Non è facile orientarsi all'interno dell'offerta di smartphone Xiaomi: il produttore cinese, alla stregua di molti altri player del mercato di dispositivi Android, sforna nuovi device in continuazione rendendo complicato per l'utente finale non "ultra informato" individuare differenze sostanziali e novità. Ciò è accaduto per molte delle sue ultime uscite, ma fortunatamente il Mi 11 5G, di cui state per leggere la recensione, rappresenta una sostanziale eccezione. Questo per diversi motivi, a partire dal fatto che lo smartphone in questione si pone nella fascia alta, al vertice dell'attuale catalogo Xiaomi, presentandosi con una scheda tecnica davvero interessante e più in generale con caratteristiche a tutto tondo che lo rendono particolarmente invitante per chiunque sia alla finestra alla ricerca di un nuovo telefono Android di livello elevato.
Design e display
Iniziamo come da tradizione parlando di design. Mettiamo le mani ben avanti chiarendo come da diversi anni nel mercato degli smartphone cinesi Android sia davvero complicato trovare spunti distintivi, anche a fronte della considerazione che la parte frontale full screen di fatto rende la scocca posteriore l'unica area dove effettivamente è possibile capire quale sia un device rispetto a un altro. A maggior ragione ora che il notch a punchole collocato nella parte alta sinistra dello schermo sembra essere diventata la scelta preferita da diversi produttori, una specie di standard adottato trasversalmente. Chiusa la premessa, il retro del Mi 11 ha in effetti un elemento distintivo da ricercarsi nel gruppo ottico posteriore, che si fa notare per il grande "occhio" dell'obiettivo principale che, assieme al grandangolo posto poco sotto, è racchiuso in un ovale nero che stacca dal colore del resto del dorso.
Le linee in generale sono belle, piacevoli e sinuose, il grip è molto soddisfacente anche grazie alla lavorazione opaca della scocca e lo spessore è ridotto così come il peso, che riesce addirittura a fermarsi sotto alla soglia del 200 grammi (196 per la precisione). Un risultato quest'ultimo davvero notevole per uno smartphone con schermo enorme da 6.81" curvato ai lati, quindi non certo poco ingombrante. Ma anche questa non è affatto una novità per questo genere di prodotti, d'altra parte il mercato sembra richiedere proprio questo, sacrificando la compattezza a fronte della necessità di fruire in maniera sempre più piacevole dei contenuti audiovisivi. Proprio a proposito di schermo, è chiaro che chi accetta di spendere 800€ per un nuovo smartphone pretende di avere un display al top. Xiaomi sotto questo punto di vista ha deciso di rispondere come meglio non poteva, con un pannello OLED con rapporto 20:9 premiato con una valutazione A+ da DisplayMate. Luminosissimo, calibrato alla perfezione, iper definito e straordinariamente piacevole da utilizzare. La risoluzione WQHD+ spinge fino a 3200x1440 pixel, garantendo una pulizia di immagine superiore che si fa effettivamente apprezzare nei contenuti in alta definizione. Immancabile poi il supporto al 120Hz adattivi, con la frequenza che cambia in base a ciò che si sta visualizzando ottimizzando così il consumo energetico. Quando è attivo al massimo si apprezza una fluidità ottimale, che non è soltanto un vezzo tecnologico ma contribuisce effettivamente al piacere d'uso.
