Parlavamo esattamente un anno fa, in occasione dell'uscita della serie Xiaomi 12, della volontà del produttore cinese di modificare la propria identità andando a includere con decisione anche la fascia premium, slegandosi così dall'associazione con gli smartphone economici consolidata nel corso degli anni.
D'altra parte la presenza in catalogo dei brand Redmi e POCO, destinati a coprire le fasce medie e basse in maniera più che completa, ha imposto la necessità di riuscire a garantire un'offerta adeguata anche su device top di gamma.
Certamente il processo non può essere breve o immediato, perché il consolidamento di un nome all'interno di un preciso settore richiede tempi adeguati, ancor più se questo nome arriva da un differente posizionamento precedente. Non si può dire però che Xiaomi non stia proseguendo con convinzione su questa strada, sulla base di scelte a dir poco coraggiose: se infatti l'anno scorso era stato motivo di accesa discussione il prezzo di listino dello Xiaomi 12 Pro, che partiva da 1100€, quest'anno l'asticella è stata ulteriormente alzata, visto che la nuova serie include uno Xiaomi 13 Pro il cui costo di ingresso si colloca a ben 1400€.
In mezzo, tra il suddetto top di gamma e lo Xiaomi 13 Lite, posizionato a 500€, si trova invece lo Xiaomi 13 oggetto del nostro test, che chiede comunque un esborso minimo di 1099€, al netto di sconti di lancio e di offerte early bird.
È quindi opportuno liberarsi da qualsiasi preconcetto e valutare con oggettività i valori tecnici e produttivi di questa nuova serie, per capire se effettivamente la strada imboccata dal colosso cinese stia dando i suoi frutti. Cerchiamo di scoprirlo allora nella nostra recensione dello Xiaomi 13.
Caratteristiche tecniche
Xiaomi 13, come abbiamo appena detto, è uno smartphone Android da oltre 1000€ di listino, motivo per cui è lecito attendersi una scheda tecnica di altissimo livello.
Non stupisce affatto quindi, la presenza del System on Chip Snapdragon 8 Gen 2, il chip attualmente più avanzato di Qualcomm, un octa-core con processo produttivo a 4nm che è stata e sarà la scelta principale di quasi tutti i device di fascia alta per questa prima metà del 2023. La GPU associata è ovviamente la Adreno 740, un'accoppiata che garantisce una quantità di potenza enorme per poter rispondere senza alcuna difficoltà a qualsiasi richiesta.
Il display è un AMOLED da 6,36" di cui parleremo nel dettaglio più avanti, ma che ha dimensioni leggermente più compatte rispetto a molti concorrenti e al fratello maggiore Xiaomi 13 Pro, il cui schermo misura invece 6,73": ciò ovviamente comporta volumi inferiori, che possono far piacere a chi cerca uno smartphone dall'impronta meno impegnativa, con misure che infatti si fermano a 152.8 x 71.5 x 8.0 mm e un peso di 185 grammi. Proprio quest'ultimo è un valore interessante, perché pur contando su una scocca in vetro e una cornice in alluminio, il peso è comunque contenuto.
Le memorie si differenziano in due tagli di RAM, da 8 o 12 GB, mentre lo spazio di archiviazione è lo stesso per entrambe le versioni, 256 GB UFS 4.0. La differenza di listino è di 100€, non proprio pochissimo per "soli" 4 GB di RAM extra, ma ovviamente si tratta di una scelta di marketing per distinguere i due modelli, al di là dei costi effettivi.
L'audio è stereo con supporto Dolby Atmos. La confezione è completa con cover in silicone e caricabatterie da 67 Watt.
Scheda tecnica Xiaomi 13
- Dimensioni:152.8 x 71.5 x 8.0 mm
- Peso: 185 grammi
- Display:
- AMOLED da 6,36"
- Risoluzione FHD 1080 x 2400
- Refresh rate a 120 Hz
- Luminosità tipica 1200 nit, di picco 1900 nit
- Aspect Ratio 20:9
- SoC: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2
- Scheda video: Adreno 740
- RAM: 8/12 GB LPDDR5x
- Storage: 256 GB UFS 4.0
- Fotocamere posteriori:
- Principale Wide 50 MP, f/1.8
- Ultrawide 12 MP, f/2.2 FOV 120°
- Teleobiettivo 10 MP, f/2.0, zoom 3.2x
- Fotocamera frontale:
- Principale Wide 32 MP, f/2.0
- Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6
- Bluetooth: 5.3 con A2DP, LE
- Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
- Colori:
- Black
- White
- Flora Green
- Batteria: 4500 mAh
- Memoria e prezzo:
- 8 GB RAM + 256 GB | 1099,90€
- 12 GB RAM + 256 GB | 1199,90€
Design
Il design di Xiaomi 13 è molto piacevole, seppur tutt'altro che originale: le linee infatti pagano chiaramente un'ispirazione marcata all'iPhone di Apple sotto molti punti di vista. La forma a mattoncino con angoli smussati è praticamente identica, seppur lo Xiaomi sia leggermente più stretto e alto. Anche la parte posteriore è simile dal momento che l'isola delle fotocamere è quadrata e collocata in alto a sinistra, grossomodo nella stessa posizione.
