l'immediatezza siano state messe al primo posto da Snapbreak, per un gioco che necessita di davvero pochissimi e banali step di tutorial per illustrare il suo gameplay. Inquadrati da una visuale isometrica, i livelli sono delle piccole ambientazioni che possono essere ruotate trascinando il dito alla ricerca di punti di interesse, sui quali effettuare tap o swipe per eseguire azioni contestuali di vario tipo: un tocco e si potrà raccogliere un oggetto chiave, qualche strisciata servirà a rimuovere i detriti che nascondono un elemento utile, mentre con una rotazione del dito sul touchscreen può portare ad aprire un contenitore, stringere un bullone e via discorrendo. Sono solo alcuni esempi di un level design che, pur basandosi su pochi concetti, cerca sempre di proporre qualcosa di nuovo nel corso dell'avventura, riuscendoci invero piuttosto bene: Tiny Robots Recharged raramente mostra momenti di stanca, rivelandosi godibile e stimolante dall'inizio alla fine. Il tutto senza tuttavia premere troppo l'acceleratore sulla difficoltà, con enigmi che non appaiono mai troppo criptici, perlomeno agli occhi di chi può vantare il completamento di qualche puzzle game o avventura grafica nel proprio curriculum.
Più che dal riuscire o meno a superare uno stage (è comunque presente anche un sistema di aiuti per chi ne sentisse la necessità), il coefficiente di sfida è rappresentato dall'ottenimento delle proverbiali tre stelle al termine del livello, che vengono elargite in base alla carica residua del robottino al raggiungimento dell'uscita: l'indicatore della batteria diminuisce infatti col passare del tempo, e può essere integrato trovando e raccogliendo i tre accumulatori nascosti in ogni scenario. Parlando di ambientazioni, va segnalato anche il buon lavoro svolto dagli sviluppatori per ciò che concerne la grafica, con gli stage che appaiono quasi come dei diorama, molto curati nei particolari e abbastanza diversificati tra loro, anche se dotati di una palette di colori (volutamente) tendente alla ruggine che dopo un po' risulta per forza ripetitiva. La nota di merito finale però non può che essere rivolta a come Snapbreak abbia deciso di interpretare la formula free to play, limitando le microtransazioni a pochi e facoltativi acquisti in-app, evitando ogni genere di collo di bottiglia e sostenendo il proprio lavoro tramite gli spot che compaiono tra un livello e l'altro, senza dubbio un po' seccanti a lungo andare ma decisamente preferibili alle bieche forme di monetizzazione che oramai sono divenute un triste standard del mercato mobile.
Conclusioni
Tiny Robots Recharged non passerà alla storia come il più originale, impegnativo e longevo dei puzzle game, ma svolge comunque bene il suo compito garantendo un'avventura piacevole e accessibile a chiunque. Semplice ma preciso nelle sue meccaniche e gradevole dal punto di vista grafico, il titolo Snapbreak ha poi l'indubbio pregio di essere un free to play "onesto", privo di strumenti predatori: si può davvero giocare dall'inizio alla fine senza spendere un Euro, a patto di guardare qualche pubblicità. Una medaglia da appuntare al petto, di questi tempi.
PRO
- Gameplay semplice ma efficace
- Level design di qualità
- Free to play senza brutti scherzi
CONTRO
- Sfida banale per i più esperti
- Nulla di nuovo sotto il sole
- Sonoro un po' povero