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World of Horror, la recensione di un terrificante RPG ispirato ai lavori di Junji Itō e H.P. Lovecraft

Uscito dall'accesso anticipato dopo tre anni, World of Horror non rispetta tutte le promesse fatte per la versione definitiva, ecco la recensione.

World of Horror, la recensione di un terrificante RPG ispirato ai lavori di Junji Itō e H.P. Lovecraft
RECENSIONE di Giulia Martino   —   26/10/2023

"Una lettera d'amore a 1 bit a Junji Itō e H.P. Lovecraft". Così lo sviluppatore panstasz descrive la sua creatura, l'avventura horror con elementi RPG e roguelite World of Horror, fresca d'uscita da circa tre anni di accesso anticipato. Se i riferimenti a Lovecraft ormai abbondano nel mondo videoludico - andando da Bloodborne fino a Dredge, attraversando generi anche diversissimi tra loro - meno attenzionato è l'immaginario del fumettista giapponese (e odontotecnico) Junji Itō, autore di manga horror celebri nel Paese del Sol Levante e non solo, tra cui il brillante Tomie.

L'uscita di World of Horror dall'accesso anticipato, però, è accompagnata da diverse controversie: numerosi artwork degli avversari, ispirati al folklore giapponese e ai lavori di Itō, sono stati rimossi e sostituiti con altri, probabilmente a causa delle polemiche generatesi in questi anni circa l'eccessiva "vicinanza" di alcuni design con quelli del mangaka nipponico. Inoltre, panstasz non ha rispettato le promesse fatte circa l'implementazione di opzioni di accessibilità: World of Horror risulta ancora oggi molto ostico da navigare a causa del design poco chiaro (se non del tutto confusionario) dei suoi menu, e giocarlo è praticamente impossibile per persone con problemi di visione. È poi paradossale che l'avventura si sia arricchita maggiormente con alcuni aggiornamenti usciti negli scorsi mesi, piuttosto che con l'uscita della sua versione definitiva.

Vi parliamo degli orrori cosmici di questo videogioco a 1 bit nella nostra recensione di World of Horror.

Forbici, pentacoli e altri orrori assortiti

A livello grafico, si può scegliere tra 1 bit e 2 bit: in entrambi i casi, World of Horror è grandioso dal punto di vista visivo
A livello grafico, si può scegliere tra 1 bit e 2 bit: in entrambi i casi, World of Horror è grandioso dal punto di vista visivo

Già avviando World of Horror si comprende come panstasz abbiamo voluto costruire un'esperienza inusuale sotto ogni aspetto: l'interfaccia di gioco è costituita dallo schermo di un PC, all'interno del quale troviamo varie storie che possiamo vivere con i nostri personaggi. È consigliato di partire dalla Spine-Chilling Story of School Scissors, una sorta di tutorial in cui prenderemo dimestichezza con il complesso universo ludico di World of Horror.

Complessità più apparente che reale, sia chiaro: alla prova dei fatti, i combattimenti sono spesso semplici e ripetitivi, essendo necessario impostare delle azioni, riempire la relativa barra del turno (con un peso diverso di ciascuna azione, da valutare in ottica strategica) per poi compierle e subire la reazione dell'avversario. È presente anche un selettore di difficoltà per rendere la propria partita più semplice o difficile, a seconda della nostra voglia di metterci in gioco.

Le situazioni proposte dallo sviluppatore panstasz sono abbastanza varie, e per giocare una missione di World of Horror si impiega circa un'ora... Sempre se non morirete prematuramente
Le situazioni proposte dallo sviluppatore panstasz sono abbastanza varie, e per giocare una missione di World of Horror si impiega circa un'ora... Sempre se non morirete prematuramente

Fortuna che le varie missioni sono di durata tutto sommato breve - il tutorial dura circa una ventina di minuti, mentre negli altri casi si impiega circa un'ora - perché la morte, in World of Horror, è sempre dietro l'angolo. Spesso a causa di eventi casuali: percorrere il corridoio verso la palestra potrebbe portarci a essere assaliti da una strana donna che vuole essere aiutata a maneggiare materiale medico. Solo che lo spavento che conseguirà alla scoperta degli orrori che lei definisce "materiali medici" ci porterà a perdere energia, e questo potrebbe portare alla conclusione prematura della nostra avventura.