Hardware all'avanguardia
Il processore equipaggiato sul Mi 11 è, anche in questo caso, il top offerto dal mercato al momento ovvero la nuova generazione di Qualcomm, lo Snapdragon 888. Mentiremmo se dicessimo che si riescono a percepire distintamente le differenze rispetto ai top di gamma dell'anno scorso, perché ormai il progresso tecnico già da qualche tempo ha garantito SoC dalla capacità computazionale così incredibilmente elevata da assolvere alla stragrande maggioranza delle richieste dell'utente senza il minimo sforzo. Ecco perché quindi spremere l'888 è davvero complicato, e questo significa sostanzialmente ottimizzazione e risparmio energetico: il processore viaggia quasi sempre a "bassi giri" rendendo poco dispendioso il suo lavoro, e la modulabilità dei vari core permette di attivare solo le funzioni effettivamente necessarie in quel preciso momento. Chiaro poi che comprare oggi uno smartphone con questo SoC garantisce una certa longevità al device, al di là di quanto poi possa effettivamente essere costante e prolungato il supporto a livello software e gli aggiornamenti del sistema operativo da parte del produttore. L'accoppiata con la GPU Adreno 660 permette poi di avere zero problemi a far girare al massimo qualsiasi gioco presente sul Play Store, anche quelli più impegnativi dal punto di vista tecnico. Lo Xiaomi Mi 11 nel nostro test non ha mai prestato il fianco a nessun tipo di incertezza con Call of Duty Mobile, Genshin Impact, Fortnite e Asphalt 9, rendendo il telefono una scelta ideale per l'utenza interessata al mobile gaming. Gli speaker stereo realizzati in collaborazione con Harman Kardon poi offrono un suono di notevole qualità, pur all'interno dei limiti insuperabili legati a queste dimensioni.
Foto e video
La componente fotografica è poi un elemento su cui Xiaomi ha voluto concentrare una buona fetta della spinta di marketing collegata al Mi 11. Il sensore principale è da ben 108MP, accanto alla ultra grandangolare da 13 e la tele macro da 5. Ovviamente la parte del leone lo fa l'obiettivo primario, che riesce a comportarsi in maniera ottimale in qualsiasi condizione di luce. È effettivamente difficile trovare zone d'ombra nel lavoro del sensore principale, che anche grazie ad un approfondito lavoro a livello software riesce a farsi apprezzare con scatti ricchissimi di dettagli, con un'ideale riproduzione dei colori. La ultra wide fa anch'essa un buon lavoro soprattutto in condizioni di luce scattando immagini senza distorsione laterale, mentre la tele macro da 5MP è evidentemente la meno interessante, da usare solo in condizioni particolari. Chi desidera andare al di là delle funzioni principali può trovare nelle opzioni di editing studiate da Xiaomi un particolare motivo di divertimento attraverso le funzioni Clona e Effetti da Film, che offrono un ulteriore spessore creativo che può tornare utile soprattutto in ottica social.
Davvero molto buoni anche i risultati nei video in 4k, tra i migliori sul mercato. Si può salire anche in 8k ma in tal caso compaiono alcuni limiti, su cui comunque si può tranquillamente soprassedere visto che con ogni probabilità è una funzione di interesse limitato per la maggior parte degli utenti. La selfie camera frontale da 20MP è infine perfettamente adeguata allo scopo. Ottima l'autonomia grazie alla batteria da 4600 mAh, che si può ricaricare in un lampo grazie al supporto ai 55W via cavo e ai 50W in wireless, ovviamente tramite gli accessori adeguati. Poche righe infine sulla MIUI 12 basata su Android 11 già ampiamente conosciuta, che ha corretto buona parte dei difetti delle release precedenti diventando una delle migliori personalizzazioni Android in commercio. Infine il prezzo, che a listino parla di 799,90 per la versione 8GB+128GB a cui vanno aggiunti altri 100€ per salire a 256GB di memoria di archiviazione.
Lo street price ha però, come al solito, ritoccato già di diverse decine di euro verso il basso tali cifre, rendendo ancora più appetibile il prodotto.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.5
Lo Xiaomi Mi 11 5G è la punta di diamante dell'attuale catalogo del produttore cinese, ed è effettivamente uno degli smartphone Android di fascia alta più interessanti disponibili oggi sul mercato. Un prodotto che condensa quanto di meglio possa offrire la tecnologia mobile in questo momento, equilibrato e soddisfacente in ogni situazione d'uso, con un display eccellente e una ottima componente fotografica. Come al solito in questi casi è necessario chiedersi se valga la pena, per le proprie personali necessità, di spendere 800€ per uno smartphone: se la risposta è sì, allora il Mi 11 5G è una scelta decisamente consigliabile.
PRO
- Design convincente
- Display ottimo
- Componente fotografica di alto livello
- Hardware al top
CONTRO
- Non è possibile espandere la memoria via scheda SD
- Manca la certificazione IP68