Xiaomi è un'azienda nota per i suoi dispositivi di buona qualità, venduti ad un prezzo accessibile. Negli anni ha raggiunto diversi settori, riuscendo quasi sempre a trovare il compromesso tra le funzioni fondamentali, un design moderno ed un costo complessivo non elevato. Il marchio Xiaomi infatti si estende dagli smartphone, passando per i dispositivi di domotica, fino ad arrivare ad apparecchi per la mobilità come monopattini elettrici e device multimediali.
Tra questi ultimi troviamo anche la Xiaomi Soundbar 3.1ch che, come suggerisce il suo nome, si tratta di un dispositivo da salotto per migliorare l'esperienza sonora nella vostra abitazione. Con un prezzo di listino accessibile, la facilità di configurazione e le funzioni intelligenti per la connettività alle sorgenti audio, questo prodotto Xiaomi ha subito attirato la nostra attenzione. Sebbene la scheda tecnica potrebbe non essere troppo entusiasmante, siamo rimasti comunque incuriositi dalle scelte prese dall'azienda in fase di progettazione.
Abbiamo deciso di mettere quindi a dura prova la Xiaomi Soundbar 3.1ch, facendola sudare nella nostra serie di test. Ora è giunto il momento di svelarvi ogni sua caratteristica tecnica, analizzare il suo design nei minimi dettagli e raccontarvi quella che è stata la nostra esperienza d'uso. Ecco quindi la nostra recensione della Xiaomi Soundbar 3.1ch.
Specifiche tecniche
Inizieremo dalla parte più tecnica, quella legata principalmente alle specifiche tecniche nude e crude. Xiaomi ha intrapreso una strada diversa dai classici sistemi audio a 5.1 o 7.1 canali, andando a creare qualcosa di particolare. La Soundbar 3.1ch, come suggerisce anche il nome, ha tre canali principali, affiancati dal subwoofer per le frequenze più basse. Dietro al pannello frontale si nascondono infatti 3 altoparlanti full-range e tre tweeter per una potenza totale erogata di 180 watt.
C'è quindi un canale centrale e due laterali, per cercare di riprodurre un sistema surround, anche se meno avvolgente ed immersivo. Il subwoofer ha un driver da 6,5 pollici, si connette con la soundbar tramite un collegamento wireless abbastanza stabile ed eroga una potenza massima di 250 watt. Grazie a queste sue caratteristiche ed al fatto che abbia un'alimentazione propria, è possibile posizionarlo (o se preferite "nasconderlo") liberamente nel salotto.
Sul fronte connettività Xiaomi ha deciso di offrirci una discreta libertà. Troviamo infatti il classico ingresso HDMI e quello ottico, fino ad arrivare alle tecnologie wireless come il Bluetooth e anche NFC. Quest'ultimo serve per facilitare l'abbinamento tra un dispositivo e la soundbar, quando la stiamo utilizzando in modalità wireless.
Mancano invece gli assistenti vocali integrati come Amazon Alexa e Google Assistant. Anche sul fronte delle tecnologie audio troviamo il supporto a Dolby Audio e DTS, senza le loro versioni avanzate come Dolby Atmos e DTS:X.