Orrore cosmico?

Proseguendo nell'avventura si sbloccheranno vari personaggi. Sono presenti elementi RPG, in particolare nella possibilità di sviluppare in vari modi le caratteristiche dei protagonisti
Proseguendo nell'avventura si sbloccheranno vari personaggi. Sono presenti elementi RPG, in particolare nella possibilità di sviluppare in vari modi le caratteristiche dei protagonisti

Per la gran parte del tempo gli orrori che si vivono sono perlopiù legati alle opere di Junji Itō, anche se la trama del gioco intesa in senso ampio pesca a piene mani dall'orrore cosmico di matrice lovecraftiana. World of Horror è, quindi, un prodotto innanzitutto giapponese, ben ancorato all'immaginario J-horror urbano del cinema del Sol Levante, nato dall'ibridazione di elementi della società contemporanea con gli yōkai, i mostri del folklore tradizionale nipponico.

Più che spaventi, World of Horror offre una carrellata di aberrazioni solitamente umanoidi, contraddistinte da un body horror anche molto spinto, mitigato in un certo qual modo dal carattere assolutamente non fotorealistico della produzione. Non capita praticamente mai di avvertire quella sensazione di panico che può essere presente nelle produzioni in cui è necessario reagire in tempo reale, dato che World of Horror è impostato su un sistema di opzioni (esplorative, di gestione dell'inventario, di combattimento) che non mettono fretta e urgenza, forse depotenziando la portata orrorifica di certi incontri.

I momenti migliori di World of Horror sono quelli in cui la pletora di menu e opzioni a schermo viene rimossa, lasciando spazio all'azione e alla contemplazione di situazioni e scenari
I momenti migliori di World of Horror sono quelli in cui la pletora di menu e opzioni a schermo viene rimossa, lasciando spazio all'azione e alla contemplazione di situazioni e scenari

C'è poi da dire che i risultati delle varie partite sono determinati in larga parte dal caso: ad esempio, scegliendo di esplorare un particolare luogo avremo, di solito, una varietà di possibili eventi, tutti con risultati differenti tra loro. La durata breve delle varie avventure disponibili mitiga il senso di frustrazione, ma spesso si ha la sensazione di avere risultati indipendenti dalla nostra abilità e attitudine nei confronti del gioco.

Tanti, troppi menu

Spesso la superfetazione di menu e opzioni è tale che si fatica a incamerare tutti gli input dati da panstasz al giocatore
Spesso la superfetazione di menu e opzioni è tale che si fatica a incamerare tutti gli input dati da panstasz al giocatore

Uno degli aspetti più caratterizzanti di World of Horror è senz'altro la presenza di menu, finestre di vario tipo e interfacce nella gran parte della schermata. Allo scenario vero e proprio, ai personaggi e ai nemici viene riservato uno spazio tutto sommato limitato: indicatori, numeri, opzioni e liste di oggetti prendono il centro della scena, con un effetto talora confusionario. È un trionfo di sovrastrutture che non sempre aggiungono un qualcosa di significativo all'esperienza di gioco, anzi: spesso le abbiamo trovate un vero e proprio ostacolo per avere la sensazione tanto ricercata da molti utenti che si immergono in esperienze horror, ossia un sincero senso di ansia e spavento legato alle situazioni rappresentate.