Qui però si fermano le somiglianze perché se su iPhone gli obiettivi hanno forma circolare e protrudente, su Xiaomi 13 invece restano allo stesso livello dell'intera isola e sono divisi esteticamente da delle linee rette. L'area frontale è completamente piatta, con il punch hole della fotocamera in alto in mezzo al display e le cornici molto sottili, il retro invece è leggermente bombato, il che garantisce una presa solida e ferma anche senza cover (che comunque immaginiamo in molti preferiranno usare visto il valore dello smartphone).
La scocca è in vetro Gorilla Glass 5 (non il più avanzato Victus quindi) e la certificazione IP68 garantisce ottima resistenza a polvere, acqua e schizzi, oltre che all'immersione per 30 minuti a 1,5 metri di profondità. I colori disponibili sono White, Black e Flora Green: nulla di particolarmente eccentrico quindi, a riprova di come lo Xiaomi 13 sia indirizzato a un pubblico adulto.
Segnaliamo che il vetro lucido del retro sia veramente molto soggetto a trattenere segni di impronte e ditate, per cui se siete molto sensibili alla questione sappiate che dovrete pulirlo spesso. Eccellente la qualità costruttiva, con assemblaggi perfetti e in generale una sensazione di solidità del tutto adeguata alla categoria premium a cui appartiene il telefono.
Display
Lo schermo di Xiaomi 13 può contare su un pannello AMOLED di 6,36" con rapporto 20:9, risoluzione a 1080 x 2400 pixel (414 ppi) e frequenza di aggiornamento a 120 Hz. Si tratta di un display molto moderno, dotato di valori di luminosità notevolissimi: Xiaomi dichiara infatti numeri che possono arrivare a 1200 nit e fino a 1900 nit di picco in HDR, e sebbene forse non si raggiungano effettivamente vette del genere, resta comunque uno schermo davvero molto luminoso, con un contrasto eccellente e una resa eccezionale in qualsiasi condizione.
Il supporto ai contenuti HDR è completo, dal momento che sono supportati tutti i principali standard come HDR10, HDR10+, HLG e Dolby Vision. Questo, assieme alla certificazione Widevine L1 garantiscono la riproduzione di contenuti in qualità massima e la resa migliore attraverso tutti i servizi di streaming come Youtube, Netflix, Disney+ e Prime Video.
Le opzioni del sistema operativo consentono poi ampie possibilità di regolazione, a partire dalla resa dei colori che è impostata di default sul profilo Vivido, ma che può essere modificata anche in maniera granulare sulla base delle proprie preferenze. Si può poi attivare la regolazione relativa alla luce ambientale ed esistono tutta una serie di miglioramenti tramite l'intelligenza artificiale che agiscono su immagine, risoluzione e HDR.
Sarebbe quindi un display praticamente perfetto o quasi se non fosse per l'assenza della tecnologia LTPO nel modello base oggetto della recensione, ovvero quella che consente di regolare in maniera dinamica la frequenza di aggiornamento scendendo fino a 1 Hz per ottimizzare i consumi energetici e proporre al meglio la modalità Always On. In questo caso invece esiste soltanto una gestione automatica che modifica il refresh sui valori di 60, 90 o 120 Hz: pur essendo valida e precisa, è chiaro che non rappresenta la soluzione migliore, e su uno smartphone da 1100€ ci saremmo aspettati qualcosa di più sotto questo punto di vista.
Fotocamera
Per quanto riguarda la componente fotografica, Xiaomi 13 offre tre sensori nella più classica configurazione wide, ultrawide e tele.
La camera principale, da 50 MP, è chiaramente la migliore del lotto: si tratta di un sensore Sony IMX800 di dimensioni 1/1.49", già abbastanza conosciuto ed equipaggiato in passato ad esempio sull'Honor 70. In realtà l'IMX800 sarebbe da 54 MP, ma lo Xiaomi 13 non lo utilizza interamente fermandosi a 50 MP: da questo valore poi, attraverso la tecnica del pixel binning, si ottengono le immagini a risoluzione standard da 12,5 MP.
