C'è un certo senso di controllo e onnipotenza insito nello spirito del collezionista, che si associa bene a quello tipico dei videogiochi strategici e gestionali. Per questo motivo, quando a una meccanica basata sul controllo delle risorse e sulla gestione di linee di comunicazione e trasporto si aggiungono i treni, la combinazione può essere esplosiva, come dimostrano i numerosi giochi del genere usciti negli anni. I vari Tycoon ferroviari sono stati a lungo appannaggio esclusivo dell'ambito PC ma ultimamente si sono fatti ampiamente strada anche sulle piattaforme mobile, dove possono contare già su numerose alternative anche se spesso pericolosamente invischiate con le varie meccaniche monetarie legate al free-to-play ed eventualmente al pay to win. Tra le proposte più interessanti di questo periodo possiamo prendere in considerazione Trainstation 2: Railway Empire per iOS e Android, soggetto di questa recensione.
Lo scopo del gioco è la gestione di una vasta rete ferroviaria, suddivisa su varie regioni geografiche e incentrata soprattutto sul controllo dei singoli treni e sulla logistica degli spostamenti. La struttura è fortemente snellita e semplificata rispetto a certe simulazioni profonde che possono essere trovate su PC, per venire incontro al sistema di controllo e alla fruizione tipica dei giochi su piattaforme mobile, tuttavia gli elementi da tenere sotto controllo sono diversi e aumentano progressivamente in quantità e stratificazione, rendendo Trainstation 2 un titolo piuttosto profondo, anche se sempre molto chiaro e di facile approccio. Ci sono tre piani principali da tenere sotto controllo: la costruzione della flotta di treni, con la conquista di nuovi locomotori e vagoni e il loro continuo miglioramento, la logistica dei trasporti, solitamente soddisfacendo varie richieste da una stazione all'altra e infine la costruzione delle stazioni stesse e degli agglomerati urbani corrispondenti, cosa che aggiunge un elemento quasi da city builder a tutto il meccanismo del gioco.
Il treno dei desideri
Nella maggior parte dei casi ci troviamo a inviare treni da un luogo all'altro cercando di soddisfare richieste di vario tipo: solitamente si tratta di trasportare materiali precedentemente immagazzinati dalle miniere e trasformati poi attraverso le fabbriche che possono essere costruite e ampliate presso la stazione centrale, ma possono esserci diverse "quest", come il semplice trasporto di passeggeri che solitamente si traduce in buone somme di monete da guadagnare. Ogni missione conclusa porta del loot, rappresentato da gemme (la valuta di maggiore importanza), monete e materiali per l'upgrade dei treni o per gli scambi commerciali, ma anche punti esperienza che consentono di far salire il livello, elemento indispensabile per sbloccare nuovi slot per la costruzione di fabbriche e strutture nella stazione o aprire nuove possibilità di commercio. C'è anche una sorta di storia che illustra l'apertura progressiva delle varie regioni in cui è possibile aprire nuove rotte, ognuna caratterizzata da ambientazioni diverse e situazioni leggermente differenti, ma ognuna separata dall'altra come delle sorte di livelli a scompartimenti ben staccati tra loro. Non c'è dunque un vero ampliamento del mondo di gioco quanto la possibilità di passare di netto da un'ambientazione all'altra ed effettuare missioni su luoghi differenti ma senza possibilità di comunicazione tra una e l'altra.
Trainstation 2 è un gestionale studiato appositamente per le piattaforme mobile, dunque l'interfaccia è ben congegnata per risultare visibile e utilizzabile ottimamente con il touch screen. Ne consegue anche una certa semplicità in termini di menù e sotto-menù, che si associano bene a una caratterizzazione grafica che punta più a una buona stilizzazione in stile quasi cartoonesco che a una rappresentazione realistica, ma il tutto è comunque presentato in un ottimo stile e con un livello di dettaglio notevole. Trattandosi di un free-to-play, si capisce bene dove si annidino le trappole tipiche del sistema di monetizzazione su un gioco basato essenzialmente su trasporti e costruzioni: i tempi di attesa. Ogni viaggio richiede un certo periodo di tempo per essere completato e le missioni più avanzate e importanti allungano questi tempi in maniera notevole, arrivando a parecchi minuti di attesa per essere ultimate. Ne consegue che diventa necessario interrompere la partita e riprenderla successivamente (il gioco prosegue le missioni già avviate in idle, fortunatamente) oppure spendere le gemme richieste per comprimere i tempi, ma queste si conquistano in quantità molto limitata nel corso del gioco e possono essere più facilmente acquistate con denaro reale.
Conclusioni
È veramente apprezzabile il lavoro di riduzione e snellimento effettuato da Pixel Federation per costruire un gestionale ferroviario in grado di adattarsi in maniera ottimale all'interfaccia e allo stile di fruizione mobile come TrainStation 2. Il gioco è accattivante, in grado di coniugare bene lo spirito collezionistico sui treni e il senso di controllo tipico dei gestionali, mettendo insieme anche elementi eclettici come quelli relativi al city builder. Il problema deriva dalla dinamica un po' troppo meccanica con cui si svolgono le missioni, con una progressione quasi obbligata e poco spazio lasciato alla scelta e all'improvvisazione, oltre all'eccessivo ricorso alle attese che sembra spingere spesso verso le micro-transazioni.
PRO
- Buona commistione di elementi gestionali, collezionistici e costruttivi
- Ottima interfaccia e caratterizzazione grafica
- Progressione costante su ambientazioni diverse
CONTRO
- Un po' troppo meccanico e poco libero nell'avanzamento
- Lunghe e frequenti attese sembrano spingere alle micro-transazioni