Scheda tecnica Xiaomi Soundbar 3.1ch
- Canali audio: 3.1
- Tecnologie audio:
- Dolby Audio DTS Digital Surround
- DTS Virtual X
- Potenza totale: 430 Watt, 180 W soundbar e 250 W subwoofer
- Driver audio:
- 3 altoparlanti full-range
- 3 tweeter
- 1 woofer da 6,5 pollici
- Connettività:
- Bluetooth 5.0
- Ingresso HDMI
- Uscita HDMI
- Ingresso ottico
- Ingresso coassiale
- USB
- NFC
- Dispositivi compatibili: TV, PC, PlayStation, Xbox, Switch, Mac
- Dimensioni soundbar: 86 x 11,5 x 6 cm
- Dimensioni subwoofer: 21 x 29,7 x 37 cm
- Uscita Cuffie: No
- Telecomando: Sì
- Peso complessivo: 7,8 kg
- Prezzo: 279€
Design
La soundbar di Xiaomi è realizza interamente in plastica con un mix di finiture che puntano a renderla più appettibile dal punto di vista estetico. Dobbiamo però essere sinceri: il design e la scelta dei materiali sono piuttosto basilari e non danno l'impressione di avere tra le mani un prodotto premium. Xiaomi doveva probabilmente scendere a qualche compromesso per restare nella fascia di prezzo prestabilita. Tutto sommato però la soundbar rimane un oggetto dall'impatto minimale che non catturerà certamente l'attenzione per le sue forme o per i materiali scelti, ma non stonerà nemmeno nella maggior parte dei salotti. Si tratta di un dispositivo "neutrale" sotto questo punto di vista, che non ha enormi pretese sul fronte estetico, riuscendo comunque a mantenere una discreta eleganza nella sua semplicità.
Nella parte superiore troviamo solamente quattro tasti di controllo, anch'essi realizzati in plastica, mentre spostandoci più a destra è possibile notare una piccola sezione in rilevo, dove si nasconde il modulo NFC. Sul retro sono state ben nascoste le varie porte di ingresso ed uscita, con una pratica incavatura per semplificare il posizionamento dei cavi. La parte frontale è coperta da una plastica forellata, che nasconde tutti i driver della soundbar. Al centro, in uno stile un po' "old school" c'è il logo Xiaomi con una finitura chiara. Sempre dietro alla griglia, troviamo anche un piccolo display rettangolare di pochi centimetri, che oltre a non essere proprio ben visibile, poteva indubbiamente essere posizionato meglio per una resa estetica superiore.
Parlando di dimensioni, misura 86 centimetri in lunghezza, 6 centimetri in altezza e 11 centimetri di larghezza. Non certamente una della soundbar più piccole sul mercato, ma crediamo che queste siano più o meno le dimensioni ideali per un dispositivo di questo tipo. Il subwoofer invece segna 21 x 29 x 37 centimetri ed è quindi leggermente più contenuto rispetto alla concorrenza. Nonostante le sue dimensioni ed una forma standard, il subwoofer riesce a difendersi bene dal punto di vista del design. Proprio come la soundbar, al centro è stato posizionato il logo Xiaomi, mentre tutto il corpo è realizzato in plastica ruvida e opaca, che si adatta molto bene al salotto grazie alla sua colorazione nera. Il driver è stato intelligentemente nascosto nella parte inferiore, che è rialzata con quattro piedini in gomma.
Piccola menzione anche per il telecomando, il quale segue le orme della soundbar con uno stile minimale ridotto veramente all'osso. I pulsanti di controllo permettono di regolare i vari volumi, avviare l'accoppiamento Bluetooth, cambiare la modalità d'ascolto ed attivare la funzione che regola l'equalizzazione tramite l'intelligenza artificiale.
Esperienza d'uso
Il posizionamento e la configurazione della Xiaomi Soundbar 3.1ch avviene rapidamente in pochi semplici passaggi. Grazie ai supporti inclusi nella confezione è possibile installare la soundbar anche sulla parete, avendo poi comunque la libertà di posizionare il subwoofer da un'altra parte, sfruttando la connettività wireless che collega i due dispositivi. L'incavatura sul lato posteriore lascia un discreto spazio di manovra per il collegamento dei vari cavi richiesti sia per l'alimentazione che per il collegamento alle sorgenti audio. Vi consigliamo di utilizzare l'ormai rodata connessione HDMI ARC per un collegamento semplice ed immediato tra tutti i vostri dispositivi presenti nel salotto. Mentre per quanto riguarda il Bluetooth, esso si configura con il classico abbinamento manuale da qualsiasi dispositivo compatibile. Non abbiamo potuto sperimentare la connettività NFC posta sulla parte superiore della soundbar, in quanto pare non funzionare correttamente con i dispositivi Apple, gli unici in nostro possesso.