World of Horror mira al controllo matematico dell'esperienza, mostrando costantemente gli indicatori del personaggio (salute, stamina, statistiche) e le opzioni possibili per il prosieguo dell'avventura (attacca, esplora, disegna il simbolo di un rituale). Tutto fin troppo strabordante e intrusivo, e non a beneficio della chiarezza: si impiega comunque parecchio tempo, tra le altre cose, per riuscire a venire a capo delle mille possibilità offensive e difensive presenti nei combattimenti (poi poco sfruttate: l'approccio efficiente è spesso lo stesso). E risulta paradossale che un'esperienza legata agli incontrollabili orrori cosmici sia poi così parametrica, matematica, in aperta contraddizione con il carattere vago e inafferrabile delle entità lovecraftiane e degli incontri degli uomini con queste ultime.

La presenza di body horror anche molto spinto è mitigata dalla grafica a 1 o 2 bit (a seconda della scelta del giocatore) che riesce a stemperare la forza delle mutilazioni e aberrazioni mostrate a schermo
La presenza di body horror anche molto spinto è mitigata dalla grafica a 1 o 2 bit (a seconda della scelta del giocatore) che riesce a stemperare la forza delle mutilazioni e aberrazioni mostrate a schermo

C'è poi la spinosa questione dell'accessibilità. "Spinosa" perché le promesse fatte da panstasz per la pubblicazione della versione definitiva di World of Horror non sono state rispettate. Il gioco resta invivibile per chi ha difficoltà di visione, e non sono presenti le opzioni di accessibilità e modificabilità dell'interfaccia che avrebbero dovuto essere sviluppate nel corso del (lungo) periodo di accesso anticipato. Che qualcosa sia andato storto lo si desume anche dalla ristretta dimensione complessiva dei nuovi contenuti, che erano stati ben più consistenti in occasione dell'espansione Blood Moon pubblicata qualche tempo fa.

La parte del leone la fa certamente la presentazione grafica, con la possibilità di scegliere tra grafica a 1 bit e a 2 bit e selezionare un buon numero di palette cromatiche. La squisita pixel art è affiancata da un comparto musicale chiptune altrettanto di pregio. Segnaliamo l'assenza della traduzione dei testi in lingua italiana: la nostra prova di World of Horror si è svolta in lingua inglese.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 19.50 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (18)
8.4
Il tuo voto

World of Horror è un gioco fatto di contraddizioni non sempre risolvibili: da un lato, abbiamo una trama basata sulla presenza nel mondo di orrori indicibili; dall'altro, si passa il gioco a gestire oggetti e statistiche, tentando di assumere un controllo su ciò che dovrebbe essere, per antonomasia, incontrollabile. Nei suoi momenti migliori, World of Horror è un po' come Dark Souls per una persona alle prime armi: un'esperienza difficile e piena di pericoli, in cui stare sempre all'erta, sul chi vive. Nei momenti peggiori, l'opera di pnastasz è fastidiosa per i suoi menu onnipresenti, le sue opzioni mostrate in maniera invasiva, le sue interfacce prolisse, capaci di oscurare quasi del tutto gli scenari, i personaggi, i terribili nemici presenti, talvolta modificati in maniera assolutamente infelice in questa versione definitiva del gioco, a causa delle polemiche legate alla derivatività - o, per i più critici, al vero e proprio plagio - di alcuni lavori del mangaka Junji Itō. World of Horror viaggia tra gli opposti e non trova un bilanciamento, ma resta un'opera interessante per chi vuole sperimentare un'avventura horror fortemente ancorata a certi stilemi dei giochi di ruolo da tavolo e ha una passione per gli orrori squisiti provenienti dal Paese del Sol Levante.

PRO

  • Graficamente splendido da vedere
  • Una trama frammentata da ricostruire con attenzione e partecipazione
  • Alcune situazioni sono davvero memorabili

CONTRO

  • Opzioni di accessibilità promesse dallo sviluppatore ma del tutto inesistenti
  • Menu onnipresenti e fastidiosamente intrusivi nell'esperienza
  • Spesso ingiusto a causa di una forte casualità degli eventi