Gli scatti sono buoni, in alcuni casi veramente molto validi soprattutto in condizioni di adeguata luminosità ambientale, con tanto dettaglio e una riproduzione dei colori realistica e la stabilizzazione ottica fa il suo lavoro. Con poca luce è necessario fare attenzione al mosso, ed è opportuno passare quindi all'apposita modalità notturna per ottenere gli scatti migliori.
L'ultrawide da 12 MP è invece una OmniVision OV13B10, ed è la stessa già utilizzata sullo Xiaomi 12: una camera interessante e piuttosto versatile, che funziona tutto sommato bene in ogni condizione pur senza stupire.
Infine c'è il teleobiettivo che è un Samsung S5K3K1 da 10 MP con OIS, anch'esso non una novità, in grado di offrire un livello di zoom fino a 3.2x. Le foto sono convincenti nella sua sfera di utilizzo, ricche di dettaglio anche se la resa dei colori è meno coerente rispetto agli altri due sensori e presta il fianco alle situazioni con poca luce. In ogni caso, non è di certo un brutto teleobiettivo.
Xiaomi vanta la collaborazione con Leica, storico produttore di macchine fotografiche e obiettivi, con cui ha co-ingegnerizzato le fotocamere di questo Xiaomi 13: nel dettaglio, questo consente di poter scegliere due profili di colore chiamati Leica Vibrant e Leica Authentic che in maniera abbastanza intuitiva producono scatti con colori leggermente differenti, più carichi nel primo caso e più realistici nel secondo. Ci sono poi alcuni filtri appositamente realizzati con cui potersi sbizzarrire.
Buona la selfie camera da 32 MP, in pixel binning da 8 MP, capace di prestazioni brillanti in condizioni ottimali ma che soffre un po' con scarsa luce.
I video possono essere registrati fino a 8K e 24 FPS, ma continuiamo a trovare questa risoluzione utile solo per pompare la scheda tecnica. Più sensato scendere a 4K fino a 60 FPS e concentrarsi sulla camera principale, tramite la quale si possono ottenere risultati di tutto rispetto sotto ogni punto di vista. Meno interessanti invece i video con le altre camere, da usare quindi solo in condizioni di stretta necessità.
Batteria
La batteria dello Xiaomi 13 è di 4500 mAh, non una capacità enorme ma comunque adeguata alle richieste energetiche del telefono e alle ottime capacità di gestione del SoC Snapdragon 8 Gen 2. L'autonomia è più che adeguata e tale da consentire di completare senza problemi la classica giornata intera di uso intenso.
Qualche perplessità invece per quanto riguarda la velocità di ricarica, che arriva fino a 67 Watt grazie al caricabatterie incluso nella confezione. Un valore non basso, sia chiaro, ma la generazione precedente aveva già toccato i 120 W, e i 67 W sono presenti anche su smartphone di prezzo molto più contenuto all'interno del catalogo del produttore cinese, come ad esempio il POCO X5 Pro che abbiamo recensito proprio di recente, solo per citarne uno.
Considerando poi che la concorrenza fa molto di meglio, sarebbe francamente stato lecito aspettarsi di più da un telefono che costa oltre 1000€. È chiaro quindi che non sono presenti limiti tecnici, ma semplicemente decisioni di marketing per distinguere questo modello dal fratello maggiore Xiaomi 13 Pro, che invece arriva ai 120 W. Ad ogni modo, una carica completa da 0 a 100% impiega circa 40 minuti, quindi non stiamo certamente parlando di valori modesti.
Videogiochi
L'ambito dei videogiochi è molto confortevole per Xiaomi 13, ovviamente grazie allo Snapdragon 8 Gen 2 che non teme nessun titolo, compresi i più complessi tecnicamente: ecco quindi che coi vari Call of Duty Mobile, Genshin Impact, Diablo Immortal e Asphalt 9 si possono impostare i dettagli al massimo mantenendo frame rate molto alti. Le dimensioni dello smartphone poi, compatte ma non certo ridotte, hanno il sapore dello "sweet spot" per quanto riguarda questo ambito di utilizzo.
La dissipazione del calore invece non ci ha entusiasmato: Xiaomi 13 sotto stress inizia a scaldare parecchio nella parte posteriore, rendendo poco confortevole l'impugnatura. Nelle nostre prove abbiamo registrato una temperatura arrivata fino a 47 gradi durante i test più impegnativi. Di converso, pur scaldando, le prestazioni non vengono mai intaccate e si mantengono costanti anche con lunghe sessioni.
Prestazioni
Le prestazioni dello Xiaomi 13 sono in linea con gli altri telefoni che abbiamo testato equipaggiati con il medesimo SoC. Siamo quindi al vertice per quanto riguarda capacità e forza bruta, come testimoniato dai benchmark: lo smartphone è veloce, reattivo e in grado di gestire agilmente il multitasking anche con gli 8 GB di RAM, motivo per cui la versione preferibile è proprio quella base.