L'esperienza audio offerta dalla Xiaomi Soundbar 3.1ch riesce nel suo intento di migliorare la resa sonora degli speaker incorporati del nostro TV. Al contempo permette di spingere il volume ad una potenza maggiore, che potrebbe tornare utile quando si vuole ascoltare ad esempio la musica al massimo, oppure farci trascinare in un bel film. Portandola a volumi elevati, la soundbar non distorce il suono e quindi ci permette letteralmente di potenziare il nostro impianto audio da salotto. Ci sono però diversi aspetti che ci hanno fatto storcere un po' il naso, partendo dall'esagerata potenza dei toni bassi.
Anche diminuendo i toni a frequenze minori, oppure cambiando modalità di ascolto, essi risultano troppo invadenti rispetto ai toni medi e alti. I soli tre canali audio, uno centrale e due laterali, tentennano nei momenti dove varie tracce audio devono sovrapporsi, come in una scena d'azione particolarmente complessa. Il risultato finale è comunque piacevole, perché rispetto agli speaker del TV migliora comunque il livello d'immersione audio. Non aspettatevi però una resa simile ad una soundbar 5.1, soprattutto se essa supporta Dolby Atmos come la Creative SXFI Carrier che abbiamo recensito di recente. Le modalità di ascolto preconfigurate disponibili con questa Xiaomi Soundbar 3.1ch sono cinque ed ognuna di esse cambia l'equalizzazione del suono, donando enfasi sulle varie frequenze. Ci sarebbe piaciuto poter configurare l'equalizzazione manualmente, magari tramite l'app Xiaomi che spesso viene usata anche per altri dispositivi di domotica.
La soundbar di Xiaomi mantiene un costante livello di prestazione indipendentemente dai contenuti riprodotti. Videogiochi, musica, film e serie TV avranno tutti una resa simile, sia che vengano riprodotti tramite cavo che con l'utilizzo del Bluetooth. La connettività wireless in questo caso è stata implementata molto bene e non si notano particolari differenze (ad esempio nella riproduzione della musica su Spotify) tra la riproduzione Bluetooth e quella cablata. Probabilmente per immergervi a dovere in un determinato videogioco preferirete comunque utilizzare un paio di cuffie, perché vi daranno maggiore direzionalità dell'audio.
Ad esempio in uno sparatutto in prima persona questa Xiaomi Soundbar 3.1ch non è in grado di farvi capire da dove provengono i passi del nemico o i rumori di uno scontro a fuoco in lontananza. Allo stesso modo in un gioco di ruolo dove si possono sovrapporre dialoghi di vari personaggi non giocanti, uniti a qualche piacevole effetto sonoro proveniente dall'ambiente circostante, la soundbar fatica a distinguerli a dovere.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
In definitiva la Xiaomi Soundbar 3.1ch è un dispositivo entry level, che punta a potenziare l'impianto audio che avete nel salotto. La scelta del produttore di implementare tre canali audio piuttosto che i classici due permette un livello di immersione maggiore nei contenuti multimediali riprodotti, ma ancora lontano dai classici dispositivi surround 5.1. Il design e la semplicità d'uso sono più che accettabili, manca però forse una maggiore integrazione lato software per poter personalizzare l'audio in uscita. Infine il prezzo, per quanto alla portata di molti, ci è sembrato comunque leggermente troppo elevato visto che nella stessa fascia è possibile trovare dispositivi con più canali audio realizzati da produttori ben più noti nel campo audio.
PRO
- Ottimo volume, senza distorsioni
- Facile installazione ed utilizzo, anche per la riproduzione di musica da smartphone
- Esperienza solida nei film, nelle serie TV, nella musica e nei videogiochi
CONTRO
- Bilanciamento alti, medi, bassi un po' titubante
- Solo tre canali audio impediscono una maggiore immersione
- Prezzo leggermente troppo elevato