Essere dio è una cosa seria. Vuoi mettere le responsabilità da tenere a mente? Mondi da creare, pianeti da progettare, civiltà da guidare, cataclismi da lanciare e benedizioni da centellinare. Probabilmente, a volte, può anche trattarsi di un compito divertente, se si evitano gli scrupoli di coscienza. Questa è l'idea alla base di WorldBox - God Simulator, proposto dagli sviluppatori (ed editori) di Maxim Karpenko come il "simulatore di dio definitivo".
Inizialmente il titolo è stato pubblicato su smartphone, ma da poco tempo è disponibile anche su PC via Steam: il tutto rigorosamente in accesso anticipato, anche se - in virtù dei contenuti presenti e di sbavature pressoché assenti - sembra già bello che completo. Dopo aver speso diverso tempo tra le possibilità creatrici e distruttrici di quello che a tutti gli effetti è considerabile un delizioso sandbox fuori di testa, vi lasciamo quindi alla recensione di WorldBox - God Simulator.
Gameplay: giocare a fare dio
In prodotti come WorldBox - God Simulator (ma in verità dovrebbe valere per tutti i videogiochi, non solo per i sandbox) il gameplay rappresenta il cuore dell'esperienza. Questo concetto è probabilmente così ovvio agli sviluppatori, che non si sono ingegnati chissà quanto nell'offrire la propria offerta ai nuovi arrivati. Al momento dell'avvio, WorldBox - God Simulator carica un nuovo mondo, casualmente, e ce lo consegna: niente spiegazioni, niente tutorial, solo le barre degli strumenti da utilizzare, collocate nella parte inferiore dello schermo.
Un tutorial veramente esiste, ma è nascosto da qualche parte tra le impostazioni: comunque, si limita a ricordare l'ovvio. Ovvero spiega che il compito del nuovo arrivato è quello di essere dio, e un dio può fare letteralmente tutto ciò che vuole. Nello specifico, si tratta di osservare da vicino il mondo, modificandolo come desidera: a livello geografico-ambientale, introducendo o eliminando vari tipi di civiltà, sempre secondo le ricche e curiose opzioni proposte dall'editor. Il gameplay, insomma, consiste appunto nel giocare a fare dio, secondo potenzialità a prima vista infinite.
Benché convincente, infatti, l'esperienza di WorldBox - God Simulator incontra il proprio limite naturale in questo stato di cose: cioè nella proposta della massima libertà svincolata da qualsivoglia obiettivo (a parte gli obiettivi di Steam, ma quelli sono un'altra cosa). Semplificando: non esiste una trama, un contesto, uno scopo da raggiungere. Si può creare tutto come distruggere tutto, e lo svago consiste in questo: in questo, e nell'osservare tutte le possibili combinazioni tra gli oggetti di gioco e gli esseri viventi presenti. Va detto anche che le azioni di questi ultimi, arrivati a un certo punto, si fanno limitate: una civiltà cresce fino a un dato grado di sviluppo, poi o se ne sta in pace così com'è o dichiara guerra a quella vicina. Qualsiasi partita terminerà quindi con il giocatore stesso che, annoiato e desideroso di ricominciare da capo, distruggerà tutto e tutti con i suoi poteri divini.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema operativo: Windows 10 a 64 bit
- Processore: Amd Ryzen 5 1600 - 3.2 GHz
- Scheda video: EVGA GeForce GTX 1070 con 8 GB
- Memoria: 16 GB di RAM
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows 10
- Processore: 2.0 Ghz
- Memoria: 2.5 GB di RAM
- Scheda video: 128mb Video Memory, capable of Shader Model 2.0+
- DirectX: Versione 9.0c
- Memoria: 300 MB di spazio disponibile
Requisiti consigliati
- Sistema operativo: Windows 10
- Processore: Dual Core 3.0 Ghz
- Memoria: 4 GB di RAM
- Scheda video: 256mb Video Memory, capable of Shader Model 2.0+
- DirectX: Versione 9.0c
- Memoria: 300 MB di spazio disponibile
Tantissimi contenuti
Quelli che abbiamo elencato poco sopra, a conti fatti, sono anche i difetti principali di qualsiasi sandbox: a WorldBox - God Simulator non si può quindi che obiettare, semmai, l'assenza di qualsivoglia velleità narrativa, o comunque l'esistenza di una minima campagna utile almeno nell'esplorare tutte le possibilità offerte dagli sviluppatori. Perché sono presenti davvero tantissimi contenuti, ed è un peccato che vengano semplicemente gettati lì per categorie, lasciando al nuovo arrivato qualsiasi stimolo all'iniziativa.
WorldBox - God Simulator permette di studiare meticolosamente ogni aspetto della propria partita. Quanto deve essere grande il continente che ospiterà gli esseri viventi? Andrà arricchito con spiagge, fiumi, mari, o con colline e rilievi montuosi? Quante razze lo abiteranno? Gli umani andranno d'accordo con gli elfi o attaccheranno immediatamente sia loro che i nani? Su molte regole influisce direttamente la divinità: si può decidere di negare i conflitti bellici e di puntare sulla diplomazia, oppure di favorire anche ribellioni all'interno della stessa civiltà. Le creature, quasi sempre, rispondono a una logica condivisa: piazzare una iena accanto a una gallina significa osservare, di lì a qualche secondo, una carneficina.
Estremamente ricche e folli, poi, le possibilità offerte dai poteri divini: distruggere tutto e tutti possiede sempre un fascino perverso. Come si porrà fine, dunque, a una civiltà? Con una pioggia di meteore o meglio ancora di lava fumante? Inviando degli UFO? Scatenando un granchio gigantesco capace di sparare raggi laser dalle chele? Una bella pestilenza può a sua volta servire allo scopo. I limiti sono proprio quelli della creatività. E un po' anche dell'editor stesso, ma quest'ultimo verrà arricchito in futuro, perché come abbiamo spiegato WorldBox - God Simulator è ancora in accesso anticipato (e gli sviluppatori sembrano inoltre accogliere e ascoltare volentieri le opinioni della community).
Conclusioni
WorldBox - God Simulator è un ottimo simulatore di divinità, a base di pixel e creatività. Il giocatore assiste alla nascita, al prosperare e al declinare di intere civiltà (umane, elfiche, ma non solo) intervenendo in prima persona come meglio crede, favorendo questa o quella fazione, aggiungendo questa o quella fauna selvatica. Una divinità può benedire o punire: in quest'ultimo caso, l'offerta del titolo è davvero variegata, e spazia dalle più credibili catastrofi naturali ai granchi giganti in grado si sparare raggi laser. La cura della produzione è ravvisabile in altri dettagli, come quello di accelerare e rallentare lo scorrere dei secoli, osservando (tramite specifiche opzioni) lo sviluppo di ogni singola creatura. Chiaramente il tutto è pensato per gli estimatori del genere, perché per tutti gli altri - complice l'assenza di una qualsivoglia narrazione o campagna principale - la noia è letteralmente dietro l'angolo.
PRO
- Molte possibilità di personalizzazione
- Ricco di contenuti già in accesso anticipato
- Spiritoso e artisticamente ispirato
CONTRO
- Mancano obiettivi e stimoli...
- ... così come una campagna principale, o una trama
- E quindi può rapidamente venire a noia