Esperienza d'uso
Xiaomi 13 esce sul mercato con la MIUI 14 declinata su Android 13, il che è esattamente ciò che sarebbe lecito attendersi su un telefono di fascia alta che esce a inizio 2023. La casa non ha dichiarato ufficialmente quanto a lungo sarà garantito il supporto, ma è lecito attendersi perlomeno 3 major release fino quindi ad Android 16.
Al di là di questo importante aspetto, ripetiamo quanto già detto riguardo alla personalizzazione di Xiaomi, che nella sua versione 14 si alleggerisce e corregge diversi bug e problemi mantenendo un feeling molto familiare. La casa cinese ha scelto di adottare molte delle app stock di Google, come ad esempio il dialer e Messaggi: da un lato un fattore positivo, perché avvicina l'esperienza d'uso a quella Android più pura, dall'altro un elemento che comunque genera ulteriore "confusione" per quanto riguarda la coerenza grafica e stilistica delle varie applicazioni e menu. Resta quindi una proposta destinata a non piacere a tutti, che meriterebbe di essere pesantemente aggiornata a livello grafico e che ha un sapore "cinese" più marcato rispetto a quella di altri produttori del Paese del dragone. Certamente tra i pregi c'è l'enorme personalizzazione, che la rende adattabile alle proprie preferenze dedicandoci un po' di tempo.
Confermiamo poi le nostre perplessità riguardo al troppo software preinstallato, il cosiddetto bloatware, che tra app legate al mondo Xiaomi, social network e giochi vari occupano parecchi GB senza alcuna autorizzazione. Ovviamente è tutto disinstallabile, ma è una pratica ben poco rispettosa dell'utente finale e che gli impone contenuti non scelti direttamente e consapevolmente.
Merita di essere segnalato come, alla nostra prima accensione del telefono, fosse disponibile un aggiornamento da ben 5.3 GB che ha portato il sistema dalla 14.0.6 alla versione 14.0.15: una dimensione notevole e inusuale per un update minore, con un changelog tra l'altro misero che parla solo di ottimizzazioni alle prestazioni e miglioramenti su sicurezza e stabilità.
Arriviamo infine ai prezzi, vera nota dolente: Xiaomi 13 è disponibile in due versioni, 8/256 GB e 12/256 GB, rispettivamente a 1099€ e 1199€. L'azienda ha proposto, per il primo periodo del lancio, uno sconto di 100 e 120€, che comunque non cambia più di tanto la sostanza: Xiaomi 13 è un buono smartphone, per certi aspetti ottimo, ma costa troppo e il listino non è giustificato dai contenuti tecnici. C'è da dire poi che il predecessore, Xiaomi 12, era uscito a 799€, per cui il salto incrementale sullo stesso modello è davvero notevole.
Inoltre il brand, c'è poco da girarci attorno, non è ancora percepito a livello premium come altri nomi del settore, per cui è complicato scegliere questo prodotto a parità di prezzo rispetto a quelli prodotti dai concorrenti diretti, che invece hanno maggiore affinità con questa fascia di prodotti.
In chiusura, troviamo al momento abbastanza discutibile la proposta dell'intera serie 13 dal punto di vista economico, che mostra infatti una forbice fin troppo ampia tra i 499€ del Lite e i 1099€ del 13 liscio, per poi salire ai 1399€ del Pro: c'è troppo "spazio" tra i primi due, manca una proposta attorno agli 800-900€ che probabilmente verrà introdotta nei prossimi mesi, ma che al momento attuale non esiste.
Conclusioni
Multiplayer.it
7.5
Xiaomi 13 è un telefono molto buono, con evidenti qualità e alcune eccellenze, una scheda tecnica notevole e un design davvero piacevole, seppur evidentemente ispirato a iPhone. Il suo problema principale è però il prezzo: il listino fissato da Xiaomi è semplicemente troppo alto, anche considerando gli sconti dei primi giorni di lancio. L'azienda cinese non si è ancora costruita una reputazione abbastanza solida nel settore premium, motivo per cui a queste cifre esistono alternative molto più interessanti nel complesso. Inoltre qualche mancanza di troppo come il display che non è LTPO, la ricarica rapida, ma non così tanto rapida e la componente fotografica molto buona ma non eccezionale restituiscono il sapore di uno smartphone dai valori non corrispondenti al cartellino del prezzo, e che andrà quindi riconsiderato solo quando le cifre diventeranno più appropriate.
PRO
- Design non originale ma molto piacevole
- Schermo davvero ottimo e luminosissimo
- Prestazioni al vertice
CONTRO
- Listino troppo alto
- Ricarica "solo" a 67 Watt
- Display non LTPO